Lotito e Reja: con me hanno chiuso

[Er Matador]

Credo che anche i più feroci zaratofobi concorderanno su questo punto: per chi non gradiva Maurito con la nostra maglia l'obiettivo era cederlo, NON liberarsene ad ogni costo.
E cederlo significava rispettare una serie di condizioni: un'adeguata contropartita, un sostituto all'altezza, una tempistica che non riducesse tutto all'ultimo secondo.
Come ho scritto più volte, tutto mi portava verso la conferma di Zarate: la fiducia nelle sue qualità; le prospettive qualora fosse utilizzato correttamente; la convinzione che i suoi problemi dipendessero in gran parte da chi l'aveva allenato; il timore che esplodesse altrove; la quasi impossibilità di reperire un altro elemento con quelle doti tecniche; il rischio di un passo indietro rispetto alla politica del pezzo pregiato (in più, non in meno) ogni anno.
Riconosco, però, che l'ipotesi della sua cessione - purché alle condizioni descritte - constava perlomeno di una logica compiuta.
Ciò che è accaduto nel pomeriggio rientra, invece, in tutt'altro ordine di idee e di fatti, poiché concilia la peggiore negatività su tutti i fronti.
Niente apporto del giocatore, per quanto potesse sembrare discutibile a molti.
Niente contropartita economica, poiché il riscatto da parte dell'utilizzatore finale - a quanto si sa - non è obbligato.
Niente contropartita tecnica né tantomeno un sostituto, anche per colpevole mancanza di tempo materiale.
Niente crescita sul piano della mentalità e della serietà, poiché la cacciata di Maurito accontenta i pallini - sia pure alla rovescia - di chi siede in panchina e/o i mugugni dei senatori nello spogliatoio: personalismi inammissibili nel calcio ad alto livello, molto più di quelli rimproverati a Zarate.
Fin qui sarebbe solo una scelleratezza gestionale, ma ecco il venenum in cauda: il servilismo verso una società e un individuo che negli ultimi anni, fra Calciopoli, sentenze Pandev e regalie assortite (giocatori, soldi, trofei) alle merde d'Oltretevere, hanno danneggiato la Lazio come pochi altri.
Ci si chiedeva perché a gennaio non fossero arrivati rinforzi a puntellare, anche moralmente, un progetto di alta classifica "cresciuto come un fiore sull'asfalto e sul cemento" (cit.).
Ci si chiedeva perché Reja, anziché essere trascinato davanti al Tribunale del Lavoro a rispondere di una CL persa per colpe tra il comico e il volontario, fosse stato premiato con una sconcertante conferma.
Ora è tutto chiaro, una volta per sempre: il progetto Lotito esiste. E consiste in una Lazio tenuta alla larga dalla bassa classifica, ma impegnata a non disturbare troppo in alto anche quando le circostanze glielo consentirebbero.
Attenzione, non ci si lamenta di una squadra senza ambizioni e prospettive: la Lazietta che arrivava decima o peggio, perché proprio non poteva fare di più, l'abbiamo accettata, amata e sostenuta.
Qui si tratta, al contrario, di un ente che rinuncia a priori a certi obiettivi, se necessario giocando a perdere quando la classifica lo impone.
E che si impegna ad avere sempre il culo apparecchiato per i comodi delle strisciate, anche a prezzo di dimenticare recenti torti subiti e con essi la propria dignità.
Dopo questa sconcezza, Lotito e Reja con me hanno chiuso.
Come vada la stagione, che sia sulla falsariga del 1984/'85 o su quella del 1999/2000, non mi interessa più: ormai riguarda la loro squadra.

P.S. Mi scuso in anticipo se ho aperto l'ennesimo topic sull'argomento, ma non sapevo proprio dove accodarmi: ovviamente i Moderatori hanno piena facoltà di procedere allo spostamento in un'altra discussione già avviata.

[Trippanera]

Ma che ne sai. Noi da qui non possiamo sapere niente di come vanno le cose.
Possiamo solo giudicare il campo; limitiamoci a quello.
(e comunque di uno che nemmeno scende dall'aereo e già dichiara che "da sempre volevo andare all'inter"... beh... CHISSENEFREGA).
E forza Lazio, altro che.

[en_rui]

Posto su questo topic aperto da Matador, di cui rispetto le opinioni come peraltro rispetto quelle degli atri netters, per fare una domanda?
Siamo proprio sicuri che le cose siano andate come ce le siamo figurate?
Di tutti gli interventi su questo ed altri topics, dei netters che disapprovano l'operato della Societa', ivi incluso Reja, posso solo essere d'accordo che la tempistica non sia stata delle migliori, per il resto applico la formula, Innocenti perche' non colpevoli al di sopra di ogni ragionevole dubbio.

