Autore Topic: SS. LAZIO -- SALISBURGO  (Letto 16715 volte)

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Offline Wasicu

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Re:SS. LAZIO -- SALISBURGO
« Risposta #100 : Giovedì 5 Aprile 2018, 10:49:11 »
Quando 'ste statistiche stanno dalla nostra parte
la sconfitta non è manco quotata alla SNAI.
Vedemo 'n po' che potemo fa'.  8)

Ho letto sulla GdS che gli Austriaci sono un po' tracotanti e sembra, sembra, ... che
nemmeno il pari vada bene a loro anche con reti segnate.    Questo lo dice il giornale,
ma non lo so se e' vero o detto solo per accendere l'interesse.      A me non pare che
gli Austriaci siano una cattiva squadra e normalmente sono sempre moderati con la
stampa, ... non lo so, ... cerchiamo di non farli ripartire che sono veloci e conclusivi. 

Offline lazio_alè

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Re:SS. LAZIO -- SALISBURGO
« Risposta #101 : Giovedì 5 Aprile 2018, 10:53:26 »
Ho letto sulla GdS che gli Austriaci sono un po' tracotanti e sembra, sembra,  ... che
nemmeno il pari vada bene a loro anche con reti segnate.    Questo lo dice il giornale,
ma non lo so se e' vero o detto solo per accendere l'interesse.      A me non pare che
gli Austriaci siano una cattiva squadra e normalmente sono sempre moderati con la
stampa, ... non lo so, ... cerchiamo di non farli ripartire che sono veloci e conclusivi.

No, non discutevo questo.
Mi limitavo solo a dire che se la statistica fosse stata a nostro favore
alla snai una nostra sconfitta non sarebbe neppure stata quotata.
era per riderci su.
Poi effettivamente, visto che Salisburgo la conosco un pochino, non mi pare ci sia tutta 'sta arbaggia
che trasuda dai "muri" (leggasi graffiti o altro) o comunque non la si nota girando in città o in periferia.
Anzi...lì spesso tifano Bayern Monaco.
" Se perdi la finale di Coppa in maggio puoi sempre aspettare il terzo turno in gennaio, e che male c'è in questo?
 Anzi è piuttosto confortante se ci pensi ... "

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Offline JoeSlide

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Re:SS. LAZIO -- SALISBURGO
« Risposta #102 : Giovedì 5 Aprile 2018, 10:54:31 »
Stavo abbastanza tranquillo, ho letto le ultime battute di questo post e mi è crollato il mondo addosso  :( :( :(

