Mercato : i commenti e i voti dei "vip" (Mura, Cerracchio, Sconcerti, Renga...)

[oizaL]

GIANNI MURA (La Repubblica): Il botto dell´ultimo giorno è Zarate. Reja festeggia fino allo sfinimento, adesso toccherà Gasperini (che ha già i problemi suoi) spiegare al nuovo arrivato che si gioca con un pallone solo. Francamente, era meglio Palacio. Uno come Eto´o, coi suoi 37 gol stagionali, non si rimpiazza facilmente, più normale lo si rimpianga. Lazio e Roma voto 7. Le due romane hanno avuto opposti comportamenti. Ha comprato poco la Lazio, ma con scelte oculate e confermando Reja in panchina (giusto). Ha comprato moltissimo la Roma e qui le scelte non si possono bocciare oppure osannare adesso. I giocatori in arrivo sono tutti interessanti e di un certo valore, se qualche dubbio c´è riguarda il tecnico, le sue capacità di dialogo, e l´atmosfera che si andrà creando a seconda degli sviluppi della vicenda-Totti. Di fascia alta, la Roma è la squadra con la fisionomia più mutata. Ci vuole tempo per dare giudizi, il 7 può diventare 5 come 9. Grave l´uscita dall´Uefa perché toglie tempo di maturazione. Certamente la squadra è a una svolta, che si può anche definire progetto anche se di questa parola nel nostro calcio si abusa.

MARIO SCONCERTI (Corriere della sera): È arduo pensare diventi risolutivo Zarate. È un giocatore eccessivo, grandi numeri, molte pause, quasi nessuna nozione tattica. Sono giocatori che è bene avere perché nella loro confusione finiscono per risolvere una decina di partite, ma non sono mai un tesoro fisso. Non credo che Gasperini pensasse a Zarate quando pensava a un’ala. Cercava più propriamente uno che avesse il guizzo per saltare l’uomo, ma non fosse per il resto così anarchico. Zarate gioca casualmente all’ala, non è un’ala. Parte semplicemente da lì, ma non fa il gioco di un esterno. Temo sia uno di quelli che piace sempre al pubblico e poche volte ai compagni. Dal primo anno in Italia, quando segnò 16 reti, non è migliorato di un passo. Anzi, è andato sempre perdendosi.

VINCENZO CERRACCHIO (Messaggero): Addio Zarate, felice interista. Accogliamo Pjanic, bosniaco di Francia. Ciao Floccari, buon lavoro a Parma. Benvenuto anche a Gago, lasciato libero da Mourinho, e al giovane promettente Borini. La Lazio alla fine ha venduto, la Roma ha molto comprato, rinunciando in extremis solo a Brighi e non più a Borriello. E così, all’ultimo giro delle qualifiche, all’ultimo soffio di mercato, DiBenedetto ha appaiato Lotito. Ora nell’ipotetica griglia di partenza della nuova serie A le due squadre romane sembrano sulla stessa linea. Come qualità oltre che come ampiezza, sempre sconfinata, di organico. Certo in queste ore gli umori si sono ribaltati. La Roma laziale è in fermento, volendo usare un eufemismo. Perché Zarate ha rappresentato per la sua ormai ex tifoseria una sorta di riscatto tecnico, dopo anni di anonimato:ungiocatore, l’argentino, dai grandi numeri, anche se ancora lontano dal rendimento costante del campione. E perché, in prospettiva immediata, la sua presenza in organico avrebbe costituito il classico jolly di riserva da utilizzare nelle partite più complicate, laddove serve l’estroso che sappia saltare l’uomo e scombussoli le avverse difese. Non c’è da stupirsi che la protesta sia deflagrata ieri pomeriggio nei confronti dell’allenatore Reja, considerato il principale fautore della cessione, a ogni costo, di Maurito. La battuta più gentile: «Adesso nonno Edy sarà contento. Ha una squadra di vecchietti come lui». Reja ha avuto coraggio (ma aspettiamo che sia lui stesso a confermare che la decisione è stata soltanto sua) nell’assumersi il rischio. Ma va detto per onestà che, anche se privarsi di Zarate resta un errore marchiano in chiave tecnica, era l’intero spogliatoio laziale a non sopportare più le bizze dell’argentino. E che a volte la serenità di squadra può portare vantaggi impensabili. Ben lieti i romanisti di lasciare ai cugini rabbia e apprensioni dopo l’eliminazione dall’Europa e il malumore, non sopìto, di Totti. Sul filo di lana il ds Sabatini ha rinforzato la difesa con Kjaer, ha preso un centrocampista scuola Real, Gago, e due giovani attaccanti. Tale va considerato anche il talentuoso bosniaco Pjanic. Mentre Borini, passato per il Chelsea, andrà a inserirsi pian piano nell’ampio lotto di giovani speranze che tanto piacciono a Luis Enrique. Dire che la Roma guardi al futuro, al dopo-Totti (e speriamo non al dopo-De Rossi), con ritrovato ottimismo, è fuoridi dubbio. Una strada innovativa nel calcio italiano, sempre proiettato verso l’esperienza piuttosto che verso la gioventù. Se questa giallorossa sia davvero la meglio gioventù resta l’interrogativo. Una scommessa, peraltro, molto accattivante.

