Autore Topic: ... ma non sarebbe meglio che il sig. G. Petrucci ...  (Letto 3375 volte)

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CiPpi

Re:... ma non sarebbe meglio che il sig. G. Petrucci ...
« Risposta #40 : Mercoledì 7 Settembre 2011, 08:45:41 »
...

opinione condivisibilissima la tua e che cosi' posta e' un po' piu' (assai ;) ) inerente al topic, che usufruirebbe in maniera positiva di esempi come quello del nuoto e/o del ciclismo di BK, piu' di certe richieste di chiarimenti  8).

tanto piu' che ad esempio, prendendo atto del fatto che oggi il CONI si ritrova con un'entrata sostanziale in meno, il Totocalcio, allora la diatriba potrebbe assumere anche un aspetto differente con Petrucci che, qualora Lazio e aesse avessero un loro stadio, o anche cominciassero a prendere la 'giusta' (commercialmente parlando) percentuale sulle vendite di bibite, alimenti ed altro, si vedrebbe diminuire un'altra 'maggiore' entrata.

d'altro canto pero' ho esperienza di grande aziende, non il CONI ma l'Aeroporti di Roma, e il quadro fatto da WZ non mi sorprende affatto, facendomi pensare che quello che vale per l'uno vale anche per l'altro, anche in termini di gestione delle risorse.

mia impressione, riguardo allo stato dello sport italiano in generale, non e' differente da quella su molti altri 'stati' di cose in Italia.

e cioe' che finche' fa verdura, si campa, approfittando dell'exploit del grande campione che ottiene ottimi risultati, pero' poi non si e' capaci di 'costruire' su quei successi.

del resto anche il calcio italiano, con il problema cronico dei giovani, mostra esattamente gli stessi segni di degrado.

ma questo, appunto, mi pare un discorso che si puo' applicare a (quasi) tutto in Italia, non solo allo sport.

Offline aquilafelyx

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Re:... ma non sarebbe meglio che il sig. G. Petrucci ...
« Risposta #41 : Mercoledì 7 Settembre 2011, 09:14:29 »
provate ad immaginare i risultati dello sport italiano senza il contributo dei gruppi sportivi militari , sarebbe uno scenario veramente desolante , ed in questo quadro si inserisce la gestione del coni , un carrozzone che svolge funzione politica invece di promozione e sviluppo dello sport , un'elefantiaca struttura che sottrae risorse al sistema produttivo , come la burocrazia e la pletora di politici che parassitariamente succhiano la linfa all'Italia
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Offline Fulcanelli

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Re:... ma non sarebbe meglio che il sig. G. Petrucci ...
« Risposta #42 : Mercoledì 7 Settembre 2011, 12:46:21 »
Se parliamo di Petrucci vs Lotito, vi siete persi una rabbiosa intervista fatta a Petrucci da Guido Boffo su La stampa di domenica 28 agosto.
Petrucci viene sfruculiato ripetutamente dal giornalista su Lotito, ma non risponde, non ne fa il nome. Il numero 1 del CONI parla dei presidente del calcio definendoli "sfasciatutto" "Contro la loro arroganza c'è la legge" minaccia. Il vero mazzolatore di Lotito è Boffo che infila queste perle.
"Petrucci ce l'ha con i presidenti sfasciatutto...Uno in particolare: Claudio Lotito..." [anche se il nome di Lotito non viene fatto da Petrucci]
A margine dell'affermazione petrucciana sui "presidenti sfasciatutto in esilio" che vorrebbero silurare Abete chiosa in parentesi: (è un riferimento a Lotito ndr).
In una domanda sui presidenti del calcio, Boffo li identifica nei presidente dei grandi club, aggiungendo però "E poi c'è Lotito, l'inibito senza inibizioni...".
---------
Non posso affermarlo come fatto certo, ma mi sembra una quelle tipiche interviste telecomandate, che si usano fare quando qualcosa non si può dire direttamente: si chiama il giornalista amico e si lascia fare a lui. E' il giornalista Boffo, ad esempio, a ventilare che Petrucci possa commissariare la FIGC (in pratica una minaccia).