Offline Jim Bowie

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Re:SS. LAZIO -- SALISBURGO
« Risposta #103 : Giovedì 5 Aprile 2018, 11:03:24 »
Stavo abbastanza tranquillo, ho letto le ultime battute di questo post e mi è crollato il mondo addosso  :( :( :(
A Roma la parola Tranquillo non va mai, mai detta!
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Re:SS. LAZIO -- SALISBURGO
« Risposta #104 : Giovedì 5 Aprile 2018, 11:15:28 »
http://www.ultimouomo.com/la-visione-del-red-bull-salisburgo/
La visione del Red Bull Salisburgo
La squadra austriaca è quella che meglio rappresenta la filosofia dell’azienda produttrice di bevande energetiche.
Nel 2005 Dietrich Mateschitz, produttore della Red Bull, acquista l’Austria Salisburgo, storica squadra di una delle città più antiche d’Europa. Il club aveva problemi finanziari ed è arrivato in suo soccorso l’uomo più ricco del paese, che con la sua azienda aveva già un curriculum di investimenti su altri sport, specie estremi, come la Formula 1 o l’hockey su ghiaccio. Red Bull toglie all’Austria Salisburgo i tradizionali colori cittadini bianco e lilla, cambia il nome del club e sulla maglia imprime, enorme, il logo dell’azienda. Gli ultras lasciano il club e rifondano lo SV Austria, adesso militante nella Serie C austriaca. La Red Bull, da parte sua, non cerca consensi: «Questa è una nuova squadra, una nuova società. Non c’è una storia, non esiste una tradizione» dichiara il suo proprietario.
Il Red Bull Salisburgo è pieno di soldi e ambizioni. La più grande di tutte è giocare in Champions League. Con i soldi di Mateschitz la squadra si è stabilita subito in testa alla classifica ed è riuscita a vincere tre campionati nei primi cinque anni di vita. All’inizio il Salisburgo si è concentrato più nel comprare vecchie stelle, come i tedeschi Alexander Zickler e Thomas Linke dal Bayern Monaco, o il ceco Vratislav Lokvenc. Anche per quanto riguarda gli allenatori aveva puntato sull’usato sicuro: Giovanni Trapattoni (con Lothar Matthäus come suo assistente), Co Adrianse e Huub Stevens.
Il lavoro di Rangnick
Il 2012 è stato l’anno zero. La squadra vince sia la Coppa austriaca che la Bundesliga, pero alla fine della stagione l’allenatore Riccardo Moniz si dimette. Una reazione esagerata dopo una discussione con il reparto medico. Moniz voleva ritrattare la decisione, ma non gli è stata concessa la possibilità di tornare sui propri passi. Con la partenza di Moniz sono entrati due tedeschi che hanno costruito il futuro della società: Ralf Rangnick e Roger Schmidt.
Rangnick è il precursore della nuova scuola di allenatori tedeschi. È stato un giocatore semi-professionista ma un tecnico all’avanguardia. Nel 1998 si è guadagnato la notorietà in una famosa scena andata in onda sulla tv tedesca, quando spiegò al ZDF la difesa a quattro e il suo modo del pressing, rivoluzionaria per il calcio tedesco in quel momento . Nel 2006 Rangnick è entrato nel nuovo progetto dell’Hoffenheim, portando il club dalla terza divisione alla Bundesliga. Sei anni dopo è arrivato come dirigente sportivo alla Red Bull, lavorando sia per il Salisburgo che per il Lipsia. Rangnick ha portato con sé idee nuove e una visione d’insieme rivoluzionaria.
Insieme al nuovo allenatore, Roger Schmidt, Rangnick ha costruito la filosofia calcistica di Red Bull, basata soprattutto sull’elaborazione maniacale di un singolo aspetto del gioco: il pressing offensivo. «Con Roger Schmidt abbiamo imparato un nuovo sport. All’inizio pensavamo: “come vuole giocare a calcio?! Non lo abbiamo mai visto, non può funzionare”», ha spiegato Franz Schiemer, parte della squadra nei due anni con Schmidt. Per imparare un nuovo sport certo ci vuole tempo e così l’inizio di Schmidt e Rangnick ha coinciso con il punto più basso della storia della società: l’imbarazzante eliminazione nella qualificazione per la Champions League contro il F91 Dudelange, campione del Lussemburgo.
Dopo un paio di mesi il pressing offensivo ha però iniziato a funzionare e nella seconda stagione il Salisburgo ha fatto furore in Europa. I sedicesimi di finale d’Europa League hanno messo il RB Salisburgo contro l’Ajax di Frank de Boer. La scuola olandese del 4-3-3 e del gioco posizionale contro il pressing offensivo del Red Bull. Per 180 minuti l’Ajax ha provato a costruire il gioco dal basso, messo sotto pressione dal 4-2-2-2 del Salisburgo. Il risultato è stato disastroso per l’Ajax: ha perso la partita di andata in casa 0 a 3 e il ritorno in Austria 1 a 3. Il pressing, in sintesi, ha avuto la meglio sul possesso palla olandese.
