Autore Topic: Reja: l'ambiente Lazio è marcio  (Letto 39521 volte)

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baol

Re:Reja: l'ambiente Lazio è marcio
« Risposta #180 : Mercoledì 21 Settembre 2011, 11:29:21 »
il corriere dello sport, oggi in prima pagina dell'edizione romana esemplifica come meglio non si potrebbe cosa s'intende per una "cornice marcia"

posto questo articolo di ieri per chi non avesse avuto modo di leggerlo, prima della conferenza stampa, tanto per sottolineare, che non tutto l'ambiente è marcio

Stamattina al bar ho commesso l'errore di gettare un'occhiata alla prima pagina del trigorriere.
Se puoi, leggi come viene trattato l'autore dell'articolo che hai postato.
 :(

Offline Kim Gordon

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Re:Reja: l'ambiente Lazio è marcio
« Risposta #181 : Mercoledì 21 Settembre 2011, 11:33:46 »
a parte che Reja dovrebbe imparare a esprimersi con più chiarezza.
mi capita di sentirlo, in quelle rare volte in cui gli rivolgono domande incalzanti, di rifugirasi nel brodo degli intercalari goffi del tipo:
da questo punto di vista, è normale, su tutti. ce bastava Tytty a roma.
 ma vebbè facezie, queste, ripetto al succo del discorso.

il quale succo è una domanda retoricfa poi, IMHO:

cioè:

questa conferenza discutibile, seguita alle dimissioni farsa, a cosa è servita?

se, come molti concordano, me compreso, un problema culturale esiste, questi due giorni, quale vantaggio hanno portato rispetto all'obiettivo di "fare un passo verso"?

la storia insegna che i cambi culturali non si ottengono a botte di offese e demonizzazioni, bensì allargando il piano dll'Inclusione il più possibile.

io sono 8 nni che ascolto solo figli&figliocci. che vedo questa Società avere approccio e un prospettiva Cattiva.

è sengo di ignoranza?
o c'è dell'altro?

Offline BobLovati

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Re:Reja: l'ambiente Lazio è marcio
« Risposta #182 : Mercoledì 21 Settembre 2011, 11:46:05 »
che poi, a pagina 10 del topic, mi viene in mente una domanda: " ma perchè, al 22 maggio non se n´era accorto ? "

Avremmo risparmiato tutti, lui per primo, tante cose inutili, cattive, laceranti.
Continuo a pensare che questo signore stia sbagliando soprattutto nell´unica cosa che avrebbe dovuto aiutarlo a non fare. Non usare quel senno di cui, alla sua etá, è certamente portatore sanissimo.

Peccato   
Laziale, Ducatista e fiumarolo

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Offline Baruch

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Re:Reja: l'ambiente Lazio è marcio
« Risposta #183 : Mercoledì 21 Settembre 2011, 11:48:02 »
Se n'era accorto, ma poi aveva ottenuto una sorta di patto di Fiuggi siglato insieme a non so quali e quanti rappresentanti della tifoseria. E gli ha creduto

Offline LaLazioMia

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Re:Reja: l'ambiente Lazio è marcio
« Risposta #184 : Mercoledì 21 Settembre 2011, 11:50:36 »
che poi, a pagina 10 del topic, mi viene in mente una domanda: " ma perchè, al 22 maggio non se n´era accorto ? "

Avremmo risparmiato tutti, lui per primo, tante cose inutili, cattive, laceranti.
Continuo a pensare che questo signore stia sbagliando soprattutto nell´unica cosa che avrebbe dovuto aiutarlo a non fare. Non usare quel senno di cui, alla sua etá, è certamente portatore sanissimo.

Peccato

Peccato per la LAZIO. Se quel 22 maggio fosse andata diversamente quest'anno con questo organico e un Lucescu avremmo avuto realmente la possibilità di sognare.
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

Offline benvolio

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Re:Reja: l'ambiente Lazio è marcio
« Risposta #185 : Mercoledì 21 Settembre 2011, 11:53:23 »
.....
questa conferenza discutibile, seguita alle dimissioni farsa, a cosa è servita?

