Autore Topic: Outing di gay non dichiarati e omofobi  (Letto 6580 volte)

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Offline lollapalooza

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Outing di gay non dichiarati e omofobi
« : Venerdì 16 Settembre 2011, 19:23:59 »
"Faremo i nomi dei politici gay ma omofobi"
L'ora X è il 23 settembre. Sul web.

Aurelio Mancuso, presidente di "Equality Italia", lancia il primo outing di massa "contro l'ipocrisia". Si avvarrà di un gruppo di internauti anonimi. Il sito è già on line, tra pochi giorni i primi dieci onorevoli di una lista che arriva a oltre cento persone "pubbliche". L'incognita legale

DIECI nomi di politici omosessuali non dichiarati e noti per i loro atteggiamenti omofobi. Tra questi figurano anche dei ministri in carica. Sarà il primo outing pubblico "di massa" di parlamentari sul web: la lista definitiva supera ampiamente le cento persone. Il giorno X è il 23 settembre, equinozio d'autunno. Il sito che ospiterà l'elenco è stato lanciato in queste ore. L'ispiratore morale di questa operazione è Aurelio Mancuso, presidente di "Equality Italia" che, all'indomani della bocciatura della legge sull'omofobia, ha deciso di mettere con le spalle al muro i politici omosessuali omofobi. Un'operazione che, però, sarà materialmente portata avanti da un gruppo di attivisti, non solo omosessuali, esperti di informatica, che hanno contattato Mancuso nelle settimane scorse, dichiarandosi disponibili a diffondere le informazioni sulla Rete e pronti a sfidare le conseguenze legali dell'azione. Si partirà, quindi, con dieci politici, ma si proseguirà con persone della televisione e preti (ci sono anche nomi di cardinali). "Questa iniziativa nasce per riportare un po' di giustizia in un paese dove ci sono persone non hanno alcun tipo di difesa rispetto agli insulti e gli attacchi quotidiani da parte di una classe politica ipocrita e cattiva", anticipano gli attivisti sul loro sito.

"Quando venne bocciata la legge sull'omofobia mi sono davvero arrabbiato e ho pensato di fare una cosa che all'estero avviene spesso  -  spiega Mancuso  -, cioè far arrivare ai giornali tramite il web i nominativi di politici non dichiarati". E' il fenomeno cosiddetto dell'outing (diverso dal coming out, che avviene quando è la persona stessa a decidere di rendere noto il proprio orientamento sessuale). Un'idea che è stata "sposata" da un gruppo anonimo di ragazzi. Come rivela l'ex presidente di Arcigay: "Mi hanno scritto un'e-mail, da un account palesemente falso. Mi spiegavano di essere interessati a portare avanti l'operazione e di volerla gestire dal punto di vista informatico". A quel punto, il presidente di Equality non nasconde di essersi sentito sollevato, fondamentalmente perché le conseguenze della pubblicazione di una lista del genere preoccuperebbero il migliore degli studi legali. Nelle scorse settimane, Mancuso si era consultato con avvocati e anche con gli esperti americani della Milk Foundation (dedicata all'opera di Stuart Milk), fino a quando non si sono fatti avanti gli anonimi internauti. Dal primo contatto via e-mail, le comunicazioni tra Mancuso e il gruppo sono avvenute tramite reti protette e adottando una serie di espedienti informatici. Nessun incontro dal vivo. Anche se gli scambi sono avvenuti in lingua italiana, non si esclude che questi anonimi "giustizieri" antiomofobia possano essere italiani residenti all'estero. Il 23 settembre, nelle prime ore della mattina, sarà inviata un'e-mail ad alcuni giornalisti, nella quale saranno riportati i primi dieci nominativi. Una lista che farà tremare più di un politico, che in passato si è segnalato per le sue posizioni anti-gay. "Ora non seguo più l'operazione in prima persona  -  precisa però Mancuso  -  e sono grato a questo gruppo di aver preso il testimone di questa iniziativa, sicuramente non facile".


articolo integrale

sito che ospiterà l'evento

Che ne pensate?



