Autore Topic: Ai quarti di Champions contro il Barcellona  (Letto 40178 volte)

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Offline Davide

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Re:Ai quarti di Champions contro il Barcellona
« Risposta #240 : Mercoledì 11 Aprile 2018, 19:15:55 »
Questo è vero...ma ci sono milioni di se e di ma...grazie al cielo...

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Offline SAV

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Re:Ai quarti di Champions contro il Barcellona
« Risposta #241 : Mercoledì 11 Aprile 2018, 19:20:31 »
Questo è vero...ma ci sono milioni di se e di ma...grazie al cielo...

Solo tre pareggi... purtroppo... non parlerei di milioni...
Bisogna stare in campana e sperare che le altre semifinaliste, tutte più forti (salvo il caso di una remuntada sevillista), facciano il loro dovere.

borgorosso

Re:Ai quarti di Champions contro il Barcellona
« Risposta #242 : Mercoledì 11 Aprile 2018, 19:23:48 »
Forse un ripassino di italiano aiuta. Dalla Treccani:

subaltèrno agg. [dal lat. tardo subalternus, comp. di sub- e alternus «alterno»]. – 1. Che è subordinato, in sottordine e in diretta dipendenza, rispetto ad altri di grado maggiore, o anche, riferito a istituzioni e sfere di attività, rispetto ad altre di livello superiore:

A chi saremmo subalterni?

Forse non sono un accademico della crusca, ma conosco il significato di “subalterno”.

Noi siamo in sottordine sportivamente rispetto alla Roma, e, culturalmente, abbiamo perduto la leadership che avevamo invece durante la presidenza Cragnotti, quella leadership per cui i Sensi aspiravano ad una Roma pari alla Lazio, per ottenere la quale tentarono i medesimi passi (quotazione, acquisto di giocatori affermati etc).

Si può dissentire dalla mia opinione (anche se non dai fatti), ma la esprimo in italiano corretto


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Offline Jim Bowie

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Re:Ai quarti di Champions contro il Barcellona
« Risposta #243 : Mercoledì 11 Aprile 2018, 19:26:14 »
"Subalterni" è un termine probabilmente infelice e borgorosso deve fronteggiare le inevitabili reazioni dei tifosi della Lazio.
Quello che borgo vuol condividere è la delusione, terribile, che deriva dal rilevare che xxxx e Lazio giocano su piani differenti, purtroppo.
La xxxx si qualifica stabilmente per la Champions e non di rado avanza sino ai turni a eliminazione diretta; la Lazio no.
Questo è avvenuto nell'ultimo decennio e questo, probabilmente, si confermerà nei prossimi anni.

In Italia la Lazio ha ottenuto più vittorie nelle competizioni Coppa Italia e Supercoppa ma la xxxx, nell'ultimo decennio, ha anche concretamente lottato per lo Scudetto.
La Lazio, al massimo, è arrivata terza.

La bacheca dice Lazio. Per ora.
Se si 'rompe' l'equilibrio, tuttavia, si romperà assai male, per noi.
Una pregunta:
ma se loro escono e noi vinciamo la EL?
Il culo ti puo portare fino a Porta Pia, ma poi pe sfonnalla qua porta ce devi mette der tuo!
Intanto cominciamo ad andare in semifinale di El e poi speriamo di avere arbitri imparziali Domenica sera, perche' se la partita rimane sul piano tecnico tattico, de derby ne vorrei gioca' 38 a campionato ( e non e' la prima volta che lo dico)
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Offline franz_kappa

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Re:Ai quarti di Champions contro il Barcellona
« Risposta #244 : Mercoledì 11 Aprile 2018, 19:32:42 »
Una pregunta:
ma se loro escono e noi vinciamo la EL?
Così salta il banco e si sparigliano le carte: La Lazio acquisirebbe piena dimensione europea e a loro non resterebbe che la riedizione del giannini day.

P.s. = sono interventi come il tuo quelli di cui abbiamo bisogno. Questo voglio leggere, questo ci aiuta nell'attuale frangente. :)
Buon viaggio, caro Piero.

