Autore Topic: Elezioni Politiche 2018  (Letto 77315 volte)

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Panzabianca

Re:Elezioni Politiche 2018
« Risposta #320 : Lunedì 28 Maggio 2018, 10:28:13 »

Il celebrato Garrison, in realtà, era un mitomane omofobo della peggior fatta.

senza contà che a Bryan nun j'aveva detto gnente...

Offline Karmilla

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Re:Elezioni Politiche 2018
« Risposta #321 : Lunedì 28 Maggio 2018, 10:28:18 »
Quanto al Presidente della Repubblica, ha esercitato le prerogative che la Costituzione gli attribuisce.

Il Presidente della Repubblica è stato eletto dal Parlamento in carica al momento della sua elezione, quindi è espressione della "sovranità popolare".

La Costituzione fu redatta da un'Assemblea eletta quindi espressione della "sovranità popolare".

Sovranità popolare che ha espresso negli anni maggioranze che hanno cambiato, o tentato di cambiare, la Costituzione. Riuscendoci o meno. Un paio di volte no, di fronte al diniego espresso da referendum.

Non c'è nulla di quanto accaduto che non sia espressione della "sovranità popolare". Nulla.

Da sinistra, non sono d'accordo. Sono seriamente preoccupata per quello che è successo.

Intanto credo sia troppo semplicistico dire (come alcuni hanno fatto, non tu) che siccome la lettera delll'articolo 92 dice che "il Presidente della Repubblica nomina i ministri" allora ha anche la facoltà di non nominarli, sic et simpliciter. La Costituzione dice anche che il Presidente della Repubblica "promulga le leggi", ma questo non gli dà facoltà di deciderne il contenuto né di rifiutarne la promulgazione se le Camere insistono (semplifico brutalmente, gli articoli di riferimento sono 73 e 74). Io - che non sono costituzionalista - leggo nell'articolo 74 la "scelta" dei costituzionalisti di risolvere eventuali stalli a favore del Parlamento, e non del presidente della Repubblica: se tale principio esiste, e se si può utilizzare anche quando c'è di mezzo l'esecutivo, e non strettamente il parlamento, dovrebbe dirlo qualcuno più esperto di me. Ma la questione è complessa. 

(In attesa del parere chiesto ad un amico che queste cose le studia, diciamo che) i costituzionalisti stessi non hanno pareri univoci, con alcuni che dicono che il presidente ha la facoltà di rifiutare una nomina, se ciò è reso necessario dal suo ruolo di garante della Costituzione, ed altri che invece sostengono che si tratti di una scansione tecnica, che lascia al Presidente della Repubblica un margine di scelta pressoché nullo e ristretto solo a dettagli "tecnici".

E proprio perché c'è una zona grigia, è essenziale muoversi con estrema cautela, perché si balla sul bordo del burrone. MI si dirà che già in passato vi sono episodi di ministri "rifiutati" dal Presidente della Repubblica: celeberrimo "e alla giustizia metto il mio avvocato" dello zio Silvio, con conseguente "sticcazzi" di Scalfaro; il Post riporta anche del rifiuto di Ciampi di nominare Maroni alla Giustizia nel 2001 (andò agli interni) e delle perplessità di Napoletano su Grattieri nel 2014, sempre alla giustizia. A mio parere, tuttavia, tutti questi casi presentano caratteristiche che li differenziano da quello di specie. Maroni e (se non ricordo male) Previti avevano processi in corso o erano oggetto di indagini: il ruolo di Guardasigilli li avrebbe posti in una posizione di conflitto di interessi insostenibile (per l'Italia, non per loro) (per la cronaca, finirono entrambi in altri ministeri, a dimostrazione che l'opposizione sul nome non fu totale). Ciò è ancora più vero nel caso di Grattieri, magistrato in servizio. Insomma, a mio parere in questi tre casi si può parlare di motivazioni "istituzionali". Nel caso di Savona le motivazioni sono strettamente politiche, ed è questo che mi lascia perplessa.

