Autore Topic: One  (Letto 3330 volte)

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One

One
« : Giovedì 25 Marzo 2010, 11:16:58 »
uno qualsiasi tra la gente.

Bentrovati.

Forza Lazio e romammerda

Offline Ataru

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Re:One
« Risposta #1 : Giovedì 25 Marzo 2010, 13:18:38 »
Darkness imprisoning me
All that I see
Absolute horror
I cannot live
I cannot die
Trapped in myself
Body my holding cell
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

One

Re:One
« Risposta #2 : Giovedì 25 Marzo 2010, 14:44:12 »
qualcosa di meno metallico

Offline salasso

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Re:One
« Risposta #3 : Giovedì 25 Marzo 2010, 16:37:15 »
U2
il lupo non potrà mai volare
all'altezza dell'aquila

One

Re:One
« Risposta #4 : Giovedì 25 Marzo 2010, 17:35:52 »
uno dei tanti
uno qualsiasi
uno laziale
uno
1
ONE

Bill Kelso

Re:One
« Risposta #5 : Venerdì 26 Marzo 2010, 16:38:32 »
Ma che vivi in Alemannia?

One

Re:One
« Risposta #6 : Venerdì 26 Marzo 2010, 18:29:12 »
no, vivo a roma tifo lazio e mi piace lo stemma teutonico.
se t'interessa ti dico anche il motivo

Offline WBB

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Re:One
« Risposta #7 : Venerdì 26 Marzo 2010, 20:20:55 »
Bist du deutsch? Oder was?
trigoria delenda est

Offline Clazia

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Re:One
« Risposta #8 : Venerdì 26 Marzo 2010, 20:55:44 »
no, vivo a roma tifo lazio e mi piace lo stemma teutonico.
se t'interessa ti dico anche il motivo

a me interesserebbe. a volte so' curiosa, anche se poi manco tanto.

escluderei che tu sia Hitzy perchè non sento l'accento tetesco.

che sei Bono degli U2?

no, escluderei pure questo, perchè non sento l'accento irlandese.

Vabbè, mi rassegno ... sei "uno dei tanti uno qualsiasi uno laziale uno 1 ONE"

Q.B. ;)
Se volevo sentimme tranquilla mica che nascevo Laziale.

Take a sad song and make it better.

jumpingjackflash

Re:One
« Risposta #9 : Venerdì 26 Marzo 2010, 21:13:48 »
bienvenido


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Re:One
« Risposta #10 : Venerdì 26 Marzo 2010, 22:21:16 »
WBB
nicht der deutschen ich bin italienischen und ich bin stolz auf,
(conosco solo un traduttore online, ma se ci metti un po di fantasia capirai ciò che voglio dire)
 cmq,
per soddisfare la curiosità di Clazia... sono cresciuto con il mito della germania del 1974 Maier, Vogts, Breitner, Bonhof, Schwarzenbeck, Beckenbauer, Grabowski, Hoeness, Muller, Overath, Holzenbein un misto di classe e potenza allo stato puro.
Se vuoi possiamo parlare anche del simbolo che ci accomuna agli "allemanni" l’aquila che universalmente è considerata come un simbolo celeste (guarda caso) e solare e non ultimo  sacro a Zeus per non parlare dei nostri (o vostri??)antenati che consideravano questo uccello un'animale divino  "fedele interprete dei voleri del Padre Giove" divenuto simbolo militare con l'avvento di Caio Mario.

Nozioni da bignami lo so da me....ma tanto basta per rendere l'idea

   :hello:

Offline Clazia

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Re:One
« Risposta #11 : Venerdì 26 Marzo 2010, 23:58:05 »
Grazie per la tua risposta One, e per aver cercato di assecondare la mia curiosità.

a dire il vero io nel 1974 avevo un altro mito, un po' più da queste parti, e, confesso, per anni ci sono cresciuta, o meglio ho continuato a crescerci, anche io.

Sull'aquila non si discute, non credo che nessuno lo faccia tra tutti quelli, sparsi per il mondo, e per diverse motivazioni e/o simbologie, che l'abbiano, appunto come emblema.

Fermo restando che quella biancoceleste è la più bella. Orgogliosa e forte, ed elegante, ma mai presuntuosa ed arrogante, e men che meno gratuitamente aggressiva.

Però, perdonami se non afferro, perchè fai il distinguo tra "nostri" e "vostri"?

