Autore Topic: Rassegna stramba  (Letto 4090 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Online disabitato

  • Biancoceleste Clamoroso
  • *
  • Post: 28205
  • Karma: +575/-15
  • Sesso: Maschio
  • antiromanista compulsivo
    • Mostra profilo
Re:Rassegna stramba
« Risposta #20 : Lunedì 7 Novembre 2011, 16:33:34 »


fatela finita che il topic è serio ! ;D

Per me è un invito a nozze...

Questo episodio tratto da "dove vai in vacanza?" è un CAPOLAVORO DELLA COMMEDIA ITALIANA.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Giglic

Re:Rassegna stramba
« Risposta #21 : Lunedì 7 Novembre 2011, 17:08:49 »
Ma il punto non è la percentuale di arte contemporanea buona verso quella cattiva, se il 50% o il 90%. Ai tempi di Michelangelo, Scalpellini che si professavano artisti ce ne erano e giustamente nessuno si ricorda di loro. Ma anche Michelangelo fu "contemporaneo" all'epoca. O credete che quei putti nudi, il Cristo nudo del giudizio universale, o il David siano semplicemente cose belle di un'arte già così?
La corda, la "merda di artista", il dito di cattelan fanno sinceramente pietà anche a me. Ma semplicemente perchè certe volte alcune cose sono, più che brutte, banali, e che passata la "contemporaneità" non avranno più nulla da dire.
L'artista in buona fede può fare cose brutte, ma non sarà mai banale. E per artista in buona fede intendo quello che ha qualcosa da comunicare e lo fa nella maniera per lui più spontanea. Quando di sperimenta, una quantità di cialtronaggine va però messa nel mucchio. Passando alla letteratura, cos'è il futurismo o l'ermetismo? E secondo voi TUTTO il futurismo e l'ermetismo è da salvare?
Poi, ovvio, per alcune cose occorre essere preparati: per capire bene Foscolo e Manzoni, leggere Monti che traduce l'Iliade è utilissimo (non le robe che scriveva, piatte e banali da cortigiano). Per capire Mozart, bisogna capire prima Haydn. E per capire Wagner, Verdi (soprattutto il primo, l'ultimo sperimentava come e più del crucco) è necessario.
Pretendere che un'espressione d'arte possa essere capita al volo è ingenuo: Ad esempio il Giona di Michelangelo nella volta della cappella sistina: passa per una composizione "minore" di quel capolavoro, eppure è la meglio riuscita: innanzitutto perchè è l'ultima figura che che fece, secondo poi perchè, avendo ormai appreso l'arte dell'affresco, è anche la più grande e quella che "indirizza" il pubblico sullo sguardo da tenere per apprezzare la volta, ed in ultimo perchè tecnicamente è la più difficile ed un capolavoro che da solo vale tutta la volta: mentre la parte alta della parete va in avanti e la parte bassa rimane indietro (è una volta, in effetti  :)) il dipinto ha una prospettiva inversa: Giona va indietro con il corpo e porta le gambe in avanti: avete idea di che cosa ha voluto dire in termini di studio prospettico? (lui dipingeva ad un metro dal quadro, noi lo vediamo da 20, non scordiamocelo).
Chiudo ricordando il guru di f_k De CRescezo ( ;D) in un suo libro narrava di una mostra d'arte contemporanea dove le puttanate facevano da protagonista: una composizione si chiamava senso di colpa ed era un barattolo di marmellata nascosto che si poteva toccare solo infilando il braccio in un tubo, ad esempio. Eppure il De Crescenzo medesimo descrive un'opera di uno sconosciuto (si chiamava "erotismo") che lo colpì molto: era un quadrato su cui erano stati praticati 36 fori in 6 file da 6. Invitava il visitatore ad infilare ildito in uno qualsiasi dei fori avvertendo che però in uno dei 36 fori c'èera un chiodo acuminato. La scoperta di quale fosse il "foro incriminato", unita alla paura di farsi male, l'esplorazione, e la gioia di non averlo trovato: ecco cosa l'artista intendeva con erotismo. Ora, l'opera può anche essere fatta male, ma nessuno può mettere in dubbio che l'artista avesse qualcosa da dire e l'avesse comunicata in maniera efficace. Certo, poi bisogna sapere cosa è l'erotismo e come questo sia diversoi dal sesso, pur avendo quest'ultimo come parte integrante...

