Autore Topic: Incontro Di Bendetto-Petrucci per utilizzo Olimpico e Foro Italico  (Letto 6188 volte)

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Re:Incontro Di Bendetto-Petrucci per utilizzo Olimpico e Foro Italico
« Risposta #40 : Venerdì 30 Settembre 2011, 14:35:33 »
Respinto.

Fosse accaduto a noi, avresti avuto materiale per novemila post.

Respinto, sì, ma hanno posto il problema. Capito che scemi!
se fosse accaduto a noi sarei stato oltre modo contento, perché la tdt rappresenta l'iperburocratizzazione di un'attività che non può che essere ludica: andare allo stadio, liberamente, come andare a teatro o al cinema.
Ma non mi aspetto una cosa del genere. IL nostro ha espresso critiche sulla tdt solo per la pessima presentazione, non per altro.
Io la critico per altro, molto altro.
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Re:Incontro Di Bendetto-Petrucci per utilizzo Olimpico e Foro Italico
« Risposta #41 : Venerdì 30 Settembre 2011, 14:38:55 »
parlano con Petrucci sulla migliore utilizzazione dell'Olimpico.

quindi mi garantisci che avremo toilettes migliori e non si tratta solo di parole?

Respinto, sì, ma hanno posto il problema. Capito che scemi!

Quindi se pongo il problema sull'affitto esoso dell'Olimpico sono nel giusto?
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Luciano Spalletti
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Re:Incontro Di Bendetto-Petrucci per utilizzo Olimpico e Foro Italico
« Risposta #42 : Venerdì 30 Settembre 2011, 15:00:12 »
se volete per forza andare contro la SSLazio 1900 e le sue battaglie e preferite prostrarvi davanti all'americano che vi fa vedere la cioccolata per la prima volta, almeno elaborate una strategia tramite PVT..   :D
Ah ecco, Fish parlava di servizi e siccome ne parlava Fish, i servizi sono i cessi.... perfetto.

IO non vado contro la SSLazio, ma critico l'inconsistenza delle idee, del linguaggio e dei progetti del suo azionista di maggioranza. Lo posso fare da tifoso (appartenente a una collettività interessata), lo potrei fare da azionista seppur di minoranza, lo posso fare da semplice cittadino che paga le tasse e legge l'Espresso (...) e Panorama.
Delle battaglie della Lazio ad oggi rimangono soltanto le macerie, peraltro fumanti. Il personale accorso per rimuoverle si tiene ancora a distanza visto che l'incendio non è ancora stato domato.
Non abbiamo bisogno di PVT, perché il coordinamento ce lo dà la realtà che abbiamo davanti: la vacua magniloquenza da un lato e i movimenti che avvengono dall'altro (si sono fatti finanziare per acquistare la AS, capito che scemi! hanno chiesto il superamento della tdt, parlano con Petrucci sulla migliore utilizzazione dell'Olimpico).
Si le macerie dei cessi demoliti e da demolire. Cosa vuoi parlare del linguaggio e dei progetti del suo azionista di maggioranza, preoccupati dei cessi....
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

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Re:Incontro Di Bendetto-Petrucci per utilizzo Olimpico e Foro Italico
« Risposta #43 : Venerdì 30 Settembre 2011, 15:06:03 »
quindi mi garantisci che avremo toilettes migliori e non si tratta solo di parole?

Quindi se pongo il problema sull'affitto esoso dell'Olimpico sono nel giusto?

Sui cessi, informati con a Tom e Gianni. Certo avere in Tevere un cesso un po' più funzionante, magari con la Geberit, non sarebbe male.
O anche un'ascensore che porti ai piani alti a disposizione di handicappati o persone con difficile deambulazione.
O avere un botteghino in zona dove posso ritirare i biglietti che ho acquistato sul sito internet (come avviene in terra d'Albione).
O avere un tram che mi porti sul lungo tevere e mi faccia scendere davanti l'Obelisco.
O avere mini-store dove acquistare materiale originale Lazio gestito da personale SSlazio (e non dal rigattiere di turno)

Cose "strane" di questo genere. Capito che problemi?

Se poni il problema sull'affitto esoso dell'Olimpico sono nel giusto in sè fai una operazione con scarso senso imprenditoriale. Vuoi cambiare appartamento? Bene, c'è soltanto un monolocale su viale tiziano come alternativa.
Senso imprenditoriale ha il discorso di sfruttarlo al meglio, molto meglio.
Del resto, le milanesi che usufruiscono di un impianto grande e grosso come l'Olimpico, lo pagano 4 milioni, ma lo sfruttano a dovere.
Quindi spiegami tu che senso ha quella battaglia con il coltello tra i denti. O meglio una spiegazione ci potrebbe essere: fare il kamikaze per rimettere al centro la questnioe della terra (edificabile) (com)promessa ...
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Re:Incontro Di Bendetto-Petrucci per utilizzo Olimpico e Foro Italico
« Risposta #44 : Venerdì 30 Settembre 2011, 15:09:58 »
O avere un botteghino in zona dove posso ritirare i biglietti che ho acquistato sul sito internet (come avviene in terra d'Albione).