Peraltro. Un conto sono posizioni "politiche" incompatibili con la prima parte della Costituzione - ad esempio un ministro dell'interno che auspicasse apertamente il genocidio o la pulizia etnica si porrebbe in contrasto con vari articoli della prima parte, e capirei un Presidente della Repubblica che non volesse nominarlo: troverei ciò coerente con il ruolo di garante di quest'ultimo. La questione dell'Europa e dell'Euro non rientra in questo campo, e lo dico come un'europeista parecchio convinta (scusa, Mata) che teme la linea politica di Lega e 5 Stelle sul punto. Ci sono accordi internazionali a cui l'Italia è vincolata e che pertanto vanno rispettati finché durano, ma se il Governo che gode di fiducia li vuole rimettere in discussione, come fatto in Inghilterra, nel rispetto delle forme previste dagli accordi stessi, (purtroppo) lo può fare. Certo, ci andremmo di mezzo tutti. Ma il contrappasso dell'impedire a questa area politica di esprimersi nel gioco democratico è giustificare la tentazione e la pretesa di farlo al di fuori della democrazia, con conseguenze disastrose per il paese.

Ed è questo quello che mi spaventa. Io non credo che ogni posizione politica debba necessariamente trovare spazio nel sistema democratico: le idee che vogliono distruggere questo sistema attraverso la sopraffazione dell'altro, ad esempio, è bene che ne restino fuori. Ma un'idea sgradevole, semplicistica, economicamente pericolosa ma che non va contro l'ordine democratico deve essere accolta. Anche se significa mangiare la merda a colazione pranzo e cena. É la democrazia, baby. E l'alternativa non è ridicolizzare queste forze politiche e marginalizzarle sperando che scompaiano in un bel buco nero della storia, perché non succederà: quello che succederà - lo ripeterò fino allo sfinimento - è che troveranno aree di espressione che non sono quelle della democrazia. E non stiamo parlando di 500 neonazisti. Stiamo parlando dei partiti che rappresentano quasi la metà dei votanti.

Certo, aggiungo una postilla: la responsabilità di evitare lo scontro istituzionale pesa(va) anche sulle spalle del premier incaricato e delle forze politiche che lo sostengono: e loro hanno preferito andare allo scontro su una questione di principio che accettare una mediazione "al ribasso". Forse non erano tenute a farlo. Ma potevano mettersi una mano sulla coscienza, tanto più che - detto cinicamente - dubito che un altro ministro della loro area avrebbe avuto una posizione nettamente diversa. Detto in parole povere, potevano mettere mia nonna all'Economia, prendere la fiducia e poi portare avanti la loro linea politica evitando di dare il loro contributo ad una pesante crisi istituzionale. Non l'hanno fatto. Questo non cambia nulla di quanto ho detto e scritto sopra, ma ci tenevo a dirlo.

Spero che il mio subitaneo pessimismo (fino a ieri mi veniva quasi da ridere) sia mal riposto. Spero che Mattarella - in possesso di informazioni che, ricordiamolo, noi non abbiamo, abbia veramente agito secondo coscienza per l'interesse del paese calcolando attentamente pro e contro. Ma mi resta la paura che stiamo ballando sulle sabbie mobili.

Postilla:

É noto a tutti che nel nostro sistema, solo il Parlamento è direttamente eletto dal corpo elettorale: il PDR viene eletto dal Parlamento in seduta comune + altri soggetti che vergognosamente non ricordo (delegati delle regioni? o solo i presidenti delle regioni? sta scritto in Costituzione ma sono troppo stanca dopo questo poema per andare a leggere). Il Governo è si insedia se riceve la fiducia dei due rami del Parlamento. In teoria, quindi, uno potrebbe dire quello che hai detto tu sulla "sovranità popolare".

Tuttavia, a me pare che la figura del Presidente della Repubblica venga scelta (come è anche giusto che sia, visto il ruolo che va a ricoprire) senza sottoporla ad alcun tipo di validazione popolare, anche indiretta (come può essere l'indicazione del "candidato premier" che i partiti effettuano prima delle elezioni). Quindi all'atto pratico, sostanziale, trovo non sbagliato ma "forzato" dire che figura del PDR è espressione di sovranità popolare.
Il Governo - che pure non è eletto dal popolo, ricordiamolo ad infinitum - a mio modesto parere questo tipo di validazione normalmente ce la ha (con le eccezioni dei governi tecnici, che sono comunque del tutto legittimi).