Offline Davide

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Re:Ai quarti di Champions contro il Barcellona
« Risposta #245 : Mercoledì 11 Aprile 2018, 19:37:16 »
Solo tre pareggi... purtroppo... non parlerei di milioni...
Bisogna stare in campana e sperare che le altre semifinaliste, tutte più forti (salvo il caso di una remuntada sevillista), facciano il loro dovere.
Ma vivere nel terrore che possano vincere non è sano...

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Offline SAV

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Re:Ai quarti di Champions contro il Barcellona
« Risposta #246 : Mercoledì 11 Aprile 2018, 19:43:44 »
Ma vivere nel terrore che possano vincere non è sano...

Io sono fiducioso che le qualsiasi altra semifinalista li butti fuori a calci.
Non ho nessun terrore.
Ma il rischio remoto (51 volte la posta), diventato impossibile dopo l'andata (250 volte la posta), si è purtroppo trasformato in un rischio possibile (tra 10 e 12 volte la posta).

Il Real è dato a 2.45-50
Il Bayern a 2.75-3
Il Liverpool a 4-4.40

Offline MagoMerlino

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Re:Ai quarti di Champions contro il Barcellona
« Risposta #247 : Mercoledì 11 Aprile 2018, 19:55:24 »
"Subalterni" è un termine probabilmente infelice e borgorosso deve fronteggiare le inevitabili reazioni dei tifosi della Lazio.
Quello che borgo vuol condividere è la delusione, terribile, che deriva dal rilevare che xxxx e Lazio giocano su piani differenti, purtroppo.
La xxxx si qualifica stabilmente per la Champions e non di rado avanza sino ai turni a eliminazione diretta; la Lazio no.
Questo è avvenuto nell'ultimo decennio e questo, probabilmente, si confermerà nei prossimi anni.

In Italia la Lazio ha ottenuto più vittorie nelle competizioni Coppa Italia e Supercoppa ma la xxxx, nell'ultimo decennio, ha anche concretamente lottato per lo Scudetto.
La Lazio, al massimo, è arrivata terza.

La bacheca dice Lazio. Per ora.
Se si 'rompe' l'equilibrio, tuttavia, si romperà assai male, per noi.
Possiamo pure trovare un sinonimo, ma subalterni è quello che esprime meglio il pericolo.
L'hai scritto nella precedente risposta:
E' un tema molto delicato, Mago. E' vero quel che dici ma non è facile.
Perché è un discorso che torna ciclicamente e forse oggi non è il momento migliore per parlarne. Ma il processo di subalternità va avanti ormai da anni, ci sono segni evidenti in tutta la città, sui giornali, sulle televisioni a carattere nazionale, dovremmo riaprire discorsi fatti tante volte e come detto, non è il momento.
Possiamo far finta di niente, negare l'evidenza, possiamo, giustamente, sbandierare gli aggiornamenti in bacheca, ma il processo continua imperterrito e noi non facciamo niente per invertire questa tendenza (o facciamo molto poco, o non lo facciamo nella maniera giusta e necessaria, fai tu...), ogni tanto accorciamo le distanze, ma niente di più, niente di meglio. Eppure lo sai, abbiamo avuto l'occasione migliore per invertire la situazione, il derby vinto in finale di coppa Italia, invece di dare seguito a quella vittoria, sappiamo com'è andata e non è colpa di noi tifosi....
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Offline MagoMerlino

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Re:Ai quarti di Champions contro il Barcellona
« Risposta #248 : Mercoledì 11 Aprile 2018, 20:01:50 »
Una pregunta:
ma se loro escono e noi vinciamo la EL?
Ma deve essere quello il nostro obbiettivo, la loro partita di ieri, non cambia i nostri programmi di oggi, arrivare in semifinale di UEL, per poi arrivare in finale e vincere domenica. Noi dobbiamo fare il meglio, a prescindere.
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Offline zeno

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Re:Ai quarti di Champions contro il Barcellona
« Risposta #249 : Mercoledì 11 Aprile 2018, 20:57:17 »
be comunque io davanti la mia villetta ho messo una targa in marmo che ricordail 26 maggio e ogni volta che rientro a casa godo
il resto sono chiacchere di un romanista che si finge laziale che dopo anni che ingoia rospi cerca di farci rosicare
sinceramente mi fa un po pena

Offline Karmilla

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Re:Ai quarti di Champions contro il Barcellona
« Risposta #250 : Mercoledì 11 Aprile 2018, 20:57:41 »
Perché se non condivido un terrore del genere con te e con tutti gli altri fratelli di tifo che frequento da anni su questo forum con chi dovrei condividere?