Succede anche molto più vicino a noi.. in quel di verona (anche per il settore ospiti, con tanto di busta intestata del chievo... ;) ).
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

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Re:Incontro Di Bendetto-Petrucci per utilizzo Olimpico e Foro Italico
« Risposta #45 : Venerdì 30 Settembre 2011, 15:15:16 »
Succede anche molto più vicino a noi.. in quel di verona (anche per il settore ospiti, con tanto di busta intestata del chievo... ;) ).

O avere un botteghino in zona dove posso ritirare i biglietti che ho acquistato sul sito internet (come avviene in terra d'Albione) con mesi di anticipo.

Ad esempio, abbonamenti a parte, voglio acquistare, via internet, OGGI le partite segnate in neretto.

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Re:Incontro Di Bendetto-Petrucci per utilizzo Olimpico e Foro Italico
« Risposta #46 : Venerdì 30 Settembre 2011, 15:56:03 »
ma i panini con la frittata li posso acquistare anche via internet?
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Re:Incontro Di Bendetto-Petrucci per utilizzo Olimpico e Foro Italico
« Risposta #47 : Venerdì 30 Settembre 2011, 16:02:31 »
ma i panini con la frittata li posso acquistare anche via internet?

 ;D ;D ;D

Lo so che sei simpatico, ma non devi ricordarlo in continuazione.
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Re:Incontro Di Bendetto-Petrucci per utilizzo Olimpico e Foro Italico
« Risposta #48 : Venerdì 30 Settembre 2011, 16:23:50 »
i panini li puoi ordinare via internet, poi con questi, al botteghino, ritiri un codice da digitare sul tuo palmare, che ti dà un pdf da stampare a casa che rappresenta un buono per cuocerti la frittata
ggegnale ;D
trigoria delenda est

BobCouto

Re:Incontro Di Bendetto-Petrucci per utilizzo Olimpico e Foro Italico
« Risposta #49 : Venerdì 30 Settembre 2011, 16:28:55 »
Ma i panini verrebbero messi a bilancio? Ammesso che a qualche caxxone venga mai voglia di leggerlo?

Boks XV

Re:Incontro Di Bendetto-Petrucci per utilizzo Olimpico e Foro Italico
« Risposta #50 : Venerdì 30 Settembre 2011, 18:38:57 »
Cosa vuoi parlare del linguaggio e dei progetti del suo azionista di maggioranza, preoccupati dei cessi....

di quelli se ne occupa il nostro, di azionista di maggioranza.
ha fatto fortuna con la loro pulizia.
next step accendere la molazza.

Offline disabitato

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Re:Incontro Di Bendetto-Petrucci per utilizzo Olimpico e Foro Italico
« Risposta #51 : Sabato 1 Ottobre 2011, 11:25:46 »
O avere un botteghino in zona dove posso ritirare i biglietti che ho acquistato sul sito internet (come avviene in terra d'Albione) con mesi di anticipo.

Ad esempio, abbonamenti a parte, voglio acquistare, via internet, OGGI le partite segnate in neretto.

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sai che con me sfondi una porta aperta.. le vendite dovrebbero essere aperte per le partite casalinghe dei successivi 2 mesi almeno.
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Re:Incontro Di Bendetto-Petrucci per utilizzo Olimpico e Foro Italico
« Risposta #52 : Martedì 4 Ottobre 2011, 22:34:28 »
Intervengo per segnalare che, con riferimento all'utilizzo dell'Olimpico da parte della AS(...), va ricordata l’intervista al direttore impianti sportivi e Parco del Foro Italico per la Coni servizi, riportata sul volume “La ripartenza” scritto da Gianfranco Teotino e Michele Uva dove si racconta che in passato (A.D. 2005) è stato chiesto a AS(...) e Lazio di creare insieme a CONI servizi un società mista per la gestione dello stadio, nella quale ripartire i vari costi della manutenzione ordinarie e quelli relativi investimenti e ristrutturazioni necessarie.
La Lazio ha declinato subito l‘offerta rispondendo che intendeva fare il suo stadio ,mentre la AS(...) era disponibile ma era perplessa sul carattere misto della società che avrebbe creato problematiche gestionali.
Si cercò di convincere la Lazio calcolando che, per un’opera come quella del presidente, tra concessioni, autorizzazioni, costruzione e altri percorsi amministrativi, ci sarebbero voluti sette anni. Pertanto fu detto all'azionista di maggioranza “anche se domani parti con il tuo stadio, dovrai rimanere all’Olimpico per almeno atri sette anni. Approfittiamone per creare valore in questo stadio”.

