Autore Topic: Capocchiano tra i proprietari del Piacenza  (Letto 1364 volte)

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oizaL

Capocchiano tra i proprietari del Piacenza
« : Sabato 3 Settembre 2011, 18:58:53 »

Grande Berardino! Ah, notare Marco Lanna (agguanta la palla...) come direttore sportivo.

"A poche ore, ormai, dall’inizio del campionato di Prima Divisione, comincia ad assumere contorni più precisi la nuova compagine societaria del Piacenza Calcio. Ma chi c’è nelle nuova compagine? Qualcosa esce: si tratta di sei imprenditori, nessuno piacentino, che fanno capo a un milanese che ha interessi importanti in Spagna, dove è anche presidente di una banca. Fra i suoi soci, un ex-calciatore della Lazio: Dino Capocchiano, che opera già a Piacenza nel settore della logistica (è titolare della Coesi Group, presente anche a Reggio Emilia). I movimenti svolti fino ad ora sono tutti attribuibili alla nuova cordata, dalla scelta del tecnico Monaco a quella del diesse Marco Lanna. E lo stesso vale per la campagna acquisti".

Offline SAV

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Re:Capocchiano tra i proprietari del Piacenza
« Risposta #1 : Sabato 3 Settembre 2011, 19:22:04 »
Ricordo un Lazio-Samp visto in curva Nord con una contestazione feroce contro la società e Dino Zoff.
Gli unici momenti in cui abbiamo incitato la squadra sono stati al momento dell'ingresso in campo di Berardino, quando è partito il coro: Eh Caaaaapocchiano facci un gol!  Eh Capocchiano facci un gol!  Eh Capocchiano! Capocchiano! Capocchiano! Facci un gol!