............

la storia insegna che i cambi culturali non si ottengono a botte di offese e demonizzazioni, bensì allargando il piano dll'Inclusione il più possibile.

..........

Infatti la conferenza non serviva assolutamente, come le dimissioni del resto. E non poteva essere che controproducente, come è stato.
Il piano dell'inclusione di cui parli, nell'era Lotito, non è possibile in quanto la società è ripartita da zero, e con debiti notevoli, dopo un decennio fantastico di vittorie e fama in cui l'inclusione e l'identificazione era sin troppo spontanea e, attenzione, quando non lo era, spontanea, veniva facilmente caldeggiata visto che l'attenzione ai conti quando si vince non è così ferrea.
Lotito, a prescindere dallo stile padronale qui non in argomento, ha puntato - con vanagloria ma anche con scaltrezza - su una gestione sana, una serie di promozioni reali (politica dei prezzi non banale) e una tentata risoperta di identità storica (qui potrebbe fare molto di più, va bene).
Il problema è che dall'altro punto di vista non c'è più questa grande richiesta di adesione, di identificazione. Passando in rassegna le posizioni di spezzoni di tifoseria, di opinione pubblica qualificata e di comunicatori stampa, radio  e tv, le puoi sintetizzare con variabili "Lotito pdm" "Lotito no grazie" "Lotito perchè". Insomma culturalmente c'è ormai ampia autoreferenzialità di molti spezzoni di vita laziale (diciamo così). Sono gli altri che vorrebbero includere la Lazio nel loro stile di vita, professionale, economico, etico. E credo che non si possa fare.
La sintesi è l'insieme di contraddizioni che vedi in questi giorni.
Figli e figliocci, certo ma anche camarille, comunelle e accolite.
La soluzione è solo far funzionare la squadra. Reja questo deve fare non improvvisarsi antiquario ancor più di quanto già è.

BobCouto

Re:Reja: l'ambiente Lazio è marcio
« Risposta #186 : Mercoledì 21 Settembre 2011, 11:56:44 »
Se n'era accorto, ma poi aveva ottenuto una sorta di patto di Fiuggi siglato insieme a non so quali e quanti rappresentanti della tifoseria. E gli ha creduto

Non ce l'ha con la tifoseria perché, per quanto valga, la parte di tifoseria che si autonomina "ufficiale" lo sostiene, ma con uno specifico quotidiano romano.

Il quale, resosi conto che Lotito è refrattario a ogni attacco, sta cercando di aggirare la Maginot, attaccando dalle Fiandre.

Offline BobLovati

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Re:Reja: l'ambiente Lazio è marcio
« Risposta #187 : Mercoledì 21 Settembre 2011, 12:00:18 »
Non ce l'ha con la tifoseria perché, per quanto valga, la parte di tifoseria che si autonomina "ufficiale" lo sostiene, ma con uno specifico quotidiano romano.

Il quale, resosi conto che Lotito è refrattario a ogni attacco, sta cercando di aggirare la Maginot, attaccando dalle Fiandre.

questo ( non so se qui o in altro topic ) l´avevo capito addirittura io; ma non " faceva gioco " all´aradiobtumunite   :D   
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Offline fish_mark

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Re:Reja: l'ambiente Lazio è marcio
« Risposta #188 : Mercoledì 21 Settembre 2011, 12:01:16 »
a parte che Reja dovrebbe imparare a esprimersi con più chiarezza.
mi capita di sentirlo, in quelle rare volte in cui gli rivolgono domande incalzanti, di rifugirasi nel brodo degli intercalari goffi del tipo:
da questo punto di vista, è normale, su tutti. ce bastava Tytty a roma.
 ma vebbè facezie, queste, ripetto al succo del discorso.

il quale succo è una domanda retoricfa poi, IMHO:

cioè:

questa conferenza discutibile, seguita alle dimissioni farsa, a cosa è servita?

se, come molti concordano, me compreso, un problema culturale esiste, questi due giorni, quale vantaggio hanno portato rispetto all'obiettivo di "fare un passo verso"?

la storia insegna che i cambi culturali non si ottengono a botte di offese e demonizzazioni, bensì allargando il piano dll'Inclusione il più possibile.

io sono 8 nni che ascolto solo figli&figliocci. che vedo questa Società avere approccio e un prospettiva Cattiva.

