Quest’accidenti di dieta anti-colesterolo mi manderà ai matti. Ma non perché vada in crisi di astinenza da grassi animali, fritti, ed alcool, quanto perché mi devo scervellare a cercare di cucinarmi cose buone, o almeno buonine, in versione dietetica. E non sempre è facile.
Per oggi, comunque, mi sono fatta uno spezzatino di vitello con cipolla, carote ed accenno di pomodorini, giusto per aggiungere un che di rosato, spruzzata di vino, e olio crudo nel finale. Ah, ovviamente peperoncino.
Decoroso e abbastanza saporito, tutto sommato. E poi preferisco comunque stare leggera, che c’è la partita da vedere e, speriamo, quella sì, da gustarsi.
E ci saranno pure i miei Amici Boblovati e Giglic, e siccome che Bob arriva sempre pasterelle munito…
Arrivano puntualissimi entrambi.
Intanto che ancora chiacchieriamo, su sky solita sortita negli spogliatoi e, udite udite, Radu si affaccia nella telecamera e sorride. Radu, sì, lui, di solito serioso, invece sorride. Mi sa che sta cosa sa di bene.
Inquadratura della tribuna autorità – che poi che c’avranno di autorevole questi, boh? – e c’è un bimbo con caschetto biondo, dev’essere un Dellavallino, visto che sta a fianco al Dellavallemedio, mentre il Dellavallemaggiore mi sa che non è più nella dirigenza florentina.
Bene, si comincia. Ma ancora stiamo chiacchierando, insomma ancora non ci siamo concentrati che tal Cerci la butta dentro. Fanculo di rito.
Uno a zero per i viola.
Sta cosa mi fa capire che il leitmotiv delle partite a casa di Clazia, questa stagione, saranno le amabili discussioni tra Bob e Giglic sul portiere, ossia se l’anno scorso eravamo Giglic ed io a difendere Muslera dalle critiche di Bob, quest’anno saremo Bob ed io a difendere Marchetti dalle critiche di Giglic.
Ma va bene, anzi, è divertente.
Purchè non giochi Carrizo, sennò dovranno essere Bob e Giglic a difenderlo dalle critiche di Clazia.
Noto che oltre che Cerci anche un altro giocatore viola porta il cerchietto tra i capelli, ma non il laccetto alla Mauri o alla Stendardo, no, proprio il cerchietto, tipo rigido, tipo quello che portavo da ragazza pure io, da bambina poi ce ne avevo uno di panno lenci, tutto co’ le roselline, che mi piaceva tanto e costringevo Mamma a farmelo mettere pure con i capelli corti, che non serviva. Salvo togliermelo poco dopo perchè era insopportabile, un male dietro le orecchie che levati, anzi, levalo.
Intanto che penso ste cose Cissè fa un gran bel tiro verso la porta, fuori di poco.
Fallaccio di tal Lazzari su Ledesma, che cade come in una scena di un film sullo sbarco in Normandia. Ma anche sul Vietnam. Che è lo stesso, le scene di guerra dei film quelle sono, più o meno.
Ci stiamo un po’ annoiando, e così apriamo il vassoio di pastarelle in anticipo rispetto al previsto, di solito lo facciamo nell’intervallo.
Dias si cucca un giallo. Fessacchiotto.
Cissè si cucca una spintonata, ma l’azione dei Nostri prosegue… prosegue… e prosegue, ed infatti… Herny!
Evvai!
Uno a uno!
Bene. Clima disteso, soporattutto a casa Clazia, viene fuori che anche Lopez potrebbe allenare i Nostri se Reja se ne volesse (e/o “dovesse”) andare, e così ci mettiamo a sciorinare i vari Lopez che hanno militato nella Lazio negli anni. Compreso Claudio che regna incontrastato sul mio tappetino del mouse da anni ed anni.
In qualche modo i Nostri in campo percepiscono sto clima più sereno e giocano bene, davvero. Herny poi si è ritrovato, è più gasato, e si diverte a far impazzire Desilvestri.
Gonzy si fa una galoppata e tira, fuori di poco.
Klose è steso appena fuori area da Beharami, l’arbitro è lì ma pare non veda.
