Autore Topic: Stadi di proprietá - SEQUEL  (Letto 8105 volte)

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bak

Re:Stadi di proprietá - SEQUEL
« Risposta #60 : Giovedì 8 Settembre 2011, 21:57:00 »
che poi, dati wikipedia, ha giocato una partita in meno con la Juve rispetto alla Lazio.

Offline MCM

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Re:Stadi di proprietá - SEQUEL
« Risposta #61 : Giovedì 8 Settembre 2011, 22:12:08 »

zorba

Re:Stadi di proprietá - SEQUEL
« Risposta #62 : Venerdì 9 Settembre 2011, 07:59:59 »
Comunque lo stadio della Juve è una ficata pazzesca [cit]





Effettivamente, non è malvagio...

 :-[

Offline Whistle

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Re:Stadi di proprietá - SEQUEL
« Risposta #63 : Venerdì 9 Settembre 2011, 10:03:57 »

Effettivamente, non è malvagio...

 :-[

Che spettacolo e che invidia!

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Re:Stadi di proprietá - SEQUEL
« Risposta #64 : Venerdì 9 Settembre 2011, 12:44:35 »
la trasferta a torino e' d'obbligo quest'anno!
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

zorba

Re:Stadi di proprietá - SEQUEL
« Risposta #65 : Venerdì 9 Settembre 2011, 12:50:58 »
A proposito di stadi, un bell'esempio dalla Lega Pro (in biancoceleste...).

(ilfattoquotidiano.it)



Calcio pulito. Spal prima squadra al mondo a finanziarsi con lo stadio fotovoltaico

60mila pannelli solari su 292mila metri quadrati di terreno per produrre 14 megawatt. La squadre estense che milita in Prima divisione della Lega Pro non si perde in scioperi come i colleghi di serie A. Il presidente Butelli: "detratti i costi di realizzazione in un anno guadagneremo quasi un milione di euro"

(di Marco Zavagli)

Calciatori viziati e società virtuose. È il clamoroso ossimoro scritto nei giorni scorsi dalla Spal 1907. La storica Società Polisportiva Ars et Labor, che negli anni ’60 riusciva a indispettire le grandi nei suoi sedici anni consecutivi in serie A, oggi milita mestamente in Prima Divisione di Lega Pro. Il suo campionato è appena iniziato, ma il suo piccolo scudetto può dire di averlo già vinto realizzando un’iniziativa unica tra le società professionistiche.

A Cassana, nell’immediata periferia nord di Ferrara, la società ha inaugurato ufficialmente il suo nuovo parco. Non il parco giocatori, già formato in sede di mercato, ma quello fotovoltaico. Una distesa di pannelli solari, ben 60mila, che occupano una superficie di 292mila metri quadrati. L’impianto, già attivo con la connessione alla rete avvenuta in agosto, sorge al di sopra dell’ex discarica di Hera (e quindi senza sottrarre neanche un briciolo di terreno all’agricoltura). Su questa superficie sono stati installati i 60mila pannelli inseguitori, montati su rotor meccanici capaci di seguire il movimento del sole per massimizzare l’acquisizione della luce.

Questo immenso campo dove si gioca la scommessa dell’energia rinnovabile è stato concepito per produrre 14 megawatt, pari al fabbisogno energetico di 7.000 famiglie. Detratti i costi di realizzazione, il presidente Cesare Butelli si attende un ritorno economico quantificabile in oltre il milione di euro a stagione.

Non male per un’idea “nata dalla forza della disperazione”, come confida il presidente Butelli: “eravamo alla ricerca di una opportunità per autofinanziarci e abbiamo intavolato un discorso con un imprenditore che verteva sulla costruzione di un nuovo stadio”. Dallo stadio di cemento ed erba si è passati quindi a immaginare uno stadio di vetro e fotocellule. “Era il gennaio 2010 – ricorda Butelli -; l’ipotesi ci piacque immediatamente e ora, dopo due anni di burocrazia, eccoci qua”.

Un progetto che per la sua portata innovativa farebbe impallidire anche le squadre della Premier League, capofila nelle strategie di marketing legate al mondo del pallone. Eppure la stessa Lega aveva arricciato il naso al pensiero di una attività così estranea all’ambito calcistico. “Per avere bilanci sani e non farsi tentare dal calcio scommesse – è la sferzata del presidente – servono sistemi virtuosi e noi, nonostante fino alla vigilia ci venisse rimproverato di fare solo propaganda, ci stiamo provando”.

