Autore Topic: Calcio Romano  (Letto 1647 volte)

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Calcio Romano
« : Martedì 27 Aprile 2010, 20:16:16 »
Cosa sarebbe successo se nel 1927 non si fosse perpetrato lo scempio?

A Roma c'erano, al 1920, otto società di rilievo:

S.P. Lazio (Zona Prati)
S.P. Juventus Roma (Monti-Esquilino)
Società di Ginnastica e Scherma Fortitudo Roma (Rione Borgo)
Società Sportiva Pro Roma (Ostiense?)
Unione Sportiva Romana (?)
Roman Football Club (Parioli)
C.S. Audace (Salario?)

Più altre realtà minori di quartiere..

Cosa sarebbe successo se non avessero fuso tutto?

Saremmo stati come Londra?

Per chi avreste tifato?

Si sarebbe tifato per quartiere?

DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline Andre

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Re:Calcio Romano
« Risposta #1 : Martedì 27 Aprile 2010, 22:12:29 »
mah ... non credo sarebbero sopravvissute tutte ad alti livelli ... oltre la Lazio chissà, magari la spes montesacro (1908), così ci andavo a piedi  :)
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

RobCouto

Re:Calcio Romano
« Risposta #2 : Mercoledì 28 Aprile 2010, 01:27:43 »
Mi pare che la Juventus e l'Audace si fossero già fuse nel dopoguerra.

Il processo di "modernizzazione" del calcio era già cominciato in epoca pre-fascista, lo scisma del doppio campionato è del 1921: il calcio era già avviato in modo irreversibile verso il professionismo. Gli unici clubs a Roma con un seguito popolare tale da garantire i futuri, necessari incassi, e con una struttura non dilettantistica, erano Lazio, Alba e Fortitudo: ma l'unico vero club "potente" era la Lazio, le altre due vivevano soprattutto dello sforzo di singoli mecenati. Con ogni probabilità, in mancanza del mostro creato a tavolino e della truffa della denominazione cittadina, oggi avremmo una Lazio dominante in assoluto la scena e una meno importante Alba, non credo che una terza squadra avrebbe avuto lo spazio per affermarsi a grandi livelli.

Online Er Matador

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Re:Calcio Romano
« Risposta #3 : Mercoledì 28 Aprile 2010, 07:00:54 »
Nel sottoporre le spoglie del mostro a una virtuale suddivisione fra i suoi predecessori occorre tenere conto di un fatto: club veri come Alba e Fortitudo non avrebbero ma goduto degli appoggi economici e/o di altro genere di cui ha beneficiato l'ente inutile.
Un terzo club, si diceva? Secondo me il bacino d'utenza per il pubblico e i rispettivi settori giovanili non escludeva del tutto un'ipotesi del genere: diverso, forse, il discorso se consideriamo la disponibilità ad investire e l'aspetto organizzativo in genere.
A questo punto si pone, però, una domanda: perché Londra si può permettere un certo numero di club che, seppure a rotazione, hanno vissuto ad alti livelli e Roma città no? E questo mentre, per dire, Madrid ha mandato un Rayo Vallecano nella Liga e un Getafe a un passo dalle semifinali di Uefa?
Solo per le dimensioni delle rispettive aree metropolitane o c'è dell'altro?

IB

Re:Calcio Romano
« Risposta #4 : Mercoledì 28 Aprile 2010, 08:35:41 »
Parigi non ha mai avuto più di una squadra di alto livello.
O il Red Star (espressione della banlieu Nord) negli anni tra le due guerre mondiali oppure il Racing e negli ultimi 35 anni il PSG (costruzione artificiale come l'asroma). Senza peraltro grande successo.
Tra queste si potrebbe aggiungere anche il Creteil, banlieu Sud-Est, il cui nome completo é  i Lusitanos di Creteil, con una piccola storia di serie B negli anni scorsi, squadra appunto creata da immigrati portoghesi.
Francamente io credo che Londra sia veramente un caso a parte a livello Europeo.

Offline disabitato

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Re:Calcio Romano
« Risposta #5 : Mercoledì 28 Aprile 2010, 15:32:42 »
forse la crescita sportiva e anche (in parte) la costruzione a tavolino dei canidi hanno contribuito a pacificare una città divisa in tanti piccoli paesi che se le davano spesso e volentieri di santa ragione..

non ci dimentichiamo che a londra le rivalità calcistiche sono specchio di quelle sociali.
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Re:Calcio Romano
« Risposta #6 : Venerdì 30 Aprile 2010, 00:50:35 »
forse la crescita sportiva e anche (in parte) la costruzione a tavolino dei canidi hanno contribuito a pacificare una città divisa in tanti piccoli paesi che se le davano spesso e volentieri di santa ragione..

non ci dimentichiamo che a londra le rivalità calcistiche sono specchio di quelle sociali.
Non credo... Le squadre storiche avevano solide identità di quartiere che rappresentavano una ricchezza e una pluralità di voci, non solo un fattore di divisione. A loro l'as merda è stata imposta.
Il suo target naturale era casomai costituito dalle componenti sradicate e quindi prive di una propria identità preesistente: prima la popolazione trasferita in seguito ai pesanti interventi urbanistici degli anni precedenti, poi gli immigrati più a disagio e bisognosi di mimetizzarsi nella pseudo-romanità più becera e dozzinale.
Pacificare? Ubi merdam faciunt pacem appellant...