Offline lollapalooza

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Re:Outing di gay non dichiarati e omofobi
« Risposta #1 : Venerdì 16 Settembre 2011, 19:27:15 »
Questo il comunicato sul sito:

Questa iniziativa nasce per riportare un po’ di giustizia in un paese dove ci sono persone non hanno alcun tipo di difesa rispetto agli insulti e gli attacchi quotidiani da parte di una classe politica ipocrita e cattiva. L’outing (termine che viene usato in modo sbagliato dai giornalisti italiani che sono in molti casi ignoranti e pigri) è uno strumento politico duro ma giusto. In cosa consiste: dichiarare pubblicamente la pratica omosessuale o di altre differenti sessualità di politici (single, sposati, conviventi), preti, persone note e influenti, che attraverso azioni concrete e prese di posizione offendono e discriminano le persone gay, lesbiche e transessuali. Il primo elenco che pubblichiamo, altri ne seguiranno nei prossimi mesi e anni, è composto da 10 politici. Disponiamo dei nominativi di una decina di alti prelati, di altre personalità del mondo dello spettacolo e della tv. Abbiamo deciso di iniziare con questi primi dieci nomi per far comprendere chiaramente come nel Parlamento italiano viga la regola dell’ipocrisia e della discriminazione. I politici di cui conosciamo le vere identità sessuali sono molti altri, presenti in tutti i partiti, per ora ci limitiamo a pubblicare un estratto di quelli appartenenti ai partiti che hanno votato contro la legge sull’omofobia. Da ora in poi quando avverranno attacchi nei confronti della comunità lgbt da parte della gerarchia cattolica, del mondo dell’informazione, della politica, ci riserveremo la facoltà di rispondere adeguatamente.


Offline sassoxsasso

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Re:Outing di gay non dichiarati e omofobi
« Risposta #2 : Venerdì 16 Settembre 2011, 19:43:22 »
ci ho uno zio romanista perfetto a cui questa definizione va a pennello......
"La Lazialità non te la può togliere nessuno. O ce l’hai o non ce l’hai. Evidentemente tu non ce l’avevi.

Offline disabitato

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Re:Outing di gay non dichiarati e omofobi
« Risposta #3 : Venerdì 16 Settembre 2011, 21:55:02 »
Essere omosessuale per te é una porcheria.
Questo ti qualifica
Spiace per te

Oddio non so se ho ben compreso (sono un po' stanco stasera), ma credo che MCM volesse dire che i politici omosessuali del blog in questione, sono loro per primi ad autodiscriminarsi negando pubblicamente la loro omossessualità. Censori di loro stessi..
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Giglic

Outing di gay non dichiarati e omofobi
« Risposta #4 : Venerdì 16 Settembre 2011, 22:12:19 »
Oddio non so se ho ben compreso (sono un po' stanco stasera), ma credo che MCM volesse dire che i politici omosessuali del blog in questione, sono loro per primi ad autodiscriminarsi negando pubblicamente la loro omossessualità. Censori di loro stessi..
Ti ammiro per cercare di difenderemo, disabitato.
Ma guarda il riferimento alla moda e capisci con che persona abbiamo a che fare.

Offline disabitato

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Re:Outing di gay non dichiarati e omofobi
« Risposta #5 : Venerdì 16 Settembre 2011, 22:21:44 »
Ti ammiro per cercare di difenderemo, disabitato.
Ma guarda il riferimento alla moda e capisci con che persona abbiamo a che fare.

Ammetto di non aver compreso il passaggio sulla moda.
Però la prima frase l'ho interpretata così.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline BobLovati

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Re:Outing di gay non dichiarati e omofobi
« Risposta #6 : Venerdì 16 Settembre 2011, 22:41:56 »
... poi se gli scrivi che è clerico-fascista si offende   ::)

Tornando al tema serio, mi sembra un´iniziativa dovuta, visto che si rivolge a quelli che, pur essendo omosessuali, attaccano e squalificano quelli come loro solo per coprirsi. E, probabilmente, saranno anche " religiosissimi "
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Aquilotta del Nord

Re:Outing di gay non dichiarati e omofobi
« Risposta #7 : Venerdì 16 Settembre 2011, 22:45:44 »
Anch'io vorrei vomitare nel leggere l'ennesimo sproloquio, con insulti annessi, nei confronti di persone che hanno il solo torto - secondo l'esimio MCM - di avere tendenze sessuali diverse dalle sue, e di avere propri rappresentanti nel mondo della moda (qui farò una sconvolgente rivelazione, MCM tieniti ti prego, potresti avere uno choc: gli omosessuali, come gli eterosessuali, sono ovunque, in qualsiasi categoria lavorativa. Incredibile, vero? Sarà il fatto di non poterli identificare da un qualche segno distintivo che ti disturba così tanto? A quando la proposta di riesumare la fascia al braccio?)