ROBERTO RENGA (Messaggero): Voto mercato Lazio 6,5. Reja ha voluto la squadra che voleva, assenti compresi. L'addio a Zarate è la vittoria sua e di quei giocatori che l'avevano in dispetto. Tifosi in parte gran sgomenti. Lazio anzianotta ma efficace. Deve fare risultato subito. Per l'età dei protagonisti e per la faccenda Zarate. Reja è avvisato. Voto Roma 6,5. Il disegno è stato completato: squadra ringiovanita a differenza della Lazio. Pianjic il pezzo forte, Lamela avrà bisogno di affetto. Molti stopper e molti centravanti, pochi i centrocampisti. I dubbi riguardano Totti (posizione in campo e fuori) e De Rossi, tra poco libero di muoversi come vuole.

FABRIZIO BOCCA (La Repubblica): Finisce in pari il derby di mercato tra Lazio e Roma. La Lazio ha chiuso vendendo e la Roma comprando. Non dovrebbe spostare molto dopo 3 mesi di mercato ma l´ultima impressione conta, eccome. La Lazio aveva colpito per la precisione chirurgica dei suoi acquisti, Cissé e Klose, due giocatori internazionali, per sostenere una squadra che faceva gioco ma che non concludeva sotto rete. La cessione di Zarate ha messo di malumore i tifosi che vedono andar via uno che eccitava le loro fantasie, ma che aveva anche sbagliato molto, dentro e fuori dal campo, tanto da mettere in dubbio l´etichetta di fenomeno appicicatagli nel 2008, al primo anno di Lazio. La Roma invece ha chiuso con una serie di affari a raffica: Osvaldo, Kjaer, Pjanic e Gago. Ma sulla bilancia c´è poi molta differenza tra Roma e Lazio? Solo perché ha comprato molto di più si può essere sicuri che la Roma, arrivata sesta lo scorso anno, sia migliore della Lazio, arrivata quinta? Non più tardi di una settimana fa la Lazio ha superato in passerella il primo turno di Europa League, mentre la Roma ci ha sbattuto la faccia. Da allora la Lazio ha venduto e la Roma comprato.  Se la Lazio avesse cominciato il mercato vendendo Zarate e chiuso comprando Cissé e Klose, i tifosi forse ora sarebbero molto contenti. E così se la Roma fosse riuscita a ingaggiare tutti quei giocatori prima dell´allarme rosso, forse ora starebbe affrontando la stagione con meno scetticismo. Ma nella sostanza che cambia? Si sapeva che la Lazio avrebbe venduto Zarate, perché ormai separato in casa, inviso a Reja e alla squadra. pieno di talento, e di fastidiosi vizi da star. La Lazio rimane lo stesso una buonissima squadra, solo che ora deve partire in salita. Così come si sapeva che la Roma sarebbe stata rovesciata da cima a fondo. Anche la Roma dovrebbe essere una buona squadra, ma chi può raccapezzarsi tra una dozzina di volti nuovi, e lo scheletro della vecchia squadra stravolto (via Doni, Mexes, Riise, Menez e Vucinic), tanto da mettere in discussione lo stesso Totti? Fino agli ingaggi di Stekelenburg, Lamela e Bojan la Roma seguiva un disegno, dopo troppe incertezze e lo schiaffo dell´Europa League una raffica di acquisti. Così la formazione sarà da trovare un po´ a tentoni, con 7/8 nuovi in campo (Stekelenburg, Kjaer, Jose Angels, Gago e Pjanic, Osvaldo, Bojan e forse anche Lamela). E visto l´inizio a ogni partita probabilmente si finirà col discutere su Totti. La Roma ha speso molto (circa 60 milioni) e ha puntato su Enrique, estremista e sergente di ferro già nel mirino dei tifosi, e sui giovani. La Lazio ha speso circa un terzo, ha fatto cambi più mirati (un bel portiere, un terzino per rimpiazzare Lichtsteiner e l´attacco) e soprattutto ha puntato su esperti anziani. Insomma diverse in tutto. Appuntamento al campionato, tra 9 giorni e soprattutto a domenica 16 ottobre, giorno del primo derby.

