lotta per la salvezza (stagione 2011-2012)

[ammiraglio]

è un topic dedicato a questo specifico argomento.

credo che saranno coinvolte almeno 6-7 squadre fino alla fine del girone di andata, poi qualcuno si potrà sganciare dal carrozzone traballante, forse per navigare in mari più tranquilli.
dopo una prima giornata c'è un primo campanello d'allarme per il lecce che non sembra in sintonia con l'obiettivo da raggiungere.
osti non aveva tutti 'sti quattrini e la campagna è una serie di prestiti e parametri zero.
eppure de canio l'anno scorso riuscì nel miracolo, facendoli giocare anche discretamente.

ho visto il bologna - nettamente più forte dei salentini - ma bisoli dovrebbe smetterla di fare alcuni esperimenti.
la squadra è parsa imballata, poi, e senza capacità di andare a pressare l'avversario.
capisco che di vaio è totemico, ma giocare con due traquartisti a supporto è una fesseria se uno dei due è camuffato e non ha tempi d'inserimento.

ho visto anche il cesena che ha giocato benissimo il primo tempo col napoli, ma la difesa è un reparto mal assortito a livello di centrali e con delle lacune macroscopiche.
resta la ricchezza della rosa davanti e un buon c.campo, però le salvezze andrebbero costruite con una buona afidabilità dei leader difensivi. sappiamo poi che giampy inizia sempre il campionato con formazioni spumeggianti per poi incominciare a levare quale ala offensiva e rinforzare la mediana.
vedremo.

[cuchillo]

Non so perché, ma vedo male il Chievo. Sì, lo so, lo dico ogni anno e ogni anno questi se salvano, 'cci loro.
Certo, messi sotto per 60 minuti dal Novara (che avrebbe meritato di vincere, anche se l'errore di Moscardelli sul 2 a 1 per i clivensi è stato qualcosa di ineffabile) alla prima di campionato è un brutto indizio.

[Eagles71]

pure per me è l' anno del Chievo in b, col Lecce e...













asroma

[Rupert]

Mi auguro solo che abbia di nuovo effetto il "teorema di Konko"....

[Matita]

Novara Genoa Catania Atalanta Parma Bologna Lecce

poco sopra , salvi a Marzo , le Merde.

[aquilifer]

uhm io il Cagliari l'ho visto scarso assai, difesa discreta ben aiutata dai centrocampisti ma gioco d'attacco pressoche' nullo, tutto molto lasciato ad iniziative individuali...

[benvolio]

E' presto ma Lecce e Bologna davano l'idea di squadre non troppo tarate sullo scopo della salvezza. Ma e' presto. La lotta riguardera' cinque o sei squadre. Il Cesena che prende gol da fallo laterale o e' troppo euforico o deve ripassare la lezione. Il Chievo con Di Carlo, secondo me, la sfanga. Atalanta sembra buona ma domenica il Genoa era suicida. Catania e Siena da rivedere ma intanto muovono la classifica. Il Novara e' una simpatica incognita ma l'entusiasmo iniziale poi passa. Si vedra'

[Dissidé]

l'atalanta, IMHO, difficilmente la sfanga, i 6 punti sono un macigno ...

[bak]

E' ancora presto, però domenica scorsa ci sono stati dei flebili segnali, quelli che ti può mandare una prima di campionato metereologicamente bollente.
Il Lecce che si arrende senza combattere all'Udinese è un segnale negativo per i salentini, il chievo che si fà riagguantare due gol in uno scontro salvezza idem, ma loro hanno Pellissier che quel tot di gol annui dovrebbe garantirli. Altra sorpresa negativa è stata il Cesena, ma loro hanno mezzi ed uomini per risalire, Giampy permettendo, per non parlare del Parma arrendevole in partenza. Catania a quel che dicono le cronache nullo col Siena
Al contrario, belle sorprese da Atalanta [ma il -6 è pesantissimo], Novara, Cagliari  .
Da rivedere il Bologna, che non ha giocato male a Firenze, ma sempre due pere ha preso.

