Tuteliamo Luissenrigue

[jumpingjackflash]

[aquilafelyx]

voglio vedè se si dimette o lo dimettono senza pagargli l'ingaggio come loro solito

[Baruch]

Risultati storici per ora al sondaggio di repubblica.it

http://temi.repubblica.it/repubblicaroma-sondaggio/?cmd=vedirisultati&pollId=2737

[Whistle]

Giggetto non ha ancora capito in che ambiente demmerda si é andato ad infognare.
Sta stuzzicando la mafia tottesca, ma, se resiste, potrebbe dare luogo ad una rivoluzione epocale.
Non so cosa augurarmi... ora mi verrebbe da dirgli: scappa finché sei in tempo!

[bak]

Ma water sa[m]ba[pa]tini lo pagano ? Lo vedo sempre con la barba di due-tre giorni, ma manco i soldi delle lamette ?

[robylele]

Ma water sa[m]ba[pa]tini lo pagano ? Lo vedo sempre con la barba di due-tre giorni, ma manco i soldi delle lamette ?

I soldi vanno tutti in sigarette, però ogni tanto usa una lametta che gli avevano regalato a Formello.

[POMATA]

Giggetto non ha ancora capito in che ambiente demmerda si é andato ad infognare.
Sta stuzzicando la mafia tottesca, ma, se resiste, potrebbe dare luogo ad una rivoluzione epocale.
Non so cosa augurarmi... ora mi verrebbe da dirgli: scappa finché sei in tempo!

Appunto, meglio che se ne vada...se resiste saranno caxxi x il futuro. Notare che non hanno una lira ed hanno fatto un buon mercato...io chiamo in radio e dico che è spocchioso

Voglio che il pupone li porti in B

[sassoxsasso]

http://www.ilromanista.it/images/copertina/copertina_20110826.pdf

 

ma perché me dovo imbrattare il computer co sta merdaccia?

ma non la scarico nemmeno se me pagano.

[zorba]

Eccone un altro.

Votate e fate votare.... (per il bene dell'asturiano).

http://www.corrieredellosport.it/Sondaggi/Risultati/Calcio/2286/Luis+Enrique+con+Totti+ha+sbagliato%3F

[JeanLouisRossini]

daje co la cantera trigoriense

[disabitato]

Il bel calcio sangria...

[Matita]

eh ma Luis ha cantato l'inno !

[zorba]

Così parlò lo zio tom.....


(corsport.it)



DiBenedetto: «Caso Totti? Io sto con Luis Enrique»

Il proprietario della Roma: «Io ammiro molto il capitano, è un grandissimo giocatore ed è molto importante per il nostro progetto, ma è l'allenatore che decide chi e quando gioca. E io appoggio l'allenatore al 100%. Il concetto di squadra per noi è molto importante. Europa League? Può essere un vantaggio essere stati eliminati. De Rossi? Speriamo resti ma la decisione spetta a lui»

ROMA, 27 agosto - "Io ammiro molto Francesco Totti, è un grandissimo giocatore ed è molto importante per il nostro progetto, ma è l'allenatore che decide chi e quando gioca. E io appoggio l'allenatore al 100%". Thomas DiBenedetto, nuovo proprietario della Roma, chiude le porte alle polemiche sull'utilizzo della bandiera giallorossa in un'intervista esclusiva che andrà in onda in versione integrale domani, alle ore 16.15 su Sky Sport.

LA FILOSOFIA - In un'anticipazione del colloquio, DiBenedetto spiega che la nuova società ha "scelto Luis Enrique per la sua filosofia di gioco, molto simile a quella del Barcellona. Non solo per lo stile di gioco ma anche per l'atteggiamento da tenere dentro e fuori dal campo. Il concetto di squadra per noi è molto importante. È quello che fa il risultato. È la squadra che vince, non il singolo. Se la squadra lavora insieme e duramente, il risultato non può che essere un successo".

ELIMINAZIONE POSITIVA - Questo concetto è stato espresso dallo stesso tecnico prima e dopo l'eliminazione dalla Europa League, che Di Benedetto non vede in modo del tutto negativo: "Credo potrebbe anche essere un vantaggio essere stati eliminati - afferma - perché intanto dà la possibilità ai giocatori più anziani di poter riposare di più tra una partita ed un'altra o di recuperare dagli infortuni. E all'allenatore di aver più tempo per preparare le partite, quindi, potenzialmente, potrebbe essere un vantaggio. Potremmo essere più forti grazie a questa eliminazione".

TIFOSI - L'uomo d'affari statunitense chiede per questo anche la collaborazione dei tifosi: "È fondamentale - sottolinea - perché i giocatori ricevono davvero tanta energia da una tifoseria calorosa, mentre un atteggiamento negativo da parte dei tifosi può fare molto male alla squadra. Nel progetto della società, per legare sempre più la squadra alla città, c'è quello di far crescere il maggior numero possibile di talenti locali".

L'OBIETTIVO - "Vogliamo renderci attraenti - spiega nell'intervista - agli occhi dei giovani della capitale e dei loro genitori che devono voler venire a giocare nella Roma".

