Liberi Tutti

[Arch]

Ieri sera non mi sono sentito "subalterno" a nessuno. Essendo Laziale non mi ci sentirò mai. Forza Lazio.

[aaronwinter]

Grande Arch, i tuoi richiami di Lazialità fanno bene.

Peraltro, per come andavano le cose in campo, tutt'altro che subalterni.
Tutt'altro.

Un lazialissimo abbraccio

[Arch]

Grazie a te, Aaron, e alla tua Lazialita' purissima.

[Panzabianca]

Grazie a te, Aaron, e alla tua Lazialita' purissima.

te stimo, e non solo perché hai fatto la Vandelli.

[Panzabianca]

I problemi della rosa stanno soprattutto a centrocampo.

Serve rifondarlo completamente o quasi.

Altro che attacco o difesa, datemi due belve in mezzo al campo e ne riparliamo!!!

d'accordissimo

[MagoMerlino]

Ieri sera non mi sono sentito "subalterno" a nessuno. Essendo Laziale non mi ci sentirò mai. Forza Lazio.

Giusto!
Però intendiamoci su una cosa, la subalternità non è riferita ad una condizione psicologia del tifoso, questo non potrà mai essere.
E' riferita all'aspetto tecnico delle società.
Faccio un esempio, i torinisti non si sentiranno mai subalterni alla Juventus, ma è indubbio che la società Torino è subalterna alla  società Juventus e questo sta nei risultati, nell'importanza in campo nazionale ed Europeo, ma ad esempio non in città. Basta girare per Torino ed accorgersi che il Torino esiste.
A Roma no, venerdì sono passato, la strada che devo percorrere è quella, davanti a tre loro punti vendita, c'erano file per i biglietti (normale dirai, giusto, normale vista la prossima partita) ma i negozi erano pieni di gente, soprattutto stranieri ed è stato facile vedere per via del Corso stranieri con in mano la spesa che avevano fatto presso i loro punti vendita.
Ora pensa, se ci fosse stata la Lazio a doversi giocare una semifinale di UCL, dove le vedevamo le file? Dove avrebbero soddisfatto la propria curiosità e speso i loro soldi, gli stranieri?
A Valmontone? A Via Calderini?
E' solo un esempio, un altro potrebbero essere le televisioni a carattere nazionale, forse non sono cose particolarmente decisive ma sarebbe bene rifletterci quando parliamo di subalternità.

[gentlemen]

Giusto!
Però intendiamoci su una cosa, la subalternità non è riferita ad una condizione psicologia del tifoso, questo non potrà mai essere.
E' riferita all'aspetto tecnico delle società.
Faccio un esempio, i torinisti non si sentiranno mai subalterni alla Juventus, ma è indubbio che la società Torino è subalterna alla  società Juventus e questo sta nei risultati, nell'importanza in campo nazionale ed Europeo, ma ad esempio non in città. Basta girare per Torino ed accorgersi che il Torino esiste.
A Roma no, venerdì sono passato, la strada che devo percorrere è quella, davanti a tre loro punti vendita, c'erano file per i biglietti (normale dirai, giusto, normale vista la prossima partita) ma i negozi erano pieni di gente, soprattutto stranieri ed è stato facile vedere per via del Corso stranieri con in mano la spesa che avevano fatto presso i loro punti vendita.
Ora pensa, se ci fosse stata la Lazio a doversi giocare una semifinale di UCL, dove le vedevamo le file? Dove avrebbero soddisfatto la propria curiosità e speso i loro soldi, gli stranieri?
A Valmontone? A Via Calderini?
E' solo un esempio, un altro potrebbero essere le televisioni a carattere nazionale, forse non sono cose particolarmente decisive ma sarebbe bene rifletterci quando parliamo di subalternità.

Concordo con Te, assurdo che il Club non apra uno Store a via del Corso, e cmq in Centro, assurdo.