La modalità di condivisione assume, purtroppo, i toni dell'imposizione, nel senso che l'allarme percepito è talmente assoluto e universale da auspicare che tutti abbiano un medesimo identico sentire. Ne discende un non capacitarsi che altri vivano il momento in un diverso (e, vorrei dire, più sereno modo. E lo dico da 'tragedista'). Come se una diga fosse esplosa e le acque, non più costrette, di un vasto bacino artificiale stessero per inondare la nostra amata Contea. Alcuni credono di percepire nitidamente il pericolo incombente e la tragedia ineluttabile, si allarmano per il fatto che molti non sono affatto allarmati e provano a metterli in guardia.

Io capisco che la forma di certi interventi può disturbare assai ma invito a badare alla sostanza: siamo molto preoccupati dopo la gara di ieri sera e condividiamo questa assoluta preoccupazione con altri laziali. Non la vogliamo imporre: semplicemente, fatichiamo a gestirla. Tolleriamoci, dunque. E "volemose bene", anche se non è sempre facile. ;)

Franz... che posso dirti per consolarti un po'? Io che a differenza tua sconto il peccato originale, chiamiamolo così, di non essere di Roma, e che quindi vivo una situazione diversa che si riflette inevitabilmente anche nelle mie conclusioni e nella mia tranquillità  che provo in questo momento (funestata dall'ansia, sì... ma per la nostra partita di giovedì)?

Posso provare a dirti questo, sperando di non ottenere l'effetto contrario.

Io ho iniziato a tifare la Lazio, per puro caso, nella stagione 1997/98. Come ho detto a Chemist, all'epoca sapevo talmente poco di calcio (che nessuno seguiva nella mia famiglia) da credere che alla fine di ogni giornata di campionato, l'ultima in classifica retrocedesse e giocasse il turno successivo in Serie B (ovviamente la prima della Serie B veniva promossa: ero piccola, e creativa). Per cui credimi se ti dico che non ho iniziato a tifare la Lazio perché quella Lazio era la squadra dei sogni, una grande squadra che vinceva. É stato un caso: ed il caso mi ha regalato, nei miei primi anni di tifo, più trofei di quelli che tanti tifosi hanno visto in vita. É stato buono, il caso.

All'epoca avevo 8 anni, e poi 9, e poi 10. Troppo pochi per capire davvero quello che succedeva. Come ho scritto in un altro intervento in cui rispondevo proprio a te, lo scudetto è arrivato troppo presto nella mia vita di tifosa: e io non ne ho capito la portata storica, così come non ho capito quella della Coppa delle Coppe (d'altra parte, eravamo in finale di una Coppa europea anche l'anno prima, no?). Pensavo che fosse normale. Per di più ero circondata da strisciati che esibivano un palmares, una bacheca, da far girare la testa: credevo che noi stessimo diventando come loro, che avremmo riempito la bacheca, che quello scudetto non fosse che il primo.

Anzi: credevo che fossimo sempre stati come loro. All'inizio della mia avventura laziale, parlando con qualche altro bambino a scuola, lui mi chiese quanti scudetti avesse vinto la Lazio. Me lo ricordo ancora come se fosse ieri (e sono passati più di vent'anni): risposi con confidenza "mah, dieci o undici". Ricordati che vengo da fuori Roma, da una famiglia senza tradizione calcistica: la storia della Lazio l'ho scoperta dopo, quando mi sono letta un paio di libri. Vista un paio di documentari.