Un'altra questione sollevata nell'intervista è il conflitto di interessi di Beretta tra Unicredit e Lega. Il conflitto di interessi, noi sappiamo, è nel fatto che Unicredit è proprietario delle merdacce, ma di loro non si parla. Se non fosse per tale aspetto, perché Beretta uomo Unicredit sarebbe in conflitto con il governo della Lega calcio? Non si capisce.
E poi, dov'erano Petrucci e Boffo quando la Lega era in mano a Galliani, uomo di quella Mediaset che aveva i diritti esclusivi del calcio Tv non satellitare?
-----------------------
Ultimo aspetto dell'intervista: lo status dello sport italiano, non solo del calcio. Per Petrucci il calcio con lo sciopero ha fatto una cattiva figura all'estero, ma per fortuna a rivalutare l'immagine dello sport italiano ci sono le vittorie della Pellegrini e della pallanuoto. Boffo trascrive ed evita di parlare dell'atletica che ha fatto malissimo ai mondiali, con gli stessi giornali che hanno scritto di una "Italia che ha toccato il fondo". Il solerte giornalista evita di parlarne, di obiettare che la Pellegrini è la foglia di fico dietro cui nascondere la decadenza dello sport olimpico italiano...
Nessun presidente del CONI lo dirà mai, ma il sistema andrebbe riformato tutto.
Nessun altro paese al mondo, invece di avere al più un ministero dello sport e della gioventù, delega la conduzione dell'intero sport nazionale al Comitato Olimpico locale, fornendolo di quattrini (attualmente 450 milioni annui) per operare come vuole e impiegandoli a suo esclusivo giudizio.
E magari il CONI fosse un ministero, perché nessun ministero ha sedi regionali e provinciali, con relative spese, come li ha il CONI.
Un'altra vergogna del sistema è che di quei fondi pubblici allo sport dei cittadini, dei comuni mortali, va anche meno del 5%, ed è già un progresso perché fino agli anni '90 si dava circa 1,50%.
Ciò comporta che lo sport italiano sia tutto tarato (e lo sia sempre stato) sui bisogni dello sport olimpico e non su quello che sarebbe un diritto dei cittadini per garantirsi salute, socializzazione e altro.
Sarebbe tempo di cambiare, non fosse altro perché questo potere del CONI risale al 1942, quando Mussolini ne fece lo strumento per controllare lo sport e la gioventù nazionale.
Oggi inoltre le competenze sul cosiddetto sport di cittadinanza sono teoricamente affidate alle Regioni, che però lavorano un po' a casaccio mancando la prevista legge di indirizzo dello Stato, e trovandosi sul territorio in conflitto di competenze con il CONI. La legge di indirizzo hanno provato a scriverla in diversi, ma non è mai andata nemmeno in discussione.
Indovinate un po' perché.

CiPpi

Re:... ma non sarebbe meglio che il sig. G. Petrucci ...
« Risposta #43 : Mercoledì 7 Settembre 2011, 13:24:52 »
ti riferisci a questa?

Petrucci: ''Campionato fermo per colpa di presidenti sfasciatutto''
(Adnkronos) ultimo aggiornamento: 28 agosto, ore 11:38
Roma - (Adnkronos) - Il presidente del Coni, in un'intervista a 'La Stampa', furioso per lo slittamento della prima giornata del campionato di Serie A: ''hanno deciso di far saltare il tavolo senza un vero e proprio oggetto del contendere''. E blinda il numero uno della Federcalcio: ''Abete rimarrà al suo posto'' . Beretta: "Consob del calcio? Giusto, serve una rifondazione del pallone"
             
 Roma, 28 ago. - (Adnkronos) - "Il calcio apripista della Cigl, l'autunno caldo lo inauguriamo noi". Il presidente del Coni, Gianni Petrucci e' furioso per lo slittamento della prima giornata del campionato di Serie A, colpa di "presidenti sfasciatutto" che hanno deciso di far saltare il tavolo della serie A "senza un vero e proprio oggetto del contendere", afferma il numero uno dello sport italiano in una intervista alla Stampa. Il presidente del Coni blinda il numero uno della Federcalcio Giancarlo Abete ed avanza dubbi sul presidente della Lega Calcio Maurizio Beretta e il suo doppio incarico.