[Panzabianca]

Giusto!
Però intendiamoci su una cosa, la subalternità non è riferita ad una condizione psicologia del tifoso, questo non potrà mai essere.
E' riferita all'aspetto tecnico delle società.
Faccio un esempio, i torinisti non si sentiranno mai subalterni alla Juventus, ma è indubbio che la società Torino è subalterna alla  società Juventus e questo sta nei risultati, nell'importanza in campo nazionale ed Europeo, ma ad esempio non in città. Basta girare per Torino ed accorgersi che il Torino esiste.
A Roma no, venerdì sono passato, la strada che devo percorrere è quella, davanti a tre loro punti vendita, c'erano file per i biglietti (normale dirai, giusto, normale vista la prossima partita) ma i negozi erano pieni di gente, soprattutto stranieri ed è stato facile vedere per via del Corso stranieri con in mano la spesa che avevano fatto presso i loro punti vendita.
Ora pensa, se ci fosse stata la Lazio a doversi giocare una semifinale di UCL, dove le vedevamo le file? Dove avrebbero soddisfatto la propria curiosità e speso i loro soldi, gli stranieri?
A Valmontone? A Via Calderini?
E' solo un esempio, un altro potrebbero essere le televisioni a carattere nazionale, forse non sono cose particolarmente decisive ma sarebbe bene rifletterci quando parliamo di subalternità.

strano perché, al ritorno dal lavoro, ogni giorno passo, la strada che devo percorrere è quella, davanti al loro punto vendita di Via Nazionale, e me sembra spesso e volentieri deserto.

Io capisco che vogliate farlo diventare un discorso serio ed oggettivo ma, secondo me è e resta  una visione personale e distorta. 

La Lazialità vissuta così me sembra tafazzismo puro.

[MagoMerlino]

strano perché, al ritorno dal lavoro, ogni giorno passo, la strada che devo percorrere è quella, davanti al loro punto vendita di Via Nazionale, e me sembra spesso e volentieri deserto.

Io capisco che vogliate farlo diventare un discorso serio ed oggettivo ma, secondo me è e resta  una visione personale e distorta. 

La Lazialità vissuta così me sembra tafazzismo puro.

Come quello a via Tuscolana, come quello a viale della Primavera, alla stessa Appia Nuova, in tempi "normali" sono spesso deserti, secondo me soffrono del fatto che sono troppi e tutti uguali, qualcuno a poche centinaia di metri uno dall'altro.
Quelli distribuiti nella città al di fuori del centro storico e che sono praticamente,  per forza di cose, dedicati ai tifosi, perchè a viale della Primavera è difficile trovare turisti, spesso sono deserti, una volta che hanno comprato la maglia o qualche altra merdata simile, non è che ci vanno come si andrebbe in un negozio di generi di prima necessità. Ma hanno comunque marcato il territorio, loro ci sono.
Quelli in centro rispondono ad altre prerogative, che sono soprattutto i turisti.
Non si tratta di tafazzismo, accusare di tafazzismo è non riconoscere il problema, è negare la realtà.
Ripeto la domanda, capitasse alla Lazio di dover giocare una semifinale di UCL, dove vedremmo queste file? Ma, soprattutto, dove sarebbero invogliati ed attratti i turisti ad acquistare i prodotti di una delle prime 4 squadre europee del momento?
Veramente nessuno gira per via del Corso e non si accorge delle buste targate xxxx con gli acquisti? Veramente nessuno passa per piazza di Spagna o piazza della Repubblica e non vede quei punti mobili con le ragazzette mascherate da giocatrice di calcio della xxxx, che fermano i turisti invitandoli ad acquistare i biglietti per la partita e ad andare nei negozi a spendere con i buoni sconto?
Che c'entra con la partita in campo? poco, almeno per il momento. C'entra con il discorso della subalternità.

