Autore Topic: Reja: l'ambiente Lazio è marcio  (Letto 39493 volte)

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CiPpi

Re:Reja: l'ambiente Lazio è marcio
« Risposta #380 : Giovedì 22 Settembre 2011, 13:18:21 »
...se hai palle e conosci bene il tuo mestiere certo marcio scivola ...

certi tifosi considerano il loro un mestiere, dici che vale anche per loro?  :D

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Re:Reja: l'ambiente Lazio è marcio
« Risposta #381 : Giovedì 22 Settembre 2011, 13:29:44 »
Insomma, Reja se viene offeso e insultato deve prendere il tutto come uno stimolo a fare meglio.

Invece di Lotito si diceva: "sta sulle palle a tutti, perché si ostina a rimanere?"

Ah, la bellezza dei ragionamenti che iniziano dalla conclusione.

Scusa Bob
ti offro la panchina di una qualsiasi squadra di serie A, eccetto le romane (visto che l'ambiente lo conosci alla perfezione).
Che fai alla prima sconfitta e ai primi rimbrotti di tifosi e critiche della stampa?

Non è senza significato notare che stiamo parlando di un tecnico con trentennale esperienza, ancorché non di primissimo piano, un tecnico abituato a lottare per la salvezza quindi in stagioni e in ambienti che producono sofferenza e polemiche.
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Re:Reja: l'ambiente Lazio è marcio
« Risposta #382 : Giovedì 22 Settembre 2011, 13:39:38 »

[...]

Quindi il Laziale è un seguace del Thanatos, del Desiderio di Morte. Fascinosa come cosa ma non mi hai convinto.
il Thanatos è un concetto superato da 50 anni.
certo il corriere dello sport ste cose non le tratta.
ma è così.

il Gioco delle tre Carte, che evoca speigazioni colte, oscure, a comando, non mi piace.
mi sà di Bluff.

Specifico: sì, molti laziali sono seguaci del thanatos, del desiderio di morte della Lazio... di Lotito. E' Lotito il problema. Solo incidentalmente è Mauri, Delio Rossi , Manfredini, Reja, il generale Coletta (O Colletta?), Tare, Vignaroli ecc. ecc. ecc. Loro diventano la scusa. L'obiettivo vero è altro. Lo sappiamo. Di una che è una minoranza, vero, ma ben allineata e coperta. E che in qualche caso ricopre, per il livello di cui stiamo parlando, ruoli importanti. Che quando è il momento sta zitta. O magari si esprime solo attraverso il sospiro di qualche cateterista o nei pezzi del messaggero, ma quando è il momento adatto esce fuori ed è in grado di condizionare l'umore del resto dei tifosi sinceramente della Lazio, di Lotito oggi, ieri di Cragnotti, di Calleri ecc. Il borbottìo intorno alla Lazio è perenne, e alimentato da un continuo sottofondo di malcontento e di spirito critico, ma è circoscritto quando le cose vanno bene. Perché i tifosi gli occhi per vedere li hanno. E tutti siamo tifosi entusiasti. Il problema nasce quando le cose non vanno, quando i risultati non vengono, quando questo borbottìo diventa terremoto perché investe la gran massa della gente, che ne risulta condizionata. E nasce il linciaggio. Che non è un termine fuori luogo, qui, perché noi di linciaggi negli anni, a questo o a quello, a un allenatore o a un calciatore, a un dirigente, li abbiamo visti... Finché la cosa rimane un sommovimento, non c'è problema, è fisiologica si potrebbe dire, e per spiegarla si potrebbe ricorrere alla metafora dei giapponesi che a distanza di anni dalla fine della guerra continuavano a pensare di combattere. Quando tracima, però, è un macello. Perché travolge tutto e tutti. Diciamo così: la massa dei tifosi della Lazio ha un animo un po' troppo succube verso queste sollecitazioni. Quindi bisogna sempre sperare che la Lazio sia accompagnata dai risultati.



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Re:Reja: l'ambiente Lazio è marcio
« Risposta #383 : Giovedì 22 Settembre 2011, 13:44:56 »
... Diciamo così: la massa dei tifosi della Lazio ha un animo un po' troppo succube verso queste sollecitazioni. Quindi bisogna sempre sperare che la Lazio sia accompagnata dai risultati.


Trattasi della speranza di tutti.
Nel tuo post manca il riferimento al clima da assedio perenne, contraltare di quel borbottio perenne che circonda la Lazio (ma anche tutte le vicende umane).
Trattasi della fisiologia dei rapporti umani in particolare nello sport: quello che è successo da queste parti dal 19 luglio 2004 è patologia, da una parte e dall'altra.
 