Questo per dire che io capisco cosa vuole dire chi parla di sovranità popolare "tradita" (non mi ricordo la parola esatta) in relazione a quanto successo. La maggioranza dei votanti ha scelto Lega e 5Stelle. Lega e 5Stelle hanno suggerito un nome per il premier, e quel premier ha iniziato a lavorare sui ministri. Se Mattarella non avesse posto il veto è probabile che il Governo Conte con Savona all'economia la fiducia l'avrebbe ottenuta, cosa che rispecchia il naturale corse degli eventi dopo un'elezione; dire che Mattarella aveva la prerogativa di farlo perché anche lui è "espressione di sovranità popolare", non mi convince affatto.

FINE DEL PIPPONE. Se avete letto tutto, vi voglio bene anche se volete uscire dall'Euro.  ;D ;D ;D
Citazione da: franz_kappa
Karmilla non è donna di cultura, ahinoi ;-)

Offline MCM

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Re:Elezioni Politiche 2018
« Risposta #322 : Lunedì 28 Maggio 2018, 10:40:51 »
Ai tempi di Gramsci la sinistra difendeva il lavoro, oggi e’ la puttana dei “mercati”.
Per me chi la difende e la vota merita la forca.

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Re:Elezioni Politiche 2018
« Risposta #323 : Lunedì 28 Maggio 2018, 11:20:25 »
Mattarella ha effettuato un atto molto grave, ai limiti del reato di opinione.

Nel programma presentato dai 2 partiti non cè nessuna volontà a priori di uscire dall'euro.
Cè una volontà netta, e vorrei pure vedere, di discutere cose che in Europa non vanno, e sono sotto gli occhi di tutti.
E questa è la medesima posizione di Paolo Savona.

Che poi l'uscita dell'Euro sia l'ultima delle opzioni mi pare chiaro, come è altrettanto chiaro che non è possibile affermare il principio che tale opzione non sia neanche pronunciabile, e possibile o a pena di reato,  e perchè?
Ma se tu non stai bene in una casa, se ritieni che stare in quella casa crea gravi disagi per te, mica devo rimanerci per forza in quella casa solo perchè hai firmato un contratto. Fai di tutto per ridiscuterlo, per migliorare le cose, ma in ultima istanza se non ci riesci, puoi valutare di andartene e verificarne gli effetti.
Tra l'altro che l'Euro così come configurato sia una mezza aberrazione, non lo dico certo io, ma illustri premi nobel dell'Economia da Krugman a Stiglitz.

Quello di Mattarella non è altro che un atto politico, facente funzione politica, espressione di una parte politica molto precisa, senza essere eletto per fare questo e tra l'altro rappresentando quella proposto politica che Ha PERSO le elezioni e non rappresenta minimamente la maggioranza dei popolo sovrano.

Unico pregio di questa situazione è che finalmente gli schieramenti sono più netti, anche in Italia come sta accadendo in tutta Europa.

Una parte politica essenzialmente globalista, che trova in Macron e parte della Germania la sua espressione maggiore, ed un'altra identitaria e per la sovranità dei popoli, che parte dal Front National, passando per l'AFD tedesco e la Baviera fino ad arrivare ai paesi di Visegrad.

Finalmente la resa dei conti sta per arrivare, per un castello di carta costruito sulle sabbie mobili.

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Re:Elezioni Politiche 2018
« Risposta #324 : Lunedì 28 Maggio 2018, 11:53:34 »
Certo, ci andremmo di mezzo tutti. Ma il contrappasso dell'impedire a questa area politica di esprimersi nel gioco democratico è giustificare la tentazione e la pretesa di farlo al di fuori della democrazia, con conseguenze disastrose per il paese.