Alla fine della stagione Roger Schmidt ha lasciato la società, andando al Bayer Leverkusen. Per il Red Bull Salisburgo la partenza di Schmidt è stata meno grave del previsto, anche perché la filosofia calcistica del club era ormai radicata. Grazie a Rangnick il Salisburgo era comunque ricco di persone competenti, aveva una buona struttura e un’unica filosofia di gioco. Gli allenatori dopo Schmidt hanno seguito questa idea di calcio che definisce anche il modo di lavorare nel settore giovanile.
Con una filosofia di gioco così particolare non è però facile trovare gli allenatori giusti. Per questo la società lavoro sul settore giovanile non solo per sviluppare giocatori ma anche allenatori. Proprio dal settore giovanile arriva l’attuale allenatore del RB Salisburgo: Marco Rose.
Il corso di Marco Rose
Marco Rose è nato a Lipsia ed è stato un calciatore mediocre. Ha giocato per otto anni al Mainz 05, dove ha cominciato anche come allenatore. Nel 2013 è entrato nel settore giovanile del Red Bull Salisburgo. Quella attuale è la sua prima stagione tra i professionisti ed è già uno dei giovani allenatori più prometti nel mondo del calcio.
Nei cinque anni da allenatore a Salisburgo (con U-16, U-18, U-19 e i professionisti) ha fatto più di 140 partite – e ne ha perse solo sette. Ancora più impressionante è il fatto che nelle competizioni internazionali non ha mai perso una partita. Né Dortmund, né Real Sociedad hanno vinto contro Rose. Forzando un po’ il concetto, neanche Manchester City, Paris Saint-Germain, Atletico Madrid o il Barcellona ci sono riuscite, visto nella stagione scorsa Rose ha vinto l’Uefa Youth League con la U-19 del RB Salisburgo. Un risultato sensazionale, che sottolinea l’ottimo lavoro del settore giovanile e della rete di scouting.
Marco Rose non è il solo responsabile del successo della squadra, che sta per vincere il quinto campionato austriaca in fila. Anche il suo staff tecnico è ricco di professionisti interessanti, a partire dal suo assistente, René Maric. Maric ha solo 25 anni ed ha iniziato giovanissimo come allenatore, poi ha cercato di capire meglio il calcio iniziando a scrivere analisi su Spielverlagerung, un progetto creato da lui e da amici. Maric ha dedicato un articolo alla squadra U-18 di Rose, che lo ha poi preso nel 2016 come assistente.
La formazione preferita di Marco Rose è il 4-3-1-2. Il Salisburgo lo usa quasi sempre e solo a volte gioca con un 4-3-2-1. Il principale punto di forza è rappresentato dai meccanismi di pressing ma, al contrario di Schmidt, Rose e il suo staff riescono a combinare il pressing anche con un buon gioco posizionale in fase di possesso.
Grazie allo scouting e al lavoro nel settore giovanile, Marco Rose ha una squadra interessante e piena di talenti a disposizione. I giocatori d’esperienza sono pochi: solo Alexander Walker, il portiere, e Andreas Ulmer, il terzino sinistro, hanno più di trent’anni. Il resto dei giocatori (fatta eccezione per il panchinaro Leitgeb) ha al massimo 26 anni. Con il successo nel campionato e nell’Europa League gli scout di tutta Europa hanno già messo gli occhi su diversi prospetti della squadra. Un paio di esempi: Tottenham e Lipsia avrebbero già nel mirino Amadou Haidara, ventenne mezzala del Mali. Sul regista Diadie Samassekou ci sarebbero invece Paris Saint-Germain, Dortmund e Marsiglia. Il Newcastle sarebbe interessato a un altro centrocampista centrale e leader della squadra, Valon Berisha.
Nella gara contro il Dortmund a mettersi in mostra sono stati Hee-Chan Hwang e Xaver Schlager. Il ventenne Schlager ha dimostrato contro il Dortmund le sue qualità in tutte le fasi del gioco. Può giocare ogni ruolo nel centrocampo, è aggressivo nel pressing, ha una buona tecnica e un’ottima visione. È un centrocampista completo e uno dei talenti più promettenti del paese, se non d’Europa. Al momento Schlager non è un titolare fisso, non solo perché è indietro nelle gerarchie ma anche perché Rose cambia spesso a centrocampo. Il RB Salisburgo ha già giocato 48 partite e Rose ha bisogno di giocatori al massimo della condizione, anche perché il suo gioco è molto dispendioso.
Come gioca il RB Salisburgo
Il possesso palla del Salisburgo parte a ritmi bassi. La squadra non gioca lentamente, però vuole controllare il gioco e iniziare attacchi ben orchestrati. Quando poi gli attaccanti o il trequartista ricevono la palla, la velocità cresce e il Salisburgo combina rapidamente usando solo pochi tocchi.
In fase di possesso il RB Salisburgo fa un uso interessante dei terzini e degli interni di centrocampo. I due esterni bassi, Andreas Ulmer e Stefan Lainer, che giocano anche nella Nazionale austriaca, costruiscono il gioco con tanti passaggi diagonali verso il centro. Ulmer e Lainer ricevono diversi passaggi sulla fascia, ma usano la posizione esterna solo per aprire spazio al centro e negli half-space.