[Eagles71]

Caro Matador, il mio pensiero appena letto della cessione in prestito del giocatore allo squalo è stato più o meno come il tuo, ma leggendo pure le dichiarazioni del calciatore "volevo solo l' inter", mi fanno pensare che davvero questo della Lazio non ne voleva più sapere.
Restano le modalità che avrei evitato soprattutto perchè nuovamente mettono la società in un bel polverone e non se ne sentiva il bisogno di una nuova contestazione, ma spero che un gol di Cisse o una magia di Hernanes (magari una vittoria a Milano)possano portare di nuovo il sorriso al tifoso Laziale.
I giocatori partono, la Lazio resta questo è quello che conta, e nessuno a Formello gioca per perdere, secondo te un Klose sarebbe venuto qua per una prospettiva come la tua?
Sbollisci la rabbia e urla Forza Lazio!

[leo]

Sbaglio o nei giornis corsi abbiamo letto, tra le altre, una dichiarazione del fratello che suonava più o meno così "a queste condizioni zarate non resta alla Lazio".
Ora, visto le condizioni, cioè, quando e quanto vieni utilizzato lo decide solo l'allenatore, le cui scelte vanno accettate a prescindere se giuste o sbagliate, era evidente che il giocatore voleva andare via. è stato accontentato.

[Fulcanelli]

Ora è tutto chiaro, una volta per sempre: il progetto Lotito esiste. E consiste in una Lazio tenuta alla larga dalla bassa classifica, ma impegnata a non disturbare troppo in alto anche quando le circostanze glielo consentirebbero.
Attenzione, non ci si lamenta di una squadra senza ambizioni e prospettive: la Lazietta che arrivava decima o peggio, perché proprio non poteva fare di più, l'abbiamo accettata, amata e sostenuta.
Qui si tratta, al contrario, di un ente che rinuncia a priori a certi obiettivi, se necessario giocando a perdere quando la classifica lo impone.
E che si impegna ad avere sempre il culo apparecchiato per i comodi delle strisciate, anche a prezzo di dimenticare recenti torti subiti e con essi la propria dignità.

Ecco, questo è anche per me il cuore del problema, la radice dell'incazzatura odierna.

[NoSurrender]

Ora è tutto chiaro, una volta per sempre: il progetto Lotito esiste. E consiste in una Lazio tenuta alla larga dalla bassa classifica, ma impegnata a non disturbare troppo in alto anche quando le circostanze glielo consentirebbero.
Attenzione, non ci si lamenta di una squadra senza ambizioni e prospettive: la Lazietta che arrivava decima o peggio, perché proprio non poteva fare di più, l'abbiamo accettata, amata e sostenuta.
Qui si tratta, al contrario, di un ente che rinuncia a priori a certi obiettivi, se necessario giocando a perdere quando la classifica lo impone.
E che si impegna ad avere sempre il culo apparecchiato per i comodi delle strisciate, anche a prezzo di dimenticare recenti torti subiti e con essi la propria dignità.

Per me questo progetto è chiaro da anni.
Dalla famosa campagna acquisti per l'inopinata CL.

[sfumatura]

Per me questo progetto è chiaro da anni.
Dalla famosa campagna acquisti per l'inopinata CL.

Esatto! Ma quando lo si dice, si è prevenuti.

Prevenuti si è quando, PRIMA che accada qualcosa, si critica....ma quando per anni vedi la storia ripetersi, con le stesse modalità, allora si può dire di essere stati al massimo lungimiranti, non prevenuti.

Comunque, allo stato attuale non so come si possa ancora difendere l'operato di questa gestione.

[giamma]

Apparecchiato ? Pandev si autocedette all'Inter, Lotito (con molti ed enormi errori) ha fatto di tutto per non darglielo e comunque la strisciata ha preso una sola da 35 milioni (7 lordi per 5 anni), vedremo ora con Maurito.

[Baruch]

Tutto molto chiaro, la cessione di Zarate ha manifestato tante cose e tutte in un'unica direzione. Mantecare, è il verbo esatto. L'ingrediente in più ci fa schifo, meglio essere caserecci. C'è il "presente" che incombe. Vediamo come sarà sto presente. Alla fine poi com'era la storia del salto di qualità del monte ingaggi?