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Re:Reja: l'ambiente Lazio è marcio
« Risposta #384 : Giovedì 22 Settembre 2011, 13:58:18 »

Trattasi della speranza di tutti.
Nel tuo post manca il riferimento al clima da assedio perenne, contraltare di quel borbottio perenne che circonda la Lazio (ma anche tutte le vicende umane).
Trattasi della fisiologia dei rapporti umani in particolare nello sport: quello che è successo da queste parti dal 19 luglio 2004 è patologia, da una parte e dall'altra.

Non credo che quello che accade intorno alla Lazio da quando c'è Lotito sia riconducibile al concetto di normale e fisiologico rapporto umano. Sicuramente c'è stata una guerra e, quindi, l'arroccamento da tutte le parti. Io addirittura ho fatto parte di uno schieramento. Figurati se nego quello che scrivi. Ma da 2, 3 anni mi sembra che Lotito abbia provato a smorzare i tratti più detestabili del suo carattere. O comunque prova a controllarli. Ad esempio, parla pochissimo, e quasi sempre in ambiti istituzionali, fosse anche Sky. Poi, spende di più. In calciatori e in stipendi. Quindi ha provato a togliere l'arma più puntuta in mano agli avversari. E, comunque, non è mai lui a stuzzicare l'ambiente. Ad accendere la polemica. Anzi mi sembra stia diventando un bravo pompiere.
Ma qui entriamo nel discorso Lotito, e siamo off topic.

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Re:Reja: l'ambiente Lazio è marcio
« Risposta #385 : Giovedì 22 Settembre 2011, 14:22:20 »
Il problema nasce quando le cose non vanno, quando i risultati non vengono, quando questo borbottìo diventa terremoto perché investe la gran massa della gente, che ne risulta condizionata. E nasce il linciaggio. Che non è un termine fuori luogo, qui, perché noi di linciaggi negli anni, a questo o a quello, a un allenatore o a un calciatore, a un dirigente, li abbiamo visti... Finché la cosa rimane un sommovimento, non c'è problema, è fisiologica si potrebbe dire, e per spiegarla si potrebbe ricorrere alla metafora dei giapponesi che a distanza di anni dalla fine della guerra continuavano a pensare di combattere. Quando tracima, però, è un macello. Perché travolge tutto e tutti. Diciamo così: la massa dei tifosi della Lazio ha un animo un po' troppo succube verso queste sollecitazioni. Quindi bisogna sempre sperare che la Lazio sia accompagnata dai risultati.
proviamo a sostituire lazio con napoli juve inter milan fiorentina innominabili? cambiano i termini della questione? se vai male la gente si incazza se vai bene è contenta e la minoranza che cova come brace sotto la cenere (roba da slogarsi la mascella) nun conta un cazzo

Offline Kim Gordon

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Re:Reja: l'ambiente Lazio è marcio
« Risposta #386 : Giovedì 22 Settembre 2011, 14:22:47 »
Specifico: sì, molti laziali sono seguaci del thanatos, del desiderio di morte della Lazio... di Lotito. E' Lotito il problema. Solo incidentalmente è Mauri, Delio Rossi , Manfredini, Reja, il generale Coletta (O Colletta?), Tare, Vignaroli ecc. ecc. ecc. Loro diventano la scusa. L'obiettivo vero è altro. Lo sappiamo. Di una che è una minoranza, vero, ma ben allineata e coperta. E che in qualche caso ricopre, per il livello di cui stiamo parlando, ruoli importanti. Che quando è il momento sta zitta. O magari si esprime solo attraverso il sospiro di qualche cateterista o nei pezzi del messaggero, ma quando è il momento adatto esce fuori ed è in grado di condizionare l'umore del resto dei tifosi sinceramente della Lazio, di Lotito oggi, ieri di Cragnotti, di Calleri ecc. Il borbottìo intorno alla Lazio è perenne, e alimentato da un continuo sottofondo di malcontento e di spirito critico, ma è circoscritto quando le cose vanno bene. Perché i tifosi gli occhi per vedere li hanno. E tutti siamo tifosi entusiasti. Il problema nasce quando le cose non vanno, quando i risultati non vengono, quando questo borbottìo diventa terremoto perché investe la gran massa della gente, che ne risulta condizionata. E nasce il linciaggio. Che non è un termine fuori luogo, qui, perché noi di linciaggi negli anni, a questo o a quello, a un allenatore o a un calciatore, a un dirigente, li abbiamo visti... Finché la cosa rimane un sommovimento, non c'è problema, è fisiologica si potrebbe dire, e per spiegarla si potrebbe ricorrere alla metafora dei giapponesi che a distanza di anni dalla fine della guerra continuavano a pensare di combattere. Quando tracima, però, è un macello. Perché travolge tutto e tutti. Diciamo così: la massa dei tifosi della Lazio ha un animo un po' troppo succube verso queste sollecitazioni. Quindi bisogna sempre sperare che la Lazio sia accompagnata dai risultati.