[rimmar]

Se in 15 anni di gestione lotito loro hanno aperto negozi in centro e noi al di fuori della citta di Roma significa che loro sono più attenti e feroci nella campagna di visibilità! Questa resta una macchia della gestione societaria, che fa cascare le braccia, perché si sa che loro sono molti e non si sta facendo niente per arginare la loro forte espansione! L’iniziativa delle scuole è lodevole, ma non basta! Ho l’impressione che lotito & co siamo troppo “timidi”...spero che non ci sia altro dietro...
Forza Lazio

[Panzabianca]

Come quello a via Tuscolana, come quello a viale della Primavera, alla stessa Appia Nuova, in tempi "normali" sono spesso deserti, secondo me soffrono del fatto che sono troppi e tutti uguali, qualcuno a poche centinaia di metri uno dall'altro.
Quelli distribuiti nella città al di fuori del centro storico e che sono praticamente,  per forza di cose, dedicati ai tifosi, perchè a viale della Primavera è difficile trovare turisti, spesso sono deserti, una volta che hanno comprato la maglia o qualche altra merdata simile, non è che ci vanno come si andrebbe in un negozio di generi di prima necessità. Ma hanno comunque marcato il territorio, loro ci sono.
Quelli in centro rispondono ad altre prerogative, che sono soprattutto i turisti.
Non si tratta di tafazzismo, accusare di tafazzismo è non riconoscere il problema, è negare la realtà.
Ripeto la domanda, capitasse alla Lazio di dover giocare una semifinale di UCL, dove vedremmo queste file? Ma, soprattutto, dove sarebbero invogliati ed attratti i turisti ad acquistare i prodotti di una delle prime 4 squadre europee del momento?
Veramente nessuno gira per via del Corso e non si accorge delle buste targate xxxx con gli acquisti? Veramente nessuno passa per piazza di Spagna o piazza della Repubblica e non vede quei punti mobili con le ragazzette mascherate da giocatrice di calcio della xxxx, che fermano i turisti invitandoli ad acquistare i biglietti per la partita e ad andare nei negozi a spendere con i buoni sconto?
Che c'entra con la partita in campo? poco, almeno per il momento. C'entra con il discorso della subalternità.

forse solo scelte logistiche. Non conosco i rapporti tra singoli esercenti e società roma. Può darsi che siano radicalmente differenti da quelli tra Lazio e relativi punti vendita.  Da questo ad arrivare alla subalternità c'è o intravvedo qualche salto logico che almeno io non afferro.
La Lazio sta crescendo come neanche io, anti-lotititiano convinto,  mi aspettavo.  Ma somministrare questo genere di critica solo strumentalmente costruttiva due giorni prima del derby lo fa diventare quel che è e vuole essere: un atto di killeraggio, destabilizzante per l'ambiente e per tutti noi. Tenetevelo per giugno.   

[MagoMerlino]

forse solo scelte logistiche. Non conosco i rapporti tra singoli esercenti e società roma. Può darsi che siano radicalmente differenti da quelli tra Lazio e relativi punti vendita.  Da questo ad arrivare alla subalternità c'è o intravvedo qualche salto logico che almeno io non afferro.
La Lazio sta crescendo come neanche io, anti-lotititiano convinto,  mi aspettavo.  Ma somministrare questo genere di critica solo strumentalmente costruttiva due giorni prima del derby lo fa diventare quel che è e vuole essere: un atto di killeraggio, destabilizzante per l'ambiente e per tutti noi. Tenetevelo per giugno.   