Ma sono stanca. Troppo stanca per questa acredine senza senso, per questa ignoranza dilagante, per questa voglia di insultare e ferire solo perché si percepisce che qualcuno è diverso da noi. Ma sono solo percezioni, appunto, e profondamente fallaci. C'è diversità solo dove si vuole vederla. Per fomentare le proprie paure, le proprie fobie.

MCM, rilassati: nessun omosessuale verrà a bussare a casa tua, brandendo mattarelli fucsia, nessuno ti costringerà ad indossare magliette disegnate da stilisti gay. Resta nel tuo guscio di fobie ancestrali, evita di analizzarti meglio, potresti vedere cose spaventose.

Offline Skorpius

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Re:Outing di gay non dichiarati e omofobi
« Risposta #8 : Venerdì 16 Settembre 2011, 23:19:51 »
Outing  è la rivelazione delle proprie preferenze fatta non volontariamente?
Allora perchè questa rivelazione di massa forzata non la chiamano  con il suo vero nome: "vendetta". Tu hai rovinato la mia vita io rovino la tua!

strumento puro ma duro? ma per favore!
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline MCM

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Re:Outing di gay non dichiarati e omofobi
« Risposta #9 : Sabato 17 Settembre 2011, 00:45:55 »
Essere omosessuale per te é una porcheria.
Questo ti qualifica
Spiace per te

Fare dei propri gusti sessuali una bandiera da sventolare in manifestazioni indecenti oppure in qualsiasi altro modo indecente è una porcheria.
A me mi qualifica il pensare a questo come una cosa che dovrebbe essere accettata da qualsiasi persona di buona volontà.

Offline disabitato

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Re:Outing di gay non dichiarati e omofobi
« Risposta #10 : Sabato 17 Settembre 2011, 01:08:36 »
vediamo se ho ben compreso:

ci sarebbe un gruppo di persone pronte a mettere in piazza l'omosessualità di altre persone che la nascondono per opportunità politico-lavorative. I primi imputano ai secondi di promuovere crociate anti-gay (pur essendolo), per rispondere a logiche di partito.

L'outing spesso è una scelta molto coraggiosa e dolorosa. Solo chi è omosessuale sa quanto possa essere duro affrontare genitori, amici, colleghi e superiori, financo alla gente comune. Quindi credo che skorpius abbia colto nel segno: più che un invito a abbattere i pregiudizi, è una vendetta bella e buona.

Poi che l'omosessualità sia diffusa in tutte le categorie sociali, è la cosa più normale del mondo, come ci sono persone ricce, calve, bionde, alte, magre, basse, grasse, ecc..

Nulla di nuovo sotto il sole, e non vedo dove sia lo scandalo.
Siamo pronti, in italia, ad accettare l'omosessualità come una cosa normale?
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Giglic

Outing di gay non dichiarati e omofobi
« Risposta #11 : Sabato 17 Settembre 2011, 07:35:27 »
vediamo se ho ben compreso:

ci sarebbe un gruppo di persone pronte a mettere in piazza l'omosessualità di altre persone che la nascondono per opportunità politico-lavorative. I primi imputano ai secondi di promuovere crociate anti-gay (pur essendolo), per rispondere a logiche di partito.

L'outing spesso è una scelta molto coraggiosa e dolorosa. Solo chi è omosessuale sa quanto possa essere duro affrontare genitori, amici, colleghi e superiori, financo alla gente comune. Quindi credo che skorpius abbia colto nel segno: più che un invito a abbattere i pregiudizi, è una vendetta bella e buona.

Poi che l'omosessualità sia diffusa in tutte le categorie sociali, è la cosa più normale del mondo, come ci sono persone ricce, calve, bionde, alte, magre, basse, grasse, ecc..

Nulla di nuovo sotto il sole, e non vedo dove sia lo scandalo.
Siamo pronti, in italia, ad accettare l'omosessualità come una cosa normale?