DE ROSSI - Un modello di questo Daniele De Rossi, che sembra in bilico. "Noi speriamo che De Rossi possa giocare tutta la sua carriera a Roma. Speriamo che lui voglia farlo, ma la decisione spetta solo a lui. Lui è un ragazzo di Roma, un grande giocatore, un calciatore della Nazionale, ed è un grande valore aggiunto per noi".

[Matita]

ELIMINAZIONE POSITIVA - Questo concetto è stato espresso dallo stesso tecnico prima e dopo l'eliminazione dalla Europa League, che Di Benedetto non vede in modo del tutto negativo: "Credo potrebbe anche essere un vantaggio essere stati eliminati - afferma - perché intanto dà la possibilità ai giocatori più anziani di poter riposare di più tra una partita ed un'altra o di recuperare dagli infortuni. E all'allenatore di aver più tempo per preparare le partite, quindi, potenzialmente, potrebbe essere un vantaggio. Potremmo essere più forti grazie a questa eliminazione".

LUNGA VITA A ZIO TOM !

[disabitato]

scontato il commento riguardo la EL..

[zorba]

scontato il commento riguardo la EL..

Perché non lo va a dire in faccia a lui.....

 

[MCM]

se Lotito avesse detto una cosa del genere sarebbe scoppiata la 3 guerra mondiale e pure la quarta.

[CeiZanettiGarbuglia]

1- DUE O TRE CONSIGLI A LUIS ENRIQUE DA UNO SPAGNOLO CHE VIVE A ROMA: TOTTI NON SI TOCCA
Miguel Mora, corrispondente da Roma di El Pais, per Repubblica

Due o tre cose che Luis Enrique deve sapere di Roma. Meglio dirgliele, se non ci ha ancora pensato nessuno, perché la faccenda non poteva cominciare peggio. Non siamo ancora a settembre e l´impressione qui è che Lucho no se comerá el turrón, come diciamo in Spagna (dove non c´è panettone) degli allenatori che non arrivano a Natale.

 Fuori dall´Europa dopo aver tolto Totti a 20´ dalla fine tra un mare di fischi premonitori e contro una squadretta. E dopo non aver dato neanche una spiegazione in sala stampa, neppure un qualsiasi alibi alla Mourinho (contro arbitri, Fifa, Unicef, Wwf...). Anzi comportandosi come l´anti-Mou: triste, silenzioso e cupo.

Insomma, gli zingari dicono che non vogliono buoni inizi per i propri figli e Luis Enrique davvero l´ha avuto disastroso con questa improbabile Roma americana, strano sviluppo postmoderno - o forse logico, in fondo - per una squadra che ha vissuto tempi peggiori, in cui Ciarrapico e altri divini democristiani erano i capi.

Luis Enrique, che è triatleta, asturiano (regione miniera, povera e bellissima del nord spagnolo), e raccomandato da Guardiola, saprà riprendersi, perché il gioco della squadra sembra a tratti pure promettente. Ma se capirà che Totti non si tocca. Non così, almeno. «Il gioco c´è», afferma il mio amico Adriano, uno che si vanta di non avere un parente oltre il raccordo anulare, «ma questo ha sbattuto contro un muro. È fuori di testa?».

Non direi. E credo pure che, malgrado molti in Italia continuino a pensare che per vincere servano i dinosauri in campo, Luis Enrique possa gestire bene l´inevitabile declino di Totti. È legge di vita. Affinché sia un processo naturale, però, Luis dovrà guadagnarsi prima il rispetto del n.10, convertirlo nel suo allenatore in campo, e dargli il timone morale della squadra.

Se non lo fa e se lo mette contro, saranno guai. Solo se il maschio alfa gli dà la sua fiducia, gliela darà pure la tribù romanista. Finché lo sguardo di Francesco sarà quello dell´altra sera, dopo la sostituzione, per Luis è meglio non farsi vedere in giro.

In attesa delle vittorie - tanto sono sempre i risultati a decidere - sarebbe forse saggio se Luis Enrique intanto cambiasse idea, e anche quartiere. Cominci a sostituire casa. Dall´Olgiata è difficile capire il sentimento e la passione romanista.

Venga, quindi, in centro, compatriota, nella pancia della capitale: visiti i mercati, ascolti i bambini nei parchi, mangi pure animelle e trippa nelle trattorie, passeggi per Testaccio, faccia il triathlon coi ragazzi dei circoli canottieri: la vita resterà corta, ma sicuramente più bella, dolce e gradevole. Così, almeno, non morirà dal morbo "lost in translation". E magari, chissà, mangerà anche il torrone per tanti anni ancora nella bella Roma. Di Totti.

[disabitato]

Non scherziamo!
Il fesso titolare è la migliore garanzia di mediocrità che possiamo aspettarci!

[Baruch]

se Lotito avesse detto una cosa del genere sarebbe scoppiata la 3 guerra mondiale e pure la quarta.

Ma infatti, e giustamente pure. Ma vi rendete conto di come stanno?