CARLO LAUDISA (Gazzetta dello sport): L’operato della Roma (6,5) è tutto da decifrare. Il nuovo management chiude con un rosso di 32 milioni a conclusione di una campagna trasferimenti ricca di giovani talenti, ma con tutte le incognite legate ad un cambio così radicale. E non è un caso che i malumori di Totti abbiano già battezzato la gestione di Luis Enrique. Sull’altra sponda del Tevere anche la Lazio (6,5) ha operato dei cambiamenti significativi. L’acquisto di due goleador di razza come Cissé e Klose accompagna il saluto a Zarate e Floccari. Una presa di coscienza importante, con un inedito Lotito: realista anche nell’accettare cessioni in prestito.

STEFANO CIERI (Gazzetta dello sport): Lazio, che hai fatto? Erano in molti a chiederselo ieri. Un interrogativo destinato a restare senza risposta. Perché la cessione di Zarate, con queste modalità e questi tempi, è un clamoroso autogol: la peggiore operazione della gestione Lotito. Zarate andava recuperato, non ceduto. E se proprio lo si doveva cedere, non era il caso di svenderlo, ma soprattutto andava rimpiazzato. Un clamoroso autogol dal punto di vista economico, tecnico, ambientale. Economico, innanzitutto. E’ vero che, oltre ai 2,7 milioni del prestito Lotito risparmierà 4 milioni lordi d’ingaggio e altri 3 di commissioni. Ma, se fra un anno l’Inter riscatterà il giocatore, la Lazio incasserà 18 milioni, contro i 20 spesi per averlo. E, verosimilmente, l’Inter lo riscatterà solo se Zarate tornerà quello per cui la Lazio spese 20 milioni e che in realtà ne valeva molti di più. Se, viceversa, tra un anno tornerà alla Lazio, Zarate sarà ulteriormente e definitivamente deprezzato. Autogol tecnico. Senza Zarate la Lazio è meno forte. Se proprio bisognava cederlo si doveva rimpiazzarlo. Con un Pjanic (finito alla Roma) o con un rinforzo per la difesa o per il centrocampo. L’autogol è anche ambientale. La tifoseria è (giustamente) imbufalita. La rinuncia a Zarate ha rotto quel clima di unità che era stata faticosamente recuperata. Del clamoroso autogol si assumono la responsabilità Lotito, Tare e soprattutto Reja. Se, anche senza Zarate, la Lazio vivrà una grande stagione sarà il loro grande trionfo. In caso contrario non avranno alibi.

[Aquilotta del Nord]

Stefano Cieri deve aver letto avidamente i post di TD e Mark Lenders... 

[Mazzola]

VINCENZO CERRACCHIO (Messaggero):
...
La battuta più gentile: «Adesso nonno Edy sarà contento. Ha una squadra di vecchietti come lui».
...

Invece Cerracchio...pure...

PS è partito il nuovo tormentone del 2011/12.
I vecchietti.
L'attacco è pieno di vecchi, la squadra è piena di vecchi.
Sembra che soffrono di sciatica e di prostata.

[giamma]

Abbiati, Nesta, Oddo, Yepes, Zambrotta, Gattuso, Ambrosini, Pirlo, Seedorf, Van Bommel, Flamini, Inzaghi, con 'sti cadaveri ultratrentenni il Milan ha vinto lo scudetto a mani basse

[cuchillo]

Giudizi tutti, più o meno, condivisibili.
Bene Sconcerti, bene Bocca.

[Il lodolaio]

Quindi gli addetti ai lavori parlano bene del nostro mercato.

Aggiungo anche il commento di Massimo Mauro.

LAZIO. VOTO 8 Vedi Napoli. Ottimi innesti (Klose, Cissè, Marchetti) e ottime cessioni (Zarate su tutti). A Reja il compito di ottenere risultati e bel gioco.

[zorba]

Quindi gli addetti ai lavori parlano bene del nostro mercato.