E sai cosa ho provato, quando ho saputo che in realtà lo scudetto era stato uno solo, quando ho capito che avevo visto più io in tre anni che tanti laziali in 97, quando ho scoperto degli anni in B? Ho provato vergogna: di me stessa, perché non avevo capito nulla. Avevo desiderato essere come i miei compagni, e non avevo capito che io avevo di più, perché ero laziale. Ed ho provato orgoglio: orgoglio di una squadra che è stata in B, sì, e poi è tornata a dominare il calcio italiano, orgoglio di un popolo che le è rimasto sempre. Orgoglio perché sono parte di questa storia, che non è la storia della Juventus o dell'Inter o del Milan e neanche quella della strombazzata Maggica Roma: ma è la mia, ed è una storia di resilienza. Di forza. Di costanza.

Per questo a me non importa nulla se la Roma vince un quarto di finale di Champions. Né (e mi dispiace perché questo mi attirerà sicuramente un sacco di vaffanculo) mi importerebbe nulla, alla fine della fiera, se vincessero sta maledetta coppa. Rosicherei, sì. Mi chiederei come mai loro sì e noi no, e cosa si può e si deve fare a livello di programmazione per arrivarci. Ma al contrario di quello che mi sembra di leggere, la distanza tra noi e loro non si misura in trofei. E non perché ne abbiamo di più noi: possono riempirsi la bacheca, ma quello che noi siamo non lo saranno mai, finché restiamo fieri di essere laziali, forti nella nostra lazialità e consapevoli del fatto che tifare per questa squadra, come scrissi nell'immediatezza della dolorosa sconfitta ai rigori con il Milan, non sempre è un piacere, ma è sempre un onore.

Per tornare alla tua metafora: forse si è rotta la diga, forse no. Forse è qualche infiltrazione. Forse è davvero in arrivo una marea di acqua torbida. Non lo so. Quello che so è che noi siamo l'aquila, e che se anche si rompe la diga, continueremo a volare sopra la melma. Con le piume arruffate, magari, ma dove loro non potranno mai arrivare.
Citazione da: franz_kappa
Karmilla non è donna di cultura, ahinoi ;-)

Offline Il frigorifero

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Re:Ai quarti di Champions contro il Barcellona
« Risposta #251 : Mercoledì 11 Aprile 2018, 21:24:31 »
Non credo abbiate inquadrato la situazione. Non ha importanza se vincono o no contro di noi. Sono in semifinale di Champions



Capisco il tuo ragionamento, però penso sia corretto fare i conti alla fine.

Mi spiego , ipotizziamo: se tra un mese fossero eliminati dalla CL , e la Lazio vincesse l’EL , ci ritroveremmo a farci tante di quelle risate della loro semifinale...

Tecnicamente è possibile, no ? Insomma , siamo nel momento decisivo della stagione (sia noi che loro).

Secondo me è inutile deprimerci ora, perché tutto può ancora succedere.
"E' NORMALE BATTERE LA ROMA...."  - Senad Lulic  26 - 5 -2013

Offline Frusta

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Re:Ai quarti di Champions contro il Barcellona
« Risposta #252 : Mercoledì 11 Aprile 2018, 21:41:02 »
Ma sticazzi? Io nemmeno lo avrei preso questo argomento.
In giro sto vedendo di tutto: chi rosica, chi se sta a cacà sotto pé domenica, chi cià paura de vedelli in finale, chi addirittura gli ha fatto i complimenti... >:(
Ma che ve sete ammattiti tutti quanti?
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline zeno

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Re:Ai quarti di Champions contro il Barcellona
« Risposta #253 : Mercoledì 11 Aprile 2018, 21:51:49 »
ma a me non mi frega niente, manco la partita ho visto,so solo che sono delle merde e cio mi basta

Offline disabitato

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Re:Ai quarti di Champions contro il Barcellona
« Risposta #254 : Mercoledì 11 Aprile 2018, 23:02:56 »

Capisco il tuo ragionamento, però penso sia corretto fare i conti alla fine.

Mi spiego , ipotizziamo: se tra un mese fossero eliminati dalla CL , e la Lazio vincesse l’EL , ci ritroveremmo a farci tante di quelle risate della loro semifinale...

Tecnicamente è possibile, no ? Insomma , siamo nel momento decisivo della stagione (sia noi che loro).