Oddio, non dirmi che devo mettermi a cercare pure i bignami tra i circa venti scatoloni che ancora ho da riaprire dopo i lavori di ristrutturazione di casa.

L'idea comunque l'hai resa. Più o meno. Più più che meno, di sicuro. Grazie One.  :)

SFL

Se volevo sentimme tranquilla mica che nascevo Laziale.

Take a sad song and make it better.

One

Re:One
« Risposta #12 : Sabato 27 Marzo 2010, 12:18:22 »
........

...ristrutturazione, anche io ho vissuto 4 mesi di inferno, lasciamo stare che nonostante siano passati due anni mi vengono ancora le bolle al pensiero...cmq,
nel 74 avevo 7 anni o giù di lì sono nato e cresciuto Laziale mio padre era Laziale, mio nonno era Laziale e bada bene non per scelta ma perchè semplicemente all'epoca esisteva solo la Lazio ed ora anche se egoisticamente, mi piace l'idea che il  testimone sia frutto dell'unicità e dell'esclusiva non come spesso sentiamo dire "mosso dagli ideali nobili", la nobiltà preferisco lasciarla a chi piace riempirsi la bocca, a chi sente forte il desiderio di "distinzione", a chi vuole creare assolute differenze dimenticandosi troppo spesso che di una passione stiamo parlando e non di una questione di vita.
bada bene questo non significa che non sono "infervorato" nel manifestare la mia Lazialità, ma ritengo che ci siano dei valori estremamente più importanti che travalicano sulle nostro passioni che sono la lealtà ed il rispetto , secondo il mio punto di vista cadendo questi cadono conseguentemente i valori che contraddistinguono l'essere umano.
dicevo, nel 74 avevo 7 anni e le gesta dei nostri eroi le ricordo per l'entusiasmo vero e schietto che si viveva nella mia famiglia, fatto di un buon bicchiere di vino e di una bandiera cucita con la mani sapienti da una madre intenta, dopo i sudori di una giornata, a regalare un sorriso al suo piccolo.
A questo punto ti chiederai, ma la Germania che c'entra in tutto questo ?
Beh, io non ricordo che episodi della mia infanzia e i ricordi spesso vengono fuori grazie agli odori o alle vibrazioni di una nota musicale o ad un'oggetto, come nel caso della bandiera, ecco, io ricordo ancora come se fosse ieri, sembrerà banale, l'odore delle figurine dei mondiali del 74 (che era l'oggeto del desiderio)e inevitabilemnte riesco a  mettere a fuoco, come una cantilena stonata, quella formazione che all'epoca vinse il principe dei trofei....ricordo per esempio Maier con la sua tenuta nera o se preferisci Muller imprendibile folletto tutto opportunismo e  istinto  o Paul Breitner baffuto e riccioluto centrocampista tutto cuore e anima e quelle maglie semplici senza tanti inutili "suppellettili" (lasciamelo passare) bianca e nera o verde e bianco (la mia preferita), oppure, in conclusione, se preferisci ricordo perfettamente la voce che usciva da una radiolina un pò gracchiante, che trasmetteva la finale in quel di Monaco, mentre con la nostra 500 tornavamo a casa dopo aver trascorso un fine settimana dai nonni e in un epoca dove di virtuale o di mediatico c'era veramente poco, mi dava l'impressione della magia (ricordati che avevo cmq meno di 7 anni).
In merito alla simbologia potremmo dissetare per ore, mi limiterò solo a sottolineare.... <<...ma mai presuntuosa ed arrogante, e men che meno gratuitamente aggressiva..>> e ad aggiungere, che la visione che ho è più semplicistica senza scomodare passati nemmeno troppo lontani, bisogna sempre vedere l'uso che si fa dei simboli ed il significato che si vuole assegnare, perchè di questo passo potremmo scomodare passati un po più lontani e non per questo meno tragici di quanto la storia ci vuole insegnare o se preferisci potremmo dire che l'uso che si fà dell'aquila oggi da alcuni pseudo personaggi che gravitano nell'orbita della tifoseria organizzata(? business?) non accomuna migliaia di persone che protendono solo per la passione e questo non significa che il significato della simbologia dato da questi pseudo personaggi rimanga esclusivo, tutt'altro!!! vivaddio.
Il distinguo e concludo (scusami ma la sintesi purtroppo non mi appartiene) è legato alle origini che ognuno di noi ha, io sono romano di nascita, ma non per questo mi sento romano nel profondo tutt'altro...

ciao e grz per la pazienza