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ROMA - Più velocità e più giocatori con il cambio di passo. E’ l’ingrediente che sta disperamente cercando Edy Reja per far quadrare il cerchio. E per far spiccare il volo alla sua Lazio. Una squadra in questo momento forse ancora troppo pesante, lenta e prevedibile per supportare Hernanes più il tandem Klose-Cisse.
Dal collaudato 4-2-3-1 il tecnico ha virato decisamente sul 4-3-1-2. Un assetto diverso che a Cesena ha dato determinate garanzie, ma con il passare del tempo un modulo dove servono giocatori che sanno inserirsi, attaccare gli spazi e soprattutto ripartire con velocità. Gente come Marchisio o Boateng, ad esempio. Contro il Palermo è stato proprio questo il difetto maggiore, poi è entrato Brocchi e qualcosa si è aggiustato. Qualcosa, non tutto. La squadra si è assestata, ha preso coraggio, un po’ più di sicurezza e ha cominciato a giocare e soprattutto attaccare con una certa intensità. L’ex milanista, pur non essendo una mezzala vera e propria, è l’unico giocatore attualmente che riesce a fare quel che vuole l’allenatore. Dinamico, buona tecnica ed esperienza tale da consentirgli di rubare palloni e saper ripartire nel modo adeguato. E ora come ora in organico, almeno secondo Reja, non ci sono calciatori che hanno le sue caratteristiche. La partita con il Palermo l’ha dimostrato, con il trio iniziale a metà campo formato da Ledesma, Matuzalem e Cana troppo statico. Ci si aspettava di più dal centrocampista albanese, ma è anche vero che l’ex del Galatasaray ha una struttura fisica pesante e a causa degli infortuni ha dovuto lavorare il doppio per rimettersi in carreggiata dal punto di vista della preparazione. Cana ha bisogno di giocare per avere il ritmo partita e soprattutto per adattarsi al sistema di gioco.
Il problema è che Reja e la Lazio non hanno tempo e modo di aspettare. E in più una squadra, come quella biancoceleste, non può avere solo Brocchi, che è e resta un mediano, come unico giocatore con determinate caratteristiche. Il calciatore ideale a ricoprire quel ruolo, forse più dell’ex milanista, è Alvaro Gonzalez. L’uruguayano a Cesena ha superato brillantemente l’esame, ma si è infortunato e forse tornerà dopodomani a Lisbona, ma non è scontato. Il Tata sa attaccare gli spazi, è furbo e garantisce dinamismo, una corsa continua e innumerevoli raddoppi in mezzo al campo. Probabilmente per il tecnico goriziano il centrocampo titolare a tre sarebbe formato da Gonzalez, Brocchi e Ledesma. Due mediani-cursori e un regista che mette ordine. Questo vorrebbe l’allenatore.
Dietro a Brocchi e Gonzalez non c’è nessun altro a meno che non si voglia tentare un azzardo. Idee che potrebbero fare la fortuna della Lazio, ma anche di due giocatori come Lulic e Konko. Il bosniaco sta diventando una bella rivelazione, soprattutto tatticamente. E’ veloce, ha ottima tecnica, un gran fisico e sa attaccare. Il terzino potrebbe rappresentare un’ipotesi suggestiva e diventare una buona alternativa. Discorso simile per Abdoulay Konko, anche se il franco-senegalese è più collaudato rispetto a Lulic, visto che al Genoa Ballardini l’ha schierato spesso come interno di centrocampo. Dove ha dimostrato non solo buona duttilità, ma anche bravura e intelligenza tattica. Reja le sta studiando tutte per dare più velocità e imprevedibilità alla sua Lazio.
Martedì 27 Settembre 2011 - 14:10 Ultimo aggiornamento: 14:11