Ne ho trovato menzione anche in Lazio Wiki :D

16 maggio 1992 - 2526 - Campionato di Serie A 1991/92 - XXXIII giornata
LAZIO: Fiori, Bergodi, Sergio, Bacci (69' Capocchiano), Corino, Soldà, Melchiori, Doll, Neri, Sclosa, Ruben Sosa. A disp.: Orsi, Vertova, Verga. All. Zoff.
SAMPDORIA: Pagliuca, Mannini (46' Invernizzi), Katanec, Pari, Vierchowod, Lanna, Lombardo, Cerezo (57' Silas), Vialli, Buso, Bonetti II. A disp.: Nuciari, Orlando, Bonetti I. All. Pezzotti. D.T. Boskov.
Arbitro: Sig. Luci (Firenze).
Marcatori: 13' Doll, 32' Buso, 76' Buso.
Note: Ammoniti: Invernizzi, Corino. Antidoping: Orsi, Doll, Vierchowod, Vialli.
Spettatori: paganti 5.595, incasso L. 123.015.000, abbonati 20.556, quota L. 553.524.771.
Scheggiato il monumento, scritte e cartacce intorno al piedistallo di padre della patria. Se Zoff e' un mito, ieri e' stata la giornata del disonore.Lazio sulla collina di una partita che la Sampdoria ha raggiunto senza la fatica di arrampicarsi, anzi pedalando come se fosse in discesa, a parte una ventina di minuti di teorica rincorsa al gol di Doll. Fischi e dileggi, ironie e volgarita' , grandina di tutto, su tutti i laziali e per l' intera partita. Ma incessantemente, e senza pieta' , sull' allenatore. Striscione: "P. Cayard in panchina, D. Zoff sulla banchina". Altro striscione: "Dino, Torino ti ama... tornaci". E poi la fatua ammirazione per gli elementari rinvii di Fiori, spesso imputato di nequizie e sempre difeso da Zoff. E ancora le provocatorie invocazioni a Capocchiano, il rincalzo piu' scarso, che venti secondi dopo aver sostituito Bacci, scatta in contropiede solitario verso Pagliuca, si attarda sulle sue gambe legnose e calcia contro il portiere che nel frattempo ha gia' chiuso la porta. Applausi veri, invece, solo per il tedesco Doll che gioca un grande primo tempo annichilendo Pari e trova il modo di fare gol quasi subito (13' ), dopo un errore di Lanna in disimpegno, rapido servizio di Neri, scavalcamento del diretto avversario, diagonale secco nell' angolo destro di Pagliuca. Il migliore di quelli che mercoledi' a Wembley giocheranno contro il Barcellona per vincere la Coppa dei Campioni e' stato Buso, l' unico che a Londra iniziera' sicuramente in panchina, e questo spiega con massima eloquenza, chi avesse voglia e bisogno di impegnarsi e chi dovesse esclusivamente guardarsi da rogne varie, a quattro giorni da una finale che dara' un senso alla stagione. Intanto il successo di ieri ha allargato il pertugio per l' Europa di scorta (la zona Uefa), allontanando quasi definitivamente l' Inter a prescindere dall' esito di oggi a Bari, e complicando la corsa della Roma, obbligata a quattro punti consecutivi tra Cremonese (fuori) e Bari (in casa). Lo spareggio e' un' eventualita' per niente remota (e sarebbe il sesto confronto tra Sampdoria e Roma della stagione), ma questi discorsi valgono se ai doriani con il Barcellona dovesse andare male, e Bianchi di certo non se lo augura, visto che un' impresa della Samp lo libererebbe dalle trappole di calcoli trasversali. Ieri la Samp, guardata a vista da Tony Bruin Slot, detto anche l' occhio di Cruyff, non s' e' sprecata ma ha evitato di sbracare, come aveva fatto invece nel finale di campionato prima di Berna (Coppa Coppe persa proprio con il Barcellona), quando peraltro tutti stavano male e quelli che stavano bene non erano troppo buoni. Adesso invece c' e' qualche sofferenza per Mancini (anche ieri a riposo precauzionale per il dolore all' inguine che continua ad affliggerlo), in compenso Vialli e' in forma, ha voglia di lottare e sente l' occasione della vita prima delle scelte di vita. La miglior cosa l' attaccante l' ha prodotta al 31' del secondo tempo quando ha catturato sulla destra un pallone, l' ha difeso con prezioso possesso, si e' liberato di Sergio con una finta e ha messo al centro, dove Vierchowod ha addolcito la traiettoria sul piede di Buso che ha segnato il secondo gol per se' e per la Samp. Prima, Vialli si era procurato un mezzo rigore (21' del primo tempo: trattenuta di Solda' ), aveva chiuso due ottimi triangoli in area (uno per tempo) e sempre con Lombardo (bravo Solda' ad opporsi), dialogato stretto con Buso nel cuore di una difesa avversaria che li soffriva entrambi, sia che di Vialli si occupasse Corino, come e' stato quasi sempre, sia che su Buso accennasse un barlume di marcatura Bergodi, sia che si incrociassero gli uomini o le posizioni. Nel finale, Vialli ha pure girato in porta un cross di Katanec, obbligando Fiori ad una super parata. Assieme a Vialli, confortanti indicazioni dalla propulsione in fascia sinistra di Ivano Bonetti, che al 32' del primo tempo ha fatto il cross per il pareggio di Buso, due volte e' andato alla conclusione e nella ripresa ha attaccato con continuita' . Buoni segnali anche da Toninho Cerezo: ha giocato quasi un' ora, il ritmo assai poco intenso l' ha aiutato, il grande caldo non l' ha sfiancato. Dovrebbe dare tutto, per l' ultima volta, mercoledi' : il fresco di Londra sara' suo alleato e per la Samp sara' indispensabile, almeno tatticamente. Ieri nettamente meglio lui di Sclosa, in un centrocampo cui ha dato ancoraggio anche l' ingresso di Invernizzi (al posto di Mannini colpito ad un occhio e uscito, arretramento di Pari). Molto attivo Vierchowod che ha azzerato Neri e si e' spinto spesso in avanti, non solo nell' occasione del secondo gol di Buso. Un tempo di qualita' per Katanec e Pari, in debito di energie. Da dire anche di un palo di Stroppa all' inizio di ripresa su perfetta punizione, che avrebbe potuto cambiare la partita ma non l' umore fetido dei laziali, ne' quello tiepido della Sampdoria. Wembley viene una volta, meglio arrivarci interi.

bak

Re:Capocchiano tra i proprietari del Piacenza
« Risposta #2 : Sabato 3 Settembre 2011, 19:26:15 »
Quell'anno vidi in Maestrelli Lazio-Ascoli, dove si mangiò 3549 gol.
L'Ascoli, che retrocesse con tutte le scarpe, in 10, pareggiò con gol di Benetti. Ma la papera di Valerio Fiori ancora la ricordo  >:(

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Re:Capocchiano tra i proprietari del Piacenza
« Risposta #3 : Sabato 3 Settembre 2011, 20:27:52 »
Quell'anno vidi in Maestrelli Lazio-Ascoli, dove si mangiò 3549 gol.
L'Ascoli, che retrocesse con tutte le scarpe, in 10, pareggiò con gol di Benetti. Ma la papera di Valerio Fiori ancora la ricordo  >:(