Sistemi virtuosi per società virtuose… Questo mentre dall’altra parte del firmamento calcistico si assiste alle stelle dello sport nazionale pronte a incrociare le scarpette pur di non pagare l’ipotizzata tassa di solidarietà. E se i giocatori della Spal facessero sciopero? “È un’ipotesi alla quale non voglio nemmeno pensare, per quanto in serie C, campionato tanto più povero di quelli superiori, qualche motivo potrebbe anche esserci. Ma, se proprio devo scegliere, preferisco gli scioperi seri”.

CiPpi

Re:Stadi di proprietá - SEQUEL
« Risposta #66 : Venerdì 9 Settembre 2011, 13:01:20 »
se ho capito bene, non si tratta affatto di uno stadio, ma solo di un 'campo' fotovoltaico.

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Re:Stadi di proprietá - SEQUEL
« Risposta #67 : Venerdì 9 Settembre 2011, 13:08:39 »
infatti l'autore dell'articolo mi pare un po' confuso...

dici che non e' andato a ferrara a vedere?
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CiPpi

Re:Stadi di proprietá - SEQUEL
« Risposta #68 : Venerdì 9 Settembre 2011, 13:12:36 »
con quello che costano oggi giorno i panini all'autogrill?

zorba

Re:Stadi di proprietá - SEQUEL
« Risposta #69 : Venerdì 9 Settembre 2011, 13:14:48 »
Il progetto realizzato a Ferrara, potrebbe essere in effetti un sistema per ammortizzare i costi di uno stadio di proprietà (credo sia questo il senso dell'articolo).

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Re:Stadi di proprietá - SEQUEL
« Risposta #70 : Venerdì 9 Settembre 2011, 13:17:50 »
"Spal prima squadra al mondo a finanziarsi con lo stadio fotovoltaico"

gia' col titolo parte male...

magari al posto di stadio avrebbe potuto scrivere "con un campo fotovoltaico", tanto per dare una notizia corretta.
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CiPpi

Re:Stadi di proprietá - SEQUEL
« Risposta #71 : Venerdì 9 Settembre 2011, 13:20:59 »
Il progetto realizzato a Ferrara, potrebbe essere in effetti un sistema per ammortizzare i costi di uno stadio di proprietà (credo sia questo il senso dell'articolo).


si, ma senza lo stadio.

ma c'e' chi gia' ci aveva pensato...  ;)

Citazione da: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/05/26/'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)'-si-allo-stadio-della-lazio-si.html
...
Lo stadio avrà una capienza di 55mila posti, costerà sui 250-300 milioni, avrà una capienza di 55mila posti, e dovrebbe essere dotato di due calotte mobili della copertura principale (di circa 10.000 mq) con sistemi fotovoltaici per l' accumulo di energia solare.
...

zorba

Re:Stadi di proprietá - SEQUEL
« Risposta #72 : Venerdì 9 Settembre 2011, 16:59:12 »
Sarà bellissimo il nuovo stadio della Juventus, ma ho la netta sensazione che la Lazio sarà la prima squadra ospite a ... 'violarlo' in questo campionato (11 aprile 2012).

 8) 8) 8)

Offline LaLazioMia

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Re:Stadi di proprietá - SEQUEL
« Risposta #73 : Domenica 11 Settembre 2011, 10:44:42 »
Juventus, il nuovo stadio che si inaugura stasera non è solo una casa ma un passo verso il futuro
Il nuovo avveniristico stadio di Torino - 41mila posti a ridosso del campo - permetterà ai bianconeri, che sono l'unica squadra italiana ad averne la proprietà, di incassare 32 milioni l'anno con cui di proiettarsi verso il futuro e raggiungere i club più titolati - Giampiero Boniperti e Marcello Lippi attesi alla festa di inaugurazione
AAA
 
Il nuovo stadio della Juventus La prima notizia è che nessuno lo chiama stadio. Per tutti, dal Presidente Agnelli fino all’ultimo dei tifosi, quella che verrà inaugurata stasera è la nuova casa della Juventus. Già questo basterebbe a rendere l’idea della grandezza (e dell’importanza) che rappresenta la creazione di questo impianto costato ben 122 milioni di euro: 75 sono arrivati dalla Sportfive, che ha acquistato il naming rights, 22 dalla cessione dell’area commerciale adiacente a Nordiconad, gli altri 60 grazie ad un mutuo con il Credito Sportivo. A guardar bene però, sotto c’è di più, molto di più.