Non è critica è semplicemente discutere di un dato fatto, noto da anni.
Si parlava del pericolo subalternità, questo pericolo non esiste da oggi, solo perchè loro in qualche maniera hanno raggiunto un risultato importante, esiste da anni. Oggi o giugno la situazione è identica, cos'è facciamo finta di niente e tiriamo dritto? Può essere una soluzione, per evitare il discorso, ti soddisfa?
Abbiamo avuto una opportunità per resettare la situazione, il risultato conseguente è stato quello di riuscire nell'impresa di ampliare la forbice nel giro di pochi mesi.
Per il campo, il discorso della subalternità ha un preciso riscontro, i risultati, quindi è necessario vincere gli scontri diretti, arrivare prima di loro in classifica, se non li vinci, se arrivi dopo e non è un fatto episodico di fatto sei subalterno, come il Torino con la Juventus. Ancora una ventina di anni fa a Roma avevamo una situazione simile a quella di Genova più o meno, poi le cose sono cambiate, le abbiamo fatte cambiare noi, ma poi non siamo stati in grado di continuare.
Dobbiamo fare il conto degli ultimi 10 derby di campionato? Quanti ne abbiamo vinti? Uno? Ci può bastare? Può bastare a sostenere che non  rischiamo di essere subalterni?
Ti soddisfa vincere un derby su 10? E non è che gli altri 9 li hai tutti pareggiati, credo che di pareggiati ce ne siano 3....... gli altri li hai persi....

[Arch]

Apprezzo le tue osservazioni MagoMerlino, soprattutto quando specifichi che non di subalternità psicologica si sta trattando, bensì di subalternità organizzativa-operativa-commerciale. E vero che i loro (brutti) punti vendita sono più numerosi e meglio posizionati rispetto ai nostri. E ciò non è affatto bello. E' vero che loro sono alle semifinali di CL e stabulano normalmente nel più importante torneo europeo. E questo è ancora più brutto. E' vero che sono di più. E di questo a me non importa molto perché sappiamo che ciò deriva dalle scelte fatte nel 1927. Ma oltre a questo cosa possono vantare rispetto a noi? Ben poco e forse niente. Uno scudetto, 2-3 Coppe Italia a fronte di nostri successi internazionali che loro ci invidiano. Per di più noi abbiamo una gestione virtuosa mentre loro si barcamenano tra creditori, interessi mostruosi e ufficiali giudiziari. Ogni domenica 12.000 ragazze e ragazzi vestono la maglia biancoceleste sui campi, piscine, palestre di tutta Italia; abbiamo campioni italiani in tante discipline, dal pentathlon al nuoto, dalla scherma al rugby ecc.
Siamo vincitori della Supercoppa italiana di calcio, terzi in classifica in campionato, siamo in serie A nella pallanuoto, brilliamo in 62 discipline.
E loro? Lo zero assoluto e pneumatico se non nel calcio dove non vincono niente dal 2007. E mi dovrei sentire subalterno? Ma quando mai?
Arch, per i casi fortuiti della vita, è probiviro della S.S. Lazio Generale da diversi anni. In questo ruolo ha l'onore di essere invitato alla riunione finale delle stagioni agonistiche che nel mese di luglio di ogni anno si tiene al Circolo Canottieri Lazio. Ebbene, all'inizio del discorso del Presidente Generale, per un'antica tradizione che risale al 1929, costui esordisce con delle parole che sono oramai una formula, una frase stereotipata, un rito. Essa suona così: "Ricordiamo quale deve essere il dovere primario di ogni Laziale: non dare mai soddisfazione ai romanisti, cercare di batterli in ogni competizione e non arrendersi per nessun motivo. Prima viene la Lazio. E la Lazio è l'unica cosa che deve contare".
E io mi adeguo volentieri.

[Panzabianca]