quest'analisi è il frutto ed il seme dell'Errore Madre di tutti gli errori.
da cui germoglia proprio quel Fiorellino che nel Tempo diventarà un albero a spirale.

il ragionamento che fai, (al quale vorrai riconoscere spero la status di "parziale" parimenti ad ogni altro) parte da un assunto implicito.

Lotito è una Vittima.

da questo assunto poi a scendere, ovvio, si srotola tutta la bonta (fallata) delle tue attribuzioni di responsabiltà.

Lotito non è Vittima prorpio di nulla, se non di se stesso, e delle scelte che ha avuto l'intelligenza (tanta o poca che sia) di fare.
Il modo e il cosa ha scelto, nel tempo di fare, sono ciò che ha generato un clima intorno a Lui di Ostilità.

l'Ostilità che tu segnali, è un elemnto affatto comune ad altri presidenti.
Almeno da quando io seguo la lazio, e sono vivo, è la prima volta che vedo una Persona riscuotere tanto insucesso.
(a scapito di risultati sul campo anche incoraggianti)

un Ostilità di cui Lui, DEVE, assumersi la Responsabiltà e non, come invece fà, andarsi a nascondere dietro comodi alibi.
Oggi la cornice, ieri il gomblotto del giornalaio, l'altro ieri quello della Camorra.

L'ambiente Lazio non è affato come un paese dell'hinterland Casertano che pur di non definirsi Mafioso getta fango sul passato di Saviano.

Non c'è nessun Saviano e nessun Sandokan qui, tra noi, ma un ambiente molto più eterogeneo, in cui eterogeneamente, qualcuno, più d'uno prova antipatia, ostilità nei confronti di Claudio Lotito Presidente della Lazio.

A me per esempio.
Come malsopportavo Bush senza per questo essere martire di allah.
Come ho smesso di malsopportarlo quando non aveva più l'Onore di mettere in musica le sue stronxate guerrafondaie.
Gli amricani hanno perso molti dei propri figli ad andare dietro a lui.
A sentirlo dire che L'America era Vittima, che attaccava per difendersi, che le dure parole d'insulto a tutto il Mondo Islamico lui le pronunciava per "leggitima difesa".

Noi Laziali abbiamo un Capo  simile, nella Logica, per fortuna non nei danni che questo portera.
Il Danno della Spaccatura.
il Danno dei Partiti che lui ha alimentato dal primo giorno.
Giocando con le accuse, con le lavagne ei buoni e catrivi, ad uso e condumo suo.
a Bush non ineterssava risolvere il terrorismo, interessava altro.
intanto però in guerra ci sono morti per le sue scelte.

questa Logica Gestionale è la Logica di Lotito. La GUerra, lo scisma interno alla Tifoseria Laziale è la Sua prima Responsabiltà.

la sua. non della Cornice. la sua.


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Re:Reja: l'ambiente Lazio è marcio
« Risposta #387 : Giovedì 22 Settembre 2011, 14:33:16 »
Non credo che quello che accade intorno alla Lazio da quando c'è Lotito sia riconducibile al concetto di normale e fisiologico rapporto umano. Sicuramente c'è stata una guerra e, quindi, l'arroccamento da tutte le parti. Io addirittura ho fatto parte di uno schieramento. Figurati se nego quello che scrivi. Ma da 2, 3 anni mi sembra che Lotito abbia provato a smorzare i tratti più detestabili del suo carattere. O comunque prova a controllarli. Ad esempio, parla pochissimo, e quasi sempre in ambiti istituzionali, fosse anche Sky. Poi, spende di più. In calciatori e in stipendi. Quindi ha provato a togliere l'arma più puntuta in mano agli avversari. E, comunque, non è mai lui a stuzzicare l'ambiente. Ad accendere la polemica. Anzi mi sembra stia diventando un bravo pompiere.
Ma qui entriamo nel discorso Lotito, e siamo off topic.

