Gracias Juan Sebastián, hasta pronto!

[Chuncho]

grazie di tutto!!!! Uno dei migliori che ho mai visto dal vivo! mi piacerebbe un omaggio all'Olimpico per lui!

"Juan Sebastian Verón è stato una streghetta buona. Ha portato ai tifosi dell'Estudiantes -bambini e non- doni in serie, sotto forma di vittorie e trofei da infilare non in una calza ma in una bacheca, prima del suo arrivo un pochino impolverata. Nulla vieta che al Pincha il trend possa continuare, ma a partire dalle prossime settimane i doni dovrà distribuirli qualcun'altro.

A 36 anni la Brujita imita l'amico Palermo e si ritira, sconfitta da infortuni che gli impediscono di servire la causa pincharrata con la stessa, splendida, efficacia di prima. L'ultimo, in particolare, lo ha convinto ad appendere gli scarpini al chiodo: una lesione alla caviglia sinistra che lo tormenta da tempo e non gli permette di scendere in campo con continuità. Nelle prossime ore il centrocampista renderà ufficiale la propria decisione, trapelata ieri e smentita -senza troppa convinzione, peraltro- dal padre Ramón, che aveva negato che la parola "ritiro" fosse uscita dalla bocca del figlio.

L'ultimo match di Verón sarà il 16 ottobre prossimo, contro il Racing. L'epilogo, per lui, di un'annata totalmente negativa, con il momentaneo ultimo posto dell'Estudiantes nell'Apertura e la mediocrità del primo semestre, sia in campionato che in Libertadores. Ovvio che l'assenza del principale condottiero abbia influito sulle pessime prestazioni della squadra di Russo. Verón è sceso in campo in sole 5 occasioni, con una rete su rigore contro il Belgrano e un'ovazione all'uscita dal campo contro il Tigre, nonostante in quel momento il Matadór stesse conducendo all'Estadio Unico per 3-1.

Non è stata per nulla mediocre, invece, la sua seconda esperienza a La Plata, dove ha esordito nel 1994 e dove è tornato 12 anni dopo per ripetere l'impresa già compiuta dal padre, detto la Bruja, ovvero vincere la Copa Libertadores: obiettivo raggiunto nel 2009, in finale contro il Cruzeiro. Non l'unico: nel palmares ci sono anche l'Apertura del 2006 conquistato nello spareggio sul Boca e quello del 2010, più una finale di Copa Sudamericana persa nel 2008 contro l'Internacional e un Mondiale per club sfiorato l'anno seguente contro il Barcellona spaziale (sconfitta per 2-1 solo ai supplementari).

I momenti migliori della sua carriera li ha vissuti nella Lazio cragnottiana, dove è arrivato nel 1999 dopo gli anni di Parma e Genova, sponda Sampdoria, e dove ha vinto uno storico scudetto nel 2000. Dopo gli anni con più ombre che luci con Manchester United, Chelsea e Inter (dove l'ex compagno Mancini lo faceva giocare... sulla fascia), il ritorno all'Estudiantes, preferito al River Plate. Forse per non passare per traditore nei confronti del Boca Juniors, dove ha giocato per un anno, anche se i tifosi xeneizes non gli hanno mai perdonato di essersi semplicemente seduto al tavolo delle trattative per ascoltare le proposte del Millo.

Juan Sebastian Verón mancherà a molti. A quelli che adoravano la sua leadership in mezzo al campo. A quelli che si lustravano gli occhi quando scagliava lanci millimetrici con l'esterno del destro. A quelli che palpitavano per un suo calcio di punizione dal limite. Mancherà anche ai compagni, come gli amici Braña, Alayes e Leandro Benitez, a cui per primi ha confessato la decisione di lasciare. Resterà, forse, nel mondo del calcio: pare gli sia giunta una proposta per far parte dello staff della nazionale argentina e poter lavorare così con Alejandro Sabella, compagno di tante battaglie. Mancherà, però, la magia della streghetta buona che distribuiva i doni."

da www.calciosudamericano.it

[BobLovati]

Se si potesse clonare metterei del mio per le spese   

[Setteblu]

Un Fenomeno. Una Stella di prima grandezza. Decisivo nell'anno della Doppietta.
Ciao Brujita, ti voglio bene!
 

[jegue98]

Grande Sebastian,
era un immenso piacere vederti giocare. Grazie per quegli anni fantastici.

[BobCouto]

Di Sebastian Veron ricordo più di tutto una spettacolare, impressionante, mostruosa prestazione in Lazio-Milan 4-4 dell'anno dello scudetto. Oltre cento palloni giocati in tutti i modi; tocchi, aperture, cross, assist, lanci, compreso il gol che aprì le marcature, avrà sbagliato due palloni in tutto. Roba da impacchettare e spedire col Pioneer, a testimonianza di quanto di bello possa mostrare l'umanità.

[malacarne]

Uno dei simboli della Lazio stellare.
Peccato sia stato con noi relativamente poco, ma è stato bello finche è durato.
Bella Vero'!