Per tornare al centro, il RB Salisburgo lavora molto con i movimenti degli interni. Tre giocatori del rombo restano quasi sempre in posizione, mentre l’interno più vicino alla palla si stacca alla posizione iniziale. Può muoversi ad esempio attaccando la linea difensiva, prendendo un centrocampista avversario fuori posizione, così da aprire spazio per un passaggio diagonale del terzino verso il vertice alto del rombo o un attaccante. Altrimenti gli interni si offrono per passaggi verticali sulla fascia o vicino a un difensore centrale, per permette al terzino di posizionarsi più in alto nel campo. A volte tutto il rombo è posizionato centralmente, però in questo caso uno dei attaccanti supporta il terzino sulla fascia. Così il Salisburgo ha un rombo flessibile che adatta i propri movimenti alla fase difensiva avversaria.
Un problema strutturale di questo sistema è l’assenza di ampiezza in fase di possesso. Solo una delle due fasce viene coperta e per cambiare il gioco da un lato all’altro diventa importante muoversi. Un interno è a volte il primo a posizionarsi sul lato opposto. Molto più spesso è un terzino che arriva nel momento giusto per un cambio di gioco. Il terzino lontano dal pallone non sta sulla fascia e cerca di stabilizzare la struttura per non subire contropiedi. È difficile trovare il momento giusto per andare avanti e offrirsi per un cambio di gioco, un problema che tante squadre che usano questa formazione conoscono. Lainer e Ulmer invece sembrano essere capaci di trovare sempre il momento giusto e si offrono benissimo per i cambi di gioco.
I due terzini giocano tanti cross bassi e creano molte occasioni da gol – Ulmer ha già dieci assist in 23 partite di campionato. Altrimenti la squadra cerca di essere pericolosa con combinazioni nella fascia centrale del campo per entrare in area con passaggi bassi, usando solo pochi tocchi. L’intesa tra i giocatori offensivi è impressionante e nonostante l’altissima velocità e lo spazio ridotto al centro si trovano benissimo. Naturalmente alle combinazioni veloci a volte manca la precisione necessaria, ma il gegenpressing compensa questi errori trasformandoli in opportunità di riconquista in zona avanzata. Come da tradizione tedesca, a volte la squadra usa anche lanci lunghi per avanzare sul campo e per cercare di vincere le seconde palle.
Con il 4-3-1-2 si copre benissimo il centro del campo. I due attaccanti guidano il possesso avversario verso i terzini, che vengono subito pressati dall’interno di centrocampo vicino, Berisha o Haidara. L’interno lascia la sua posizione, a volte molto presto, però con l’attaccante che blocca l’half-space non è un problema. Contro i terzini bassi gli attaccanti pressano più larghi e gli interni stanno più al centro; contro terzini alti il pressing degli interni sulla fascia diventa invece più importante. Anche se si trova spazio al centro è molto difficile da usare, perché la formazione del Salisburgo si stringe subito, con gli attaccanti che pressano all’indietro.
Il RB Salisburgo non difende solo per non subire gol ma per segnare e vincere le partite. La squadra pressa velocemente e se l’avversario riesce a superare la prima linea, il pressing spesso continua e ci sono altri compagni di squadra che mettono il portatore della palla subito sotto grande pressione.
Contro il Borussia Dortmund i calciatori del Salisburgo hanno “cacciato” la palla per 180 minuti come pazzi, pressando con un’intensità straordinaria. Nella partita di ritorno ha avuto tante occasioni da gol in contropiede, senza sfruttarne una. Un aspetto forse decisivo che la squadra deve migliorare per la gara contro la Lazio.
Sarà interessante vedere come la Lazio riuscirà gestire il pressing e l’intensità del RB Salisburgo, praticamente sconosciuta in Italia. La Lazio parte di sicuro favorita, anche per il talento offensivo con cui potrebbe aggirare il pressing, affidandosi nelle situazioni più difficili alla capacità di Milinkovic-Savic di vincere i duelli aerei. Il RB Salisburgo però ha già dimostrato la sua grande qualità vincendo contro l’Olympique Marsiglia, la Real Sociedad e il Borussia Dortmund. Anche se la stagione europea del RB Salisburgo dovesse finire contro i biancocelesti, e anche se molti giocatori e lo stesso Marco Rose dovessero andare via in estate, il RB Salisburgo continuerà a lavorare guidato dalla propria filosofia: gli uomini passano, le idee restano.