A quel punto, non se ne fece niente e l’idea della società mista abortì.
Un peccato per così facendo si potrebbe – secondo il direttore sopra citato – aumentare il coefficiente di riempimento dell’impianto che per la Lazio è sotto il 40% mentre per la (…) è del 43-44%.
Conclude il direttore dicendo che co la socità mista si sarebero potuti creare progetti per bambini, famiglie, in attesa della costruzione di uno stadio di proprietà.
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« Risposta #53 : Martedì 4 Ottobre 2011, 23:16:57 »
Scusa Fish, perchè la roma non andò avanti da sola? e se la Lazio avesse deciso di aderire la roma avrebbe messo da parte le sue perplessità oppure avrebbe declinato l'offerta?
si cercò di convincere la roma che le difficoltà gestionali potevano essere superate o si cercò di convincere solo la Lazio?
Secondo te la Lazio pensava di costruire uno stadio in un paio d'anni o era insensibile alle esigenze delle famiglie o semplicemente non aveva e non ha idea di come si sviluppa il business?
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Luciano Spalletti
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Re:Incontro Di Bendetto-Petrucci per utilizzo Olimpico e Foro Italico
« Risposta #54 : Martedì 4 Ottobre 2011, 23:25:29 »
Scusa Fish, perchè la roma non andò avanti da sola? e se la Lazio avesse deciso di aderire la roma avrebbe messo da parte le sue perplessità oppure avrebbe declinato l'offerta?
si cercò di convincere la roma che le difficoltà gestionali potevano essere superate o si cercò di convincere solo la Lazio?
Secondo te la Lazio pensava di costruire uno stadio in un paio d'anni o era insensibile alle esigenze delle famiglie o semplicemente non aveva e non ha idea di come si sviluppa il business?

Mmm come sei incalzante. Tradisci un insofferente gelosia per questa presidenza.
Io nel post ho riportato il contenuto di questa intervista in cui leggo che la nostra società ha declinato l'offerta perché intenzionata a costruire il suo stadio, quindi totalmente disinteressata all'idea.
Dellà avevano perplessità sulla funzionalità di questa società mista.
Pertanto, sia Lazio che AS(...) non erano interessate per i motivi sopra esposti. Punto.

Per rispondere alla tua ultima domanda, si capisce chiaramente che la Lazio era (lo è ancora?) interessata a una sola opzione: lo stadio di proprietà. Quanto alle valutazioni su esigenze delle famiglie e sviluppo del business sono discorsi che nell'idea del presidente vanno inserito nell'unica opzione che lo interessa.
Non c'è niente di male, è una sua idea, una sua linea gestionale. Resta da chiedersi a cosa ha portato dopo 7 anni, che non sono pochi per niente. Un lasso di tempo come questo implica una riflessione.
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Offline robylele

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Re:Incontro Di Bendetto-Petrucci per utilizzo Olimpico e Foro Italico
« Risposta #55 : Martedì 4 Ottobre 2011, 23:40:17 »
ma guarda che stavolta non volevo fare alcuna polemica. Non avendo letto il libro non ero al corrente di questa proposta e chiedevo qualcosa in più.

Colgo l'occasione per confermare la mia simpatia verso DiBenedetto, aria paciosa, fa le foto alla curva Sud, si fa il segno della croce dopo un gol di Simplicio.
A me sta bene, tranquillo.

per quanto riguarda invece il settennato ho sensazioni positive, apprezzo la linea gestionale ma mi piace molto anche la squadra.
Sono molto felice di sostenere la mia squadra.