è sengo di ignoranza?
o c'è dell'altro?

Non c'è ignoranza, ma è soltanto il vento che spira da tempo, in un'epoca dove la comunicazione si diffonde capillarmente e si restringono sempre di più gli spazi di discussione e di democrazia. Un bel paradosso. Non disturbare il conducente, anche se ti sta portando a sbattere.

Anche io ponevo una domanda del genere ier sera.

Una domanda. Chi ha aperto questa cagnara?
Lui, con le sue dimissioni.
Diciamo che è una scapocciata per una situazione che desta qualche preoccupazione ma che non può definirsi di crisi, visto che stai alla seconda gioranta.
Altra domanda. Ha fatto bene questa cagnara all'ambiente, alla società e anche - pensa un po' - ai tifosi?
Chiedilo a lui poi facci sapere.


PS Poi un giorno dovrebbe aprirsi un bel topic di autocoscienza dal titolo "noi tifosi daalazio, chi siamo, dove siamo e dove andiamo". Ne devo parlare con Kim e con Robylele.

in questa momento storico, dove il tifoso è sempre più accostato a un rappreestnante del crimine organizzato, anche quando fischia per una partita persa, rinnovo a te e a chi vorrà risposta la domanda.
"noi tifosi daalazio, chi siamo, dove siamo e dove andiamo". 
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Offline seminuovo

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Re:Reja: l'ambiente Lazio è marcio
« Risposta #189 : Mercoledì 21 Settembre 2011, 12:03:15 »
Non ce l'ha con la tifoseria perché, per quanto valga, la parte di tifoseria che si autonomina "ufficiale" lo sostiene, ma con uno specifico quotidiano romano.

Il quale, resosi conto che Lotito è refrattario a ogni attacco, sta cercando di aggirare la Maginot, attaccando dalle Fiandre.
er solito trito complotto dii nemisci daa lazio dunque. mortali naturalmente.

Offline fish_mark

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Re:Reja: l'ambiente Lazio è marcio
« Risposta #190 : Mercoledì 21 Settembre 2011, 12:06:08 »
Infatti la conferenza non serviva assolutamente, come le dimissioni del resto. E non poteva essere che controproducente, come è stato.
Il piano dell'inclusione di cui parli, nell'era Lotito, non è possibile in quanto la società è ripartita da zero, e con debiti notevoli, dopo un decennio fantastico di vittorie e fama in cui l'inclusione e l'identificazione era sin troppo spontanea e, attenzione, quando non lo era, spontanea, veniva facilmente caldeggiata visto che l'attenzione ai conti quando si vince non è così ferrea.
Lotito, a prescindere dallo stile padronale qui non in argomento, ha puntato - con vanagloria ma anche con scaltrezza - su una gestione sana, una serie di promozioni reali (politica dei prezzi non banale) e una tentata risoperta di identità storica (qui potrebbe fare molto di più, va bene).
Il problema è che dall'altro punto di vista non c'è più questa grande richiesta di adesione, di identificazione. Passando in rassegna le posizioni di spezzoni di tifoseria, di opinione pubblica qualificata e di comunicatori stampa, radio  e tv, le puoi sintetizzare con variabili "Lotito pdm" "Lotito no grazie" "Lotito perchè". Insomma culturalmente c'è ormai ampia autoreferenzialità di molti spezzoni di vita laziale (diciamo così). Sono gli altri che vorrebbero includere la Lazio nel loro stile di vita, professionale, economico, etico. E credo che non si possa fare.
La sintesi è l'insieme di contraddizioni che vedi in questi giorni.
Figli e figliocci, certo ma anche camarille, comunelle e accolite.
La soluzione è solo far funzionare la squadra. Reja questo deve fare non improvvisarsi antiquario ancor più di quanto già è.

caro Benvolio
l'emergenza è passata da un pezzo e anche la guera.
Rimangono però le macerie fumanti sul terreno. Il mondo lazio è composto da un arcipelago di isolotti che non comunicano, si guardano in cagnesco e qualcuno abbaia al minimo stormir di fronda.
Quanto deve durare?
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Offline Baruch

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Re:Reja: l'ambiente Lazio è marcio
« Risposta #191 : Mercoledì 21 Settembre 2011, 12:07:55 »
Non ce l'ha con la tifoseria perché, per quanto valga, la parte di tifoseria che si autonomina "ufficiale" lo sostiene, ma con uno specifico quotidiano romano.