Ed è questo quello che mi spaventa. Io non credo che ogni posizione politica debba necessariamente trovare spazio nel sistema democratico: le idee che vogliono distruggere questo sistema attraverso la sopraffazione dell'altro, ad esempio, è bene che ne restino fuori. Ma un'idea sgradevole, semplicistica, economicamente pericolosa ma che non va contro l'ordine democratico deve essere accolta. Anche se significa mangiare la merda a colazione pranzo e cena. É la democrazia, baby. E l'alternativa non è ridicolizzare queste forze politiche e marginalizzarle sperando che scompaiano in un bel buco nero della storia, perché non succederà: quello che succederà - lo ripeterò fino allo sfinimento - è che troveranno aree di espressione che non sono quelle della democrazia. E non stiamo parlando di 500 neonazisti. Stiamo parlando dei partiti che rappresentano quasi la metà dei votanti.
Posizione onestamente e impeccabilmente democratica, purtroppo assai poco condivisa nella pratica dalle democrazie.
E ancor meno dall'USE, che è arrivata a far ripetere consultazioni a lei ostili finché gli elettori non "votavano bene".
Il diritto di voto ha subito attacchi e negazioni di ogni genere: ma nessuno lo ha strumentalizzato e delegittimato nel profondo quanto l'élite post-umana di Bruxelles.
E, a questo proposito, l'unica aggiunta alla tua apprezzabile trattazione: a prescindere dalla reazione dei movimenti defraudati, nel momento in cui si buttano letteralmente nel cesso milioni di voti validi la democrazia è già morta e sepolta.


Certo, aggiungo una postilla: la responsabilità di evitare lo scontro istituzionale pesa(va) anche sulle spalle del premier incaricato e delle forze politiche che lo sostengono: e loro hanno preferito andare allo scontro su una questione di principio che accettare una mediazione "al ribasso". Forse non erano tenute a farlo. Ma potevano mettersi una mano sulla coscienza, tanto più che - detto cinicamente - dubito che un altro ministro della loro area avrebbe avuto una posizione nettamente diversa. Detto in parole povere, potevano mettere mia nonna all'Economia, prendere la fiducia e poi portare avanti la loro linea politica evitando di dare il loro contributo ad una pesante crisi istituzionale. Non l'hanno fatto. Questo non cambia nulla di quanto ho detto e scritto sopra, ma ci tenevo a dirlo.
Il passaggio decisivo, a mio avviso, è nella frase in neretto.
Un altro ministro avrebbe potuto conservare una linea simile, ma non disponeva della competenza tecnica per trattare argomenti così delicati.
Sarebbe rimasto il principio, ma annacquato in maniera determinante dalla minore efficacia operativa.
In questo Savona era ritenuto insostituibile, e quindi aveva una logica difenderlo fino in fondo (a margine: da quanto tempo la competenza non investiva un ruolo così importante in una nomina politica? Così, per dire).
In più, un'altra considerazione rendeva impraticabile un cedimento su quel punto.
"La responsabilità di evitare lo scontro istituzionale", osservi: e il modello concettuale che proponi in sé è valido.
Ma qui occorre considerare l'asimmetria fra le due posizioni.
Conte e la coalizione da lui rappresentata potevano fare leva su un mandato popolare inequivocabile.
La salma di Quisling difendeva, invece, veti eterodiretti, latori di pesantissime e indebite ingerenze nonché drammaticamente contrari all'interesse nazionale: una posizione eversiva, nella sostanza.
Ora, invitare due soggetti legittimi a mettere da parte un po' dei rispettivi ego per il bene comune è indice di saggezza.
Un passo indietro di fronte all'eversione ha tutt'altro significato: con chi mette in discussione i fondamenti stessi dello Stato non si tratta, si applica la legge.
E qui, ribadisco, pesano la debolezza e l'inesperienza - spero siano solo quelle, almeno - nel gettare subito la spugna.
Bastava pazientare, trovare un modo più o meno ortodosso per costringere l'orsacchiotto di Renzi a una maggiore accondiscendenza o alle dimissioni, quindi ottenere dal Quirinale il semaforo verde per il primo governo legittimo dopo anni di Giunte e colonnelli.
Comunque tutti discorsi a babbo morto, temo.
Soprattutto se dovesse insediarsi a Palazzo Chigi il Brega Massone della spending review.

Panzabianca

Re:Elezioni Politiche 2018
« Risposta #325 : Lunedì 28 Maggio 2018, 12:05:49 »

Soprattutto se dovesse insediarsi a Palazzo Chigi il Brega Massone della spending review.

ora vediamo chi gli vota la fiducia.