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CiPpi

Re:Incontro Di Bendetto-Petrucci per utilizzo Olimpico e Foro Italico
« Risposta #56 : Mercoledì 5 Ottobre 2011, 02:50:45 »
http://archiviostorico.corriere.it/2004/febbraio/07/Coni_padrone_dello_stadio_Olimpico_co_10_040207040.shtml

Citazione
L' ok del ministero dell' Economia
Il Coni è «padrone» dello stadio Olimpico Delusi i club romani
Roma e Lazio speravano di essere coinvolte direttamente Ora rivedranno i loro piani

Da gestore a padrone di casa. Ora è ufficiale: il Coni subentra al Demanio nella proprietà dello stadio Olimpico. Il ministero dell' Economia e delle Finanze, in vista dell' assemblea della Coni Servizi Spa in programma per martedì 10, ha firmato il decreto di conferimento dello stadio e di altri beni immobilili nell' area del Foro Italico e fuori Roma (Isola d' Elba), alla Coni servizi stessa. I beni ceduti coprono pertanto i 380 milioni di euro che lo Stato doveva all' ente sportivo dopo il trasferimento allo Stato della gestione finanziaria dello stesso Coni. La ricapitalizzazione della Coni servizi Spa avviene, come previsto, non con capitali ma attraverso «immobili». Il passaggio di proprietà dello stadio Olimpico «congela» di fatto le ambizioni di Roma e Lazio. Non tanto sull' acquisto - difficile vista la delicata situazione finanziaria dei due club - ma su un coinvolgimento nella gestione. Recentemente (il 23 gennaio scorso) il sindaco di Roma, Walter 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)', ha scritto al vicepresidente del Consiglio, Gianfranco Fini, per ribadire un' idea più volte sostenuta: «La necessitá che, nell' interesse generale, siano pienamente coinvolte nella gestione, insieme con il Coni, le societá della Roma e della Lazio, secondo d' altronde un modello operante in altre grandi cittá». Scenario, secondo i due club, ora più difficile. Il presidente della Lazio, Ugo Longo, non nasconde una certa sorpresa. «Ci troviamo - afferma - ad affrontare una situazione nuova. Si era parlato di una gestione ripartita (40% Lazio, 40% Roma, 20% Coni, ndr), adesso il discorso muta, perché l' interlocutore non è più il demanio ma una s.p.a. Noi comunque non abbiamo rinunciato all' idea della costruzione di uno stadio tutto nostro». Sulla stessa lunghezza d' onda - seppur non in via ufficiale- la dirigenza romanista. La decisione non piace ai vertici di Trigoria perché un conto era ipotizzare un coinvolgimento nella gestione con l' impianto di proprietà statale. Discorso diverso è interloquire e cercare un accordo con la Coni servizi spa, in veste di proprietaria. Lazio e Roma restano affittuarie dell' impianto. La Roma, ad esempio, ha un accordo per un canone di 70.000 euro a partita. Le due società romane hanno ancora debiti relativi alla liquidazione dei danni del passato. Il club giallorosso da poco ha pagato 600 milioni di vecchie lire dei tre miliardi e mezzo che doveva. Coni SpA, ora, dovrá approvare il nuovo «contratto di servizio» che la lega al Coni ente pubblico. Per quanto riguarda lo stadio dei Marmi e altri edifici sottoposti a vincolo per il loro valore monumentale, il Coni resterá, come in passato, concessionario. Roberto Stracca

Stracca Roberto

Pagina 54
(7 febbraio 2004) - Corriere della Sera

http://www.coni.it/index.php?1470

Citazione
CONI SERVIZI / COMUNICATO SULLO STADIO OLIMPICO

L’incontro della CONI Servizi SpA con la S.S. Lazio e la A.S. Roma, previsto per la giornata di oggi al Foro Italico, è stato rinviato a data da destinarsi per sopravvenuta impossibilità delle due società ad essere contemporaneamente presenti.

Nel corso della riunione si sarebbero dovute affrontare problematiche relative alla programmazione di lavori (da effettuarsi nei mesi estivi) utili a migliorare la sicurezza e la funzionalità dello Stadio Olimpico, compresa la sostituzione dei tabelloni. Per questi interventi, nel triennio 2005-2007, é stata stimata dalla Coni Servizi una spesa di circa 3,5 milioni di euro.

Per l’utilizzazione dello Stadio Olimpico la S.S. Lazio e la A.S. Roma spendono complessivamente nel corso della stagione una cifra di 3,6 milioni di euro, con un costo-partita pari a circa un terzo di quello sostenuto da altre società di serie A che si muovono in una realtà paragonabile a quella romana.

Nonostante questa situazione di evidente vantaggio per le due società romane, la CONI Servizi continua a registrare situazioni di pesante morosità e si è vista costretta ad avviare nei confronti della S.S. Lazio tutte le iniziative legali necessarie al recupero forzoso di una prima parte dei crediti nei confronti della stessa vantati, per una cifra di 1,7 milioni di euro.

Pur comprendendo i sacrifici e le difficoltà che stanno incontrando le due società nel riequilibrio della loro situazione finanziaria, la CONI Servizi non può che operare nello scrupoloso perseguimento della valorizzazione del patrimonio aziendale anche al fine di mettere a disposizione dell’intero sistema sportivo nazionale – all’interno del quale la realtà romana di base ha comunque un peso notevole – quante più risorse possibile.