Soldà sbagliò il calcio di rigore in un anno in cui sbagliammo praticamente tutti quelli che ci hanno assegnato...

bak

Re:Capocchiano tra i proprietari del Piacenza
« Risposta #4 : Sabato 3 Settembre 2011, 21:14:19 »
Già, questo particolare lo avevo dimenticato  :(

Trippanera

Re:Capocchiano tra i proprietari del Piacenza
« Risposta #5 : Domenica 4 Settembre 2011, 00:50:53 »
Capocchiano ci fece segnare tutti in precampionato quando firmò la vittoria per 1-0 in germania contro... contro.... aciddenti la memoria... l'Amburgo? Lo stoccarda?

Offline surg

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Re:Capocchiano tra i proprietari del Piacenza
« Risposta #6 : Domenica 4 Settembre 2011, 09:41:50 »
Malgrado abbia guadagnato poco nella sua carriera di mediocre calciatore, si è rivelato un ottimo imprenditore.
Complimenti!!

bak

Re:Capocchiano tra i proprietari del Piacenza
« Risposta #7 : Domenica 4 Settembre 2011, 11:00:14 »
Capocchiano ci fece segnare tutti in precampionato quando firmò la vittoria per 1-0 in germania contro... contro.... aciddenti la memoria... l'Amburgo? Lo stoccarda?

Domenica 4 agosto 1991 - Amburgo - Amburgo-Lazio 0-1
4 agosto 1991 - Amichevole precampionato 1991/92
AMBURGO: Golz, Sporl, Rohde (25’ st Stratos), Kober, Beiersdorfer, Matysik, Eck (16’ Dammeir), Hartmann, Furtok (16’ Emerson), Von Heesen, Nando. (12 Bode). All. Schock.
LAZIO: Fiori, Bergodi (20’ st Corino), Bacci, Pin, Gregucci (16’st Vertova), Verga, Stroppa, Doll (25’ st Neri), Riedle (20’ st Marchegiani), Sclosa (20’ st Melchiori), Sosa (9’ st Capocchiano). (12 Orsi, 14 Lampugnani). All. Zoff.
Arbitro: sig. Wiesel (Germania)
Marcatori:: 88' Capocchiano
Note: ammoniti Verga e Capocchiano
Spettatori: 3.700

http://www.laziowiki.org/wiki/Domenica_4_agosto_1991_-_Amburgo_-_Amburgo-Lazio_0-1

Offline Fulcanelli

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Re:Capocchiano tra i proprietari del Piacenza
« Risposta #8 : Domenica 4 Settembre 2011, 11:59:33 »
LAZIO: Fiori, Bergodi, Sergio, Bacci (69' Capocchiano), Corino, Soldà, Melchiori, Doll, Neri, Sclosa, Ruben Sosa. A disp.: Orsi, Vertova, Verga. All. Zoff
-------------------
Certo a rileggere la formazione e pensare a come la curva (ma anche altri) fischiava il povero Zoff...
Ma che doveva fare Superdino Con Bacci, Corino, Melchiori, Neri, Saponetta Fiori, Vertova, Verga. Tolti i super Sosa e Doll, e il tosto Bergodi, era roba da serie B.

oizaL

Re:Capocchiano tra i proprietari del Piacenza
« Risposta #9 : Domenica 4 Settembre 2011, 12:19:27 »
LAZIO: Fiori, Bergodi, Sergio, Bacci (69' Capocchiano), Corino, Soldà, Melchiori, Doll, Neri, Sclosa, Ruben Sosa. A disp.: Orsi, Vertova, Verga. All. Zoff
-------------------
Certo a rileggere la formazione e pensare a come la curva (ma anche altri) fischiava il povero Zoff...
Ma che doveva fare Superdino Con Bacci, Corino, Melchiori, Neri, Saponetta Fiori, Vertova, Verga. Tolti i super Sosa e Doll, e il tosto Bergodi, era roba da serie B.

Non sai con questa affermazione che vespaio che stai per sollevare... ???

Mo t'arriva Cuchillo (dagli tempo de levasse le pinne e le maschere che rientra dalla spiaggia) e te comincia ad attaccà un pippone su Soldà "secondo solo a Franco Baresi" o giù di lì... E poi Sergio arrivato in nazionale, dove davanti c'aveva solo Maldini, e ancora Gregucci (che in questa partita citata non aveva comunque giocato), e tiritì e taratà...