Quindi Reja non ce l'ha coi tifosi. Prendo atto, a fine partita mi sembra avesse detto altro, per non parlare della conferenza. A onor del vero, il coro Reja Reja vattene è partito dalla Nord bassa e centrale, in distinti si vedeva chiaramente

Offline LaLazioMia

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Re:Reja: l'ambiente Lazio è marcio
« Risposta #192 : Mercoledì 21 Settembre 2011, 12:10:24 »
Il vero problema di Reja è quello di non rendersi conto che , nel 2009/2010 con una squadra tranquillamente da metà classifica e nel 2010/2011 con una squadra tranquillissimamente da quinto posto lui non ha fatto nulla di pu' del minimo sindacale.
Invece , vista la sua carriera mediocrissima , si è autoconvinto di aver ottenuto risultati eccezzionali ( incluso il poker di derby persi) per cui ritiene di meritare continui elogi e pacche sulle spalle, anche quando perde ignominiosamente, anche quando un minimo di raziocinio imporrebbe un mea culpa e delle pubbliche scuse, oltre ad una assunzione di responsabilità.

Incredibile quando ha sostenuto che alla Lazio non basta vincere ma bisogna stavincere ( e questo dopo una sconfitta)
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

BobCouto

Re:Reja: l'ambiente Lazio è marcio
« Risposta #193 : Mercoledì 21 Settembre 2011, 12:12:03 »
er solito trito complotto dii nemisci daa lazio dunque. mortali naturalmente.

Ma no, la battaglia di Kursk coi terribili Panzer di Guderian è stata vinta da tempo.

Questi qui avanzano sul Fiat da tre tonnellate, al massimo. Un paio di fucilate e tanti saluti.

Offline benvolio

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Re:Reja: l'ambiente Lazio è marcio
« Risposta #194 : Mercoledì 21 Settembre 2011, 12:17:47 »
caro Benvolio
l'emergenza è passata da un pezzo e anche la guera.
Rimangono però le macerie fumanti sul terreno. Il mondo lazio è composto da un arcipelago di isolotti che non comunicano, si guardano in cagnesco e qualcuno abbaia al minimo stormir di fronda.
Quanto deve durare?

Chi può dirlo, quanto deve durare? gli isolotti si sono tutti "fatti" stato e pretendono di incarnare ognuno la sovranità, anzi la Sovranità. Mi verrebbe da dire che durerà sino a quando ci sarà Lotito ma non è detto che dopo arrivi un altro Cragnotti.
L'emergenza è passata ma al tavolo dei negoziati non ci pensa nessuno, e tutti si son messi il cappello dei vincitori.
Per riprendere alcune tue domande, i tifosi non vanno certo assimilati a microcriminali o individui propensi al reato, ma manco vanno blanditi e apprezzati qualsiasi cosa facciano e in nome di una diversità sempre più opalescente e presunta.
Certo, converrai, che se Lotito se ne deve andare, Reja se ne deve andare, Zarate se ne deve andare, non è che in giro ci sia tanta tolleranza reciproca.
Per questo credo che, visto che è calcio, intanto servirebbe vincere qualche partita. Così tanto per riportare il discorso sul core, direbbe il manager...;)

BobCouto

Re:Reja: l'ambiente Lazio è marcio
« Risposta #195 : Mercoledì 21 Settembre 2011, 12:19:15 »
Il vero problema di Reja è quello di non rendersi conto che , nel 2009/2010 con una squadra tranquillamente da metà classifica e nel 2010/2011 con una squadra tranquillissimamente da quinto posto lui non ha fatto nulla di pu' del minimo sindacale.