Altro argomento all’ordine del giorno della riunione rinviata sarebbe dovuto essere quello della condivisione da parte delle società delle iniziative previste dalla CONI Servizi per uno sviluppo dei ricavi dello Stadio Olimpico anche a beneficio delle due squadre. E’ stato infatti ipotizzato – attraverso un investimento di circa 13 milioni di euro nell’arco del prossimo triennio - di allestire progressivamente fino a 50 box VIP (per un totale di 500 posti con servizi di catering e assistenza) nelle tribune Monte Mario e Tevere, spazi di circa 800 metri quadri ciascuno nelle due curve per collocarvi stores e musei delle squadre capitoline, nuovi ristoranti e sale convegni negli spazi interni da mettere a disposizione del mercato anche non in coincidenza con avvenimenti calcistici.

La realizzazione del primo modulo di questo programma di interventi, peraltro possibili solo durante la pausa estiva del campionato, richiede decisioni urgenti al fine di procedere alla fase di progettazione e di appalto dei lavori.

Durante la precedente riunione, CONI Servizi ha prospettato a Roma e Lazio varie possibilità di finanziamento di questi lavori, da un semplice incremento del canone a carico delle Società per l’utilizzo dello Stadio a soluzioni di piena cogestione dello Stadio Olimpico.

CiPpi

Re:Incontro Di Bendetto-Petrucci per utilizzo Olimpico e Foro Italico
« Risposta #57 : Mercoledì 5 Ottobre 2011, 03:00:35 »
LazioNet

Citazione
Uno scandalo…. Olimpico!
di alteadler
Uno scandalo…. Olimpico!


Per vivere, da anni, mi cibo di Lazio. Ma poiché bisogna anche inghiottire proteine, nel tempo libero faccio il giornalista, dovendo accumulare qualche euro per pane e companatico.

Cronista parlamentare, inviato speciale. E’ da tempo che calco il palcoscenico della politica nazionale e internazionale. Non scordando mai la passione calcistica esplosa  all’indomani delle Olimpiadi romane quando, a pochi anni dalla mia nascita, mi venne regalato un accappatoio azzurro con un’aquila sul petto. E la scritta S.S. Lazio nuoto. Quello di Pucci, di Pedersoli, delle sorelle Beneck, della Paoletta Saini.

Facile all’epoca passare dalla piscina ai campetti di periferia e continuare ad amare quei colori. Anche se proprio allora subii il primo violento trauma di baby-tifoso: retrocessione in serie B.

Molta acqua è passata sotto i ponti. Gioie e dolori. Con un paio di costanti: la Lazio e la mia attività di notista politico. Che continuo a coniugare.

Come mi è successo la scorsa settimana quando, fatto ingresso a Montecitorio, mi sono fermato a chiacchierare con un parlamentare che da tempo si occupa della legge sugli stadi. E che, a sorpresa (ma facendosi garantire l’anonimato) mi ha aperto gli occhi su una vicenda che avevo poco considerato: la condotta a dir poco discutibile di quello che mezza Italia omaggia e riverisce come uno dei pochi enti “sani” della Repubblica, e cioè il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (Coni). Che si spende e si spande per la causa della trasparenza più assoluta. Ma che sui suoi affari pare perennemente alla ricerca di far calare un nebbione fittissimo. Quella che segue è la cronaca di quell’incontro.

E la rivelazione di come e perché Lazio e Roma rischiano di non avere mai uno stadio di proprietà, così come viene raccomandato da esperti di finanze calcistiche a tutti i livelli e come altre squadre italiane cercano di concretizzare.

 

 

“La legge sugli stadi? E’ in coma profondo. E credo che di qui a poco ne annunceremo il decesso…”. Ha toni amari il deputato che chiameremo XY, visto che dopo aver abbondantemente tirato fuori le sue carte, si premura di far sapere di non voler comparire con tanto di nome e cognome. Non perché si sia spencolato verso la diffamazione o il solito malcostume di sparare ad alzo zero, standosene tranquillo al riparo. Ma perché teme di rimetterci personalmente. “Conosco tanta gente di sport… – ammette al termine della chiacchierata – che mi vota, ma che forse vive di Coni. Non vorrei farmela nemica” .