Aggiungo anche il commento di Massimo Mauro.

LAZIO. VOTO 8 Vedi Napoli. Ottimi innesti (Klose, Cissè, Marchetti) e ottime cessioni (Zarate su tutti). A Reja il compito di ottenere risultati e bel gioco.

Anche così andrebbe bene!!!!

[Mazzola]

Ma non vogliamo sapere i commenti di...D'Amico Pulici Facco Mauro Mazza...?

[BobCouto]

Aggiungo anche il commento di Massimo Mauro.

LAZIO. VOTO 8 Vedi Napoli.

Questo mi preoccupa assai.

[bak]

Questo mi preoccupa assai.

Un po come gli elogi di un paio di giorni fa di Zamparini

[Whistle]

Ancora F. Bocca su ASRepubblica.it:

La sorpresa Lazio & Napoli
Alla fine la vetrina di questo mercato 2001 (?!?!?!?!) se la sono presa il Napoli (45 milioni di acquisti per una decina di giocatori nuovi) e la Lazio, perché hanno lavorato in maniera mirata, col preciso obbiettivo di non cambiare tanto per cambiare, ma di migliorare rispetto alla stagione scorsa. Cissé, Klose, Inler e Pandev alzano molto il livello e soprattutto alzano il tiro. Lazio e Napoli ufficialmente non sono più due squadre che si accontentano, ma puntano in alto. Disturbando non poco le solite big.

[MCM]

Massimo Mauro....


Ha ragione Cieri.

[Mark Lenders]

Stefano Cieri deve aver letto avidamente i post di TD e Mark Lenders... 

Mi sa più di TD, in verità. Io sottoscrivo al 100% Sconcerti.

[cuchillo]

Tra l'altro, aldilà del suo periodo da direttore del corsport, a me Sconcerti è sempre piaciuto.
Non capisco il tanto astio laziale.
Dice: "Eh, ma l'anno dello Scudetto". Ho capito ma sò passati pure 10 anni.
Cerchiamo di giudicare ciò che dice oggi. Ieri. Avantieri.
A me non sembra un leccabucio di nessuno. Dice quello che pensa a chiunque, senza sudditanza e spesse volte ci prende. E quando non ci prende, è comunque capace a dirlo.
Come si suol dire: "Il grande giornalista è chi non ha un pensiero ma riesce a esprimerlo bene". Sono d'accordo.



Abbiamo perdonato Pino Wilson - anzi, lo si voleva nello staff degli Ungheresi con un ruolo tecnico decisivo - non possiamo perdonare lo Sconcerti di quel periodo?

[Mazzola]

Il livello e' quello.

[Fraplaya]

Commenti che condivido, vorrei sapere se e' vero che dal prestito di Zarate risparmiamo anche 3 di commissioni oltre che 6.7 complessivi tra prestito e stipendio. Se si, per gennaio abbiamo gia' un quattordici meloni in caldo 

[Mazzola]

Dobbiamo parlare di quello che pensa l'ex dirigente della fiorentina.
Pensa come stiamo.
E pensare che un tempo scrivevano Brera e Ghirelli.

Personalmente attendo ancora l'allegato del Centenario.
Non pubblicato con la motivazione che durando un anno, poteva pubblicarlo quando voleva non necessariamente il 9 gennaio 2000.

[TD]

Mi sa più di TD, in verità. Io sottoscrivo al 100% Sconcerti.

solo, in parte, la chiusura. Io non ho giudicato il lato economico, secondo me valido per la situazione che si era creata, né la sostituzione del giocatore, che il tecnico non ha richiesto, almeno stando alle dichiarazioni pubbliche.

[cuchillo]

Dobbiamo parlare di quello che pensa l'ex dirigente della fiorentina.
Pensa come stiamo.
E pensare che un tempo scrivevano Brera e Ghirelli.

Personalmente attendo ancora l'allegato del Centenario.
Non pubblicato con la motivazione che durando un anno, poteva pubblicarlo quando voleva non necessariamente il 9 gennaio 2000.

Sul periodo di Sconcerti al Corsport, meglio dimenticare. Semplicemente indegno.
Ciò detto, essendo passati 10 anni, mi/vi chiedo se questo signore sia un giornalista (od opinionista, se preferite) di qualche interesse.
Per me sì.

[Trippanera]

Ma come mai tra i vip non vedo l'ellenico?
E il mago traversone?
Perché non chiedere l'opinione anche alla Sensi?