[jumpingjackflash]

bah non reputo Lotito all'altezza di un tale disegno. però ognuno è libero di pensarla come vuole.
vedremo

[MagoMerlino]

Ora è tutto chiaro, una volta per sempre: il progetto Lotito esiste. E consiste in una Lazio tenuta alla larga dalla bassa classifica, ma impegnata a non disturbare troppo in alto anche quando le circostanze glielo consentirebbero.

Non penso che dietro ci sia una particolare volonta progetturale, vorrebbe dire possedere una qualche capacità di progettare qualcosa, giusta o sbagliata che possa risultare. A quanto dici ci si arriva per dimostrata incapacità manageriale.
Una società come la Lazio non può pensare di gestire un mercato "aperto 365 giorni l'anno" con 2 persone, una delle quali è invisa alla stragrande maggioranza degli addetti ai lavori.

[leo]

logico come comportamento: siccome non devo disturbare i poteri forti e mantenere la squadra in una tranquilla zona di galleggiamento, compro klose e cissè con tutta la pesantezza dei loro gol e delle loro carriere, e vendo zarate con i suoi 33 gol in tre anni di Lazio.

[LaLazioMia]

Apparecchiato ? Pandev si autocedette all'Inter, Lotito (con molti ed enormi errori) ha fatto di tutto per non darglielo e comunque la strisciata ha preso una sola da 35 milioni (7 lordi per 5 anni), vedremo ora con Maurito.

Mi auguro sia cosi' per quanto detesto quel gran signore di Moratti.

Sono d'accordo per l'errore di giugno sulla scelta di Reja. Tutto il resto è conseguenza diretta , compresa la svendita all'ultimo minuto, la Necessita'( ridicola, vedi altre squadra) di sfoltire ad ogni costo , e la dichiarazione dell'incapace di non volere altri giocatori , ma solo cessioni.
La Lazio, con un altro allenatore e con gli acquisti di un centrale valido ( un Kjaer,) e un buon centrocampista(Pjanic) ad esempio sarebbe stata una grande squadra.

[BobCouto]

Io credo che la delusione sia figlia, soprattutto, della sequenza degli avvenimenti.

Mi spiego: "quelli", tanto per dire, hanno iniziato il mercato perdendo pezzi buoni - Mexes e Vucinic, che proprio due strisciate vanno a rinforzare - e meno buoni ma importanti, come Riise.

Poi hanno cominciato a piazzare colpi e colpetti, fino a dare l'idea di mercato buono, perfino ottimo: giovani, tanti, e qualche nome significativo.

Le partenze sono state metabolizzate, gli acquisti hanno riscaldato l'ambiente.

Qui, è avvenuto esattamente il contrario.

Il quadro psicologico, quindi, segna positivo "di là", volge al nero di qua (non bastassero i tradizionali atteggiamenti sparoni dei romanisti e la nostra irrinunciabile vocazione al suicidio). Ma, dico io, una volta presi Klose e Cissé, non era chiaro che il Recoba della Michelin avesse sostanzialmente "chiuso", con la Lazio? Qual è il peso tecnico della sua partenza? Io vedo che sta pesando quello psicologico, né vale il discorso della sostituzione perché abbiamo lo stesso numero di attaccanti dello scorso anno, e fino a ieri ci si lamentava della rosa oceanica.

Ricordiamoci: non si è giocato manco un minuto, finora. E con le squadre in campo, il fatto che Gago sia arrivato l'ultimo giorno e Klose il primo luglio, non avrà alcuna valenza.

Quanto agli "affari" con Inter, Milan et altri, è un discorso che non regge. Gli affari si fanno con tutti, sul mercato non si può essere tifosi. Le barriere, piuttosto, le mettono le amicizie - o inimicizie - tra diesse e procuratori.

Vorrei anche che qualcuno mi spiegasse come una cessione a 18,2 milioni di un giocatore comprato a 20 con le stimmate del Maradona e rivelatosi assai al disotto delle aspettative, si configuri come "regalo" o "svendita".

[Il lodolaio]

Io credo che la delusione sia figlia, soprattutto, della sequenza degli avvenimenti.

Mi spiego: "quelli", tanto per dire, hanno iniziato il mercato perdendo pezzi buoni - Mexes e Vucinic, che proprio due strisciate vanno a rinforzare - e meno buoni ma importanti, come Riise.

Poi hanno cominciato a piazzare colpi e colpetti, fino a dare l'idea di mercato buono, perfino ottimo: giovani, tanti, e qualche nome significativo.

Le partenze sono state metabolizzate, gli acquisti hanno riscaldato l'ambiente.

