Autore Topic: Progetto di bilancio 2010/2011  (Letto 1932 volte)

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Offline fish_mark

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Re:Progetto di bilancio 2010/2011
« Risposta #20 : Mercoledì 21 Settembre 2011, 12:29:06 »
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Offline robylele

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Re:Progetto di bilancio 2010/2011
« Risposta #21 : Mercoledì 21 Settembre 2011, 12:31:25 »
'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
15 Aprile 2011

Offline carpelo

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Re:Progetto di bilancio 2010/2011
« Risposta #22 : Mercoledì 21 Settembre 2011, 12:33:12 »
Suspance

Offline benvolio

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Re:Progetto di bilancio 2010/2011
« Risposta #23 : Mercoledì 21 Settembre 2011, 12:35:00 »
Quindi ... :o

...quindi allo stato, in attesa di difficili svoltate, proviamo a far capire a Lotito che la crescita graduale e costante si arresta alla partecipazione Champions che deve essere dignitosa ed è possibile solo se corregge errori nelle campagne acquisti e cessioni e cerca di lavorare bene sul quadro normativo nelle istituzioni sportive tutte.
Attestati in Champions, tieni i conti in regola e  poi vedi...

Offline fish_mark

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Re:Progetto di bilancio 2010/2011
« Risposta #24 : Mercoledì 21 Settembre 2011, 12:51:36 »
...quindi allo stato, in attesa di difficili svoltate, proviamo a far capire a Lotito che la crescita graduale e costante si arresta alla partecipazione Champions che deve essere dignitosa ed è possibile solo se corregge errori nelle campagne acquisti e cessioni e cerca di lavorare bene sul quadro normativo nelle istituzioni sportive tutte.
Attestati in Champions, tieni i conti in regola e  poi vedi...

Per attestarti in Champions - come dire che con la Force India devi tenere il ritmo di McLaren e RedBull - serve varcare la soglia dei 100. Dico attestarsi in Champions non vincere qualcosa.
C'era entrato in Champions e da lì nacque la storia di Artipoli e Vignaroli e lo sponsor assente sulla maglia.
Non è rimestare il fango di vicende di quattro anni fa: è che da allora non è staccato da quella cifra.
Servono idee tecniche nuove (allenatore), risorse maggiori (adc o nuovi soci), governance diversa (maggiore decentramento) e un clima di maggiore coinvolgimento con l'ambiente ancorché marcio (comunicazione).
La fine dell'uno contro tutti, la fine della parabola lotitiana. Chiedo troppo? :D
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Offline benvolio

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Re:Progetto di bilancio 2010/2011
« Risposta #25 : Mercoledì 21 Settembre 2011, 13:22:19 »
Per attestarti in Champions - come dire che con la Force India devi tenere il ritmo di McLaren e RedBull - serve varcare la soglia dei 100. Dico attestarsi in Champions non vincere qualcosa.
C'era entrato in Champions e da lì nacque la storia di Artipoli e Vignaroli e lo sponsor assente sulla maglia.
Non è rimestare il fango di vicende di quattro anni fa: è che da allora non è staccato da quella cifra.
Servono idee tecniche nuove (allenatore), risorse maggiori (adc o nuovi soci), governance diversa (maggiore decentramento) e un clima di maggiore coinvolgimento con l'ambiente ancorché marcio (comunicazione).
La fine dell'uno contro tutti, la fine della parabola lotitiana. Chiedo troppo? :D

No non chiedi troppo; è quello che più o meno chiediamo tutti. Azzeccare una scelta tecnica di grido sarebbe già un grande passo e affiancargli una (snella) struttura tecnica che copra mercato e rapporti societari in modo adeguato sarebbe funzionale e molto. E' ovvio che stiamo parlando di un nuovo Ferguson, però. Perchè Ferguson ti crea una linea vivaio--->prima squadra--->risultati che poi signifca flussi di cassa notevoli. Sulla governance si tratta di razionalizzazioni e capacità di delega che Lotito dubito voglia avere (certo se poi parliamo di Peruzzi, Di Canio e tutti gli amici degli amici allora ha ragione lui).
In tutto questo, fish, il maggiore coinvolgimento con l'ambiente secondo me viene solo con le finali di Coppa i terzi posti e le partite memorabili. La fine della parabola lotitiana sarà per inerzia e, spero, con essa finisca anche la simmetrica parabola dell'ambiente che non mi permetto di giudicare marcio ma che non mi piace neanche un po'.