Offline cuchillo

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Re:Capocchiano tra i proprietari del Piacenza
« Risposta #10 : Domenica 4 Settembre 2011, 13:54:51 »
Beh, questa è una dichiarazione di guerra... ;D

La Lazio del biennio 1990-'91 e 1991-'92 poteva tranquillamente ambire per un posto in UEFA, tant'è che, in entrambe le stagioni, per più di un girone, la posizione in classifica era comunque lusinghiera.
Bisognerebbe capire, a distanza di 20 anni, cosa succedeva da febbraio in poi.

Terminammo quelle 2 stagioni al 10° e all'11° posto. Ed erano tornei a 18 squadre.
Il secondo anno, nel girone di ritorno, facemmo 14 punti in 17 partite. Ed eravamo quarti in classifica alla seconda di ritorno.
A proposito di Reja sceso miseramente dal primo al quinto posto...

La Lazio di quel biennio, per colpa dei risultati sul campo e del miserrimo gioco espresso, temo sia una delle più sottovalutate (come effettivo organico) della storia.

Il primo anno la formazione TITOLARE era: Fiori, Bergodi, Sergio, Pin, Gregucci, Soldà, Madonna, Troglio, Riedle, Domini, Sosa.
Perlomeno, cominciammo così. Poi, lo scarso rendimento di Madonna e Domini convinse Superdino a sostituirli con Bacci e Sclosa. Anche Troglio non ne giocò molte. Pure lui per scarso rendimento. (L'infortunio serio lo ebbe l'anno prima).
Beh, vi chiedo a parte il portiere quali fossero i grandi punti deboli che non potevano permettere a Superdino di giocarsi il sesto posto fino alla fine...
Dite la panchina? Beh, a parte il Milan nessuna squadra aveva una panchina di livello. Andate a rileggervele. Mettono i brividi.

Il secondo anno a una formazione già buona si aggiunsero due elementi del calibro di Doll e Stroppa. Stroppa, per inciso, era considerata la grande promessa del calcio italiano e aveva disputato 30 partite col Milan l'anno prima, oltre a Coppa dei Campioni e Coppa Intercontinentale.
E nonostante il palese miglioramento, riuscimmo a fare un punto in meno dell'anno prima.

Il nostro attacco Stroppa, Doll, Riedle e Sosa "doveva far paura all'uomo della strada". Ma non fu così.
Dite che è da salvezza quest'attacco? 150 partite in nazionale, tra tutti e quattro.

Ricordo che quando comprammo Riedle mi parve impossibile.
Ricordo che l'Italia doveva disputare un'amichevole a Bari contro la Svizzera e Calleri, saggiamente, si presentò in tribuna. Beh, c'erano TUTTI i giornalisti che cercavano di fare interviste a Calleri, fottendosene dell'Italia. Era la notizia del mese, quell'acquisto.

Quanto a Soldà, ripeto che secondo me, dopo Baresi, Cravero e Battistini era il miglior "libero" italiano di quel periodo. Sicuramente non inferiore a giocatori come Renica, Progna, Signorini, Bia, Faccenda...
Non era veloce, ma aveva un gran piede. Peccato per quel palo e quella traversa terrificanti in due derby diversi, sennò magari avrebbe potuto avere una considerazione diversa agli occhi del tifoso laziale. 

Quanto a Sergio, giocò molto bene al suo primo anno, con Materazzi in panchina. Non si è ripetuto nel primo biennio di Superdino, bisogna dirlo.
Però anche lì siamo alle solite.
E' l'allenatore che ha mortificato Sergio, Stroppa, Madonna e Domini così come hanno fatto gli allenatori dell'ultimo biennio con Zarate oppure furono i giocatori, per "n" motivi, ad aver reso poco?
Obiettivamente, comunque, non ho mai ritenuto Raffaele Sergio un terzino di grande livello. Anche la carriera successiva sta a lì a dimostrarlo. Anche se dopo la Lazio è andato in squadre che fecero bene come Toro e Udinese. 

Vabbé, basta...
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Offline aquilafelyx

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Re:Capocchiano tra i proprietari del Piacenza
« Risposta #11 : Domenica 4 Settembre 2011, 14:13:14 »
non è vero che Capocchiano ha attaccato gli scarpini al chiodo , c'è gente che lo ha visto giocare l'anno scorso :)


bel post quello di cuchillo , quegli anni rimangono infatti un mistero , con quei giocatori forse sarebbe servito azzardare qualcosa di innovativo , arrivò anni dopo con la Francia ed il suo primo 4231 , invece avevamo il figlio segreto di Zoff in campo a fare legna e dare equilibrio , corsi e ricorsi storici e geografici
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere