Moto GP 2010

[RobCouto]

Questo ragazzo non finisce di stupire.

Raccontano le leggende che Tazio Nuvolari una volta corse ingessato alla motocicletta, o alla macchina, chissà.

Un giorno racconteremo di Valentino che corse con una gamba rotta e magari vinse pure il Mondiale.

[bak]

Finalmente si torna a vedere una gara vera; guarda caso coincide col rientro di Vale.
Pedrosa fà il vuoto e di fatto riapre il mondiale (mammagari!), Lorenzo si accontenta del secondo posto, splendida battaglia tra Rossi e Stoner per il terzo posto, risoltasi a favore dell'aussie all'ultima curva.
Rumors dai paddock danno Dovizioso in contatto con la Yamaha per il prossimo anno.

[bak]

Vale, frecciata alla Yamaha "Mi lascia? Sarò vecchio!"

Rossi a tutta sul ritorno: "Mai così felice per un 4° posto". Sul sorpasso di Stoner: "Se capitava a lui di arrivare 4° si metteva a frignare come fece a Laguna Seca". Infine sul probabile addio alla Yamaha: "Perché dove vado? Forse è questione di scelte. E di età"

18 luglio 2010 - É un Valentino felice dopo il 4° posto ottenuto nel GP di Germania. "Non sono mai stato così felice per un 4° posto - ha detto Rossi -. Sono contento di come sono andato e di come sono riuscito a guidare, sopratutto alla fine quando c'è stata una bella battaglia. Mi manca un po' il feeling con le gomme nuove e mi spiace di aver perso un po' di tempo, nella seconda gara, con Dovizioso, sennò Lorenzo forse non era così lontano".

che duello con stoner — Vale ha stupito nel duello finale con Stoner che lo ha passato sul filo di lana per il 3° posto. "Mi sa che devo dare motivazioni speciali a tutti - ha detto Vale -, quando Stoner mi ha visto arrivare si è trasformato, vuol dire che al prossimo GP mi travestirò da altro pilota". Poi un po' di pepe sulla rivalità con l'australiano che risale al GP di Laguna Seca del 2008 con il sorpasso sulla terra del Cavatappi. "Se succedeva il contrario, che arrivava 4°, forse avrebbe frignato lui, come dopo Laguna Seca. È stato un duello bello da vedere, ci siamo ingarellati da matti, penso pure di aver fatto il secondo giro veloce in gara, alla fine lui era felice e lo ero pure io. Dopo la gara sono andato da lui arrabbiato come lo era lui dopo Laguna Seca 2008 e ha fatto una faccia strana, ma gli ho fatto capire che stavo scherzando".

 
Il duello Rossi-Stoner per il 3° posto. Reuters il rientro — "Per essere qui devo ringraziare tante persone, dal dottor Buzzi che mi ha operato, poi Lucidi, Porcellini, Costa, Carlo, il preparatore, che è venuto a casa mia 2-3 ore al giorno per fare un grande lavoro. Oggi mi facevano un po' male la gamba e la spalla, ma dopo l'assenza di 4 gare non avere feeling è normale. Adesso a Laguna Seca cerchermo di lottare per il podio". Poi un riferimento a Lorenzo, che con la rottura del motore di ieri poteva creare altri problemi con l'olio del suo motore sparso sul tracciato. "Era molto pericoloso, io ho visto il fumo in tempo e ho rallentato, sono arrivato un pelo dopo. Il secondo posto di Lorenzo? Non credo che la sua prestazione sia legata al mio rientro, è colpa di Pedrosa che ha fatto una gara mostruosa".

l'addio alla yamaha — Infine, la chiusa sul suo possibile addio alla Yamaha. "Come fa la Yamaha a lasciarmi andare via così? Non lo so, perché dove vado? - chiede Vale sorridendo -. Ma, nell'eventualità, non ancora sicura, forse è perché ognuno fa le sue sue scelte. La risposta non basta? Allora sarà perché sono vecchio!".

Gasport

[BobLovati]

Questo ragazzo non finisce di stupire.

Raccontano le leggende che Tazio Nuvolari una volta corse ingessato alla motocicletta, o alla macchina, chissà.

Un giorno racconteremo di Valentino che corse con una gamba rotta e magari vinse pure il Mondiale.

A Monza, dopo una caduta in prova, si presentò alla partenza dopo essersi fatto ingessare sopra la moto, in posizione da gara ! La moto era ( spero di ricordare bene ) una Bianchi 350cc.
Vale per pochissimo, oggi, non è salito ( con le stampelle ) sul podio; solo perchè Stoner s´è ricordato d´essere un ex Campione del Mondo. Peccato

[Mark Lenders]

Di Valentino Rossi (che tifo da quando prese per il culo Biaggi con la bambola gonfiabile, e quindi da molto prima che diventasse un campionissimo) ho sempre ammirato, oltre al talento smisurato e alla simpatia, un'intelligenza che lo ha sempre portato a fare le scelte giuste nel corso della sua carriera. Per questo rimango stupito, stavolta, vedendolo di nuovo in moto dopo appena un mese e mezzo da una frattura scomposta alla gamba. Mi sono divertito anch'io nel vederlo lottare contro Stoner al Sachsenring, e sono convinto anch'io che si sia trattato di un'impresa destinata a fare epica sportiva. Dopo di che mi domando: a che è servito? E a che serve sputare il sangue a Laguna Seca per arrivare sesto in prova e, se tutto va alla perfezione, terzo in gara?

Analizziamo la situazione. Il Mondiale, con un Lorenzo ormai continuo, è andato. Le vittorie di tappa, viste le precarie condizioni fisiche, sono inaccessibili. Perché allora Valentino corre, rischiando di cadere di nuovo e di farsi ancora più male? Perché non ha approfittato dello stop forzato per farsi sistemare anche la spalla, che poi è il problema più serio? Perché guida coi cerotti sforzando anche quella sana, di spalla, e chiedendo gli straordinari a un fisico che ormai non è più quello di un ragazzino? Nel suo comportamento, al contrario del solito, ci vedo poca lucidità. Tanto più che non dovrebbe nemmeno essere una questione di gratitudine nei confronti della Yamaha, visto che ormai anche i sassi sanno che questo è il suo ultimo anno con la casa del Diapason avendo già firmato per la Ducati. Quel che dovrebbe fare è rimettersi in sesto per poi prendersi tutte le sue rivincite fra un anno in sella alla rossa, e invece, per raccattare inutli terzi e quarti posti, rischia di compromettere anche la prossima stagione. Perché?

[Matita]

Perchè è un fenomeno.

F E N O M E N O


3° a laguna.

Uno che nel mondiale se non arriva primo , arriva secondo.
Ecco perchè.

[Mark Lenders]

Il Rossi attuale vale il quarto posto. Oggi ha fatto terzo perché è caduto Pedrosa, altrimenti sarebbe arrivato a 10" dal podio.
Intendiamoci, mi sono esaltato anch'io nel vederlo resistere a Dovizioso, ma mi chiedo: il gioco vale la candela?
Al traguardo era distrutto, faccia scavata. Ha dovuto dare il 120% per mettere insieme questo risultato e doversi comunque sorbire la festa maramalda di Lorenzo (che fuori dalla pista si sta allargando un po' troppo). Le mie preoccupazioni - ribadisco - sono due: 1) che cada, compromettendo la saldatura dell'osso; 2) che sforzi irrimediabilmente i tendini delle spalle, sia quella sana che quella già infortunata. (Andrea Gaudenzi per un problema credo simile dovette smettere con il tennis). Questo era il momento ideale per operarsi alla spalla ed è stato perduto. Mi pare una cazzata imperdonabile. Operarsi a fine stagione significa rinviare i test con la nuova Ducati. Rinunciare all'operazione significa correre a mezzo servizio anche l'anno prossimo. E contro questo Lorenzo se corri a mezzo servizio perdi.

[Mark Lenders]

Il Rossi attuale vale il quarto posto. Oggi ha fatto terzo perché è caduto Pedrosa, altrimenti sarebbe arrivato a 10" dal podio.
Intendiamoci, mi sono esaltato anch'io nel vederlo resistere a Dovizioso, ma mi chiedo: il gioco vale la candela?
Al traguardo era distrutto, faccia scavata. Ha dovuto dare il 120% per mettere insieme questo risultato e doversi comunque sorbire la festa maramalda di Lorenzo (che fuori dalla pista si sta allargando un po' troppo). Le mie preoccupazioni - ribadisco - sono due: 1) che cada, compromettendo la saldatura dell'osso; 2) che sforzi irrimediabilmente i tendini delle spalle, sia quella sana che quella già infortunata. (Andrea Gaudenzi per un problema credo simile dovette smettere con il tennis). Questo era il momento ideale per operarsi alla spalla ed è stato perduto. Mi pare una cazzata imperdonabile. Operarsi a fine stagione significa rinviare i test con la nuova Ducati. Rinunciare all'operazione significa correre a mezzo servizio anche l'anno prossimo. E contro questo Lorenzo se corri a mezzo servizio perdi.

Mi correggo su una cosa e mezza. L'esempio di Gaudenzi è sbagliato (lì ci fu rottura di un tendine, mentre per Rossi è roba di cartilagine) e quanto alla necessità di un'operazione si discute anche fra specialisti. Il dottor Costa, ad esempio, assicura che non è necessaria:

“Valentino cade il 15 aprile, viene da me e capiamo subito che c'è un interessamento neurologico ascellare. Lo porto dallo specialista Porcellini. Tutti, compreso Valentino, concordiamo sul minimizzare: lui era d'accordo con noi. C'era Motegi pochi giorni dopo, il vulcano islandese è stato un segno del destino. Valentino ha fatto podio a Jerez e Le Mans, ma la spalla non migliorava. Il suo è stato uno sfogo legittimo, ci siamo chiariti. Mi assumo le mie responsabilità, non gli abbiamo detto con chiarezza che la spalla avrebbe impiegato mesi per guarire, ma non abbiamo sbagliato diagnosi. La spalla non deve essere operata: l'anno prossimo, Ducati o Yamaha che sia, sarà come nuova”. (La Stampa - 15 luglio)

Insomma, se ho capito bene l'operazione sarebbe stata risolutiva ma avrebbe richiesto una lunga convalescenza, mentre Rossi (il 4 giugno) ha spiegato che "La strada che stiamo per intraprendere è quella dell'esercizio fisico per far crescere la muscolatura attorno alla spalla. In corsa però sarà sempre difficile anche perchè non voglio abusare di antidolorifici".

Io, tanto più che con la Yamaha non avrei dovuto avere più nulla a che fare, avrei scelto la strada sicura dell'operazione. Però probabilmente lui è Valentino Rossi anche perché non ragiona come me 

[bak]

e per la grande gioia di zio Bobbe 

Lorenzo: "Da Valentino non ho imparato nulla"
ANDREA SCANZI
MISANO ADRIATICO (Rimini)
Non sbaglia nulla, ma fino a un anno fa cadeva di continuo. Ha la moto più forte, ma non ha ancora rinnovato per il 2011 (dettagli legati agli sponsor). Soprattutto: è il prossimo campione del mondo 2010 della MotoGp. L’unico che non ha smarrito le certezze a contatto con Valentino Rossi: il contrario, casomai. Jorge Lorenzo, 23 anni, pondera le parole e ha una certezza:
«Valentino non mi ha insegnato niente».

A inizio carriera era un pilota pazzo, ora è un abile calcolatore. Come ha fatto?
«Ho una storia simile a Federer: prima spaccava racchette, poi si è calmato. L’uomo è fatto di abiti che non vuole togliere, cambiare se stessi è una violenza. È una ricerca continua e faticosa. L’essere umano è come il mio numero, il 99: angelo e diavolo. Non puoi avere solo pregi o solo difetti».

Forse però adesso è diventato un po’ robot.
«Non puoi piacere a tutti. C’è chi dice che sono supersimpatico e chi mi detesta. Come per le esultanze. L’importante è che la mia vita piaccia a me».

Cosa ha pensato quando a febbraio si è rotto il polso?
«Che avevo rischiato troppo. L’infortunio era la risultanza di una mia colpa. Freddamente l’ho capito e dall’errore ho imparato. Quasi tutti tendono a fare gli stessi sbagli, io provo a non farlo».

Due anni fa ammise: «Ho paura di morire». Adesso?
«È impossibile andare veloci se pensi alla morte. È qualcosa che si retroalimenta a ogni curva. Dissi quella frase dopo l’incidente a Montmelò. Battei la testa, dopo tre giorni non ricordavo nulla. Ebbi troppo tempo per pensare: la moto mi terrorizzava. Poi, lentamente, pensi: “Okay, è pericoloso, ma non quanto credi”».

Per Peter Lenz è stato molto pericoloso: è morto sei giorni fa a Indianapolis. Aveva 13 anni.
«Come sempre, le regole si cambiano dopo una tragedia. Quel ragazzo è la vittima che serviva per aumentare il limite di età nella 125 da 15 a 18 anni. Sono d’accordo, ma non sono un esempio da seguire: guidavo moto simili già a 11 anni».

Rossi dice che, grazie a lui, lei ha imparato molto.
«Non so perché dica questo. Valentino non mi ha lasciato imparare nulla: fin dall’inizio ha voluto il muro ai box, uno pneumatico diverso da me... Però la moto era la stessa e sfidandolo ho potuto migliorarmi. Fino a quando ho cominciato a vincere io. Valentino non mi ha mai detto: “Jorge, questo si fa così”. Non solo non mi ha insegnato niente, ma ha fatto di tutto perché non imparassi nulla».

È andato via dalla Yamaha per colpa sua?
«Non sono nella sua testa. Di sicuro la mia crescita non lo ha spinto a restare».

Rossi ha sopraffatto i rivali anche a livello mentale: Biaggi, Gibernau, Stoner. Lorenzo no. Perché?
«Perché non dipendo dagli altri. Non mi interessa cosa fa Valentino. Sono ossessionato solo da me stesso. È me che devo sconfiggere, non Rossi».

Ha mai pensato che l’infortunio al Mugello abbia paradossalmente danneggiato lei e non Rossi? Valentino avrà sempre quell’alibi per spiegare la sconfitta.
(sorride) «Ci ho pensato. La gente mi ripete: “Sei stato fortunato”. “Certo”, rispondo io, “si è fatto male apposta per aiutarmi”. Rossi è caduto al Mugello perché andava al limite, e andava al limite perché lo avevo appena battuto a Jerez e Le Mans. Ero più forte di lui e l’ho costretto all’errore, come era capitato a me nel 2008 e 2009, quando era superiore a me. In moto funziona così».

Nel 2011 sarà una lotta a due?
«Ci saranno anche Pedrosa e Stoner».

Per Capirossi lei è un talento costruito, non puro come Rossi.
«Non sono d’accordo. Non è che il talento puoi estrarlo dal sangue e quantificarlo. Il talento più istintivo tra noi è Stoner. Io e Valentino lavoriamo entrambi molto, non lo ritengo più “puro” di me».

Ha mai avuto un idolo?
«No, ma mi piaceva Biaggi. Lo so che per voi italiani è strano, lui non è molto simpatico, però lo vidi duellare nel '95 con Harada e apprezzai il suo stile di guida pulito».

Le spiace sapere che Pedrosa in Spagna sia più amato di lei?
«In ogni paese la gente va con chi vince. Pedrosa è arrivato prima, in ogni classe. Adesso che vinco io, la dinamica sta cambiando».

«Per essere felici non basta una coppa»: sono parole sue.
«Non sei mai felice fino in fondo. Puoi esserlo dieci minuti, non di più. Per apprezzare la felicità, devi attraversare momenti complicati. È una montagna russa. E non è detto che il punto più alto coincida con una vittoria».

lastampa.it e versione cartacea.

[Stupidik]

Occhio che sta nascendo un'altra stella...



Ben Spies.
Questo è un fenomeno, ne sentiremo parlare molto dal prossimo campionato. Prenderà il posto di Rossi in Yamaha.

[Matita]

Tomizawa se ne è andato.

RIP.

[BobLovati]

Occhio che sta nascendo un'altra stella...

Ben Spies.
Questo è un fenomeno, ne sentiremo parlare molto dal prossimo campionato. Prenderà il posto di Rossi in Yamaha.

questo un fenomeno lo é già da 3 anni; vinse il campionato AMA-USA battendo M.Mladin che lo vinceva da anni ( con la stessa moto, nella stessa squadra ).
È passato alla SBK e , senza conoscere molti dei circuiti dove si correva, ha vinto a mani basse; il suo soprannome è " il carriola ", affibbiatogli da M.Sanchini ( ex pilota SBK ) che fa le cronache a La7.
È arrivato nella motoGP ( anche qui senza conoscere molte piste ) e sta facendo benissimo. Si tratta di un talento puro, uno che vive per la moto. Un texano similmarine, serie, normale, senza grilli per la testa.
Vive dal 2009 in Italia, vicino alla sua ex-squadra Yamaha SBK ( dalla quale sta arrivando per il 2011 il team manager Maio Meregalli - questo dimostra quanta testa ha ); è seguito come un´ombra dalla sua mamma-manager ( anche lei seria, normale, essenziale e sempre, non da protagonista, nel box del figlio ).
L´unico dubbio che ho è per quello che saprà fare la Yamaha senza Valentino ( quand´è arrivato lui era la peggior moto in pista, o quasi ... ) e senza il manager giap ( di cui al momento non ricordo il nome, che è quello che portò Vale in Yamaha ); quanto al 2011, sarà da vedere cosa farà Honda HRC con 3 galli nello scomodo pollaio ( Dovizioso vorrebbero spostarlo ma non vuole, forte del suo contratto da " ufficiale HRC ", Pedrosa che è lì ( per loro fortuna ) solo per imposizione dello sponsor iberico, e Stoner che oggi, tornando ad una forcella 2009 ha ribadito quanto lo sviluppo di una motoGP non sia lavoro adatto a lui.

Per cui nel 2011 ci divertiremo assai, spero ...

FORZA VALE, FORZA DUCATI   

[BobLovati]

testa bassa, dolore per i 20 anni bruciati di Shoya Tomizawa