Pandev all'Olimpico

[BobLovati]

la stragrande maggioranza di chi
applaudirà la macedonia guasta fu
pronta a fischiare ed insultare Alessandro Nesta ,

mi pare già una contraddizione nell'essere tifosi,

ed abbastanza per non accodarmi a tale compagnia.

ce so'  volute 2 pagine, ma ci siamo arrivati     

[satanasso]

mmmm....Pandev...Pandev....Pandev...Pandev...
...chi era costui? (cit.)

[rione 13]

quando si tratta di fischiare (spesso a spoposito) i laziali sono imbattibili pertanto prevedo che Pandev non farà eccezione.

anche Ledesma ai tempi della diatriba era la controparte di Lotito ma non per questo fu applaudito alla presentazione della squadra, se ben ricordo

[ammiraglio]

si può avere ragione nelle vicende contenutistiche nei confronti degli assalitori alla diligenza lazio.
su questo non ci piove e lazionet ha avuto degli indubbi meriti.
c'è stato un tentativo di golpe, lo sappiamo ed è stato ed è tuttorea un problema di cosciienza interna e di sopravvivenza di oltre cento anni di storia.

che si neghi però l'ingessatura di alcune critiche alla presidenza, ritenute sicuramente scomode, mi sembra sempre francamente troppo.
ed è un messagio sul quale non mi sento di aderire.

non c'era da parte mia alcuna volontà di riscrivere la storia, casomai di muovere un appunto su alcuni riflessi della metodologia della dialettica.
ho esposto le mie idee, mi sono beccato una purga staliniana da sto signore. pertanto ho citato un pezzo dell'aventiniano in questione - che manco voglio nominà più - proprio per dimostrare alcuni aspetti di incoerenza totale e di difesa del privilegio (quello di essere membro dell'associazione).
insomma, la critica è ad appannaggio di pochi, gli altri è meglio che tacciano.
'nnamo bene.
pezzo nel quale alcune cose sono scritte molto nettamente, tra i vari passaggi troviamo:

Quello che non si può riattivare è il flusso di idee, sacrificato alla vanità, all’incapacità e al desiderio di ribalta di alcuni autoproclamati depositari della lazialità

insomma, trattasi di regolamento di conti interno tra qualcuno.

riporto fedelmente il pezzo, ma poi so' io quello che si becca gli insulti.

[disabitato]

dice che è de Tommaso da Celano, a noi matriciani quelli de Celano ce sembrano un bò come quissi a balle jò

dietro casa mia... (via tommaso da celano) 

[RobCouto]

Per me l'unico errore storico e inaccettabile è quello di aver posto fine a quell'esperienza, ammira'.

[ammiraglio]

Per me l'unico errore storico e inaccettabile è quello di aver posto fine a quell'esperienza, ammira'.

roberto, sono d'accordo con te, ma non vado oltre.
dato che c'è stato un teatrino vergognoso, con insulti unilaterali, non vado oltre.
se vuoi ne parliamo in privato.
peraltro sono cancellati molti post, giustamente, e quindi la gente la gente che legge adesso sta discussione pensa ch ci siano dei pazzi in giro che non ci hanno ... un cazzo da fare;-)

un abbraccio.
chiudo qui e mi scuso coi moderatori, ma la vicenda per me resta inaccettabile e condita da insulti pesantissimi.
buona discussione su pandev e chiedo scusa a tutti per la deriva.
grazie.

[AlonZo]

Fischi pè sta merda!

[Breizh]

Se non fosse perché mi sentirei un po' stupido, quasi quasi lo fischierei davanti al computer.
Certo, i suoi gol rimangono.
Ma anche il teatrino dell'anno scorso.
Se fossi allo stadio, sarei indifferente, credo, e sosterrei piuttosto i giocatori con la maglia più bella del mondo, BiancoCeleste...

[bak]

Quando assisto a queste liti tra due persone intelligenti e misurati mi si stringe il cuore.
Basta  per favore, BC org ha bisogno di voi.

[AlonZo]

Se non fosse perché mi sentirei un po' stupido, quasi quasi lo fischierei davanti al computer.
Certo, i suoi gol rimangono.
Ma anche il teatrino dell'anno scorso.
Se fossi allo stadio, sarei indifferente, credo, e sosterrei piuttosto i giocatori con la maglia più bella del mondo, BiancoCeleste...

Brè ho "amato" pandev penso più di Signori o Veron, perchè era un ragazzino normale diventato grande con la nostra maglia, uno che s'era fatto applicandosi, lavorando. Perchè i suoi atteggiamenti erano "diversi". Un giorno, un brutto giorno, non è stato più così, ha deciso che la maglia che indossava non contava più nulla, che chi lo aveva reso grande non meritasse il minimo di riconoscenza e che i soldi erano la cosa più importante. I sentimenti di chi per anni gli era stato vicino contavano zero.

Da quel giorno e per sempre fischierò questa grandissima merda.

Il tradimento non si perdona mai.

[Fraplaya]

Da qui ad augurargli di passare presto a miglior vita il passo, forse, è breve (oh, sia chiaro: dico in generale, non mi riferisco a te). Ahinoi... 
Ma, si sa, guai a mentire al tifoso. 