Secondo me è inutile deprimerci ora, perché tutto può ancora succedere.
Nessuno si sta deprimendo.
La partita di Madrid dimostra ulteriormente che siamo nel campo dell'imponderabile, ormai.
Manco uno 0-3 fuori casa ti fa stare tranquillo.

Se vinci la coppa UEFA e loro rimangono a secco, allora ci possiamo fare una grossa risata. Fuori entrambi in semifinale: mal comune, mezzo gaudio (con la speranza che l'evento di loro fra le prime quattro di Europa rimanga estemporaneo).

Io, per non saper né leggere né scrivere, il 26 maggio sarò in un altro emisfero.
Partenza il 17 maggio, non si sa mai succeda qualcosa il 16.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline Frank 73

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Re:Ai quarti di Champions contro il Barcellona
« Risposta #255 : Mercoledì 11 Aprile 2018, 23:06:47 »
Di seguito le ultime cinque trasferte del Barcellona in CL nei confronti ad eliminazione diretta post-girone:

Atletico Madrid - Barcellona 2 - 0
Paris S.G. - Barcellona 4 - 0
Juventus - Barcellona 3 - 0
Chelsea - Barcellona 1 - 1
xxxxx - Barcellona 3 - 0

E, a voler sottolineare ancor di più la straordinarietà dell'impresa delle xxxxx, le ultime cinque volte che i blaugrana hanno disputato confronti ad eliminazione diretta sul suolo italico:

Inter - Barcellona 3 - 1
Milan - Barcellona 0 - 0
Milan - Barcellona 2 - 0
Juventus - Barcellona 3 - 0
xxxxx - Barcellona 3 - 0

Senza nulla togliere alla grande impresa dei suini, perché soprattutto in ottica locale e campanilistica tale effettivamente è, giusto poco più di un anno fa si scomodò il termine Leggenda e si parlò di Storia per la rimonta ancor più clamorosa che vide protagonisti i blaugrana contro il PSG.
Due settimane dopo, le tre pere recapitate dalla Juventus, che non sortirono, al di là della giusta ammirazione, accostamenti particolari a imprese leggendarie, derubricarono quell'Evento della remuntada catalana da "capitolo leggendario" ad "episodio rilevante di cronaca sportiva annuale". Niente di più. La coppa la alzò il Real senza bisogno di imprese omeriche.

A proposito dei madrileni, pure loro hanno preso tre pere dalla Juve poco fa, ottenendo comunque la qualificazione per il rotto della cuffia. Anche il Real, come il Barca, camminava.
Buffon e Allison pressoché inoperosi per tutta la partita, Juve e xxxxx che correvano il doppio dei loro avversari. Il Barca camminava già all'andata, l'avversario sembrava non richiedere slanci particolari. Il Real riteneva chiusa la pratica dopo i primi novanta minuti, la preparazione (...) per la semifinale, per la "Madre di tutte le semifinali" o per la "finale del Secolo" fate voi (Puigdemont guarda che hai fatto...), poteva iniziare anche per loro.
Ma non avevano fatto i conti con un calcio, quello italiano, che è meno dimesso di quanto sembri e quando se li sono ritrovati sulla ruota all'ultimo chilometro dopo essersi convinti di averli staccati non hanno avuto la forza, mentale e fisica (...), di rimettersi in moto. Al Real è andata bene nel risultato finale, ma la sostanza non cambia.
"Chi ama la Lazio va a vedere la Lazio" (S. Cragnotti)

Offline zeno

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Re:Ai quarti di Champions contro il Barcellona
« Risposta #256 : Mercoledì 11 Aprile 2018, 23:14:21 »
le squadre della Champions tramontati i vecchi campioni non sono granchè,
io per esempio non cambierei immobile, sms, e felipe Anderson con nessun  giocatore del barcellona  o del real madrid
quindi se andiamo in Champions ce la possiamo tranquillamente giocare con tutti

Zapruder

Re:Ai quarti di Champions contro il Barcellona
« Risposta #257 : Giovedì 12 Aprile 2018, 00:31:02 »
Ma il processo di subalternità va avanti ormai da anni,

Sì, dall'avvento di Viola.

Era il 1979.

Nel frattempo che si completa 'sto processo che è più lento dell'evoluzione dei procarioti, noi abbiamo vinto più di loro.