"C'e' chi in pubblico dichiarava di essere contrario allo scontro frontale con l'assocalciatori e in Lega si vestiva da falco. Prendiamo l'accordo ponte proposto da De Laurentiis e accolto dal sindacalista Tommasi. De Laurentiis chiamava Beretta e il presidente di Lega, il suo presidente, non si faceva trovare", accusa Petrucci. "La questione dei fuori rosa interessa pochi club di serie A che hanno voluto comprare troppo, ma nessuno li ha obbligati a farlo", commenta Petrucci che sul contributo di solidarieta' aggiunge: "il tipico falso problema. La manovra finanziaria non e' ancora legge, non sappiamo quali modifiche verranno apportate al decreto e in ogni caso nelle ultime ore ci sono state le dichiarazioni distensive del ministro Calderoli. In questa vicenda manca l'oggetto del contendere eppure ci si scalda come se in ballo ci fossero le tavole di Mose'".

Petrucci difende poi a spada tratta Abete. "Facciamo chiarezza Abete rimarra' al suo posto. E' una persona seria e corretta, ha fatto tutto quello che era nelle sue possibilita' per evitare questo strappo.

"Rispetto a 20 anni fa oggi e' molto piu' difficile dirigere il calcio. Quando eravamo i primi nel mondo non c'era questo nervosismo, l'ansia di recuperare il terreno perduto. Noi ci auguriamo che il Parlamento metta mano ai problemi del settore, dalla legge sugli stadi alla tutela dei marchi, ma il Paese ha problemi molto piu' seri", sottolinea il presidente dello sport italiano.

"Io non ce l'ho con i presidenti indistintamente. Piuttosto e' innegabile che il clima in Lega calcio sia cambiato. Ricordo un mondo solidale, adesso vanno d'accordo solo a Natale, poi tutti in ordine sparso", continua Petrucci. "Ma non e' che se qualcuno grida piu' forte di Abete, allora Abete e' un incapace. Non lascero' che venga dimissionato dai presidenti sfasciatutto in esilio", sottolinea riferendosi a Lotito. Sulla possibilita' di commissariare la Lega Calcio, ''dico solo che cosi' non si puo' andare avanti, e chi pensa che il Coni non abbia poteri o strumenti giuridici per intervenire, si sbaglia'', dichiara.

Infine su Beretta prosegue, "non ricordo un presidente di Lega che disertasse la riunione degli arbitri alla vigilia del campionato. Un fatto gravissimo. Un mese fa il doppio incarico con Unicredit non andava bene ai club, adesso improvvisamente puo' starci. Qualche dubbio invece comincia a sollevarlo. Forse gli manca la serenita' necessaria per continuare a operare nel calcio". Il presidente del Coni e' ad ogni modo convinto che "alla fine un accordo si trovera'", perche' ''i club non sono in grado di resistere a lungo senza incassi". Per l'immagine dello sporto italiano, conclude Petrucci, "l'astensione del calcio e' un brutto colpo, non il colpo del ko".

Offline Rebecca

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Re:... ma non sarebbe meglio che il sig. G. Petrucci ...
« Risposta #44 : Mercoledì 7 Settembre 2011, 13:32:21 »



Leggere riflessioni di questo tipo sulla stampa,o sui forum sparsi qua e là,è sempre più difficile.
Grazie Fulcanelli!
La Lazio mia, in cima ar monno c'è la Lazio mia...

Offline Fulcanelli

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Re:... ma non sarebbe meglio che il sig. G. Petrucci ...
« Risposta #45 : Mercoledì 7 Settembre 2011, 13:34:03 »
Sì, si fa riferimento proprio a quell'intervista.
Sintomatico è anche che un'agenzia di stampa ne abbia data subito una sintesi. Ma essendo sintesi, sono scomparsi gli accenni a Lotito.