Qui, è avvenuto esattamente il contrario.

Il quadro psicologico, quindi, segna positivo "di là", volge al nero di qua (non bastassero i tradizionali atteggiamenti sparoni dei romanisti e la nostra irrinunciabile vocazione al suicidio). Ma, dico io, una volta presi Klose e Cissé, non era chiaro che il Recoba della Michelin avesse sostanzialmente "chiuso", con la Lazio? Qual è il peso tecnico della sua partenza? Io vedo che sta pesando quello psicologico, né vale il discorso della sostituzione perché abbiamo lo stesso numero di attaccanti dello scorso anno, e fino a ieri ci si lamentava della rosa oceanica.

Ricordiamoci: non si è giocato manco un minuto, finora. E con le squadre in campo, il fatto che Gago sia arrivato l'ultimo giorno e Klose il primo luglio, non avrà alcuna valenza.

Quanto agli "affari" con Inter, Milan et altri, è un discorso che non regge. Gli affari si fanno con tutti, sul mercato non si può essere tifosi. Le barriere, piuttosto, le mettono le amicizie - o inimicizie - tra diesse e procuratori.

Perfetto.

Fosse arrivato ieri Cissé tutti ad esultare.

[Baruch]

A me pare offensivo per le nostre più o meno valide intelligenze questo discorso sulla tempistica, stiamo facendo altro tipo di ragionamenti

[Boks XV]

Non penso che dietro ci sia una particolare volonta progetturale, vorrebbe dire possedere una qualche capacità di progettare qualcosa, giusta o sbagliata che possa risultare. A quanto dici ci si arriva per dimostrata incapacità manageriale.
Una società come la Lazio non può pensare di gestire un mercato "aperto 365 giorni l'anno" con 2 persone, una delle quali è invisa alla stragrande maggioranza degli addetti ai lavori.

credo che questa lettura sia la più aderente alla realtà.
Lotito è una specie di rigattiere con pretese da antiquario esperto d'arte.
un puliscocantine cui il cappotto con il reverse in astrakan non copre il sentore di polvere e di muffe.

[Mazzola]

Il mercato della roma lo fa UNA persona sola.
Adesso sembra che tutto gira intorno a Kjaer e Pjanic.

[Reflexblue]

Io credo che la delusione sia figlia, soprattutto, della sequenza degli avvenimenti.

Mi spiego: "quelli", tanto per dire, hanno iniziato il mercato perdendo pezzi buoni - Mexes e Vucinic, che proprio due strisciate vanno a rinforzare - e meno buoni ma importanti, come Riise.

Poi hanno cominciato a piazzare colpi e colpetti, fino a dare l'idea di mercato buono, perfino ottimo: giovani, tanti, e qualche nome significativo.

Le partenze sono state metabolizzate, gli acquisti hanno riscaldato l'ambiente.

Qui, è avvenuto esattamente il contrario.

Il quadro psicologico, quindi, segna positivo "di là", volge al nero di qua (non bastassero i tradizionali atteggiamenti sparoni dei romanisti e la nostra irrinunciabile vocazione al suicidio). Ma, dico io, una volta presi Klose e Cissé, non era chiaro che il Recoba della Michelin avesse sostanzialmente "chiuso", con la Lazio? Qual è il peso tecnico della sua partenza? Io vedo che sta pesando quello psicologico, né vale il discorso della sostituzione perché abbiamo lo stesso numero di attaccanti dello scorso anno, e fino a ieri ci si lamentava della rosa oceanica.

Ricordiamoci: non si è giocato manco un minuto, finora. E con le squadre in campo, il fatto che Gago sia arrivato l'ultimo giorno e Klose il primo luglio, non avrà alcuna valenza.

Quanto agli "affari" con Inter, Milan et altri, è un discorso che non regge. Gli affari si fanno con tutti, sul mercato non si può essere tifosi. Le barriere, piuttosto, le mettono le amicizie - o inimicizie - tra diesse e procuratori.

Vorrei anche che qualcuno mi spiegasse come una cessione a 18,2 milioni di un giocatore comprato a 20 con le stimmate del Maradona e rivelatosi assai al disotto delle aspettative, si configuri come "regalo" o "svendita".

Mi sembra una lettura un po' riduttiva.
Se il 1 luglio arrivavano Pjanic, Toloi e Cassani al posto di Konko, butto lì i primi nomi che mi vengono in mente, e ieri veniva ceduto Zarate alle 18.59 me ne sbattevo della tempistica, della psicologia e degli zozzoni.