Ad occhio vedo molto male il Lecce, il Catania e l'Atalanta per l'handicap, ma basta un dettaglio, un cambio di allenatore, un acquisto a gennaio, per cambiare tutto. Ed anche il Genoa mi sembra mal costruito

[ammiraglio]

mazzata pazzesca per un bologna che oggi non meritava un passivo così corposo.
in campana, bisoli.

[ammiraglio]

ho visto milan cesena con gli allegri boys mica tanto allegri per via degli infortuni patiti.
un diavolo misurato, circospetto, sciorina a volte qualche buona trama in un mare di lentezza, trovando una vittoria meritata, ma senza l'acuto della passione.
il livornese piazza vb davanti alla difesa con nocerino e seedorf intermedi e un emanuelson finrto tre quartista.
davanti il faraone duetta con "amico" cassano.
il gol è di seedorf che come al solito vive un settembre inspirato, fatto di intuizioni, sagacia e abilità balistiche.
si è rivisto per dieci minuti finali pippo inzaghi che però sembra francamente lonatano da una forma accettabile.
molto bene la coppia ts e yepes, sempre molto puntuale nel chiudere i varchi.
si è rivisto taiwo ma l'africano è vagaente legnoso ed ha rimediato un giallo per una cera esuberanza.
cassano ha recriminato al ungo per un rigore non concesso in un'azione sinceramente molto dubbia.

turn over per giampy che oramai le sta provando tutte, oggi schierando dal primo minuto rossi a sinistra, il nuovo arrivato rodriguez in mezzo alla difesa (è un discreto mancino) e martinho come mezzala con licenza di allargarsi.
dopo l'intervalo altra giravolta e il pescarese "tristo" ne manda fuori due per l'ingresso di eder e ghezzal.
la sensazione è che il cesena avrebbe potuto giocà un'altra mezzora senza troppo impensierire abbiati, ancora incerto in occasione di un'uscita bassa.
il modulo a una punta centrale (mutu) e con tanti attori a ruotare pare davvero non funzionare e sono convinto che giampy dovrà ancora cambiare per dare tonnellaggio all'attacco, anche a costo di stringere il campo un po' e rinunciare ad una certa ariosità sulle fasce.
il calendario per i romagnoli fino ad oggi è stato terribile: napoli e lazio in casa, con catania e milan fuori (e gli etnei le salvezze le conquistano nel loro torrido catino).
c'è una vita davanti, coraggio, ma la situazione non è affatto facile.

lo spettacolo - nel complesso e inteso come occasioni da gol e divertimento - vale un globale 5.5 in pagella.

[ammiraglio]

posto un'interessante intervista di longo, ex diesse del bologna.

Longo: "Il Bologna non ha nel dna quello che aveva lo scorso anno. Servono 12-13 punti nelle prossime undici partite"
Intervista di Ugo Mencherini e Vittorio Longo Vaschetto all'ex consulente di mercato rossoblù Carmine Longo nel corso della trasmissione "Tempi Supplementari" (Telecentro-OdeonTv)

11.10.2011 Redazione Zerocinquantuno   per zerocinquantuno.com   
Fonte: Tempi Supplementari - Telesanterno.com
 
Professore, i tifosi sono delusi dal comportamento della società mentre la squadra ha iniziato la stagione con un punto in cinque gare, l’esonero di Bisoli e l’arrivo di Pioli. Qual è la sua fotografia dello stato di salute attuale del Bologna?

Da lontano è difficile parlare di cose che non vivo. Deluso dalla società no, perché la società è responsabile della vita amministrativa mentre la vita tecnica è di chi ha fatto le cose tecniche. Non voglio comunque deresponsabilizzare i dirigenti, evidentemente si sono affidati a gente che non ha avuto mano felice: può capitare. L’allenatore è la conseguenza delle scelte: se a Bisoli date Careca e Maradona, Bisoli va bene, se bisogna arrabattarsi è difficile. Col supporto di qualche risultato si può anche ovviare, senza il supporto dei risultati no, perché la migliore medicine è il risultato.