Apprezzo le tue osservazioni MagoMerlino, soprattutto quando specifichi che non di subalternità psicologica si sta trattando, bensì di subalternità organizzativa-operativa-commerciale. E vero che i loro (brutti) punti vendita sono più numerosi e meglio posizionati rispetto ai nostri. E ciò non è affatto bello. E' vero che loro sono alle semifinali di CL e stabulano normalmente nel più importante torneo europeo. E questo è ancora più brutto. E' vero che sono di più. E di questo a me non importa molto perché sappiamo che ciò deriva dalle scelte fatte nel 1927. Ma oltre a questo cosa possono vantare rispetto a noi? Ben poco e forse niente. Uno scudetto, 2-3 Coppe Italia a fronte di nostri successi internazionali che loro ci invidiano. Per di più noi abbiamo una gestione virtuosa mentre loro si barcamenano tra creditori, interessi mostruosi e ufficiali giudiziari. Ogni domenica 12.000 ragazze e ragazzi vestono la maglia biancoceleste sui campi, piscine, palestre di tutta Italia; abbiamo campioni italiani in tante discipline, dal pentathlon al nuoto, dalla scherma al rugby ecc.
Siamo vincitori della Supercoppa italiana di calcio, terzi in classifica in campionato, siamo in serie A nella pallanuoto, brilliamo in 62 discipline.
E loro? Lo zero assoluto e pneumatico se non nel calcio dove non vincono niente dal 2007. E mi dovrei sentire subalterno? Ma quando mai?
Arch, per i casi fortuiti della vita, è probiviro della S.S. Lazio Generale da diversi anni. In questo ruolo ha l'onore di essere invitato alla riunione finale delle stagioni agonistiche che nel mese di luglio di ogni anno si tiene al Circolo Canottieri Lazio. Ebbene, all'inizio del discorso del Presidente Generale, per un'antica tradizione che risale al 1929, costui esordisce con delle parole che sono oramai una formula, una frase stereotipata, un rito. Essa suona così: "Ricordiamo quale deve essere il dovere primario di ogni Laziale: non dare mai soddisfazione ai romanisti, cercare di batterli in ogni competizione e non arrendersi per nessun motivo. Prima viene la Lazio. E la Lazio è l'unica cosa che deve contare".
E io mi adeguo volentieri.

Complimenti.

@ Mago, le tue osservazioni sono sempre apprezzabili ma, in questo caso la tempistica a me sembra dannatamente inopportuna. A giugno si può parlare di tutto ma ad aprile no. Inoculare questi peraltro discutibili argomenti in un momento come questo è come spargere un virus. 
Poi si può discutere di tutto, su alcune cose peraltro non immodificabili della gestione Lazio hai ragione, come un pizzico di ragione potrebbe averne anche lo "scellerato" Borgorosso - guarda che arrivo a dire - ma, ora no.
La tempistica è un dono che credo voi abbiate.

[Jim Bowie]

Giusto!
Però intendiamoci su una cosa, la subalternità non è riferita ad una condizione psicologia del tifoso, questo non potrà mai essere.
E' riferita all'aspetto tecnico delle società.
Faccio un esempio, i torinisti non si sentiranno mai subalterni alla Juventus, ma è indubbio che la società Torino è subalterna alla  società Juventus e questo sta nei risultati, nell'importanza in campo nazionale ed Europeo, ma ad esempio non in città. Basta girare per Torino ed accorgersi che il Torino esiste.
A Roma no, venerdì sono passato, la strada che devo percorrere è quella, davanti a tre loro punti vendita, c'erano file per i biglietti (normale dirai, giusto, normale vista la prossima partita) ma i negozi erano pieni di gente, soprattutto stranieri ed è stato facile vedere per via del Corso stranieri con in mano la spesa che avevano fatto presso i loro punti vendita.
Ora pensa, se ci fosse stata la Lazio a doversi giocare una semifinale di UCL, dove le vedevamo le file? Dove avrebbero soddisfatto la propria curiosità e speso i loro soldi, gli stranieri?
A Valmontone? A Via Calderini?
E' solo un esempio, un altro potrebbero essere le televisioni a carattere nazionale, forse non sono cose particolarmente decisive ma sarebbe bene rifletterci quando parliamo di subalternità.

Il tifose potrebbe essere subalterno  e soffrirebbe di una subalternita' emozionale, cosa che non e' neanche citata nel mio vocabolario.
La Societa' sono subalterne solo in funzione dei risultati.
Non credo che sia un mistero che la SSLazio nel lungo cosi come nel breve periodo (Lotito) abbia vinto di piu della riomma.
Quindi, direbbe Lubrano, la domanda viene spontanea
Ma come cazzo faccio, io laziale, a sentimme subalterno?
Nun so romani, sono solo millantatori ed ospitio indesiderati che stanno qui solo grazie alla Bossi-Fini!
Nun hanno vinto 'n cazzo
L'unico scontro diretto che conta me pare che nun l'hanno vinto loro, pero' me dovrei controlla' come e' finita quella partita giocata il 26.5.2013.
Nun so mai arrivati, ne drento ne fora, prima de noi
pure st'anno noi avemio vinto e loro no.

Poi ao' fate come cazzo ve pare!

[Jim Bowie]

forse solo scelte logistiche. Non conosco i rapporti tra singoli esercenti e società roma. Può darsi che siano radicalmente differenti da quelli tra Lazio e relativi punti vendita.  Da questo ad arrivare alla subalternità c'è o intravvedo qualche salto logico che almeno io non afferro.
La Lazio sta crescendo come neanche io, anti-lotititiano convinto,  mi aspettavo.  Ma somministrare questo genere di critica solo strumentalmente costruttiva due giorni prima del derby lo fa diventare quel che è e vuole essere: un atto di killeraggio, destabilizzante per l'ambiente e per tutti noi. Tenetevelo per giugno.   

Ma veramente pensate che ci siano piu immigrati (clandestini e non) a Valmontone oppure in via Nazionale dove e' pieno de semafori?

[Panzabianca]

Ma veramente pensate che ci siano piu immigranti a Valmontone oppure in via Nazionale dove e' pieno de semafori?

io no

[disabitato]

Il tifose potrebbe essere subalterno  e soffrirebbe di una subalternita' emozionale, cosa che non e' neanche citata nel mio vocabolario.
La Societa' sono subalterne solo in funzione dei risultati.
Non credo che sia un mistero che la SSLazio nel lungo cosi come nel breve periodo (Lotito) abbia vinto di piu della riomma.
Quindi, direbbe Lubrano, la domanda viene spontanea
Ma come cazzo faccio, io laziale, a sentimme subalterno?
Nun so romani, sono solo millantatori ed ospitio indesiderati che stanno qui solo grazie alla Bossi-Fini!
Nun hanno vinto 'n cazzo
L'unico scontro diretto che conta me pare che nun l'hanno vinto loro, pero' me dovrei controlla' come e' finita quella partita giocata il 26.5.2013.
Nun so mai arrivati, ne drento ne fora, prima de noi
pure st'anno noi avemio vinto e loro no.

Poi ao' fate come cazzo ve pare!

L'ultimo scontro diretto che contava qualcosa lo hanno vinto loro, ovvero il derby per arrivare secondi. Loro andarono in CL diretta e noi arrivammo terzi (vincendo a Napoli).

[Jim Bowie]

L'ultimo scontro diretto che contava qualcosa lo hanno vinto loro, ovvero il derby per arrivare secondi. Loro andarono in CL diretta e noi arrivammo terzi (vincendo a Napoli).

Scusa ma non mi trovi d'accordo.
L'accesso alla CL lo avevamo pure noi, vanificato da una non lungimirante politica socetaria.
E se questo lo paragoni al 26.5 allora lo scorso anno li eliminammo dalla CI, o no?

[Panzabianca]

Scusa ma non mi trovi d'accordo.
L'accesso alla CL lo avevamo pure noi, vanificato da una non lungimirante politica socetaria.
E se questo lo paragoni al 26.5 allora lo scorso anno li eliminammo dalla CI, o no?

il problema è che questi argomenti soffrono di un vizio mortifero: intervengono proprio ora in cui la Lazio gli è attaccata e combatte punto a punto.
Dovremmo essere come i facchini della macchina di Santa Rosa e invece ogni tanto da sotto esce qualcuno, qualcuno si estrae dalla lotta per dire  "cazzo, nun ce la faremo mai a trasportà sta cosa"