D'accordo con qualche precisazione da parte mia.
Il cambiamento è avvenuto nell'inverno 2010, nel periodo che va dalla setenza Pandev, via sentenza Ledesma, fino alla cacciata di Ballardini (avvenuta in un clima molto sereno, ricordi?), all'arrivo di Reja per concludersi con Lazio-Bari.
Quello fu l'inverno del lotitismo in tutti i sensi: da lì si chiuse in un ragionevole silenzio, dopo quanto fatto in precedenza (dove ne fece più di Carlo in Francia), che si concluse con l'acquisto di Hernanes. Quello fu un momento dove l'evidenza dei fatti - non la propaganda: I FATTI - gli fecero capire che era il momento di fermarsi un attimo, se non di farsi da parte.
Oggi è molto più sereno e compassato di una volta, anche se la performance di ieri sera ricorda molto gli ever green di una volta. Ma il personaggio è questo non ci si può fare niente.
Di fronte a quelle interviste c'è a chi piace, c'è chi cambia canale, c'è chi toglie l'audio, c'è chi si mette con la testa sotto il cuscino ...
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Re:Reja: l'ambiente Lazio è marcio
« Risposta #388 : Giovedì 22 Settembre 2011, 14:35:35 »
(...)
la sua. non della Cornice. la sua.

Grazie. Ancora grazie.
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Re:Reja: l'ambiente Lazio è marcio
« Risposta #389 : Giovedì 22 Settembre 2011, 14:37:57 »
Non credo che quello che accade intorno alla Lazio da quando c'è Lotito sia riconducibile al concetto di normale e fisiologico rapporto umano. Sicuramente c'è stata una guerra e, quindi, l'arroccamento da tutte le parti. Io addirittura ho fatto parte di uno schieramento. Figurati se nego quello che scrivi. Ma da 2, 3 anni mi sembra che Lotito abbia provato a smorzare i tratti più detestabili del suo carattere. O comunque prova a controllarli. Ad esempio, parla pochissimo, e quasi sempre in ambiti istituzionali, fosse anche Sky. Poi, spende di più. In calciatori e in stipendi. Quindi ha provato a togliere l'arma più puntuta in mano agli avversari. E, comunque, non è mai lui a stuzzicare l'ambiente. Ad accendere la polemica. Anzi mi sembra stia diventando un bravo pompiere.
Ma qui entriamo nel discorso Lotito, e siamo off topic.

mica tanto off topic.

dici bene invece, da 2 o 3 anni non sò perchè, pare che abbia allentato un pochino la tensione.
tanto che infatti i risultati si sono visti.
allo stadio in primis.

poi però, che succede? alla prima difficoltà, come sempre, ci ricasca, istintivamente, ha l'idiozia (per me beninteso) di difendersi proclamando la Ragione, la Fede, e la Crociata.
Demonizzando, e favorendo la costruzione immediata e forzata dei Fortini in cui, come tu hai spiegato in maniera perfetta, ognuno poi è "attratto ad entrare" a "prendere posizione".
Se c'è un cambio culturale da promuovere discutiamone, ma non con le Bombe.
anche se e quando le Bombe te le tirano addosso.
a meno che, a bush e a tutti gli altri che sbandiarano la democrazia ed i valori poi l'unica cosa che interessa davvero esportare è:
l'okkio per okkio dente per dente.
( evista la contraddizione in termini è automatico sentirsi presi per il cu.lo, usati, anche a fronte del migliore dei moventi)


comunque. speriamo passi in fretta tutta questa storia. e speriamo che Reja in futuro si dimostri quella persona Autonoma da certe pratiche del "apri bocca e je dai fiato" come purtroppo ha fatto in questi due Giorni.


Offline robylele

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Re:Reja: l'ambiente Lazio è marcio
« Risposta #390 : Giovedì 22 Settembre 2011, 14:41:05 »

B)Nel 2010/2011 avevamo una squadra molto buona, a confrontare gli organici il minimo sindacale sarebbe stato il 4 posto ; Reja ha quindi fatto meno del minimo sindacale


Che corbelleria..   :D
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Re:Reja: l'ambiente Lazio è marcio
« Risposta #391 : Giovedì 22 Settembre 2011, 14:44:29 »
All'inizio,settembre 2010, e a bocce ferme , ignorando il crollo di mmerde e Juve

perché, la Juve l'anno prima era in cima? di che crollo parli?