Quando le immagini della festa d’inaugurazione (che promette di essere spettacolare e di cui parleremo tra un po’) finiranno in archivio, alla Juventus resteranno prestigio e ricavi, che nei piani della dirigenza dovrebbero riportare la Vecchia Signora a competere con le grandi di tutta Europa. Facendo due calcoli infatti, ci si rende conto di come la Juventus si stia preparando a spiccare il volo, almeno in termini di fatturato.

Se nella stagione scorsa i ricavi derivanti dalla voce “stadio” erano stati solo dell’8%, per una cifra complessiva di 11,5 milioni di euro, nella prossima i bianconeri contano di incassare circa 32 milioni. Come? “Grazie all’aumentata capienza (si passerà dai 25.000 dell’Olimpico ai 41.000 del nuovo stadio, n.d.r.), al naming rights e ai servizi aggiuntivi, come Juventus Premium Club” ha spiegato martedì Francesco Calvo, direttore commerciale bianconero, che ha poi illustrato quello che sarà il vero obiettivo: raggiungere le big europee. “I ricavi da stadio nel nostro paese rappresentano circa il 13% degli introiti delle società, contro il 27 % di Inghilterra o Germania. Con questo impianto cercheremo di correggere un’anomalia tutta italiana”. Vero, perché la Juventus sarà la prima squadra dello Stivale ad avere uno stadio tutto suo. Il “Giglio” infatti (che tra l’altro fu inaugurato proprio contro la Juve il 15 Aprile 1995), dopo il fallimento della Reggiana appartiene al Tribunale di Reggio Emilia. Il nuovo impianto poi, avrà caratteristiche tipiche del nord Europa: 41.000 posti tutti a sedere, vicini al campo (la prima fila disterà solo 7,5 metri dal terreno di gioco, mentre l’ultima 49 metri) e senza barriere (il muretto che dividerà tifosi e giocatori sarà alto appena 110 cm), 4.000 posti auto, con conseguente potenziamento dei mezzi pubblici, evitando così le clamorose code in macchina assolutamente sconosciute in Inghilterra. Numeri importanti anche sul fronte mediatico: la tribuna stampa avrà 275 posti, mentre gli Sky box saranno addirittura 64. Ma le novità grosse arriveranno dall’utilizzo extracalcistico dello stadio: “Vogliamo cambiare la mentalità del tifoso – ha ribadito Calvo – allo stadio non c’è solo la partita, ma un mondo tutto da scoprire fatto di servizi eccellenti, momenti di entertainment ed eventi dedicati alle diverse tipologie di pubblico. Per le aziende poi, il Premium Club offre l’importante opportunità di unire calcio e business”.

Per la cronaca, a fianco all’impianto sorgono il centro commerciale “Area 12”, che sarà attivo a partire da ottobre e che ospiterà 60 negozi (tra cui un ipermercato) e, dalla prossima primavera, il museo della Juventus. Massima attenzione anche per i bambini, che potranno ingannare l’attesa pre – match nei 3 baby park da 50 posti l’uno. Il tutto, dovrebbe permettere allo stadio di vivere 7 giorni su 7 (ci saranno infatti 30 dipendenti fissi, che diventeranno 800 il giorno della partita) cosa normale all’estero (pensate che il visitatissimo Santiago Bernabeu di Madrid chiude solo l’1 gennaio e il 25 dicembre) ma assolutamente impensabile in Italia. La differenza tra il calcio nostrano e i campionati inglesi, tedeschi e spagnoli, sta tutta lì. E così, può capitare di vedere in semifinale di Champions League lo Schalke 04, che magari non avrà nomi altisonanti ma ha un impianto ritenuto da tutti uno dei migliori al mondo. Ecco perché l’inaugurazione di stasera ha il sapore della storia. Per non deludere nessuno, la Juventus ha deciso di fare le cose davvero in grande: la cerimonia, costata circa 2 milioni di euro, sarà curata da Marco Balich, Presidente di K – Events, che, tra i progetti più noti della sua luminosa carriera, annovera inaugurazione e chiusura dei XX Giochi Olimpici di Torino 2006. Questa sera all’ex Delle Alpi succederà di tutto: Linus e Cristina Chiabotto condurranno l’evento, che comincerà con un gustoso countdown che ripercorrerà tutti gli scudetti bianconeri (rigorosamente 29, cosa che farà storcere il naso a Massimo Moratti).