Pur avendo notato quanto detto tra parentesi, ti prego di non mettermi in bocca parole che non ho usato ne mai mi sognerei di usare.
Quel genere di augurio un calciatore non se lo meritera' mai, per quanto e' infinitesimale il ruolo che ricopre.

Anzi, gli auguro di campare cent'anni, e che possa guadagnarsi il titolo di presidente onorario della Vis Pesaro, dopo tutti i gol segnati e gli anni da allenatore prima e direttore sportivo poi.

[SAV]

Posto che non credo lo applaudirò, mi sorprende assai che alcuni tifosi si stupiscano (censurando l'eventuale concretizzazione del loro timore) del fatto che alcuni tifosi laziali vorranno applaudire Pandev, stasera.

Il Pandev è colpevole - cosa ormai acclarata, per qualcuno - di essersi comportato con poca etica, scarsa trasparenza e aver messo in difficoltà la Lazio accordandosi, sostiene qualcun altro senza addurre prove oggettive, con l'inter in tempi non consentiti e impedendo al club di incamerare un giusto indennizzo per la sua cessione.

Ma queste, dico io, sono tutto sommato questioni 'amministrative'. Attengono al rapporto tra il calciatore e la dirigenza della Lazio. Se la Lazio ha subito un danno patrimoniale dalla condotta di Pandev la questione dovrebbe premere al suo Presidente più che ai suoi tifosi.

"Ah Franz, noi famo i tifosi, mica semo ragionieri" mi viene detto quando provo a descrivere gli avvenimenti della Lazio dal punto di vista della gestione economico-finanziaria. E costoro hanno ragione: la Lazio è in primo luogo 11 atleti che corrono dietro a un pallone, mica ricavi, costi del personale, margine operativo lordo e utili. Ci sono anche i conti, certo, ma sono sullo sfondo delle nostre riflessioni. I conti sono il substrato, sopra c'è l'emozione che suscita un gol.

E di emozioni (frutto di gol e giocate talvolta eccezionali) Pandev ci ha fatto fare indigestione nei cinque anni in cui ha militato nella Lazio.

Mi sorprende che il tifoso laziale decida che tutto questo non conta, che i gol che ci hanno portato in Champions, che la doppietta al Real Madrid, che i gol DECISIVI al milan, al torino e alla juve nell'ultima Coppa Italia vinta siano stati rimossi dal 'tradimento' perpetrato nei confronti del club da un ingrato 'zingaro' che ha sputato nel piatto in cui ha mangiato per anni.

Il campo, nel caso di Pandev, non conta più.
Il tifoso, cui interessa solo il pallone che rotola in rete, nella vicenda Pandev preferisce soffermarsi sui rapporti societari, sostanzialmente indifferente rispetto a 64 (!) gol segnati in gare ufficiali con la Lazio.

La sola idea che Pandev possa essere applaudito suscita sdegno. Il motivo lo comprendo bene. Molti sono preoccupati che Pandev possa essere utilizzato come ennesima 'arma' con cui colpire la Presidenza (e dunque la Società) nella lotta che contrappone da anni una parte della tifoseria laziale a Lotito.

Ma così, a me pare di capire, sembra che l'extra campo è più importante del campo.
Così, a me pare di capire, sembra che la difesa di Lotito diviene obiettivo primario che oscura tutto il resto e quindi chi è strumento dei nemici di Lotito (e della Lazio, di conseguenza) diviene nemico anche del tifoso (che decide di dimenticare come se non fossero mai avvenuti 64 gol in cinque anni).

Non lo capisco, sinceramente. Non lo comprendo e mi sento sempre più a disagio.

Io sono d'accordo con Franz.
Pandev si è comportato un po' da stronzo.  Non ci piove.  Prima ha gridato ai quattro venti che sarebbe rimasto alla Lazio e che il contratto era una formalità.  Una volta resa difficoltosa la sua vendita a un prezzo decente ha detto di volersene andare una volta rispettato il contratto fino alla scadenza.
Però, io ritengo che 64 gol e tante splendide giocate valgano molto di più di questa meschina strategia suggerita da procuratori senza scrupoli.
Penso che la gestione dei casi Pandev e Ledesma costituisca l'unico errore indubitabile della presidenza Lotito.  I contratti scadono ma ciò non esclude che si possa usufruire delle prestazioni di un calciatore fino alla fine del contratto.  Mettendo Pandev e Ledesma fuori rosa, Lotito ha rinunciato a due pedine importanti in una rosa con molte lacune e si è messo nelle condizioni di perdere (seppur ingiustamente) l'arbitrato che ha portato allo svincolo del macedone.  L'aspetto positivo è che pare che Lotito abbia capito che sbagliando si impara...

[gazzaladra]

fischiatissimo sta pippa.

[Aquila Maremmana]

Secondo me porta male.....

[gazzaladra]

scusi Pandev, 

ma Lei,
s'attaccarcaxxo o se lapijanderculo?

[zorba]

Goran tieniti il gol della bandiera e conservatelo (mi sa che sarà l'unico della stagione......).

Buona fortuna.

[Rupert]

Goran tieniti il gol della bandiera e conservatelo......

....mentre la bandiera ficcatela nel culo!

[dukenduke]

....mentre la bandiera ficcatela nel culo!

mi associo

[lollapalooza]

Ah, finesse!