[BobLovati]

L´anno scorso ( era il 4 novembre ) ero a cena con la famiglia in un noto ristorante brasiliano di Roma; ad un certo punto sono arrivati Dias-Hernanes con famiglie ed amici.
Dopo averli salutati per gentile cortesia di Luca che li ha portati al nostro tavolo, mi sono fatto fare una dedica per far morire d´invidia gli " orgettari "; parlando con André, ci disse ( a me ed ai miei figli ) che Juan Sebastián era stato senza dubbio il miglior giocatore che lui avesse mai incontrato su un campo di calcio.

Conoscendo Dias, credo che sia una bella conferma alle nostre teorie      

[Giglic]

Solo per questo è nella storia della Lazio molto più dei "lazialissimi" (i nomi non li faccio, li sapete tutti).

Se poi ci mettiamo anche il calciatore e l'uomo dobbiamo solo essere contenti ed onorati di averlo visto vestire la nostra maglia.

[mrmoto]

Solo per questo è nella storia della Lazio molto più dei "lazialissimi" (i nomi non li faccio, li sapete tutti).

Se poi ci mettiamo anche il calciatore e l'uomo dobbiamo solo essere contenti ed onorati di averlo visto vestire la nostra maglia.

E c'aveva pure il CHE tattuato sulla gamba...  (Boni regà lo dico con le faccine...)

[Giglic]

E c'aveva pure il CHE tattuato sulla gamba...  (Boni regà lo dico con le faccine...)

Sshhhh! Ti sentono! Poi tocca che parlano male del cragna e bene del geftore :-)

[benvolio]

Uno spettacolo puro allo Stadio, il modo di correre, il modo in cui calciava, l'impeto improvviso che infondeva alla partita, il carisma del portamento. Ogni sua giocata era originale, ogni sua corsa particolare, ogni suo gol era un incanto. A parte la rasoiata che fece la barba al palo e a Lupatelli, tra le tante, a me rimase impressa l'apertura per Bostik (cit.) in un Lazio-Fiorentina 2-0..."vabbe' vai a segnare rigazzo..." sembrava dire mentre calciava il pallone.
Imprescindibile..

[sole e luna]

Che giocatore.....................Credo il più forte centrocampista della storia della Lazio!
Peccato averlo avuto per poche stagioni. Il ricordo più bello, ovviamente quel gol al derby.

[fiDelio]

La squadra più forte del mondo.

[Reflexblue]

Uno dei giocatori che ho amato di più fino a quel maledetto derby. Con lui in campo sarebbe stata un'altra storia, e forse tutta la stagione avrebbe preso un'altra piega. Mi dispiace, ma per me rimane una macchia indelebile su un vestito di alta moda. Detto questo, in macchina ho ancora un suo santino nel cruscotto. 

[LongJohn]

Veron è stato, in quegl'anni, un costruttore unico di gioco. Un "tuttocampista" in riferimento al suo modo di interpretare tale vocazione sul prato "futbolistico".
La combinazione Veron-Simeone a Torino costituisce probabilmente l'iconografia più meritevole di quel tardivo e quantomai seducente scudetto biancoceleste. Quel goal ha rappresentato il grido aquilino più carismatico del campionato. E se quella stagione ha stregato perdutamente ogni laziale, Veron ne è stato insostituibile protagonista. 

Primo tenore di grandi serate liriche anche nel parallelo cammino europeo (nonchè del miglior risultato di Champions per la Lazio).
           

[MCM]

peccato averlo avuto per poco tempo.

[JeanLouisRossini]

di forti ne ho visti giocare parecchi dal vivo, di Forti Forti pochini. lui era uno di quest ultimi.

[Matita]

Veron è stato, in quegl'anni, un costruttore unico di gioco. Un "tuttocampista" in riferimento al suo modo di interpretare tale vocazione sul prato "futbolistico".
La combinazione Veron-Simeone a Torino costituisce probabilmente l'iconografia più meritevole di quel tardivo e quantomai seducente scudetto biancoceleste. Quel goal ha rappresentato il grido aquilino più carismatico del campionato. E se quella stagione ha stregato perdutamente ogni laziale, Veron ne è stato insostituibile protagonista. 

Primo tenore di grandi serate liriche anche nel parallelo cammino europeo (nonchè del miglior risultato di Champions per la Lazio).
           

Approfitto del sempre piacevole LJ (peccato che scrive poco) per dire che quel Juve-Lazio fu per me l'apoteosi di quell'anno poi sfociato nello scudetto.
Il punto dove dici "cazzo a sto giro non ce ferma nessuno".

Esultare nella tribuna gobba al gol del Cholo , io solo contro tutti è stata una delle cose piu' forti capitatemi nel calcio.Volevo trattenermi ma non ci sono riuscito.

Di li a poco arrivo' lo scudo.


Quanto a JSV23 , beh , che dire , avete detto tutto , potrebbe comunque essere nulla ancora quanto detto.

Mi limito a ringraziarlo per aver incrociato la nostra strada, un applauso me lo strappera' in eterno.


Ciao Streghetta ! Quando passi da ste parti qualcuno ti pensa sempre.



ps. che poi hai finito da calciatore , ma ora cominci con un altro discorso...hai visto mai..

[POMATA]

Mai piaciuto,comunque grazie di tutto e buona fortuna Juan

[NoSurrender]

L'ho adorato,semplicemente. Vederlo giocare a calcio con quella classe immensa mi dava gioia pura.

Gli auguro tutto il meglio per la sua vita fuori dai campi di gioco.

Grazie,JSV