Da LA GAZZETTA DELLO SPORT, vemerdì 12 agosto (estratto a firma Alessandro Catapano)
De La Pena: fuga sorpresa
Adesso Luis Enrique starà maledicendo il giorno in cui si è fatto convincere da Ivan a trovare casa all’Olgiata, a 43km da Trigoria. Un cammino davvero «largo y tortuoso», un po’ quello che attende la sua Roma. Da ieri, anzi da domenica, quando il suo vice gli ha comunicato che sarebbe rimasto a Barcellona, il cammino si fa ancor più impervio: De La Peña lo ha mollato, e vedremo se è una pausa di riflessione o una scelta definitiva. Intanto, un problema per Luis Enrique, che nella trattativa con la Roma aveva posto come conditio sine qua non proprio l’ingaggio dell’amico: non tanto per il contributo tecnico che gli verrà a mancare, quanto per il ruolo di «cuscinetto» con la squadra.
Cosa ha spinto De La Peña a rinunciare, se confermerà la sua scelta, ad un biennale da un milione di euro? Una spiegazione l’ha fornita la Roma, ma come al solito si è incartata. Ai giocatori ha detto che De La Peña era rimasto a Barcellona per problemi logicistici, alla stampa che «è una scelta temporanea, per problemi familiari». In effetti, la moglie Lorena e i tre figli hanno deciso che, con Ivan o senza, loro sarebbero rimasti a vivere a Barcellona. Ma questo De La Peña lo sapeva dall’inizio.
Non immaginava, però, che alla Roma avrebbe fatto davvero solo il «collaboratore tecnico», in pratica piazzare birilli e paletti in campo e poco altro. Si aspettava di più, in principio aveva chiesto addirittura di fare il direttore sportivo. Con Sabatini i rapporti sono stati altalenanti: collaborativi, ma anche contrastanti su certe scelte di mercato, a cominciare da Kameni. Avrà inciso sulla scelta?