 :o
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Re:Reja: l'ambiente Lazio è marcio
« Risposta #392 : Giovedì 22 Settembre 2011, 14:47:03 »
Infatti, come nel gioco dell'oca, torniamo alla casella iniziale.
Chi ha aperto questa "mano"?
1 - Un allenatore si dimette (perché risentito dei giudizi negativi dopo una sconfitta alla SECONDA giornata: l'enormità della faccenda è più che evidente),
2 - i giornalisti ne danno notizia,
3 - il presidente minaccia querele perché le voci sono "destituite di ogni fondamento",
4 - il giorno dopo l'allenatore afferma che "sapete tutti cosa è successo".

Quesito.
Il candidato-netter valuti la congruità della sequenza dei fatti sopra illustrata.
Il candidato-netter illustri un modo alternativo alla minaccia di querela per comunicare la smentita delle dimissioni del succitato allenatore.

Avete tutto il tempo che volete.
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Re:Reja: l'ambiente Lazio è marcio
« Risposta #393 : Giovedì 22 Settembre 2011, 14:54:48 »
Poi si è corretto, aggiunstando il tiro e accannando di conseguenza i suoi sguaci del "si certi Tifosi sono marci"

ma la domanda rimane aperta, viva e vegeta lo stesso.

Non capisco cosa non ti sia chiaro. Provo io.

Reja si sfoga a caldo, dopo una sorta di aggressione (episodio aggravato dalla presenza della moglie), presumibilmente pensa a giornali odiosi, aradio e una parte del tifo che si fa condizionare dalle caz.zate o dalle cose vere amplificate da una parte e sottaciute dall'altra.

Poi corregge il tiro, prima sotto l'incalzare del milanista Gabriele De Bari, che sente l'odore del sangue e non contento gli butta sotto pure la domanda su Cissè ala destra.

Poi lo corregge ulteriormente il giorno dopo.

Non so se ha accannato qualche tifoso che tu impropriamente chiami seguace o soldato del fortino o cazzate similari, so solo che Reja quello che pensava il giorno delle dimissioni lo pensa pure adesso.
così come il sottoscritto.

E cioé che:  ci sono giornali odiosi, aradio e una parte del tifo che si fa condizionare dalle caz.zate o dalle cose vere amplificate da una parte e sottaciute dall'altra
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Re:Reja: l'ambiente Lazio è marcio
« Risposta #394 : Giovedì 22 Settembre 2011, 14:57:18 »
Non capisco cosa non ti sia chiaro. Provo io.

Reja si sfoga a caldo, dopo una sorta di aggressione (episodio aggravato dalla presenza della moglie), presumibilmente pensa a giornali odiosi, aradio e una parte del tifo che si fa condizionare dalle caz.zate o dalle cose vere amplificate da una parte e sottaciute dall'altra.

Poi corregge il tiro, prima sotto l'incalzare del milanista Gabriele De Bari, che sente l'odore del sangue e non contento gli butta sotto pure la domanda su Cissè ala destra.

Poi lo corregge ulteriormente il giorno dopo.

Non so se ha accannato qualche tifoso che tu impropriamente chiami seguace o soldato del fortino o cazzate similari, so solo che Reja quello che pensava il giorno delle dimissioni lo pensa pure adesso.
così come il sottoscritto.

E cioé che:  ci sono giornali odiosi, aradio e una parte del tifo che si fa condizionare dalle caz.zate o dalle cose vere amplificate da una parte e sottaciute dall'altra

roby ai tuoi quesiti ho risposto con altri post successivi a quello da cui estrapoli la frasetta mia.
penso di essere stato chiaro, esaustivo e anche come sempre, opinabile.
non ti rispondo perchè senno cominciamo con i KimversusRoby come sempre.  ;)
e non interassano a nessuno (tranne me e te, ovvio) :)

BobCouto

Re:Reja: l'ambiente Lazio è marcio
« Risposta #395 : Giovedì 22 Settembre 2011, 14:58:06 »
quest'analisi è il frutto ed il seme dell'Errore Madre di tutti gli errori.Lotito non è Vittima prorpio di nulla, se non di se stesso, e delle scelte che ha avuto l'intelligenza (tanta o poca che sia) di fare.
Il modo e il cosa ha scelto, nel tempo di fare, sono ciò che ha generato un clima intorno a Lui di Ostilità.

Bene.

Quindi, ad esempio, rifiutare di corrispondere la solita mazzetta (qualche migliaio) di biglietti gratis a chi glieli chiedeva, è stata una scelta poco intelligente, e del clima di ostilità che ciò ha creato Lotito deve assumersi la responsabilità.

