Dalla gazza di oggi:
La novità arriva in sordina, nascosta tra le pieghe del burocratese.Da domani nei nostri stadi gli steward saranno legittimati a eseguire perquisizioni, «attività di prefiltraggio e filtraggio» agli accessi e di «primo intervento» per evitare «indebiti accessi nell’impianto e garantire l’incolumità degli individui e prevenire o bloccare situazioni e condotte pericolose ». Lo dispone, in nome di una maggiore sicurezza, un decreto del Ministero dell’Interno datato 28 luglio e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 25 agosto 2011, che entrerà in vigore dopo i consueti 30 giorni di vacatio legis. Domani, appunto. Il decreto ministeriale ha per oggetto la definizione di «nuovi servizi ausiliari dell’attività di polizia affidati agli steward» e va ad integrare il decreto del Ministro dell’Interno dell’8 agosto 2007 («Organizzazione e servizio degli steward negli impianti sportivi »), ricollegandosi inoltre alla legge n. 41 del 2007 («Misure urgenti per la prevenzione e la repressione dei fenomeni di violenza connessi a competizioni calcistiche»), che prevede la possibilità di affidare gli steward «altri servizi ausiliari dell’attività di polizia per il cui espletamento non è richiesto l’esercizio di pubbliche potestà o l’impiego operativo di appartenenti alle Forze di polizia». Poteri più ampi Il testo, che richiama anche una risoluzione del Consiglio dell’Unione Europea, dispone in sostanza più ampi poteri per gli steward, i quali saranno ora legittimati ad eseguire all’ingresso degli stadi «controlli a campione manuali dell’abbigliamento e delle cose, mediante la tecnica del
pat-down, al fine di evitare l’introduzione all’interno dell’impianto sportivo di oggetti, strumenti e materiali illeciti, proibiti, atti ad offendere o comunque pericolosi per la pubblica incolumità».
Un ulteriore irrigidimento delle misure di prevenzione, dopo la contestatissima tessera del tifoso. Facile prevedere altre polemiche.