Offline Jim Bowie

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Re:Elezioni Politiche 2018
« Risposta #326 : Lunedì 28 Maggio 2018, 12:48:55 »
Dal 1992, fra tagli e fisco sempre più esoso, lo Stato incassa più di quanto spende.
Se funzionasse come dici tu, il debito pubblico sarebbe calato in maniera più o meno consistente.
Invece continua a salire: perché?
Perché dipende dal fatto che il debito non è sovrano: ed è quindi lì che sì deve intervenire, mentre il resto è solo una scusa per allungare ulteriormente le mani nelle tasche degli italiani.
Per questa situazione non dobbiamo ringraziare i democristiani ma uno solo di loro: Beniamino Andreatta, in combutta con l'uomo del FMI Carlo Azeglio Ciampi.
Del resto sei originario di un Paese con debito pubblico non sovrano e vivi in un Paese che ha un debito pubblico più alto ma sovrano: se non lo capisci tu, chi allora?
A margine: accostando Salvini a Hitler, credimi, fai solo brutta figura.
Anche per il coefficiente di originalità del paragone, il più basso del pianeta.
Quindi secondo te, l'Italia ha un sistema fiscale equo e redditizio per i cittadini?
Gli accoppiamenti dei personaggi si fanno anche in modo "satirico: di quello che vorrebbe ma non e'!
Io sono originario dell'Italia il cui sviluppo economico e' tarpato dal debito pubblico e soggetto alla credibilita del paese per allettare investitori stranieri o altri che si comprano il nostro debito, e vivo in un paese dove si e' usciti dalla crisi grazie alle infrastrutture fatte in deficit.
Avrai notato da attento osservatore quale sei cosa e' successo allo spread come si e' sparsa la voce di Savona Ministro dell'Economia. Solo con un a voce gli interessi da pagare sono aumentati di 30 milioni, una manovrina.
Che poi si ha la tendenza a paragonare l'Italia agli USA, ma USA e' l'Europa mentre le politiche italiane dovrebbero essere paragonate ad uno stato del sud, tipo Alabama. Sono poche, in materia economiche. le leggi federali. Ogni stato si fa le sue.
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Re:Elezioni Politiche 2018
« Risposta #327 : Lunedì 28 Maggio 2018, 13:01:25 »
Mattarella ha effettuato un atto molto grave, ai limiti del reato di opinione.

Nel programma presentato dai 2 partiti non cè nessuna volontà a priori di uscire dall'euro.
Cè una volontà netta, e vorrei pure vedere, di discutere cose che in Europa non vanno, e sono sotto gli occhi di tutti.
E questa è la medesima posizione di Paolo Savona.

Che poi l'uscita dell'Euro sia l'ultima delle opzioni mi pare chiaro, come è altrettanto chiaro che non è possibile affermare il principio che tale opzione non sia neanche pronunciabile, e possibile o a pena di reato,  e perchè?
Ma se tu non stai bene in una casa, se ritieni che stare in quella casa crea gravi disagi per te, mica devo rimanerci per forza in quella casa solo perchè hai firmato un contratto. Fai di tutto per ridiscuterlo, per migliorare le cose, ma in ultima istanza se non ci riesci, puoi valutare di andartene e verificarne gli effetti.
Tra l'altro che l'Euro così come configurato sia una mezza aberrazione, non lo dico certo io, ma illustri premi nobel dell'Economia da Krugman a Stiglitz.

Quello di Mattarella non è altro che un atto politico, facente funzione politica, espressione di una parte politica molto precisa, senza essere eletto per fare questo e tra l'altro rappresentando quella proposto politica che Ha PERSO le elezioni e non rappresenta minimamente la maggioranza dei popolo sovrano.

Unico pregio di questa situazione è che finalmente gli schieramenti sono più netti, anche in Italia come sta accadendo in tutta Europa.

Una parte politica essenzialmente globalista, che trova in Macron e parte della Germania la sua espressione maggiore, ed un'altra identitaria e per la sovranità dei popoli, che parte dal Front National, passando per l'AFD tedesco e la Baviera fino ad arrivare ai paesi di Visegrad.