Mi sono sempre chiesto chi tu fossi nella "vita" precedente, ora l'ho capito. Sei Plastino, non c'è altra spiegazione.

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Re:Reja: l'ambiente Lazio è marcio
« Risposta #396 : Giovedì 22 Settembre 2011, 15:06:13 »
La società potrebbe prendere la decisione conseguente: togliere gli accrediti e lasciare soltanto spazio alla stampa onesta, amica, (ap)pagante e rassicurante.

Oggi, è tuttapposto, i problemi sono svaniti: bastava poco, del resto.


Ma datti alla politica, invece di parlare di pallone..

La stampa non deve inventarsi cazzate, nè permettersi di proporre alcun scenario da una sola angolazione, ma fare il proprio mestiere e cioè informare correttamente.

Questo non lo capirai mai, tutto preso a riflettere sul pallone i tuoi pruriti ideologici.

Sei un talento sprecato, già te l'ho detto.
Non abbastanza talentuoso però per impedirti questa fine.. per Lotito poi.....

Mah...




Mi sono sempre chiesto chi tu fossi nella "vita" precedente, ora l'ho capito. Sei Plastino, non c'è altra spiegazione.

No, KG ha uno stile diverso, più metallico.. ;D

Ti confondi con FM.     8)
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Re:Reja: l'ambiente Lazio è marcio
« Risposta #397 : Giovedì 22 Settembre 2011, 15:11:32 »
Bene.

Quindi, ad esempio, rifiutare di corrispondere la solita mazzetta (qualche migliaio) di biglietti gratis a chi glieli chiedeva, è stata una scelta poco intelligente, e del clima di ostilità che ciò ha creato Lotito deve assumersi la responsabilità.

Resta da chiedersi perché all'improvviso si è aperto questo (nuovo) fronte di guerra dopo 7 anni di presidenza.
Inoltre, dice bene il dottor Gordon, di fronti ne sono stati aperti moltissimi ma senza alcun risultato apprezzabile, se non il posto da consigliere di lega.
Vogliamo ricordare le battaglie?
- liberazione dal giogo della curva: tra innumerevoli morti e feriti sul campo di battaglia, ora si è fermi sulle trincee; processo fermo su un binario morto;
- marchionizzazione del diritto contrattuale dei calciatori: dopo un estenuante braccio di ferro non si arriva alla firma, mentre intanto il nostro consigliere all'Avana viene messo da parte;
- contenzioso con il CONI per una questione di pagamenti arretrati e ri-discussione del canone: querela per diffamazione (ma ci è stato spiegato che la questione è tra la Lazio e il CONI, quindi nessun problema ...) e discussione dle nuovo canone rinviata al 2012
- contenziosi con ex tesserati ...
- progetto del nuovo stadio ...

Il blitzkrieg si è trasformato in una penosa guerra di posizione, chiusi nella trincea dove non si avanza e non si arretra, fermi, immobili, inermi, innocui.

Mi sono sempre chiesto chi tu fossi nella "vita" precedente, ora l'ho capito. Sei Plastino, non c'è altra spiegazione.

Per me è Masaniello, non ci sono dubbi.
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Re:Reja: l'ambiente Lazio è marcio
« Risposta #398 : Giovedì 22 Settembre 2011, 15:15:27 »
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

BobCouto

Re:Reja: l'ambiente Lazio è marcio
« Risposta #399 : Giovedì 22 Settembre 2011, 15:15:49 »
Che fai alla prima sconfitta e ai primi rimbrotti di tifosi e critiche della stampa?

Non potrebbe fregarmene di meno.

Ma, nel caso specifico, stiamo parlando di altro. Che travalica di parecchio i limiti della legittima (fondata o no che sia) critica.

Il quel caso, faccio una conferenza stampa sì, ma per dire "più me rompete le scatole, più sto qui. dovete mori' gonfi". Ovvero, decido che non vale la pena di essere minacciato e offeso, insieme alla mia consorte, da qualche imbecille con una vita da disgraziato che probabilmente prendi calci nel sedere tutto il giorno e che si sente qualcuno perché può imbrutti' all'allenatore della Lazio.

Non credo farei come Reja. Ma trovo il suo sfogo legittimo, amaro e fin troppo signorile.

Per me è Masaniello, non ci sono dubbi.

Quello che amava tanto il popolo ma preso dal delirio d'onnipotenza finì per pisciargli (letteralmente) in testa?