Ma torniamo all’esordio: niente legge sugli stadi, allora? “La situazione è quella che è. Il governo traballa, di soldi con cui foraggiare il credito sportivo non c’è traccia. E poi, vi pare che prima di eventuali nuove elezioni si voti in modo bipartisan una norma che rischia di sollevare polveroni e polemiche?”. La storia è risaputa. La Lega di serie A, chiede all’unisono la cancellazione di un comma della legge messa a punto da Claudio Barbaro (Pdl) e Giovanni Lolli (Pd), laddove si permette la costruzione di stadi “fatta salva la normativa in materia di vincoli storici, artistici, architettonici, archeologici e idrogeologici”. A sinistra non ci stanno a cancellare il richiamo. Il centro-destra pare più possibilista perché – come mi spiegano i funzionari della Camera dei Deputati – se un qualsiasi ente pubblico pone un vincolo su un terreno, accampando magari la deturpazione del panorama, lo stadio salta.

Domando a XY se non è questo il punto cruciale della polemica innestata da Claudio Lotito che frequentemente negli ultimi tempi si presenta a Montecitorio per spingere verso l’approvazione della legge. Ricordo che ci fu una qualche polemica con un esponente del Pd che di fatto lo accusò di bloccare il varo della normativa per poter costruire sui suoi terreni a fianco del bacino del Tevere. Ma il mio interlocutore si fa una risata. “Ma ti pare che se davvero solo Lotito si opponesse non avremmo già fatto la legge? Il fatto è che quella frase spaventa tutti i presidenti del calcio italiano. Perché se mi compro 100 ettari e poi il comune mi dice che non mi dà il permesso di farci nulla perché dicono di aver trovato un osso di dinosauro, come recupero i miei quattrini? E dove mai potrò costruire uno stadio, sapendo che in pratica a quel punto si spargerà la voce che la politica potrà ricattare a ruota libera per concedere l’edificabilità?”.

Resta il fatto, osservo, che è il solo Lotito a ruggire ferocemente contro questo stato di cose. O no?

“Vedrai adesso che arrivano gli americani – la profezia di XY – che in realtà già si sono fatti sentire per interposta persona, e che secondo me diverranno ancor più feroci di Lotito. Che comunque, questo bisogna ammetterlo, qualche ragione non marginale ce l’ha più di altri….”.

Come, come, come?

E qui XY parte in quarta: “Da quello che mi risulta – e l’ufficio stampa di Formello quel  pomeriggio mi ha dato conferma dei costi – la Lazio, così come anche la Roma, paga al Coni per l’affitto dell’Olimpico, intorno ai 2 milioni e 700mila euro. Soldi cui si devono aggiungere quelli dell’illuminazione e qualcosa d’altro. In sostanza 3 milioni l’anno che non sono bruscolini, per le 19 gare di campionato più qualche altra partita di coppa Italia o amichevoli (il contratto, forfettario, prevede come poi ho saputo 26 gare l’anno, una volta superate le quali occorre pagare 80mila euro più Iva per ogni singolo successivo match. Nda)”.

Ma non pagano tutte le squadre di serie A per affittare gli stadi? Non versano contati ai comuni o comunque a chi ne detiene la proprietà? XY ridacchia: “Certo, ma il Coni è un po’ come il vecchio Scrooge: avaro e tirato. Ti ho detto che vuole 3 milioni l’anno, ma non ti ho detto tutto. Prendi San Siro: a novembre  scorso il comune ha rivisto la convenzione che ha col consorzio formato da Milan ed Inter, per cui quelle società devono sborsare 4 milioni a testa, ma con un paio di differenze rispetto a Roma non da poco: in primo luogo versano a palazzo Marino solo il 30% di quella cifra, e cioè 2 milioni e 400mila che diviso per due fa 1 milione e 200mila euro a testa, mentre il restante 70% lo devono  spendere in migliorie per lo stadio: il che vuol dire palchetti, bar, rifacimento del museo del calcio e tanto altro ancora che alla fine permette alle due milanesi di accrescere gli introiti. Ma poi c’è il secondo aspetto, assai più importante del primo, che è quello che Milan ed Inter divengono affittuarie per tutto l’anno con quella cifra. Il che vuol dire che se fai fare un concerto estivo a Vasco Rossi o agli U2 sono Milan ed Inter che incassano!”.

Mentre il Coni… ? “Il Coni se lo tiene stretto l’Olimpico. Ci fa andare chi gli pare e si fa pagare a parte. Soldi che gli servono, sia chiaro, per mantenere in vita tante Federazioni, specie oggi che si vive una epopea di tagli alla spesa pubblica. Ma che non giustifica l’esosità dell’affitto richiesto a Lazio e Roma che entrano in possesso dello stadio alla mattina della gara e devono restituirlo senza alcuna possibilità di cambiare alcunché un paio d’ore dopo il termine del match. Senza contare che Petrucci ha fatto dell’Olimpico un business vero e proprio….”.