Finalmente la resa dei conti sta per arrivare, per un castello di carta costruito sulle sabbie mobili.
L'Euro non va bene solo per un motivo ed e' politico. Non puoi avere una moneta unica senza una guida politica unica.
Oggi ai mercati si offre la politica economica della Germania, della Francia dell'Italia non certo dell'Europa.
Non bisogna uscire dall'Euro ma creare un Europa Politica, il che e' difficile vista la diversita' dei popoli che la compongono.
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Re:Elezioni Politiche 2018
« Risposta #328 : Lunedì 28 Maggio 2018, 13:09:44 »
Savona e' stato il cavallo di Troia per tirare fuori dalla melma in cui si erano cacciati Lega e M5S.
Avrebbero potuto trovare (anzi lo avevano gia individuato) un differente ministro dell'Economia, le cui idee erano ancora piu nette di quelle di Savona, ma si e' usato Savona per fare quello che veramente volevano.
Far credere al popolo che loro i duri e puri (diamanti e COLF non contano quando si parla di loro) ci avevano provato ma che un despota che ha applicato soltanto la Costituzione in modo corretto, aveva vietato il sogno italiano.
Allo stesso tempo al pinotto lombardo e' servito per non perdere i contatti con il nano di arcore e l'educata da Garbatella di modo da presentarsi uniti alle elezioni che probabilmente vinceranno anche con questa legge elettorale, ma con un dazio altissimo imposto da Berlusconi.
Vedrete quali saranno gli slogan elettorali

"ci abbiamo provato ma i despoti comunisti ce l'hanno impedito"

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Re:Elezioni Politiche 2018
« Risposta #329 : Lunedì 28 Maggio 2018, 13:39:29 »
Quindi secondo te, l'Italia ha un sistema fiscale equo e redditizio per i cittadini?
Non mi sembra di aver detto questo, e del resto non lo penso.
Intendevo solo confutare la teoria secondo la quale il deficit dipende dall'evasione fiscale: è una falsità e, come ho spiegato, pericolosa.


Io sono originario dell'Italia il cui sviluppo economico e' tarpato dal debito pubblico e soggetto alla credibilita del paese per allettare investitori stranieri o altri che si comprano il nostro debito, e vivo in un paese dove si e' usciti dalla crisi grazie alle infrastrutture fatte in deficit.
Perfetto.
E qual è la differenza - perlomeno la principale ai fini di questo discorso - fra le due realtà?
La sovranità monetaria, che l'Italia deve quindi recuperare quanto prima.
Non vedo altri sbocchi al tuo discorso, anche perché, come giustamente osservi

L'Euro non va bene solo per un motivo ed e' politico. Non puoi avere una moneta unica senza una guida politica unica.
Oggi ai mercati si offre la politica economica della Germania, della Francia dell'Italia non certo dell'Europa.
Non bisogna uscire dall'Euro ma creare un Europa Politica, il che e' difficile vista la diversita' dei popoli che la compongono.


Avrai notato da attento osservatore quale sei cosa e' successo allo spread come si e' sparsa la voce di Savona Ministro dell'Economia. Solo con un a voce gli interessi da pagare sono aumentati di 30 milioni, una manovrina.
Quindi politici e commentatori di un Paese formalmente democratico sono ricattati, persino sul piano della libertà di parola, peggio che nell'URSS di Stalin: un motivo in più per chiamarsi fuori da questa follia.
Che poi, diciamocelo: tu avevi mai sentito parlare di spread prima del 2011 e di Monti?
Credo che quel termine venisse usato a malapena su pubblicazioni specializzate, poi da un giorno all'altro è diventato una sorta di oracolo: un po' sospetto, non trovi?


Che poi si ha la tendenza a paragonare l'Italia agli USA, ma USA e' l'Europa mentre le politiche italiane dovrebbero essere paragonate ad uno stato del sud, tipo Alabama. Sono poche, in materia economiche. le leggi federali. Ogni stato si fa le sue.
Naturalmente. Ma basta il paragone fra Paesi europei della stessa categoria di peso, separati solo dall'adozione o meno della moneta unica, per capire come funzioni quest'ultima e quale sciagura rappresenti.

Offline Dissent

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Re:Elezioni Politiche 2018
« Risposta #330 : Lunedì 28 Maggio 2018, 14:34:17 »
L'Euro non va bene solo per un motivo ed e' politico. Non puoi avere una moneta unica senza una guida politica unica.
Oggi ai mercati si offre la politica economica della Germania, della Francia dell'Italia non certo dell'Europa.
Non bisogna uscire dall'Euro ma creare un Europa Politica, il che e' difficile vista la diversita' dei popoli che la compongono.
Mi hai detto "niente", solo "politico". E' il problema più grande.
La politica è cosa pensi della vita, qual è la tua idea di stato, di società.
Sono le fondamenta.
Qui invece si è partiti dal colore della facciata e non dalle fondamenta.