Si aspettava una partenza così brutta?

Risultati come quelli con Fiorentina, Juventus, Inter e Udinese possono anche starci, è la partita con il Lecce che non ci sta. Per il momento è quella la partita che grida vendetta, non sicuramente le altre.

Che cosa può essere successo, allora, con il Lecce? E’ possibile che la squadra non volesse giocare per l’allenatore?

No, sono cose che mi rifiuto di commentare perché non credo mai a situazioni del genere. Può essere successo un black out, bisogna vedere lo stato fisico, quello tattico e qualche scelta non azzeccata come Raggi terzino sinistro, la brutta partita di Loria e qualche errore di Gillet: tutte queste cose messe insieme hanno portato alla frittata.

Lei, in un’intervista dello scorso anno, aveva avanzato delle perplessità su Bisoli, dicendo che se non fosse stato ben circondato si sarebbero potuti correre dei rischi.

E’ ancora giovane, non ha il passo e la maturità per la serie A. Però, obiettivamente, era difficilissimo: ricordo che io sono andato via perché avevo chiesto 4 giocatori senza vendere nessuno. Sono stati tolti 6-7 giocatori e i 4 arrivati non sono all’altezza: questa è un’altra squadra. A me, sinceramente, non sono piaciute certe dichiarazioni tipo “E’ cambiato il vento” o “Non è la squadra dell’anno scorso”. Noi l’anno scorso abbiamo avuto le ultime otto partite convinti di essere salvi, dopo Lecce, e c’è stato un rilassamento generale: ma non si vince tanto facilmente a Torino o contro Lazio, Catania e Palermo se non si hanno dei valori. E’ presto per tirare le somme, ma sicuramente questo gruppo non ha nel dna quello che aveva l’anno scorso.

Che cosa ha, quindi, nel dna?

Lo scorso anno si è partiti in mezzo a moltissime difficoltà, senza soldi, la penalizzazione e con il rischio di fallire. Nessuno ha mai invocato le attenuanti, abbiamo capito che bisognava sacrificarsi e lottare, c’è stata unità d’intenti e siamo andati avanti. Dalle dichiarazioni estive mi è sembrato di capire che quasi la sere A fosse una formalità. Invece in A c’è un campionato di 10 squadre e poi quello delle altre 10. E in questo gruppo ci sono squadre come Parma e Atalanta, per cui alla fine ne restano 4-5, di cui 3 retrocedono. Quando io parlavo di acquisti e confermare il più possibile, era proprio per queste valutazioni: non è facile in serie A cambiare e fare il risultato. Si paga il pedaggio, ed è alto. Le migliorie ci vogliono, perché lo dice il campo, però chi arriva non ha la bacchetta magica. All’8 di gennaio, apertura del mercato, bisognerebbe arrivare in posizione verticale, non morti. Lasciamo perdere ogni cosa: in queste restanti 11 partite se non si raccolgono 12-13 punti il mercato supplementare non serve a niente.

Qual è la sua valutazione su Pioli? Le piace il nuovo tecnico del Bologna?

La valutazione non la faccio io, la fa il campo. L’allenatore, se dà, dà il 10%, mentre se toglie, toglie tutto. Pioli io l’ho scelto nel 2003-2004 alla Salernitana per la serie C, poi fummo ripescati, mi convinsi e fece la B. Bisogna vedere, comunque, il contesto: come si opera, dove si opera, con chi si opera.

Ad oggi ritiene quella del Bologna la difesa più scarsa della serie A?

Della difesa dell’anno scorso è rimasto solo Portanova: Casarini terzino destro era una scelta obbligata dagli infortuni, Britos non  c’è più e Rubin giocava più di Morleo. Non direi, comunque, che sia la più scarsa. Nel reparto, quattro su cinque sono nuovi: non ci sono ancora i meccanismi. E’ chiaro, poi, che si ragiona meglio con la pancia piena: con 4-5 punti in classifica si sarebbe ragionato meglio.