Offline SAV

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Re:SS. LAZIO -- SALISBURGO
« Risposta #105 : Giovedì 5 Aprile 2018, 11:40:00 »
Oltre a Curva e Tevere Top, esauriti anche i Distinti.
Resteranno meno di 1000 biglietti in Tevere.
A questo punto, potrebbero aprire i Distinti Sud lato Tevere.

Offline JoeSlide

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Re:SS. LAZIO -- SALISBURGO
« Risposta #106 : Giovedì 5 Aprile 2018, 11:49:57 »
A Roma la parola Tranquillo non va mai, mai detta!

Non tranquillo per la vittoria nel senso che mi aspettavo la vittoria, tranquillo in generale, diciamo felice per la partita europea che ci aspetta stasera... Ira mi è entrata l’ansia.

Offline franz_kappa

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Re:SS. LAZIO -- SALISBURGO
« Risposta #107 : Giovedì 5 Aprile 2018, 11:53:49 »
A Roma la parola Tranquillo non va mai, mai detta!
Appunto. Io sto preoccupato assai, sia per stasera che per il ritorno (mi porto avanti).
Unico conforto, la promessa del consueto panino con frittata - da consumare nell'intervallo - che sarà preparato dalle amorevoli mani materne e recato da mio papà, immancabile sodale di stadio.  ;D
Buon viaggio, caro Piero.

Offline Jim Bowie

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Re:SS. LAZIO -- SALISBURGO
« Risposta #108 : Giovedì 5 Aprile 2018, 12:06:52 »
Non tranquillo per la vittoria nel senso che mi aspettavo la vittoria, tranquillo in generale, diciamo felice per la partita europea che ci aspetta stasera... Ira mi è entrata l’ansia.
La vera fine che ha fatto Tranquillo

A Roma pe dì: “Ammazza che finaccia!”,

se chiama in causa quella de Tranquillo,

ma fu er suo amico Anzioso, manco a dillo

a avè la peggio in tutta sta storiaccia.

A la ricerca, diventata assillo,

de la Felicità, annorno a caccia

ne l’Isola in cui invece er vortafaccia,

fu quelo de trovà un artro vessillo.

Quello che fu der re Sevizziatore,

der rito de irretì er catturato,

e appennelo ar palo dar posteriore.

Tranquillo, fintose morto ammazzato,

bevve er veleno e evitò er dolore,

Anzioso no e fu così impalato.


ma a Roma ancora si dice che finaccia ha fatto Tranquillo.
E' robba nostra da drento le mura!
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Offline Wasicu

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Re:SS. LAZIO -- SALISBURGO
« Risposta #109 : Giovedì 5 Aprile 2018, 12:26:19 »
----------------
Il RB Salisburgo non difende solo per non subire gol ma per segnare e vincere le partite. La squadra pressa velocemente e se l’avversario riesce a superare la prima linea, il pressing spesso continua e ci sono altri compagni di squadra che mettono il portatore della palla subito sotto grande pressione.
----------------

Ecco (forse)  la parte piu importante .... presa dal bravo gentlemen ....

Offline Amolalazio71

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Re:SS. LAZIO -- SALISBURGO
« Risposta #110 : Giovedì 5 Aprile 2018, 12:31:46 »
on buona sostanza stasera giochiamo contro una squadra a cui il Brasile di Pelé e il Real do Di Stefano avrebbero fatto le pippe :-\
Sono laziale e ne sono orgoglioso.
Non c' è sconfitta che mi allontani
Non c'è vittoria che mi sazi

Offline franz_kappa

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Re:SS. LAZIO -- SALISBURGO
« Risposta #111 : Giovedì 5 Aprile 2018, 12:36:53 »
on buona sostanza stasera giochiamo contro una squadra a cui il Brasile di Pelé e il Real do Di Stefano avrebbero fatto le pippe :-\
Non esageriamo. Credo li si possa ritenere sul livello del milan di sacchi che sfiorò il grande slam nel 1989-90. O, restando in territorio meneghino, sul livello dell'inter del Triplete. Un avversario molto difficile, senza dubbio, ma non insuperabile.