Offline WombyZoof

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Re:... ma non sarebbe meglio che il sig. G. Petrucci ...
« Risposta #46 : Mercoledì 7 Settembre 2011, 14:06:26 »
Se parliamo di Petrucci vs Lotito, vi siete persi una rabbiosa intervista fatta a Petrucci da Guido Boffo su La stampa di domenica 28 agosto.
Petrucci viene sfruculiato ripetutamente dal giornalista su Lotito, ma non risponde, non ne fa il nome. Il numero 1 del CONI parla dei presidente del calcio definendoli "sfasciatutto" "Contro la loro arroganza c'è la legge" minaccia. Il vero mazzolatore di Lotito è Boffo che infila queste perle.
"Petrucci ce l'ha con i presidenti sfasciatutto...Uno in particolare: Claudio Lotito..." [anche se il nome di Lotito non viene fatto da Petrucci]
A margine dell'affermazione petrucciana sui "presidenti sfasciatutto in esilio" che vorrebbero silurare Abete chiosa in parentesi: (è un riferimento a Lotito ndr).
In una domanda sui presidenti del calcio, Boffo li identifica nei presidente dei grandi club, aggiungendo però "E poi c'è Lotito, l'inibito senza inibizioni...".
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Non posso affermarlo come fatto certo, ma mi sembra una quelle tipiche interviste telecomandate, che si usano fare quando qualcosa non si può dire direttamente: si chiama il giornalista amico e si lascia fare a lui. E' il giornalista Boffo, ad esempio, a ventilare che Petrucci possa commissariare la FIGC (in pratica una minaccia).

Un'altra questione sollevata nell'intervista è il conflitto di interessi di Beretta tra Unicredit e Lega. Il conflitto di interessi, noi sappiamo, è nel fatto che Unicredit è proprietario delle merdacce, ma di loro non si parla. Se non fosse per tale aspetto, perché Beretta uomo Unicredit sarebbe in conflitto con il governo della Lega calcio? Non si capisce.
E poi, dov'erano Petrucci e Boffo quando la Lega era in mano a Galliani, uomo di quella Mediaset che aveva i diritti esclusivi del calcio Tv non satellitare?
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Ultimo aspetto dell'intervista: lo status dello sport italiano, non solo del calcio. Per Petrucci il calcio con lo sciopero ha fatto una cattiva figura all'estero, ma per fortuna a rivalutare l'immagine dello sport italiano ci sono le vittorie della Pellegrini e della pallanuoto. Boffo trascrive ed evita di parlare dell'atletica che ha fatto malissimo ai mondiali, con gli stessi giornali che hanno scritto di una "Italia che ha toccato il fondo". Il solerte giornalista evita di parlarne, di obiettare che la Pellegrini è la foglia di fico dietro cui nascondere la decadenza dello sport olimpico italiano...
Nessun presidente del CONI lo dirà mai, ma il sistema andrebbe riformato tutto.
Nessun altro paese al mondo, invece di avere al più un ministero dello sport e della gioventù, delega la conduzione dell'intero sport nazionale al Comitato Olimpico locale, fornendolo di quattrini (attualmente 450 milioni annui) per operare come vuole e impiegandoli a suo esclusivo giudizio.
E magari il CONI fosse un ministero, perché nessun ministero ha sedi regionali e provinciali, con relative spese, come li ha il CONI.
Un'altra vergogna del sistema è che di quei fondi pubblici allo sport dei cittadini, dei comuni mortali, va anche meno del 5%, ed è già un progresso perché fino agli anni '90 si dava circa 1,50%.
Ciò comporta che lo sport italiano sia tutto tarato (e lo sia sempre stato) sui bisogni dello sport olimpico e non su quello che sarebbe un diritto dei cittadini per garantirsi salute, socializzazione e altro.
Sarebbe tempo di cambiare, non fosse altro perché questo potere del CONI risale al 1942, quando Mussolini ne fece lo strumento per controllare lo sport e la gioventù nazionale.
Oggi inoltre le competenze sul cosiddetto sport di cittadinanza sono teoricamente affidate alle Regioni, che però lavorano un po' a casaccio mancando la prevista legge di indirizzo dello Stato, e trovandosi sul territorio in conflitto di competenze con il CONI. La legge di indirizzo hanno provato a scriverla in diversi, ma non è mai andata nemmeno in discussione.
Indovinate un po' perché.

eccellente commento delle spericolate esibizioni pubbliche, al limite del reato di diffamazione, del petrucci, incluse interviste sotto dettatura  come quelle commissionate ad alberto costa.

poi succede che una società di pallavolo di provincia non trova una palestra dove fare allenamenti e partite. e intanto al coni mangiano, mangiano, mangiano... per non dire altro.
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

CiPpi

Re:... ma non sarebbe meglio che il sig. G. Petrucci ...
« Risposta #47 : Mercoledì 7 Settembre 2011, 14:19:15 »
Sì, si fa riferimento proprio a quell'intervista.
Sintomatico è anche che un'agenzia di stampa ne abbia data subito una sintesi. Ma essendo sintesi, sono scomparsi gli accenni a Lotito.

no, no, i riferimenti sono rimasti.

molto velati, ma sono rimasti.