Domanda, cambiereste l'ultimo mezzo secolo di storia con il loro?

Offline ML

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Re:Ai quarti di Champions contro il Barcellona
« Risposta #258 : Giovedì 12 Aprile 2018, 02:25:43 »
Il buon ML tempo fa queste cose le aveva già spiegate, si prese la sua brava dose d'insulti e siccome poi, PER NOSTRA FORTUNA, le cose si sistemarono, sembrava avesse scritto un fracco di stupidaggini.

Ciao e ciao a tutti. Ecco cos'era quel fischio alle orecchie...
Scherzi a parte, non c'è un cazzo da scherzare. Sono qui per un fugace attimo a suggerirvi, a suggerirci l'unica cosa sensata che possiamo fare adesso: essere uniti.
Il buon ML (cit.) è stato il primo degli stronzi a sottovalutarli in Champions League, non credevo sarebbero andati oltre il Barcellona. Ci sono andati. Il Real e il Bayern l'avete visti ieri sera, non ispirano grandissima fiducia. E' un momento in cui ci manca la terra sotto i piedi perché, come è stato detto, siamo a tre partite dal doverci trovare un altro passatempo, giacché se vincono la Coppa non avremmo più nulla con cui replicare. Tutto diventerebbe inutile e per sempre.
Ma non l'hanno ancora vinta. Quindi, anziché anticipare l'incubo di un Roma-Liverpool il 26 maggio, praticamente la Nemesi di un'esistenza calcistica servita su un piatto d'argento, vi invito a considerare che ci sono ancora tante cose in ballo e che le opzioni sono molteplici. Per dirne una: io non ho mai pensato per un solo momento che potessero fallire il piazzamento nelle prime quattro in campionato. Sono rimasto (piacevolmente) sorpreso da come Di Francesco e alcune cessioni abbiano frenato una squadra che viaggiava a un ritmo da 80 punti a campionato ma ciononostante non ho mai creduto che la Lazio potesse stargli davanti, neanche vincendo il derby di domenica. Ecco, invece da dopo Roma-Barcellona paradossalmente lo penso! Queste semifinali rischiano di succhiargli una quantità pazzesca di energie, quindi da un lato si aprono la strada verso il jackpot definitivo ma dall'altra rischiano di scoprirsi il deretano. E poi c'è l'Europa League, dove su per giù abbiamo le stesse possibilità che hanno loro in Champions: se passiamo in semifinale saremmo la quarta delle quattro, ma pure noi a tre partite dal traguardo.
La morale di tutto questo discorso è duplice: 1) Pensiamo il più possibile alla Lazio, che sta facendo una grande stagione e stasera gioca una partita importantissima. 2) Non ci dividiamo tra noi sulle merde. Recuperiamo la dignità di una sana paura, serriamo tutti insieme gli orifizi anali, perché secondo me è la paura (spesso paranoica, spesso immotivata) che da quasi 10 anni ci sta salvando dalle loro vittorie. Martedì sera non avevo paura. E' rarissimo che accada, io ho sempre paura di loro: l'unica volta in cui non ce l'ho avuta guardate che è successo. Non vergognamoci di avere paura perché sono in semifinale di Champions League. Sarebbe da pazzi non averne. Ma ricordiamoci che non l'hanno ancora vinta e che quando uniamo le forze nella disperazione siamo imbattibili. Che Pazzini sia con noi, amici, e speriamo di rileggerci tra un paio di mesi. Significherebbe che siamo sopravvissuti.

Offline zorba

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Re:Ai quarti di Champions contro il Barcellona
« Risposta #259 : Giovedì 12 Aprile 2018, 07:09:59 »
Franz... che posso dirti per consolarti un po'? Io che a differenza tua sconto il peccato originale, chiamiamolo così, di non essere di Roma, e che quindi vivo una situazione diversa che si riflette inevitabilmente anche nelle mie conclusioni e nella mia tranquillità  che provo in questo momento (funestata dall'ansia, sì... ma per la nostra partita di giovedì)?

Posso provare a dirti questo, sperando di non ottenere l'effetto contrario.