Per essere la norma é sufficiente non considerarla un'eccezione, ma un semplice aspetto della persona. É facile, basta non porsi la domanda.
E non é una vendetta, ma la semplice dimostrazione di come l'ipocrisia su questo tema sia diffusa, soprattutto tra chi vive questa condizione come un senso di colpa (grazie cattolicesimo per 2000 anni di questo) e cerca di "condividerlo" con altri

BobCouto

Re:Outing di gay non dichiarati e omofobi
« Risposta #12 : Sabato 17 Settembre 2011, 09:11:48 »
Tempo fa il tizio che abita sotto di me, nel palazzo, mi chiese se facevo ancora i progetti elettrici, visto che gliene occorreva uno. Vivo qui da più di 16 anni, col tizio c'avrò parlato cinque volte, tre delle quali per mandarlo affanculo (le solite questioni di vicinato). Non so manco come si chiama e cosa faccia: lui però sapeva i caxxi miei, anche se degli affari miei, nel palazzo, non ho MAI parlato con nessuno.

Io non so manco chi abita al piano di sopra, per dire. Quando incrocio qualcuno in ascensore, devo chiedere ogni volta a che piano vada, perché anche se lo incontro per la ventesima volta, non me lo ricordo. Un po' dipende da una mia incapacità di "registrare" i volti ai limiti del patologico, ho collezionato più di una figuraccia in tal senso: molto dipende dall'assoluto disinteresse per i fatti PRIVATI del prossimo.

Ti mangi rape e broccoletti tutti i giorni? C'hai il SUV? Le poltrone inchiodate al soffitto come gli architetti degli anni '60?

Vabbè, ma a me che me ne frega?

Vedo persone invece, e sono la maggioranza, che sanno tutto di tutti (meno che di sé stessi, essendo troppo impegnati a guardare i peli del cu degli altri), e naturalmente trovano "strano" e degno di critica da "signora mia" tutto ciò che non corrisponde alla propria, ottusa e limitatissima visione del mondo.

Uno vuole andare in giro con le piume di struzzo rivendicando un certo proprio orientamento sessuale? E allora? Equivale ai tanti ostentatori di machismo e di femminilità debordante. Ma di tutto questo, a me che me ne frega? finché non lede la mia possibilità di fare lo stesso?

Offline NoSurrender

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Re:Outing di gay non dichiarati e omofobi
« Risposta #13 : Sabato 17 Settembre 2011, 09:16:52 »
da Repubblica:
ROMA - Una "pratica violenta" oppure un "atto dovuto e responsabile"? L'outing di massa, con la pubblicazione, a partire dal 23 settembre 1, di una prima lista di dieci politici omosessuali non dichiarati e omofobi, divide le associazioni dei gay e i militanti omosessuali. Una spaccatura netta sul metodo da seguire nella difficile lotta per garantire pari diritti alle persone Glbt. C'è chi respinge con fermezza l'outing, paragonandolo alla violenza omofoba di cui spesso sono vittime gli omosessuali. Chi, invece, è convinto che "dire la verità non significhi commettere una violenza". Con la differenza di Paola Concia, deputata lesbica del Pd, che, parlando di un "rimedio estremo", sottolinea quanto operazioni di questo genere "siano una consuetudine in America o nel Regno Unito". Le bacheche di Facebook, intanto, si stanno infiammando con commenti di critica e approvazione, analoghi a quelli che dividono la blogosfera.

Il giudizio più duro è quello di Paolo Patané, presidente di Arcigay, che non solo "si dissocia dall'operazione", ma la "condanna nella maniera più totale", arrivando a parlare di una "macchina del fango". "Quella che sollevo io è, intanto, una questione di pratica politica: un'associazione o un gruppo di individui che si battono contro
le discriminazioni e la violenza, non lo possono certo fare con la violenza  -  sottolinea - E, inoltre, si tratta di una mossa davvero volgare, perché dopo essere stata astutamente lanciata, è stata improvvisamente camuffata dietro all'apparizione di un sito e di un gruppo di cybernauti non meglio identificati. Siamo di fronte ad una macchina del fango, fatta di persone senza volto; quella stessa macchina che da tempo inquina la politica italiana e il movimento Glbt".