Lo spettacolo proseguirà poi tra giraffe (intese come macchine sceniche) travestite da zebre, 420 performer con la gobba, acrobati e sbandieratori. I momenti più toccanti però saranno altri: dal discorso di Andrea Agnelli (che precederà quello del sindaco di Torino Piero Fassino) alla Fanfara della Brigata Alpina Taurinense, che suonerà l’inno di Mameli mentre dagli spalti si alzeranno cartoncini tricolore. Si proseguirà poi con la discesa sul prato di Marcello Lippi, indimenticato allenatore di tanti successi, per arrivare all’attesissimo duetto Boniperti – Del Piero, che seduti sulla panchina da cui nacque la Juventus (la leggenda narra così) racconteranno le loro storie bianconere. E poi ancora tanto, tanto spettacolo, che culminerà con l’amichevole Juventus – Notts County, con i padroni di casa che giocheranno in maglia rosa. Quello infatti, era in origine il colore delle magliette juventine, fino a quando i soci, nel 1903, decisero di farsi mandare dall’Inghilterra delle divise più “professionali”. Da Nottingham arrivarono maglie a righe verticali bianche e nere, che la Juventus decise poi di adottare ufficialmente. Ecco spiegato dunque l’invito del Notts County al party d’inaugurazione del nuovo stadio. Che per il momento non ha ancora un nome. Ad oggi si chiama “Juventus Stadium”, in attesa che la “Sportfive” trovi lo sponsor che darà il nominativo (oltre che tanti soldi). I tifosi avrebbero voluto che la nuova casa bianconera avesse portato il nome di Gaetano Scirea, storica bandiera del club deceduta nel 1989, ma alla fine hanno prevalso le logiche commerciali ed economiche. Perché la Juventus questa sera entrerà ufficialmente nel futuro, fatto di pochi sentimenti e di molti soldi. Con tutto quello che ciò comporta, nel bene e nel male.

Lotito VATTENE , speculatore immobiliare e taglieggiatore dei professionisti del tifo.. Devi da caccia' li sordi tua come ha fatto a giuve.
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

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« Risposta #74 : Domenica 11 Settembre 2011, 11:57:09 »
Domanda:
Lo stadio della Juve è costato 130 mln (compreso di demolizione del delle Alpi), stadio + centro commerciale.
Mentre il 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)' parlava di in costo per noi di circa il doppio (senza demolizioni importanti).

A Torino hanno un proprio conio?
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« Risposta #75 : Domenica 11 Settembre 2011, 12:36:51 »
Lo stadio è bello... Ma il campo è molto scadente!
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Re:Stadi di proprietá - SEQUEL
« Risposta #76 : Domenica 11 Settembre 2011, 12:39:57 »
gli amministratori di torino evidentemente non sono come le sanguisughe nullafacenti che popolano gli uffici del potero romano.
Lotito avrà rifiutato di pagare milioni di mazzette.
Questa l' unica spiegazione per la quale noi non abbiamo il nostro stadio.

Offline Fraplaya

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Re:Stadi di proprietá - SEQUEL
« Risposta #77 : Domenica 11 Settembre 2011, 15:02:50 »
-------------------------

fish, il mio e' un discorso provocatorio, so che i terreni non si scambiano come le figurine, per quanto cedendo 1 mq per acquisirne 20, di cui in futuro il Comune puo' renderne edificabili la meta' sarebbe a mio avviso un affare per entrambe le parti, e secondo il tuo ragionamento anche per la collettivita'.

resta il fatto che gli interventi di alemanno e compagnia cantante sul tema, vanno presi per quelli che sono: spot personali volti a farsi pubblicita' cercando di mistificare l'obiettiva realta' di fatti che si e' di fronte a una classe politica incapace di far alcunche', senza idee e senza fantasia, legata alle lobby che li muovono e di cui sono rappresentanti.
Imho
"l'attacco fa vendere i biglietti, ma la difesa fa vincere le partite" (V.Lombardi)

Offline disabitato

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Re:Stadi di proprietá - SEQUEL
« Risposta #78 : Mercoledì 21 Settembre 2011, 23:50:53 »
up

seconda partita in uno stadio senza barriere, e primo pizzone volato da parte di un tifoso juventino nei confronti di un giocatore del bologna.

tutto ripreso dalle telecamere di sky.

Se il coglione non viene arrestato allora siamo veramente un paese senza palle.

Ottimo il contributo di Buffon in merito: "uno schiaffo non ha mai ucciso nessuno".
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Offline NebbiaBiancoceleste

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Re:Stadi di proprietá - SEQUEL
« Risposta #79 : Giovedì 22 Settembre 2011, 00:39:49 »
la merdentus nell'arco di 25 anni ha cambiato 4 stadi:
comunale
delle alpi
comunale restrutturato (molto bello)
ultimo
oltre a giocare le partite di coppa a san siro e in diversi posti d'italia

solo loro. un cancro x l'italia (come la fiat del resto....).