Questa Europa non esiste semplicemente perchè non esiste una condivisione di quello che deve essere il modello sociale europeo.
Ai popoli già di per sè diversi che la componevano in principio, pur se caratterizzati da valori di riferimento comuni, nei tanti anni si è aggiunto il vastissimo e incontrollato fenomeno immigratorio che ha di fatto cambiato la composizione sociale di paesi come la Francia, la Germania e tutto il nord europa.

L'immigrazione e soprattutto l'integrazione di questi flussi è fallita nei fatti.

Oggi questo problema qui, che aveva il vizio all'origine di integrare anche ciò che non è integrabile ti sta esplodendo in mano ed è solo l'inizio.

Le banche, i mercati, i soldi, l'euro e lo spread sono tutte cose che vengono moolto dopo.

Prima di tutto conta la visione comune che tu hai del mondo, a quali valori ti ispiri e quale modello di società vuoi per te e per i tuoi figli.
Questo in Europa, in questa Europa, semplicemente non esiste.
Ed oggi i nodi stanno venendo al pettine.

Offline MCM

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Re:Elezioni Politiche 2018
« Risposta #331 : Lunedì 28 Maggio 2018, 14:44:06 »
Non e’ una questione solo politica.
E’ anche economica.
L’euro e’ una moneta unica che agisce in contesti estremamente diversi tra di loro, da un punto di vista industriale, fiscale, del costo del lavoro ecc ecc
E’ un esperimento che così come e’ oggi e’ miseramente fallito.
E lo spiega bene il professor Savona, il cui cv fa impallidire quello di qualsiasi ministro europeo.
Per questo faceva paura. Troppa competenza ed esperienza

Offline MCM

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Re:Elezioni Politiche 2018
« Risposta #332 : Lunedì 28 Maggio 2018, 15:26:33 »
Ricapitolando:

Dopo il 4 marzo non fu dato l'incarico a Salvini perchè al centro destra mancavano 50 voti, ora Mattarella lo dà a Cottarelli che in tutto ha 50 voti.

Offline Skorpius

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Re:Elezioni Politiche 2018
« Risposta #333 : Lunedì 28 Maggio 2018, 15:50:02 »
Sono sinceramente contento non sia nato il governo giallo verde.
Ma altrettanto sinceramente difendere la scelta di Mattarella è difficile, il post di Karmilla è perfetto sotto tutti i punti di vista ed inquadra la questione costituzionale, quello che ha fatto Mattarella è a tutti gli effetti oltre i suoi poteri. Ancora più grave è quello che si appresta a fare ovvero varare un governo sapendo che non riceverà la fiducia, con l'effetto che questo governo agirà fino alle prossime elezioni senza alcuna giustificazione costituzionale, in pratica senza alcuna responsabilità politica se non la mera volontà del PDR... se fatto 15 giorni fa avrebbe avuto quasi un senso adesso sarebbe  un vero abominio.
La mia difficoltà è leggere le giustificazioni a Mattarella, più ne leggo e più avrò difficoltà a votare la prossima volta, la malafede così palese non è accettabile.
Questo atto consegnerà il paese nelle mani dei populisti, un assist che neanche Luis Alberto avrebbe fatto meglio, e secondo me Salvini (non Di Maio) ci sperava tanto!

 
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Zapruder

Re:Elezioni Politiche 2018
« Risposta #334 : Lunedì 28 Maggio 2018, 15:51:40 »
Se non riceve la fiducia, non entra in carica.

Offline franz_kappa

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Re:Elezioni Politiche 2018
« Risposta #335 : Lunedì 28 Maggio 2018, 15:54:05 »
[...]
Questo atto consegnerà il paese nelle mani dei populisti, un assist che neanche Luis Alberto avrebbe fatto meglio, e secondo me Salvini (non Di Maio) ci sperava tanto!
Purtroppo il rischio che paventi è più che concreto.