Per il presidente della più grande associazione gay italiana, "questa becera operazione scandalistica offende la dignità delle persone. Tutti hanno il diritto alla sua privacy. Costringere le persone ad uscire allo scoperto è inaccettabile". Patané fa notare che Arcigay "custodisce i dati sensibili di decine e decine di migliaia di iscritti. Non escludo che ci possano essere nomi noti, ma non lo voglio sapere, perché possono essere solo queste persone a decidere cosa vuole fare della loro sessualità. Noi tuteleremo la loro privacy a spada tratta". Una posizione che trova d'accordo la leader di Digayproject, Imma Battaglia: "Non condivido l'outing, né dal punto di vista umano e né da quello politico. E, poi, come stabiliamo chi è omofobo? Chi vota contro la legge sull'omofobia è omofobo? Io non sono d'accordo. L'outing è un gesto aggressivo e violento, che invade incredibilmente la vita delle persone e sposta l'ago dell'attenzione da quello che è un problema politico". La Battaglia punta anche il dito contro il movimento omosessuale italiano, che "ha un livello di credibilità molto basso", grazie anche "ad operazioni del genere. Questa non è politica, ma è qualcosa che fa male ai gay e alle lesbiche".

Su una posizione intermedia si colloca Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center, che punta sull'ironia: "Di questi tempi, l'unica notizia interessante di questa iniziativa sarebbe se venisse fuori che Berlusconi è gay, o bisex, o se ha avuto una relazione con George Clooney o se è la ragione della separazione tra Clooney e la Canalis". "Mi hanno chiamato e scritto molti gay  -  sottolinea poi Marrazzo - che sono contenti che finalmente ci sia qualcuno che fa i nomi, altri molto perplessi, altri decisamente contrari. Almeno sta facendo discutere. Ma non basta discutere e far vendere qualche giornale in più o leggere qualche blog in più. Una notizia più interessante sarebbe quella che i gay si mettono a fare politica sul serio e che puntano a entrare in massa in Parlamento per ottenere leggi, senza guardare dal buco della serratura". All'interno del Pd, Paola Concia esprime una posizione di mediazione: "Mi rendo conto che quello dell'outing è un rimedio estremo, che nasce anche da una condizione, quella degli omosessuali italiani, di cittadini senza diritti. Del resto, siamo di fronte a qualcosa che all'estero avviene regolarmente: si vuole punire l'incoerenza di certe persone. L'outing mette in evidenza una contraddizione, che è riassumibile nel motto italiano del 'predicare bene e razzolare male'".

Decisamente negativo il giudizio del vicepresidente del Pd e militante Glbt, Ivan Scalfarotto: "La pubblicazione di quei nomi è scorretta, volgare e violenta. Non è il mio stile. In genere in politica preferisco i toni civili del confronto sui contenuti, e penso che siamo di fronte ad una forma di vendetta". "Non sarà questo outing a migliorare la nostra condizione. Se qualcuno è così intrinsecamente 'coerentè da essere omofobo e gay ha bisogno di un ottimo psicoterapeuta. Io non combatto le persone, ma le loro idee", dice Scalfarotto che, intanto, ha lanciato una rete per i diritti delle persone Glbt all'interno del suo partito. Ha le idee molto chiare anche Giuseppina La Delfa, storica presidente dell'associazione Famiglie Arcobaleno, che, sulla sua pagina Facebook, difende, senza mezzi termini, l'operazione del gruppo di internauti anonimi (ispirati da Mancuso): "Mentre noi arranchiamo o moriamo uccisi o feriti da fratelli omofobi, mentre noi siamo rifiutati da genitori leghisti o cattolici integralisti, altri, seduti sui banchi del parlamento e del senato, quelli e quelle che votano leggi contro di noi o che ignorano le nostre difficoltà o le negano, vivono di nascosto la loro omosessualità. E nel buio delle stanze, nella vergogna e la paura, come topi di fogna, fanno compagnia a preti, vescovi e prelati di ogni tipo che quando non sono pedofili, rasando i muri come fantasmi o scendendo nelle cantine della vergogna, quelle delle loro teste malate, consumano sesso senza il coraggio di creare legami aperti e degni e facendo danni a se stessi e a tutti noi. Personalmente, verso questa gente, non avrei nessuno rimorso a trombettare alto e forte la loro omosessualità al pubblico".




