www.lalaziosiamonoi.it"Si torna al 4-2-3-1, il brasiliano sta bene dietro la prima punta... Maurito? Con la Reggina ha messo 90' nelle gambe"Chi per un motivo, chi per un altro, Hernanes e Zàrate nelle ultime partite giocate dalla Lazio non sono stati messi nella condizione di poter dare il loro contributo alla squadra. Il brasiliano, in Spagna, è stato impiegato largo prima a destra e poi a sinistra in un inedito 4-4-2, un ruolo che ovviamente non esalta le sue doti di finalizzatore e di suggeritore per gli attaccanti. L’argentino, invece, per la penisola iberica non è partito per niente e si è dovuto accontentare di giocare con la “Lazio B” l’amichevole contro la Reggina. «In questo modo ho fatto giocare a tutti 90 minuti, non c’entra chi resta in Italia e chi no, creando casi diventa difficile lavorare» ha detto Reja, come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport in un articolo a firma di Daniele Rindone, per spiegare la scelta di lasciare il talento di Haedo in Italia. Due scelte che, oltre a penalizzare i due sudamericani, hanno anche creato problemi tattici alla formazione di Reja, apparsa priva di qualcuno che potesse fornire palloni agli attaccanti Klose e Cissé, entrambi bomber abituati prevalentemente ad aspettare che la palla gli venga servita e non avvezzi a saltare l’uomo per creare la superiorità numerica. Alla Lazio serve gente come Hernanes e Zàrate, gente che possa accendere la scintilla e possa recapitare ai centravanti deliziosi assist da poter tramutare in gol. Schierare insieme i 4 tenori sarebbe comunque un’impresa ardua, perché l’equilibrio tattico ne risentirebbe sicuramente, ma provare non costa nulla e l’ormai scontato ritorno al modulo con tre uomini offensivi dietro una punta centrale, confermato dallo stesso tecnico goriziano, permetterebbe l’esperimento sebbene provochi l’allargamento del raggio d’azione di Cissé che si ritroverebbe impiegato nel ruolo di esterno: «Vorrei andare sul 4-2-3-1, Hernanes sta bene dietro la prima punta, messo da altre parti si perde, lo stesso vale per Mauri, bisogna trovare una soluzione per la fase offensiva. Devo trovare una posizione a Klose e Cissé. Ho provato le due punte, ho provato le due punte, ho provato a piazzarli anche uno più avanti e uno più spostato. Abbiamo bisogno di trovare inserimenti ed equilibrio, sono nuovi, per acquisire certi meccanismi bisogna lavorare». Sta lavorando per trovare la giusta collocazione per i due nuovi attaccanti lo zio Edy che vorrebbe metterli in condizione di potersi esprimere al massimo senza snaturare le proprie attitudini: «Sono giocatori di qualità, vengono da campionati diversi, gli inserimenti arriveranno, non si può pretendere di trovare i meccanismi subito. Per riuscirci bisogna provare, conoscere i personaggi e le caratteristiche». Il 18 agosto con l’Europa League arriverà il primo impegno ufficiale della stagione e al momento la Lazio vista nelle ultime uscite, è apparsa in ritardo dal punto di vista tattico: «Non siamo ancora pronti, in senso generale. D’ora in poi cominceremo a lavorare sui 90’ e troveremo un po’ più di forma. A questo punto della stagione le difficoltà le devi mettere in preventivo. Abbiamo fatto un lavoro prevalentemente fisico, ora inizieremo a rivedere qualcosa dal punto di vista tattico. Dobbiamo perfezionare le posizioni in campo in modo da mettere a disposizione della squadra certe caratteristiche per avvantaggiarci con le qualità che abbiamo. La crescita è graduale».
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