Il problema e' solo Lotito

[surg]

purtroppo i debiti sono la carne di porco che è stata fatta la lazio dopo che cragnotti ci lascio con 30 mld di lire (mi pare..) di buffo, e che poi le banche hanno moltiplicato nella cifra che tutti sappiamo..

ad oggi con formello sotto ipoteca e buffo ventennale da pagare, io punterei a mantenere una linea di galleggiamento (magari EL), per i prossimi anni e pagare il buffo..

quando torni in possesso dei tuoi beni, e non hai pendenze verso il fisco, ti puoi anche permettere di andare in b senza che ciò comporti la tua scomparsa dal calcio professionistico.

se dovessimo andare in b oggi, molto probabilmente falliremmo.

Cragnotti lasciò un debito contabile limitato, ma anche impegni di spesa futuri insostenibili per ingaggi fuori mercato ( compresi quelli di Cragnotti figli, Manfredini, Baronio, Inzaghi, Baggio, Colonnese, Negro, Gottardi ecc) e futuri introiti (TV, sponsor ecc) già impegnati)

[disabitato]

Cragnotti lasciò un debito contabile limitato, ma anche impegni di spesa futuri insostenibili per ingaggi fuori mercato ( compresi quelli di Cragnotti figli, Manfredini, Baronio, Inzaghi, Baggio, Colonnese, Negro, Gottardi ecc) e futuri introiti (TV, sponsor ecc) già impegnati)

infatti mi ricordavo una cosa simile.. hai fatto bene a puntualizzare. da qui poi nasce il famoso piano baraldi con ingaggi ad ex giocatori che ancora stiamo pagando.. (o forse abbiamo finito?).

purtroppo venendo a mancare l'azionista di maggioranza che poteva immettere denaro fresco siamo andati a zampe per aria.. un po' come se all'inter se ne andasse moratti.

per rispondere a duke: anche io penso che si debba fare molto meglio di così, mi accontenterei di una presenza più o meno costante in EL e magari qualche coppa italia.

Per il salto di qualità (scudo e champions) troppe cose devono cambiare. Ora che i posti diventeranno tre... te saluto caro mio.

[surg]

infatti mi ricordavo una cosa simile.. hai fatto bene a puntualizzare. da qui poi nasce il famoso piano baraldi con ingaggi ad ex giocatori che ancora stiamo pagando.. (o forse abbiamo finito?).

purtroppo venendo a mancare l'azionista di maggioranza che poteva immettere denaro fresco siamo andati a zampe per aria.. un po' come se all'inter se ne andasse moratti.

per rispondere a duke: anche io penso che si debba fare molto meglio di così, mi accontenterei di una presenza più o meno costante in EL e magari qualche coppa italia.

Per il salto di qualità (scudo e champions) troppe cose devono cambiare. Ora che i posti diventeranno tre... te saluto caro mio.

Un azionista di maggioranza che immettesse denaro fresco non c'era neanche ai tempi di Cragnotti. Lui era un mago della finanza creativa. Non teneva conto che in natura nulla si crea e nulla si distrugge

[benvolio]

Gli ultimi interventi hanno precisato il tenore della gestione Cragnotti quanto ai debiti. Va aggiunta l'esposizione verso il Fisco ed il quadro diventa realistico. Poi nulla toglie, ovvio, alla grande managerialita' dell'Imperatore (plusvalenze, quotazione ecc...). La gestione Lotito e' arrivata ad un bivio: deve consolidarsi su di un livello, deve dichiararlo e perseguirlo. Strutturandosi e ridefinendo il tiro alla luce dell'evoluzione della questione stadio. Prima salviamoci pero' poi filosofiamo...

[cartesio]

Un azionista di maggioranza che immettesse denaro fresco non c'era neanche ai tempi di Cragnotti. Lui era un mago della finanza creativa. Non teneva conto che in natura nulla si crea e nulla si distrugge

Disse Cuccia che Cragnotti era una fattucchiera.

[Cialtrone]

Parlare del debito attuale, parlare dell'ipoteca di Formello, parlare della gestione Cragnotti, di come Cuccia vedeva Cragnotti mi sembra oggi fuorviante per chi oggi vuole fare un'analisi della nostra situazione.

dell'attuale gestione, della gestione della società di questo personaggio si dovrebbe disquisire. Qui invece ci si nasconde dietro un dito... un mignolo piccolo e  molto fino

[Kim Gordon]

Lotito è il classico romanaccio spaccone, "faccio tutto io", "voi non capite un cazzo", etc.etc.etc.
ma lo è nel bene e nel male

è anche "io  non mollo", "mo ve faccio vedè io", molti nemici molto onore etc.etc.etc.

questo genere di persone è molto MOLTO restio ad ammettere errori e fare le adeguate correzioni. Nel mondo imprenditoriale romano, alcuni di questi: fanno successo nonostante le avversità, si incuneano nel sistema sfruttandone i punti debiti, poi cominciano a sbagliare e continuano perseverando fino alla fine dell'azienda.

purtoppo è propio così.

la sfiga sua, paradossalmente, è la visibiltà di cui gode un mondo che è inevitabilmente vigilato dai tanti appassionati o tifosi..

altrimenti, come tu giustamente osservi, sarebbe solo il classico imprenditore romano, e nessuno se ne sarebbe lamentato..

se non quella unica volta che al rogito si trovi costretto ad indebitarsi per i successivi 150 anni per una casa a 78 km da Roma "immersa" nel verde..