Citazione
...Il presidente del Coni, Gianni Petrucci e' furioso per lo slittamento della prima giornata del campionato di Serie A, colpa di "presidenti sfasciatutto" che hanno deciso di far saltare il tavolo della serie A "senza un vero e proprio oggetto del contendere", afferma il numero uno dello sport italiano in una intervista alla Stampa.
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Ma non e' che se qualcuno grida piu' forte di Abete, allora Abete e' un incapace. Non lascero' che venga dimissionato dai presidenti sfasciatutto in esilio", sottolinea riferendosi a Lotito.
...

poi, a mio avviso c'e' la perla del

Citazione
...
La questione dei fuori rosa interessa pochi club di serie A che hanno voluto comprare troppo,
...

considerato che la Lazio a chi legge i giornali e' stata negli ultimi 3 anni l'unica ad avere il problema, io sono portato a fare il classico 2+2.

penso andrebbe ricordato un altro articolo apparso lo stesso giorno,

...
L’anarchia che oramai si è impadronita della repubblica del pallone ha convinto il Coni a passare da un atteggiamento sostanzialmente defilato a uno di più deciso interventismo. Nelle giornate calde che hanno portato alla proclamazione dello sciopero da parte dei calciatori, Gianni Petrucci, che del Comitato olimpico è il rispettato numero uno, ha infatti tessuto una rete di contatti così fitta da potersi fare un’idea precisa di quanto, al di là delle versioni di comodo e della demagogia galoppante, sia in realtà accaduto.
Così, al Foro Italico, comparando le scelte dell’ala più oltranzista della Lega di serie A (impermeabile a qualsiasi proposta di mediazione) a quello dell’Aic e della Federcalcio (disponibili comunque a salvaguardare la sacralità del campionato in presenza di un accordo ponte), ci si è resi conto di trovarsi in presenza di una vera e propria serrata più che di uno sciopero in senso classico. In particolare Petrucci, deciso a scongiurare il rischio di un braccio di ferro ad oltranza, ha individuato nell’asse Lotito-Beretta il cuore del problema e in questa chiave il fatto che venerdì il numero uno della Lega si sia negato il telefono ad alcuni presidenti (De Laurentiis, Cellino e Zamparini in primis) favorevoli alla mediazione formulata dal leader sindacale Damiano Tommasi viene ritenuto gravissimo. Per disinnescare l’intesa tra Lotito e Beretta che in ambito federale hanno ribattezzato “Dimmi Claudio” proprio per la stretta comunanza con il patron della Lazio, il Coni intende battere tre strade.
Allo scadere dell’inibizione rimediata giusto per avere accusato Petrucci di atteggiamento prossimo all’estorsione nella vicenda dell’affitto dello stadio Olimpico (Lotito infatti è squalificato fino al 15 settembre) il Coni invierà una lettera ad Abete ricordandogli che tanto l’articolo 7.4 comma 7, dei “Principi fondamentali per gli statuti delle Federazioni” quanto l’articolo 29 comma 1, dello statuto della stessa Figc, avvertono che “non possono essere eletti coloro che abbiano in essere controversie giudiziarie con il Coni, le Federazioni o contro altri organismi riconosciuti del Coni stesso”. Abete, in sostanza sarà costretto a far decadere Lotito dalla carica di consigliere federale della Federcalcio visto che, a tutt’oggi, il Coni reclama da lui la somma di 723.000 euro, sempre in relazione alla querelle dello stadio Olimpico.
Se poi il clima non dovesse rasserenarsi nei prossimi giorni, Petrucci potrebbe esercitare pressioni anche nei confronti di Beretta, invitando la Federcalcio ad attivare il suo Ufficio Inchieste per gli illeciti rapporti da lui intrattenuti con l’amicone laziale inibito(Moratti per un pranzo di lavoro con lo squalificato Preziosi fu “fermato” per 3 mesi). Di certo il Coni porrà pure la questione del conflitto di interessi in cui si è andato a ficcare Beretta, dal 14 marzo presidente della Lega di serie A, ma pure addetto alle relazioni esterne di Unicredit. Che per chi avesse un vuoto di memoria, possiede almeno il 40% delle azioni della Roma all’americana.


