Autore Topic: Il tifoso, il cronista e l'allenatore  (Letto 928 volte)

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Offline fish_mark

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Il tifoso, il cronista e l'allenatore
« : Martedì 4 Ottobre 2011, 12:48:44 »
Nella seduta pomeridiana di ieri ho concentrato la mia attenzione su un tema che mi sta a cuore.
Lo spazio per i giovani talenti nella rosa della Lazio, l'apporto che danno alla causa, i talenti che sono stai lanciati in particolare da mister Reja.
Per dare un esempio di questo argomento ho fatto un'analisi delle presenze di Kozac nella scorsa stagione, un attaccante giovane e promettente, di quelli che mi ricordano i vecchi bomber inglesi d'antan, un ragazzo che è risultato in molte occasioni decisivo.

Da qui ne è nata una discussione sulla c.d. volontà popolare, ossia sulle pressioni ambientali che potrebbero aver condizionato, almeno in parte, le decisioni del mister.

secondo voi come possono misurarsi queste pressioni? Un allenatore intelligente è quello che resiste ai suggerimenti dell'ambiente e prosegue per la sua strada, anche fino al disastro, oppure è quello che sa filtrare tutto questo e in qualche occasione mette in pratica quanto gli viene chiesto da parte di tifosi, giornalisti e società?
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
Ganhar ou perder, mas sempre com democracia

Offline lollapalooza

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Re:Il tifoso, il cronista e l'allenatore
« Risposta #1 : Martedì 4 Ottobre 2011, 13:09:13 »
Un allenatore intelligente è quello che resiste ai suggerimenti dell'ambiente e prosegue per la sua strada, anche fino al disastro, o al trionfo.
Intelligente perché coerente con il proprio metodo.

Mourinho, per dirne uno.

Un allenatore che accetta un qualsiasi compromesso perché sussurrato dall'ambiente sbaglia di grosso, oltre a snaturarsi.



Offline Baruch

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Re:Il tifoso, il cronista e l'allenatore
« Risposta #2 : Martedì 4 Ottobre 2011, 13:39:42 »
Ad esempio, non sono così sicuro che l'esonero del buon Bisoli a furor di popolo a Bologna sia cosa buona e giusta

Offline Drenai

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Re:Il tifoso, il cronista e l'allenatore
« Risposta #3 : Martedì 4 Ottobre 2011, 13:51:43 »
ma l'assunto è che kozak l'anno scorso ha giocato a seguito di pressioni esterne? e perchè?
secondo me ha semplicemente giocato quando proprio non se ne poteva fare a meno, prima reja non lo vedeva proprio. non è che gli hanno aperto gli occhi da fuori, semplicemente lo ha messo come ultima carta, ha visto che rispetto al fantasma di floccari in quel momento era meglio e per un pò è stato titolare.
poi quando floccari è stato giudicato di nuovo in una condizione accettabile si è ripreso il posto.

secondo me vi fate troppe dietrologie, semplicemente reja considera(va) floccari piu forte di kozak e quindi se aveva un floccari appena presentabile, giocava lui. anzi se rocchi non fosse stato perennemente infortunato, è probabile che kozak non avrebbe giocato quasi mai.

poi si puo discutere se avesse ragione o torto, ma secondo me le pressioni ambientali non c'entrano un fico secco.
"It's not that I like winning that much, it's that I HATE losing"
Larry Bird

Boks XV

Re:Il tifoso, il cronista e l'allenatore
« Risposta #4 : Martedì 4 Ottobre 2011, 14:19:50 »
Un allenatore intelligente è quello che resiste ai suggerimenti dell'ambiente e prosegue per la sua strada, anche fino al disastro, o al trionfo.
Intelligente perché coerente con il proprio metodo.

Mourinho, per dirne uno.

perfetto il concetto e anche l'esempio.
il divin portoghese ci ha messo un attimo a buttare Santon nella mischia e ancor meno a riporlo nel cestone. de capoccia sua giacchè molti glielo contestarono, tale dietrofront.
l'opposto, invece, del Guardiola nano che ha esordito con la squadra allievi e, a fronte delle prime difficoltà e delle conseguenti polemiche ambientali ("Verre! ho pagato pe vede' Verre! ma chi cazzo è Verre?!?!) ha rimpinguato il reparto geriatrico dell'AS consegnandone le chiavi al più vecchio di tutti.