[disabitato]

Prima salviamoci pero' poi filosofiamo...

concordo...

ne avremo di tempo fra 3 settimane di parlare di queste questioni...

obiettivo salvezza! tutto il resto ad maiora!

[Fulcanelli]

Quali prospettive aveva la Lazio quando Cragnotti lasciò?
A parte il fatto che se Capitalia non avesse insistito a scorporare subito la Lazio dalla Cirio (già qui nasce una bella domanda: perché lo fece? E forse lo si capisce da quello che dirò poi), la Lazio avrebbe fruito delle facilitazioni di cui fruì il Parma come facente parte del gruppo Parmalat. Ora non avremmo 100 milioni di debito col fisco rateizzati...(e poi si mette sotto schiaffo la rateizzazione e si dimentica come furono in pratica abbonati i debiti del Parma).
Ma partendo dai 40-60 milioni debiti al momento dell'uscita di Cragnotti, e di quanto quella Lazio doveva pagare per impegni già assunti (Mendieta, Stam), resta il non trascurabile dettaglio che la Lazio post-Cragnotti aveva anche crediti e soprattutto fruì di un aumento di capitale di 120 milioni di euro, con i quali non solo il debito non diminuì ma aumentò. Tendo a pensare che Capitalia non volle farci usare la legge usata per il Parma, perché pensava all'affaruccio dell'aumento di capitale, in cui finirono tanti soldi cash di noi tifosi, che furono distribuiti tra amici e amici degli amici...
Trovo perciò ingiusto o non provato addossare a Cragnotti la piena responsabilità della situazione fallimentare in cui la Lazio si trovò dopo più di un anno dalla sua uscita, con altri giocatori ceduti e aumento di capitale effettuato (il rischio di fallimento più drammatico risale ai giorni del subentro di Lotito, 2 anni dopo l'uscita di Cragnotti).
Spero in cuor mio che prima o dopo un tribunale (processo Cirio) sveli l'arcano.

[cartesio]

Massimo rispetto per le opinioni di Vulcanelli    che coerentemente le sostiene da anni.

Io penso che i conti andrebbero fatti tenendo conto di tante cose non citate. Non solo i 60 milioni di debito, più gli acquisti di Mendieta e Stam, ma anche gli stipendi da pagare a Inzaghi, Negro, Baggio eccetera, e i famosi premi scudetto, che io lessi già nel 2000 non essere scoperti. Se ricordo bene, si trattava di 200 mliardi di lire.
Fatti questi conti, si capirebbe se l'aumento di capitale è andato agli amici degli amici o è sparito nel buco Cragnottiano.

O un po' e un po'.

[Fulcanelli]

Pardon, avevo risposto nel topic sbagliato.
Sono d'accordo sulle responsabilità un po' e un po'. In che misura percentuale potrebbe dirlo solo un processo.

[franz_kappa]

Mi sembra forzato stabilire un collegamento tra aumento di capitale e distribuzione di danari ad amici e amici degli amici di Capitalia.

Io resto - da anni - sempre fermo su un punto: i soldi dell'aumento di capitale del 2003 non sono 'spariti', ma sono stati bruciati da un conto economico FOLLEMENTE squilibrato come era quello della Lazio nel 2002-2003.

Rammentate una situazione: ricordate cosa scrivevamo sui forum, nell'autunno 2002, sui giocatori della Lazio (primi in classifica senza stipendio)? "E' la sindrome di Soldatino, non 'mangia' e vince lo stesso le gare".

Capito? Non c'erano neanche i soldi per gli stipendi (quando un'azienda in crisi inizia a non far fronte ai costi per il personale, che sono i meno 'differibili', significa che la situazione è serissima)!!!

Alla fine dell'esercizio 2002-2003 la Lazio ha chiuso in forte perdita e il primo aumento di capitale della gestione Capitalia è finito tutto dentro la Lazio. Nelle casse della Lazio. E li è rimasto sino a quando, di mese in mese, una gestione ordinaria FOLLEMENTE squilibrata non ha progressivamente eroso quel tesoretto. Consumandolo, letteralmente, per mandare avanti la baracca. E non bastava comunque, visto che i soldi per l'Irpef la società non era in grado di reperirli (e così ha evaso le tasse per un biennio). E così nel giugno 2004 eravamo talmente a secco che per evitare le ritorsioni del valencia  siamo stati costretti a cedergli Fiore e Corradi per pagare parte del debito di Mendieta.

Da quelle casse qualcuno ha preso quello che non doveva prendere (mega-stipendi, consulenze d'oro, gettoni di presenza ai membri del Cda)? Possibile. Ma, nell'economia generale del nostro bilancio, si tratta di cifre che non spostano tutto sommato molto.-

Avvertenza per chi legge: ho scritto questa risposta di getto, basandomi sulla mia memoria. Qualcosa può essere errato, ci possono essere imprecisioni. Quindi le mie parole non vanno prese alla lettera. Che passi il senso del discorso, non i suoi singoli elementi.

[Fabio70rm]

Tema interessante, ci apro un thread apposito.