che, se non sbaglio fu scritto da Alberto 'Lotito-palla-al-piede' Costa, e poi rileggere alcuni passaggi

Citazione
...
Il presidente del Coni...avanza dubbi sul presidente della Lega Calcio Maurizio Beretta...
...l'accordo ponte proposto da De Laurentiis e accolto dal sindacalista Tommasi. De Laurentiis chiamava Beretta e il presidente di Lega, il suo presidente, non si faceva trovare...
...Un mese fa il doppio incarico con Unicredit non andava bene ai club, adesso improvvisamente puo' starci. Qualche dubbio invece comincia a sollevarlo. Forse gli manca la serenita' necessaria per continuare a operare nel calcio...

Offline BobLovati

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Re:... ma non sarebbe meglio che il sig. G. Petrucci ...
« Risposta #48 : Mercoledì 7 Settembre 2011, 16:51:41 »
Ringrazio quelli che hanno postato tutti i " pizzini " piú sopra; nello stesso tempo dire che, VOLENDO, questo topic potrebbe portare molta luce sulle problematiche dello sport italiano, sottomesso al CONI, che ne fa quello che vuole.
È di poco fa l´ennesima sconfitta del basket con Israele, mica con in " dream team USA ".
Ed anche, senza molti dubbi oramai, luce sulle permanenza da 3 anni della " legge sugli stadi di proprietà " alla Camera ( o al Senato, non ricordo ); sistemi e medtodi che meriterebbero parole ed aggettivi che non voglio neppure menzionare, per non dare a questa gente, motivi di fare le vittime dei forum dei tifosidaaaaLaaazziiiooooo    8) 
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline Centurio

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Re:... ma non sarebbe meglio che il sig. G. Petrucci ...
« Risposta #49 : Giovedì 8 Settembre 2011, 16:16:45 »
io penso che il signor petrucci farebbe bene a vendere le fave al mercato e lasciare il pace lo sport italiano.
sine pennis volare haud facile est

Offline WombyZoof

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Re:... ma non sarebbe meglio che il sig. G. Petrucci ...
« Risposta #50 : Giovedì 8 Settembre 2011, 16:41:08 »
per me è sbagliato misurare direttamente l'efficienza e l'efficacia del coni con le vittorie dei singoli campioni o squadre.    ti esce fuori il singolo fenomeno, e te petrucci te ne vai in giro tronfio a dire quanto sei bravo. 

intanto mancano palestre e strutture per lo sport in tante realtà di provincia, dove per andare avanti genitori e dirigenti devono disperatamente trovare sponsor o tassarsi personalmente per pagare gli affitti.
e sapete perché? perché dalle rispettive federazioni non arrivano soldi.  non arrivano perché se li mangiano in stipendi per  quantità esorbitanti di impiegati e dirigenti, e in spese accessorie non finalizzate agli scopi istituzionali.   

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Offline Fulcanelli

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Re:... ma non sarebbe meglio che il sig. G. Petrucci ...
« Risposta #51 : Giovedì 8 Settembre 2011, 19:23:46 »
per me è sbagliato misurare direttamente l'efficienza e l'efficacia del coni con le vittorie dei singoli campioni o squadre.    ti esce fuori il singolo fenomeno, e te petrucci te ne vai in giro tronfio a dire quanto sei bravo. 

intanto mancano palestre e strutture per lo sport in tante realtà di provincia, dove per andare avanti genitori e dirigenti devono disperatamente trovare sponsor o tassarsi personalmente per pagare gli affitti.
e sapete perché? perché dalle rispettive federazioni non arrivano soldi.  non arrivano perché se li mangiano in stipendi per  quantità esorbitanti di impiegati e dirigenti, e in spese accessorie non finalizzate agli scopi istituzionali.   

E sì che ci hai preso. Oggi non lo so, ma fino a qualche anno fa il CONI spendeva circa il 70% per il mantenimento di se stesso (inteso come mondo olimpico federale e le sue strutture periferiche).