Lo stop a Savona (che, voglio dire..., sarebbe stato istituzionalmente 'contenibile': l'anziano economista 81enne non credo ci avrebbe portati fuori dall'Unione monetaria. Le pulsioni sovraniste si sarebbero potute gestire. Non sarebbe stata una gestione facile ma comunque possibile) rischia di essere una tragica vittoria di Pirro. A stabilire se il rischio si concretizzerà saranno le prossime elezioni.
Boh, si prospettano mesi e anni molto molto complessi, secondo me.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline Skorpius

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Re:Elezioni Politiche 2018
« Risposta #336 : Lunedì 28 Maggio 2018, 15:59:59 »
Se non riceve la fiducia, non entra in carica.

Abbiamo un precedente: Andreotti V 136 giorni di governo senza fiducia

Per chi ha studiato diritto costituzionale quello è un paragrafo importante (ma sono sicuro che gli esimi costituzionalisti sono prontissimi a rimangiarsi tutto quello che hanno scritto in merito.. come fanno da 20 anni a questa parte), un esempio di quello che NON si dovrebbe fare.
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline Dissent

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Re:Elezioni Politiche 2018
« Risposta #337 : Lunedì 28 Maggio 2018, 16:06:23 »
Questo atto consegnerà il paese nelle mani dei populisti
Secondo me questo è un refrain che non fotografa  la realtà.
Mattarella o non Mattarella, i popoli stanno dicendo che che così non va bene, punto.
Non so se questo sia populista, io so che è espressione di sovranità popolare.
Le politiche messe in piedi da Bruxelles, sociali in primis e poi economiche, hanno di fatto creato una frattura insanabile, perchè non condivise, non sentite, non volute.

La stessa Germania, che di questa fantomatica Europa dovrebbe esserne il baluardo, è costretta ad affidarsi ad un governo giamaica, dove la Merkel non conta più niente, dove coesistono democristiani, socialisti e liberisti degni di un prima repubblica.

Non cè la possibilità o meno di consegnare il paese ai populisti o ai globabilisti tecnocrati, cè il tema che i popoli si stanno esprimendo ovunque contro questa Europa, piaccia o no.

Offline Skorpius

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Re:Elezioni Politiche 2018
« Risposta #338 : Lunedì 28 Maggio 2018, 16:07:14 »
Purtroppo il rischio che paventi è più che concreto.

Lo stop a Savona (che, voglio dire..., sarebbe stato istituzionalmente 'contenibile': l'anziano economista 81enne non credo ci avrebbe portati fuori dall'Unione monetaria. Le pulsioni sovraniste si sarebbero potute gestire. Non sarebbe stata una gestione facile ma comunque possibile) rischia di essere una tragica vittoria di Pirro. A stabilire se il rischio si concretizzerà saranno le prossime elezioni.
Boh, si prospettano mesi e anni molto molto complessi, secondo me.

La vicenda del più arzillo e pittoresco varoufakis avrebbe dovuto insegnarci che la vera arma contro i populisti è farli governare... senza contare che un Mattarella più forte (perchè io non credo ne uscirà più forte da questa storia) avrebbe potuto utilizzare i suoi poteri sui singoli atti se veramente fosse stato necessario
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline Karmilla

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Re:Elezioni Politiche 2018
« Risposta #339 : Lunedì 28 Maggio 2018, 16:07:29 »

La mia difficoltà è leggere le giustificazioni a Mattarella, più ne leggo e più avrò difficoltà a votare la prossima volta, la malafede così palese non è accettabile.
Questo atto consegnerà il paese nelle mani dei populisti, un assist che neanche Luis Alberto avrebbe fatto meglio



Ti capisco benissimo, io stessa sono molto amareggiata, e leggere i commenti della parte politica in cui mi sentivo a casa mi fa sentire ancora peggio. Qualsiasi cosa voglia dire "sinistra" (caaaaalma Frusta  ;D ) quella che annovera tra i suoi intellettuali Christian Rocca non è la mia.


Ma se ci chiamiamo fuori dal gioco democratico, invece di tornarci dentro con convinzione chiedendo il rispetto delle regole, ci uniamo alla fila di coloro che consegnano l'Italia non tanto e non solo ai populisti, ma al baratro vero e proprio.
Citazione da: franz_kappa
Karmilla non è donna di cultura, ahinoi ;-)