Personalmente concordo con le voci omosessuali che bollano questi sistemi come violenti. Penso che ledano la privacy e in fondo violino la fragilità di persone (certamente ipocrite) che non hanno avuto il coraggio di fare coming out.
"No retreat, baby, no surrender"


BobCouto

Re:Outing di gay non dichiarati e omofobi
« Risposta #14 : Sabato 17 Settembre 2011, 09:25:52 »
"questa becera operazione scandalistica offende la dignità delle persone.

Per l'appunto. Siamo ai livelli della schedatura dei "diversi" operata dai nazisti.

Aquilotta del Nord

Re:Outing di gay non dichiarati e omofobi
« Risposta #15 : Sabato 17 Settembre 2011, 09:27:20 »
 no, non mi piace che si faccia outing anche su chi non ha intenzione di farlo. E' una forma di violenza anche questa.

BobCouto

Re:Outing di gay non dichiarati e omofobi
« Risposta #16 : Sabato 17 Settembre 2011, 09:32:50 »
Mancuso è iscritto al PD. Non è il caso di buttarlo fuori? Anzi, si fa prima a sciogliere il PD stesso. O ancora, fare un bel congresso e confluire nel PdL.

Offline NoSurrender

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Re:Outing di gay non dichiarati e omofobi
« Risposta #17 : Sabato 17 Settembre 2011, 09:36:31 »
E' tutto nella differenza proprio tra outing e coming out: il primo è la rivelazione da parte di altri della omosessualità di qualcuno; il secondo l'atto ("coming out of the closet") spontaneo,magari dopo un sofferto percorso, di rivelare al mondo la propria omosessualità.
Il primo è comunque un atto violento, su chiunque lo si effettui, fosse pure Calderoli o Borghezio



(oddio,mi stanno venendo dei dubbi...  ;D).
"No retreat, baby, no surrender"


Offline lollapalooza

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Re:Outing di gay non dichiarati e omofobi
« Risposta #18 : Sabato 17 Settembre 2011, 10:21:37 »
Tralascio volutamente la teoria complottista secondo la quale "c'è un cartello di ricchioni/che ha deciso che/l'anno scorso andava il rosso/e quest'anno il blè" e passo direttamente al "sodo".

Confesso che sono combattuto.
Vero da una parte che ogniuno ha la sua privacy e come tale va rispettata.
Vero anche, tuttavia, che l'iniziativa — seppure in maniera violenta — squarcerebbe parte di quel velo di ipocrisia che è proprio del nostro amato stivalone.
Quel doppiogiochismo morale che porta politici frequentatori di prostitute a stare in prima fila in una manifestazione a favore della famiglia, un prendere posizioni unicamente per comodo andando contro la propria personalissima morale.

Mi e vi domando se — a fronte di una palese violazione della privacy — la cosa possa o meno portare benefici più ad ampio raggio nel modo di ragionare dei più.

Voglio di', questo delle "maschere" è un esercizio piuttosto in voga, in Italia come altrove, e — figurarsi — più che legittimo; ma è giusto che un rappresentante del popolo si faccia paladino dell'omofobia, di fatto prendendo per il culo milioni di elettori, e poi vada in giro a bordo di utilitarie scassate in cerca di sesso omosessuale a pagamento?
Legittimo forse, ma moralmente inaccettabile, imho.

Skorpius azzeccandoci in pieno ha parlato di vendetta: trattasi però di rivalsa contro pochi o più in generale contro un incoerentissimo modo di porsi al pubblico e a sé stessi?

Non so, ho come l'impressione che un iniziativa del genere, ancorché violenta, non sia necessariamente del tutto negativa; dopo la "rinunzia della privacy a vantaggio della sicurezza" (lato popolo) perché non potrebbe esserci una "rinunzia della privacy a vantaggio della coerenza" (lato governanti)?



BobCouto

Re:Outing di gay non dichiarati e omofobi
« Risposta #19 : Sabato 17 Settembre 2011, 10:42:09 »
loola, per varcare la soglia che separa la civiltà dall'orrore, basta un passo piccolissimo e apparentemente poco significativo.

Qualcuno sta redigendo una lista di froci. E' una cosa agghiacciante. Si inizia così, "a fin di bene".

Mancuso è un nazista, per quanto mi riguarda.