Stasera servirà l'impresa, insomma. Ma se la giocheremo come fosse una finale potremo farcela.
Serviranno testa e cuore. Ma soprattutto "palle", aggiungo. Ah, quanto rimpiango l'assenza di un Bergodi o di un Luzardi in difesa...  :(
In ogni caso confido nello Stellone.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline JoeSlide

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Re:SS. LAZIO -- SALISBURGO
« Risposta #112 : Giovedì 5 Aprile 2018, 12:53:47 »
La vera fine che ha fatto Tranquillo

A Roma pe dì: “Ammazza che finaccia!”,

se chiama in causa quella de Tranquillo,

ma fu er suo amico Anzioso, manco a dillo

a avè la peggio in tutta sta storiaccia.

A la ricerca, diventata assillo,

de la Felicità, annorno a caccia

ne l’Isola in cui invece er vortafaccia,

fu quelo de trovà un artro vessillo.

Quello che fu der re Sevizziatore,

der rito de irretì er catturato,

e appennelo ar palo dar posteriore.

Tranquillo, fintose morto ammazzato,

bevve er veleno e evitò er dolore,

Anzioso no e fu così impalato.


ma a Roma ancora si dice che finaccia ha fatto Tranquillo.
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Ah ok, io sono campano quindi ignoro certe sottilezze  :D
Fatto sta che adesso sono preoccupatissimo per stasera, ma al contempo fiducioso.

Offline gentlemen

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Re:SS. LAZIO -- SALISBURGO
« Risposta #113 : Giovedì 5 Aprile 2018, 13:20:18 »
Partita difficile, dovremmo essere bravi a ripartire velocemente e dovremmo sfruttare le fasce, e soprattutto evitare di farci rubare palla.
Scritto ciò, faccio notare che sui siti di corsport e gazzetta stasera non giochiamo.....che vergogna.

Offline Matita

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Re:SS. LAZIO -- SALISBURGO
« Risposta #114 : Giovedì 5 Aprile 2018, 13:24:50 »
40.000
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Offline SAV

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Re:SS. LAZIO -- SALISBURGO
« Risposta #115 : Giovedì 5 Aprile 2018, 13:43:08 »
40.000

Già superati credo.
Non capisco perché non aprano i distinti Sud, invece di aspettare di esaurire la Tevere.
Per chi non ha Sky, i Distinti sono molto più a buon mercato.

Offline Jim Bowie

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Re:SS. LAZIO -- SALISBURGO
« Risposta #116 : Giovedì 5 Aprile 2018, 14:03:56 »
Ah ok, io sono campano quindi ignoro certe sottilezze  :D
Fatto sta che adesso sono preoccupatissimo per stasera, ma al contempo fiducioso.
Basta che non sei Anzioso, perche' alla fine dell'ambaradan chi e' morto col palo ar culo e' stato proprio Anzioso ;)
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« Risposta #117 : Giovedì 5 Aprile 2018, 14:07:26 »
Fromazione ufficiale Red Bull

                            Neurer
Dilama Santos   Beckenbauer Nesta   Roberto Carlos

Jairznho   Gerson   Pele'     Tostao
   
     Verstappen       Ricciardo
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Offline Davide

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Re:SS. LAZIO -- SALISBURGO
« Risposta #118 : Giovedì 5 Aprile 2018, 14:32:14 »
Manca er piu' forte der monno interooooo....er puponeeeeee

Offline paperinik

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« Risposta #119 : Giovedì 5 Aprile 2018, 15:56:39 »
Secondo me stasera dovremmo fare una partita d'attacco senza pensarci troppo. Facciamo presto un gol e poi ci sarà da divertirsi. Se si inizia la partita a studiare gli avversari rischiamo uno 0 a 0. Subito all'arrembaggio con Anderson dentro.
Come si crea uno juventino?
Fate bollire l'acqua in una pentola, aggiungete un pizzico di pepe, un cucchiaio di sale e una manciata di cacca, ma attenzione a non metterne troppa altrimenti invece che lo juventino esce fuori il riomanista!