dal Corriere dello Sport
http://www.corrieredellosport.it/ROMA - In tribuna? No, di più. A casa. E sempre più lontano dai piani della Lazio. Si trattava di una convocazione fittizia, le sensazioni erano giuste, avvalorate dai numeri gonfiati dell’organico biancoceleste. Metterne in lista venti, come accade di solito, calcolare l’argentino fuori dalla panchina e dai diciotto iscritti a referto. Logico, dal punto di vista del mercato, accompagnare la scelta tecnica di Reja con una mossa che lo preserverà per le Coppe qualora arrivasse l’offerta giusta. Niente Zarate con il Rabotnicki nel play off di andata di Europa League. Il talento argentino neppure si è presentato all’Olimpico, era rientrato a casa dopo l’ora di pranzo. La decisione della società è maturata nella serata di mercoledì. C’è altro, infatti, da raccontare. Dopo l’allenamento di rifinitura, a lista dei convocati diramata, il ds Tare ha avuto un lungo colloquio con Zarate. Considerando scenari, incertezze, stato di forma è stato deciso di lasciarlo fuori.
NOTTE - Una scelta anche tecnica, perché non è in forma, non ha giocato ai suoi livelli nelle amichevoli di preparazione e la bilancia lo segnala ancora in sovrappeso di tre o quattro chili. Si era presentato ad Auronzo molto al di sopra del peso forma, non è ancora rientrato nei parametri. Maurito così ha abbandonato mercoledì sera il ritiro biancoceleste per tornare a dormire a casa sua e si è ripresentato ieri mattina a Formello per l’allenamento, che ha svolto con la prima squadra, anche se pensava di dover lavorare su un altro campo con Crialesi e tutti quei giocatori non entrati in lista Uefa (Floccari, Foggia, Gonzalez, Del Nero, Garrido, Cavanda, Konko e Stankevicius). Dopo pranzo è andato via di nuovo, portandosi dietro la delusione e tante incertezze sul suo futuro. Sta bene a Roma e non se ne vorrebbe andare, ma sente di essere arrivato al capolinea e anche lui ora aspetta di capire se arriverà la proposta giusto entro fine agosto.
WENGER - Sfumata la pista dell’Atletico Madrid, nell’ombra è riapparso l’Arsenal, che già si era avvicinato all’argentino nello scorso gennaio. L’avvocato Beppe Bozzo, procuratore di Maurito, due settimane fa era a Londra e dei sondaggi con i Gunners, come è accaduto con tanti altri club, ci sono stati. L’estate scorsa Maurito lo voleva Redknapp al Tottenham, ma l’affare non andò in porto perché Lotito disse no e gli inglesi puntavano allo scambio con Giovani Dos Santos. L’Arsenal è una pista, un’ipotesi concreta ma non ancora operativa, perché alla Lazio non sono arrivate offerte. Ceduto Fabregas al Barcellona e Nasri al City, il club londinese avrà un bel tesoretto da investire.
«Ho 40 milioni di sterline da spendere» ha spiegato Wenger ieri a Londra. Zarate è uno dei nomi presi in considerazione dai Gunners per rimpiazzare Nasri, ma non è l’unico e resta qualche perplessità da fugare, considerando il suo rendimento a fasi alterne nelle ultime due stagioni. Per questo motivo, Wenger aveva deciso di spedire i suoi osservatori all’Olimpico ieri sera. Speravano di vedere in azione Zarate, un segnale importante, come se gli inglesi fossero interessati anche a costo di non poterlo impiegare in Europa (Champions se elimineranno l’Udinese nel preliminare). Ma non lo hanno visto e non l’hanno potuto seguire da vicino. Certo la mossa della Lazio potrebbe riavvicinare Maurito alla Premier. E lunedì sbarcherà a Roma anche il fratello Sergio. Dalla Costa Azzurra, ha preannunciato il suo arrivo. «Ho parlato con Mauro, era avvilito per l’esclusione. Una scelta tecnica, dovete chiedere a Reja il motivo. Il suo futuro? Vuole restare, ma per essere preso in considerazione, non per andare in panchina» ha dichiarato al sito lalaziosiamonoi. Caso aperto. Giorni decisivi e da vivere sino al 31 agosto sul filo dell’incertezza.