Autore Topic: Il cestone  (Letto 4363 volte)

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Offline Fulcanelli

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Re:Il cestone
« Risposta #60 : Lunedì 3 Ottobre 2011, 16:27:33 »
Stiamo ricadendo in quell'ottica talebana per cui chi non è con Lotito è contro Lotito e viceversa. Chi non è con Reja è contro Reja e viceversa. Chi non è per Zarate zavorra è per Zarate fuoriclasse. Ecc. Con relative patenti di laziali doc e laziali d'accatto.
La semplificazione del "cestone" strozza l'analisi delle politiche di mercato della Lazio. Non so da dove venga il cestone, io mi sono detto più volte perplesso di un sistema di mercato alla "porta portese" last instant. Si va a Porta Portese e si aspetta il momento di chiusura, quando tutti stanno sbaraccando. E' quello il momento per trovare l'occasione strepitosa. Con due rischi: se non distingui un rolex vero da uno falso rischi (non è certo) di prendere la fregatura; se sei uscito di casa con l'idea di comprare un orologio, rischi di tornare a casa con una macchina fotografica.
Così succede che cerchi Boateng e arrivi Hernanes (e non venitemi a dire che il ruolo è lo stesso). O che cerchi Parolo e arrivi Cana (il passo e il ruolo non sono identici, mi pare), via Muslera. Che ti serva un esterno sinistro di difesa e te ne arrivi uno che usa solo il destro. E si potrebbe proseguire. Poi, non significa che nel... cestone non si possa pescare bene. Il problema è che alzi le possibilità di toppare, e di non poter rimediare se nel cestone last istant non trovi ciò che ti serve.
E' un modo innovativo di fare mercato? Non sono Moggi, però mi chiedo perché cavolo spendano soldi quelle società che si dotano di una rete di osservatori, incaricati di scoprire, e valutare giocatori in giro per il mondo, seguendoli per mesi, e facendoli opzionare quando è il caso, se invece basta guardarsi intorno tra fine luglio e fine agosto.
Fino a qualche giorno fa si ammetteva tranquillamente che la Lazio non aveva reperito ciò che realmente serviva al centrocampo da almeno 2 anni. Ora invece pare che tutto sia stato fatto per il meglio.
Aveva ragione Delio Rossi: la vittoria ha sempre gli occhi azzurri e i riccioli biondi.  Si dimenticano tante cose. Ad esempio che non hai ricambi sicuri per fare 3 competizioni. A Lisbona Diakitè ci ha fatto ballare. E' uscito Klose, avevamo come sostituto in panca Rocchi. L'altro presunto sostituto Kozak gode di così tanta fiducia di Reja che a Firenze era in tribuna. Dopo Lisbona era un coro di gente che si augurava di non vedere più in campo Matuzalem, 20 minuti di presenza a Firenze con risultato positivo, ed ecco che Francelino è tornato panchinaro ideale.
E' giusto che ciascuno abbia le sue opinioni, e le esprima liberamente. Ci sta anche che quelle opinioni le possa cambiare quando vuole, senza doverne rendere conto ad attenti censori (che brutta cosa la censura, in ogni ambito).
Io ero, sono e resto dell'idea che la Lazio abbia la coperta corta, oltre che per ridotta disponibilità di mezzi, per la tendenza societaria ad improvvisare.
Mi auguro di sbagliare, e mi auguro di sbagliare pensando che Reja sia poco abile a fare cambi in corsa e che tenda a mancare le partite più importanti. Ma questa è un'altra storia.

Offline Fabio70rm

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Re:Il cestone
« Risposta #61 : Martedì 4 Ottobre 2011, 00:49:27 »
Parole sagge caro Fulcanelli!!
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

superaquila

Re:Il cestone
« Risposta #62 : Martedì 4 Ottobre 2011, 01:11:20 »
               Ma  a  volte  con  i  presunti  casini  si  arriva  agli  occhi  azzurri  e  ai  riccioli  biondi .