A Firenze deve fare un caldo da paura, che in effetti là, quando lo fa, lo fa di brutto. Con l’aggravante dell’Arno che ricordo come il fiume più maleodorante che abbia sentito. Del resto, Firenze stessa, benchè stupendamente bella, non mi ha mai dato l’idea di una città pulitissima: non mi scorderò mai un enorme risultato della digestione di, evidentemente, un grosso cane, che giaceva indisturbato sul sagrato di San Lorenzo, senza che nessuno si preoccupasse di intervenire per la relativa rimozione.
Sto divagando, lo so.
Ma tanto sta finendo il primo tempo. Anzi è finito.
Mini intervista ad Herny che, se possibile, ha perfino peggiorato il suo italiano, nel senso che deve essersi convinto di averne imparato un po’ e così mo’ parla pure veloce: morale, non si capisce nulla. Ma va bene, stella della zia, tu insisti.
Serie di belle pubblicità di auto, con bei scenari e belle città sullo sfondo, con Bob che le riconosce tutte o quasi.
A propo’, qualcuno sa che piazza è quella della pubblicità di Sky sport su Sky? Sì, quella con Etò, con il rugbista grosso, e la vecchietta che fa i palleggi? Così, per curiosità.
Secondo tempo, si ricomincia. Tutti pronti al loro posto. Noi tre, ma speriamo pure i Nostri.
Angolo per la Lazio, Dias in area di testa ma il portiere florentino para, o meglio rimpalla, e così altra bella azione dei Nostri.
I Miei, invece, continuano i loro reciproci battibecchi e sfottimenti su Marchetti. Il tutto in un tono assai disteso ed amabile, beninteso.
Esce Vargas entra tal Silva, bruttarello come pochi, porello, mascellon-scucchione.
Alternanza di azioni della Lazio e della Florentia, queste poco preoccupanti.
Esce Gonzy ed entra Lulic. E’ solo il 59°, che sarà successo?
Dopo un po’ esce Radu ed entra Sculli. Altro mistero. Forse che Lulic dovrà sostituire Radu? E allora perché non fare un cambio diretto senza passare per quello Gonzy-Sculli? Boh?
Sta cosa non se la spiega manco il regista tv che addirittura propone il replay della sostituzione, cosa mai vista prima.
Azione della Florentia, Lulic liscia un pallone, tiro e Marchetti esce e para con i piedi. Giglic ammette che ha fatto bene. Io dico che mi ricorda una parata alla Muslera. Bob mi esorta a prendere nota del commento positivo di Giglic. Io, come vedete, obbedisco.
Cerci si lancia in una corsa, ma cade da solo. Silva in area tira, ma Marchetti fa ancora una bella parata.
Reja guarda l’orologio e si dice “
caxxo, è il 75° e ancora non ho fatto il cambio del 72°”, e così si affretta a sostituire Cissè con Matuz. Deve sta particolarmente distratto, perché non ha fatto uscire Herny, come fa di solito.
Tocca la palla tal Kharja, Bob si chiede perché passi di squadra in squadra senza mai fermarsi in una per qualche tempo, e io penso forse lo “ammollano” i procuratori per fare “buon peso” in altre operazioni, tipo quando mia Mamma comprava i merluzzetti freschi per i nipotini sulla riva del mare di Francavilla da Gino il Pescatore, e questo per fare, appunto, “buon peso” su una bilancia che dire improbabile è un eufemismo, aggiugeva le pannocchie. Che oggi invece costano quanto le aragoste. Ma questa è un’altra storia.
Matuz passa a Klose che tira al volo, un po’ alto però.
Ancora, discesa di Klose. Lo amo.
E ancora… Klose!
Evvaissimo!!!
Due a uno per noi!
Primo piano di Behrami, nervosetto. Sarà mica incaxxato perché ancora una volta s’è fatto le meches da solo mentre stava ‘mbriaco, sbrodolandosi maldestramente la tinta in testa?
Miniscontro in area viola tra Dias e Silva, che poi restano seduti a chiacchierare amabilmente, intanto che un altro giocatore viola s’aggiusta la palla e tira; ma Marchetti para.
I tre minuti di recupero passano senza alcunchè di notevole.
E’ finita.
Amo vinto.
E pure bene. Nel senso che a sto giro la Lazio m’è piaciuta. Ci voleva proprio sta cosa.
Sto più serena. Serena e contenta.
Forza Lazio mia Bella!