Secondo lei come sarà il campionato di Malesani? E’ rimasto deluso dall’aver saputo che già a marzo avesse firmato il contratto con il Genoa?

Non è vero: Malesani ha avuto un contatto telefonico con Preziosi a fine marzo, dopo la gara con il Lecce e non prima, e prima di decidere se andare era quasi convinto di restare e voleva convincere anche me. Sia Pavignani che poi, in seconda battuta, Pedrelli mi hanno offerto il contratto. Io avevo deciso di non firmare non perché volessi andare da un’altra parte ma perchè l’aria che respiravo non mi era più favorevole e ho preferito tagliare la corda. Il fatto che io non abbia più voluto ‘lottare’ ancora ha convinto lui ad andare via.

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da notare che si gioca soprattutto cesena - fiorentina con mutu contro il suo passato.
il romeno dovrebbe abbandonare il ruolo di prima punta per tornare a fare l'esterno.
vedremo.

[ammiraglio]

la lotta pare ridotta ai minimi termini: lecce, bologna, cesena, novara.
non mi  ricordo un campionato che dopo sole 7 partite abbia espresso queste certezze così rigide.
appena 4 squadre sono poche ed è una roba che si verifica di solito alla trentesima di campionato o giù di lì.

[ammiraglio]

la lotta pare ridotta ai minimi termini: lecce, bologna, cesena, novara.
non mi  ricordo un campionato che dopo sole 7 partite abbia espresso queste certezze così rigide.
appena 4 squadre sono poche ed è una roba che si verifica di solito alla trentesima di campionato o giù di lì.

mi autocito (con scarsa eleganza, ahime) su un post di ormai due mesi fa.
non c'è una vera e propria lotta per la salvezza: lecce, novara e cesena presentano delle difficoltà enormi e sembra che quasi retrocedano per inerzia.
bologna su una linea di galleggiamento, adesso insieme al siena di sannino.

mi ripeto, ancora: è una pseudo lotta, tutto qua, non trovo un vero e proprio pathos.

[bak]

Occhio al Cagliari. E' in una fase involutiva da paura.
Il Novara fuori casa è di una fragilità spaventosa, il Lecce sebbene in un buon momento spreca 3 punti in otto giorni [1 contro di noi e due oggi], il Cesena comunque lo vedo vivo.
Ripeto vedo molto male la nazionale sarda [mò zorba mi fulmina  ]

[ammiraglio]

rocco hai ragione.
ma tu lo vedi questo pathos? questa ricerca tecnica di una risalita dagli inferi?
le squadre che stanno giù giù giù giù sono sempre quelle da settimane, settimane, settimane, settimane.

non vedo una sana competizione, non vedo un pathos.

il siena ad es. rischia adesso, ma di fronte ad un lecce così forse bastano anche 37-38 punti.

[bak]

qui in Sardegna pare che sono in preda ad una rassegnazione, come se il destino sia già segnato

[ammiraglio]

il siena non riesce a battere neanche la viola derelitta di questi giorni.
mah.
la loro fortuna per adesso è che ci sono 3 squadre dimmè dietro, ancora più scarse tecnicamente (di sicuro lecce e novara).
forse il cesena come uomini è superiore ai toscani ma in campo non lo hanno ancora dimostrato.
'sta carestia del siena fa cmq pensare.
ci si salverà con pochi punti, vedrete.

[CeiZanettiGarbuglia]

E il Cagliari? fosse l'annata che non possono permettresi di "regalare" punti a destra e a manca nelle ultime 10 giornate, perche gia salvi?

(regalare è un eufemismo, nessuno ti regala niente)

[bak]

più che altro mi ha lasciato perplesso il fatto che per buona mezz'ora del secondo tempo i viola gli hanno incartato la palla e non gliela hanno fatta vedere, creando almeno tre palle gol nitide [Behrami e 2 volte Gamberini].
Tolti D'Agostino e Calaiò sono il nulla cosmico.