Il guaio è (cit.) che nei forum rimane tutto scritto.

Questo era il tuo pronostico sull'imminente stagione, il 1 settembre  2010.

Citazione
Quarta, solo se Reja cambia o se viene cambiato. Altrimenti decima.

Quindi: la rosa era da quarto posto, ma quell'inetto di Reja l'avrebbe mortificata a tal punto da farla arrivare decima.

Mentre un allenatore bravo avrebbe ottenuto il quarto posto.

Quindi, per tua stessa ammissione, Reja è stato bravo.

Ma, invece di dire "me so' sbajato", hai alzato il mirino: ha fatto scendere la squadra dal secondo al quinto posto. Come se al secondo posto ce l'avesse portata l'Arcangelo Gabriele.

Questo dimostra come certe "critiche" siano pregiudiziali. Tu hai deciso che Reja ti sta sulle balle, punto. Non c'è classifica che possa farti cambiare idea. Devi difendere il TUO punto di vista, non la Lazio in sé.

Ce vorrà pure la leggerezza, su un forum di discussione. Ma fasse prende in giro, NO.

Offline robylele

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Re:Reja: l'ambiente Lazio è marcio
« Risposta #196 : Mercoledì 21 Settembre 2011, 12:21:12 »
Il vero problema di Reja è quello di non rendersi conto che

nel 2009/2010 con una squadra tranquillamente da metà classifica

e nel 2010/2011 con una squadra tranquillissimamente da quinto posto lui non ha fatto nulla di pu' del minimo sindacale.


la prima opinione la condivido, c'é da dire però che Reja non partì dalla prima giornata e non trovò propriamente rose e fiori.
Poi se lui é bravo in questo tipo di situazioni e mediocre per il salto di qualità é possibile. Parliamone.

la seconda pare realistica allo stato attuale, ma di certo un anno fa sarebbe stata segnalata come grottesca.
Si tratta del classico 'senno di poi'.

Ricordo che la convenzione quarto/quinto posto é valida per assegnare un posto in C.L.
IN CAMPIONATO solo 3 squadre hanno fatto meglio a livello di punti.
Non mi pare il minimo sindacale, già che abbiamo scritto per anni di stagioni mediocri in campionato, appunto.
'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
15 Aprile 2011

Offline Skorpius

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Re:Reja: l'ambiente Lazio è marcio
« Risposta #197 : Mercoledì 21 Settembre 2011, 12:21:40 »

Questo dimostra come certe "critiche" siano pregiudiziali. Tu hai deciso che Reja ti sta sulle balle, punto. Non c'è classifica che possa farti cambiare idea. Devi difendere il TUO punto di vista, non la Lazio in sé.


Ovviamente pensare che difendere la lazio e difendere reja sia la stessa cosa è un piccolo peccato di presunzione
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline MagoMerlino

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Re:Reja: l'ambiente Lazio è marcio
« Risposta #198 : Mercoledì 21 Settembre 2011, 12:24:14 »
Stamattina al bar ho commesso l'errore di gettare un'occhiata alla prima pagina del trigorriere.
Se puoi, leggi come viene trattato l'autore dell'articolo che hai postato.
Come merita.
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

BobCouto

Re:Reja: l'ambiente Lazio è marcio
« Risposta #199 : Mercoledì 21 Settembre 2011, 12:27:14 »
Difendere la Lazio significa guardare la realtà.

Se Zarate fa 20 gol, io dirò che è bravo e che non abbiamo saputo cavarne il meglio. Non dirò che a Roma s'è comportato male.

Ormai va di moda delegittimare tutto, pur di difendere la propria infallibilità. Standars e Poors ti declassa? E certo, so' politicizzati (è incredibili la proliferazione di comunisti nel mondo, dev'essere quel 30% di italiani che votava PCI di cui non si riesce più a rintracciarne manco uno, evidentemente si sono tutti reimpiegati all'Economist, al Parlamento Europeo...). La classifica dice una cosa? Eh ma io guardo ar gioco, mica ai punti...