Offline carpelo

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 9320
  • Karma: +385/-9
  • Sesso: Maschio
  • la Lazio è AMORE
    • Mostra profilo
Re:Rassegna stramba
« Risposta #22 : Lunedì 7 Novembre 2011, 17:44:05 »
Ma il punto non è la percentuale di arte contemporanea buona verso quella cattiva, se il 50% o il 90%. Ai tempi di Michelangelo, Scalpellini che si professavano artisti ce ne erano e giustamente nessuno si ricorda di loro. Ma anche Michelangelo fu "contemporaneo" all'epoca. O credete che quei putti nudi, il Cristo nudo del giudizio universale, o il David siano semplicemente cose belle di un'arte già così?
La corda, la "merda di artista", il dito di cattelan fanno sinceramente pietà anche a me. Ma semplicemente perchè certe volte alcune cose sono, più che brutte, banali, e che passata la "contemporaneità" non avranno più nulla da dire.
L'artista in buona fede può fare cose brutte, ma non sarà mai banale. E per artista in buona fede intendo quello che ha qualcosa da comunicare e lo fa nella maniera per lui più spontanea. Quando di sperimenta, una quantità di cialtronaggine va però messa nel mucchio. Passando alla letteratura, cos'è il futurismo o l'ermetismo? E secondo voi TUTTO il futurismo e l'ermetismo è da salvare?
Poi, ovvio, per alcune cose occorre essere preparati: per capire bene Foscolo e Manzoni, leggere Monti che traduce l'Iliade è utilissimo (non le robe che scriveva, piatte e banali da cortigiano). Per capire Mozart, bisogna capire prima Haydn. E per capire Wagner, Verdi (soprattutto il primo, l'ultimo sperimentava come e più del crucco) è necessario.
Pretendere che un'espressione d'arte possa essere capita al volo è ingenuo: Ad esempio il Giona di Michelangelo nella volta della cappella sistina: passa per una composizione "minore" di quel capolavoro, eppure è la meglio riuscita: innanzitutto perchè è l'ultima figura che che fece, secondo poi perchè, avendo ormai appreso l'arte dell'affresco, è anche la più grande e quella che "indirizza" il pubblico sullo sguardo da tenere per apprezzare la volta, ed in ultimo perchè tecnicamente è la più difficile ed un capolavoro che da solo vale tutta la volta: mentre la parte alta della parete va in avanti e la parte bassa rimane indietro (è una volta, in effetti  :)) il dipinto ha una prospettiva inversa: Giona va indietro con il corpo e porta le gambe in avanti: avete idea di che cosa ha voluto dire in termini di studio prospettico? (lui dipingeva ad un metro dal quadro, noi lo vediamo da 20, non scordiamocelo).
Chiudo ricordando il guru di f_k De CRescezo ( ;D) in un suo libro narrava di una mostra d'arte contemporanea dove le puttanate facevano da protagonista: una composizione si chiamava senso di colpa ed era un barattolo di marmellata nascosto che si poteva toccare solo infilando il braccio in un tubo, ad esempio. Eppure il De Crescenzo medesimo descrive un'opera di uno sconosciuto (si chiamava "erotismo") che lo colpì molto: era un quadrato su cui erano stati praticati 36 fori in 6 file da 6. Invitava il visitatore ad infilare ildito in uno qualsiasi dei fori avvertendo che però in uno dei 36 fori c'èera un chiodo acuminato. La scoperta di quale fosse il "foro incriminato", unita alla paura di farsi male, l'esplorazione, e la gioia di non averlo trovato: ecco cosa l'artista intendeva con erotismo. Ora, l'opera può anche essere fatta male, ma nessuno può mettere in dubbio che l'artista avesse qualcosa da dire e l'avesse comunicata in maniera efficace. Certo, poi bisogna sapere cosa è l'erotismo e come questo sia diversoi dal sesso, pur avendo quest'ultimo come parte integrante...
Ma come opera d'arte rimane un bluff, secondo me. Perchè, come dicevo prima, è un'opera che non sopravvive a se stessa, ma va a finire nel cesto della spazzatura, una volta smantellata la mostra.
Io mi riferivo a questo, nelle percentuali, non alla differenza tra arte buona e cattiva (che non sono in gradi di qualificare).
Io quoto tutta la prima parte del tuo intervento, ma quando mi vieni a parlare di De Crescenzo fai la sintesi di quanto dicevo io. Non viene esaltata l'opera d'arte, ma l'intuizione che c'è dietro. Allora, dico io, parliamo di grande intuizione, bella intuizione, provocazione intelligente, quello che vuoi. Ma l'opera d'arte dov'è?
Se conta solo quello che si ha da dire e comunicarlo in maniera efficace, arriviamo secondo me lontani dal poter apprezzare l'arte.

(argomento interessantissimo su cui ci sarebbe tantissimo da dilungarsi)