Io ho iniziato a tifare la Lazio, per puro caso, nella stagione 1997/98. Come ho detto a Chemist, all'epoca sapevo talmente poco di calcio (che nessuno seguiva nella mia famiglia) da credere che alla fine di ogni giornata di campionato, l'ultima in classifica retrocedesse e giocasse il turno successivo in Serie B (ovviamente la prima della Serie B veniva promossa: ero piccola, e creativa). Per cui credimi se ti dico che non ho iniziato a tifare la Lazio perché quella Lazio era la squadra dei sogni, una grande squadra che vinceva. É stato un caso: ed il caso mi ha regalato, nei miei primi anni di tifo, più trofei di quelli che tanti tifosi hanno visto in vita. É stato buono, il caso.

All'epoca avevo 8 anni, e poi 9, e poi 10. Troppo pochi per capire davvero quello che succedeva. Come ho scritto in un altro intervento in cui rispondevo proprio a te, lo scudetto è arrivato troppo presto nella mia vita di tifosa: e io non ne ho capito la portata storica, così come non ho capito quella della Coppa delle Coppe (d'altra parte, eravamo in finale di una Coppa europea anche l'anno prima, no?). Pensavo che fosse normale. Per di più ero circondata da strisciati che esibivano un palmares, una bacheca, da far girare la testa: credevo che noi stessimo diventando come loro, che avremmo riempito la bacheca, che quello scudetto non fosse che il primo.

Anzi: credevo che fossimo sempre stati come loro. All'inizio della mia avventura laziale, parlando con qualche altro bambino a scuola, lui mi chiese quanti scudetti avesse vinto la Lazio. Me lo ricordo ancora come se fosse ieri (e sono passati più di vent'anni): risposi con confidenza "mah, dieci o undici". Ricordati che vengo da fuori Roma, da una famiglia senza tradizione calcistica: la storia della Lazio l'ho scoperta dopo, quando mi sono letta un paio di libri. Vista un paio di documentari.

E sai cosa ho provato, quando ho saputo che in realtà lo scudetto era stato uno solo, quando ho capito che avevo visto più io in tre anni che tanti laziali in 97, quando ho scoperto degli anni in B? Ho provato vergogna: di me stessa, perché non avevo capito nulla. Avevo desiderato essere come i miei compagni, e non avevo capito che io avevo di più, perché ero laziale. Ed ho provato orgoglio: orgoglio di una squadra che è stata in B, sì, e poi è tornata a dominare il calcio italiano, orgoglio di un popolo che le è rimasto sempre. Orgoglio perché sono parte di questa storia, che non è la storia della Juventus o dell'Inter o del Milan e neanche quella della strombazzata Maggica Roma: ma è la mia, ed è una storia di resilienza. Di forza. Di costanza.

Per questo a me non importa nulla se la Roma vince un quarto di finale di Champions. Né (e mi dispiace perché questo mi attirerà sicuramente un sacco di vaffanculo) mi importerebbe nulla, alla fine della fiera, se vincessero sta maledetta coppa. Rosicherei, sì. Mi chiederei come mai loro sì e noi no, e cosa si può e si deve fare a livello di programmazione per arrivarci. Ma al contrario di quello che mi sembra di leggere, la distanza tra noi e loro non si misura in trofei. E non perché ne abbiamo di più noi: possono riempirsi la bacheca, ma quello che noi siamo non lo saranno mai, finché restiamo fieri di essere laziali, forti nella nostra lazialità e consapevoli del fatto che tifare per questa squadra, come scrissi nell'immediatezza della dolorosa sconfitta ai rigori con il Milan, non sempre è un piacere, ma è sempre un onore.

Per tornare alla tua metafora: forse si è rotta la diga, forse no. Forse è qualche infiltrazione. Forse è davvero in arrivo una marea di acqua torbida. Non lo so. Quello che so è che noi siamo l'aquila, e che se anche si rompe la diga, continueremo a volare sopra la melma. Con le piume arruffate, magari, ma dove loro non potranno mai arrivare.

 ;)
Là dove torneranno ad osare le aquile (e dal 26.05.2013, ci siamo andati un pò più vicino!!!!)