Vale a dire? Paziente, XY affronta un altro tema di cui non sospettavo l’esistenza. “Hai notato che all’interno delle cancellate ci sono botteghini per le scommesse e addirittura rivendite di sigarette che il Coni dovrebbe evitare come la peste, almeno per quel che mi riguarda? Non gli servono mica in realtà, e so per certo che tanto la Roma, specie ora con gli americani, che la Lazio, sono imbufalite per questo. Il fatto è che facendo simili operazioncelle, il Coni riesce a trovare sponsorizzazioni poi per la finale europea di pallanuoto o per i campionati continentali di beach volley. Guarda che la pubblicità è una gallina dalle uova d’oro per lo sport, ma si fa pagare. Lo sai o no che in una qualsiasi partita della Champions  non troverai mai altra birra al di fuori di Heineken?

Il problema è che le società come il Milan o l’Inter – ma anche il Genoa e la Samp che pagano l’uso di Marassi con un milione a testa per un anno – possono dare spazio ai rispettivi sponsor, mentre a Roma è il Coni a decidere cosa mettere o no, anche sulle vetrate esterne dell’Olimpico, propagandando questo o quel prodotto che poi torna buono quando si va a caccia di quattrini per organizzare il meeting di atletica o gli internazionali di tennis. Mi pare ad esempio, di aver visto qualche tempo fa una pubblicità enorme dell’Adidas fuori dall’Olimpico. E ricordo di aver pensato che forse la Puma per la Lazio e la Robe di Kappa per la Roma non l’avrebbero presa proprio bene…”

Mi stai dicendo che se la Lazio avesse tra gli sponsor la Coca Cola e il Coni avesse un entratura con la Pepsi….. “Hai capito perfettamente. All’interno dello stadio si venderebbe solo Pepsi. M’immagino con quale scorno da parte di Lotito che rischierebbe a breve di perdere il contratto con la Coca. So per certo che Di Benedetto ha intenzione di fare fuoco e fiamme quando arriverà a Roma: hai saputo, credo, della sua sparata contro la Sensi e Mediobanca per il rinnovo dell’accordo col Coni per l’affitto dello stadio. Gli americani da sempre vogliono vendere un prodotto, nel caso la Roma, e intendono gestire alla loro maniera. Magari organizzando un servizio di hamburger e patatine fritte all’interno dello stadio”. E non lo potrebbero fare? “No, perché il Coni fa un appalto e cede  bar e  bibitari a qualcuno che gli garantisce una percentuale oltre che un canone fisso”.

Dunque mi stai dicendo che un tifoso che compra un gelato o un caffè, versa i soldi al Coni….

“Non certo alla Lazio o alla Roma che non ricavano un centesimo da quei pagamenti. In America, ma anche in tanti paesi europei, magari compri una bibita che ha i colori della tua squadra e parte di quello che paghi va alla società. Forse ci penseranno anche a Milano, a breve. Ma a Roma la cosa resterà off limits. E’ il Coni e solo il Coni a poterci guadagnare. E lo sanno fare bene questo mestiere Petrucci e i suoi…”.

Vale a dire? “Qui arriviamo ad una questione poco pubblicizzata ma di importanza primaria. Quella dei biglietti omaggio. Le società, da che mondo è mondo, distribuiscono un po’ di inviti per farsi pubblicità e invogliare magari qualcuno ad investire. Questo nel resto del mondo e, anche, in buona parte d’Italia. Ma a Roma, no”. E perché mai ? L’Olimpico è grande… “Certo, ma non è che puoi mandare l’emiro del Bahrein in Tevere o l’amministratore delegato di Samsung in distinti, no? Il Coni nel contratto d’affitto, se mi ricordo bene, pretende 1.300 biglietti a gara. Vado a memoria: metà della tribuna d’onore, con 120 posti, due palchi e un centinaio di biglietti per elettricisti, addetti ai servizi e via dicendo. Si sa che è il Coni a gestire questi posti da Vip, tant’è che se arriva nella capitale un personaggio di rilievo, questi si rivolge al Coni e non alle società per avere un ingresso di favore. E il Coni in questo modo fa pubbliche relazioni al posto dei dirigenti delle società calcistiche romane. Mi pare che proprio Lotito mi ha raccontato tempo fa che aveva intenzione di vendere alcuni posti di tribuna d’onore a multinazionali che avrebbero potuto offrire l’ingresso ai loro dirigenti in visita in Italia, ma di averci dovuto rinunciare perché non aveva gli spazi necessari e perché il Coni storceva la bocca”.

Ma in tutti gli altri paesi lo si fa senza problemi! “Esatto. Prendi l’Arsenal, ma anche il Bayern: vendono 5-10 tessere annuali a qualche banca o ad importanti aziende energetiche o di computer o di telefonia. Ne ricavano 20-30mila euro ad azienda e magari portano Wenger o Rummenigge a salutare gli illustri ospiti. A Roma non se po’ fa, come dite voi romani”.

Tralascio a questo punto le notizie offertemi da XY sui parcheggi (è il Coni che li gestisce, Lazio e Roma hanno una piccolissima quota), il fatto che quando si ideò la legge sui tornelli il Coni pretese che le due società calcistiche romane si caricassero di un terzo delle spese, l’ovvia indisponibilità dello stesso Coni a partecipare ai costi per gli steward necessari ormai per lo svolgimento delle gare. Il fatto che a Barcellona chiunque può affittare il Camp Nou (in certi periodi ) per giocarci assieme agli amici (10mila euro il costo, almeno qualche tempo fa, il che diviso per 22 fa in fondo solo 450 euro a testa….).

E’ un Coni un po’ matrigna quello che scopro dopo la conversazione con XY. Anzi, pure un po’ carognetta se è vero quello che vengo a scoprire il giorno dopo parlando con un funzionario del Senato malato di Lazio il quale ha chiesto lumi ad un suo amico, dirigente Coni, sulla incresciosa vicenda del debito non pagato da Lotito per l’affitto 2010-2011 e  sulla conseguente scelta di indicare Firenze come campo di gioco. Mi racconta dunque il funzionario di aver saputo che quando arrivò la richiesta Uefa per concedere la licenza, la Lazio chiese al Coni la necessaria documentazione. Dal Foro Italico la spedirono accompagnandola con una secca pretesa di saldo del dovuto e con quella – vincolante per la licenza Uefa – di aderire al rinnovo del contratto come già fatto dalla Roma. Lotito a quel punto dette il via libera al rinnovo (anche se, a quanto pare, accompagnando il tutto a una richiesta di revisione complessiva delle regole) ma il giorno dopo seppe dalla Uefa che la richiesta non poteva essere accettata in quanto proprio il Coni si era fatto vivo facendo sapere che il mancato pagamento ostava alla concessione. Di qui, dopo corse sul filo del rasoio, la scelta di Firenze e le proteste del presidente biancazzurro. Cui Petrucci replicò gelido, facendo sapere di non capire cosa volesse Lotito, visto che aveva dato il suo consenso al rinnovo.

Ma è ancora di XY la constatazione  che mi colpisce di più in questi miei chiacchiericci sulla possibilità di una legge che permetta il decollo di nuovi stadi. E’ la sua previsione che a Roma, nonostante quanto vada assicurando Alemanno, non si faranno mai: “Ti ho detto che secondo me la legge sugli stadi moribonda, ma ammettiamo che per un miracolo, possa prendere vita:  ti pare che al Foro Italico possano permettersi di rinunciare a 6 milioni di euro l’anno cui vanno aggiunti gli introiti dei bar, gli ingressi di favore, le pubbliche relazioni a spese altrui e quant’altro? Secondo me, tra incassi reali e giri di sponsor diretti e indotti , parliamo di una quindicina di milioni di euro l’anno. E il Coni ci rinuncia? Io davvero non ci credo. Il sindaco dice che farà quanto possibile? Ma lo sa che a Roma sono migliaia quelli che campano grazie al Coni e che, quando si dovrà votare, si trasformeranno in una falange macedone?”

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Re:Incontro Di Bendetto-Petrucci per utilizzo Olimpico e Foro Italico
« Risposta #58 : Mercoledì 5 Ottobre 2011, 15:21:12 »
Molto pertinente il contributo di Cippi, che potrebbe essere integrato da una scheda sui lavori che portarono all'edificazione dello stadio dei Centomila, ma anche a quella sulla vicenda della ristrutturazione a 200 miliardi di lire chiavi in mano che si realizzò per i mondiali del 1990. Sarebbe utile, anche per una giusta prospettiva storica della questione.
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CiPpi

Re:Incontro Di Bendetto-Petrucci per utilizzo Olimpico e Foro Italico
« Risposta #59 : Mercoledì 5 Ottobre 2011, 15:42:08 »
niente affatto.  si  discuteva della rinuncia della  Lazio ad una partecipazione  con  aesse e  coni  per la  gestione  dell'Olimpico  e si e' parlato di  Lotito che sbaglia  l'approccio con  Petrucci. lo  stadio  dei  Centomila e i  mondiali del 90 sarebbero off  topic.