Autore Topic: Merchandising Lazio  (Letto 23340 volte)

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Offline BobLovati

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Re:Merchandising Lazio
« Risposta #160 : Sabato 6 Agosto 2011, 17:49:33 »

Siamo tutti bravi a spendere i soldi non nostri. L'anno del Centenario c'era la mostra della Lazio a Piazza Venezia, si entrava gratis. Io ci sono andato e c'era IL DESERTO.

Ma de che stamo a parla'?

ci sono andato anche io, venendo a Roma per un paio di giorni, e vivendo ancora a Madrid; quanti dei " marketingari " ad oltranza ci saranno andati ? Cosí, tanto pe´ scherza´ ...
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

CiPpi

Re:Merchandising Lazio
« Risposta #161 : Sabato 6 Agosto 2011, 17:54:11 »
Ma voi lo conoscete il Merdaccia Store a Piazza Colonna?

L'entrata ha le dimensioni della tana di un sorcio, e se non lo sai che è lì non te ne accorgeresti MAI, perché non c'è manco insegna (le insegne costano, soprattutto al centro). Dentro è piccolissimo, tant'è che fuori c'è il vigilante che fa entrare due persone alla volta. Io volevo entrare per vedere se c'erano libri, ho rinunciato perché la fila nei negozi "di piacere" non la faccio, è una contraddizione in termini. Un potenziale cliente perduto per la loro ristrettezza mentale, potevano fare un negozio da cinquemila metri quadri, no? O magari si sono fatti i loro conti e hanno visto che più di tanto non si può, manco loro, perché gli spazi COSTANO, il personale COSTA e se non vendi chiudi bottega. Cammina sul filo del rasoio un negoziante vero, ma la SS Lazio no, può buttare 400-500 mila Euro l'anno perché comunque "conviene" (in che maniera, nessuno però lo spiega). Poi arrivano i piccoli nozionisti, la federsupposte e la Partitella del Giovedi ONLUS che fanno causa al maggior azionista perché "mantiene deliberatamente un ramo di attività in perdita, causando un danno agli azionisti" ecc. ecc....

Siamo tutti bravi a spendere i soldi non nostri. L'anno del Centenario c'era la mostra della Lazio a Piazza Venezia, si entrava gratis. Io ci sono andato e c'era IL DESERTO.

Ma de che stamo a parla'?


Mazzola

Re:Merchandising Lazio
« Risposta #162 : Sabato 6 Agosto 2011, 17:54:56 »
Io mi ricordo la maglietta di Chiarenza.
Non è una battuta.
C'era esposta la maglietta di Chiarenza.

Offline MagoMerlino

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Re:Merchandising Lazio
« Risposta #163 : Sabato 6 Agosto 2011, 18:01:11 »
Ma voi lo conoscete il Merdaccia Store a Piazza Colonna?

L'entrata ha le dimensioni della tana di un sorcio, e se non lo sai che è lì non te ne accorgeresti MAI, perché non c'è manco insegna (le insegne costano, soprattutto al centro). Dentro è piccolissimo, tant'è che fuori c'è il vigilante che fa entrare due persone alla volta. Io volevo entrare per vedere se c'erano libri, ho rinunciato perché la fila nei negozi "di piacere" non la faccio, è una contraddizione in termini. Un potenziale cliente perduto per la loro ristrettezza mentale, potevano fare un negozio da cinquemila metri quadri, no? O magari si sono fatti i loro conti e hanno visto che più di tanto non si può, manco loro, perché gli spazi COSTANO, il personale COSTA e se non vendi chiudi bottega. Cammina sul filo del rasoio un negoziante vero, ma la SS Lazio no, può buttare 400-500 mila Euro l'anno perché comunque "conviene" (in che maniera, nessuno però lo spiega). Poi arrivano i piccoli nozionisti, la federsupposte e la Partitella del Giovedi ONLUS che fanno causa al maggior azionista perché "mantiene deliberatamente un ramo di attività in perdita, causando un danno agli azionisti" ecc. ecc....

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Ma de che stamo a parla'?
Le insegne le hanno sulle finestre al piano di sopra, quando ci passi, cos'è, te ne accorgi, non foss'altro dalla puzza, hanno una discreta offerta merdeologica. Il personale è rigidamente in divisa sociale. Alcuni articoli si stanno cominciando a diffondere anche in altri negozi specializzati(al momento uno degli articoli di maggior pessimo gusto, ma che tra loro vanno forte, sono le.... bomboniere....ebbene si, evidentemente non si pongono limiti, ne troppe domande). Di negozi ufficiali ne hanno 2, entrambi centrali e in punti strategici di passaggio. Staranno con le pezze, ma evidentemente tanto in perdita 'sti negozi non devono essere.
All'epoca per accedere alla mostra di Palazzo Valentini ho fatto una discreta fila. Uno dei due deve aver scelto il momento meno adatto.
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Offline MagoMerlino

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Re:Merchandising Lazio
« Risposta #164 : Sabato 6 Agosto 2011, 18:05:01 »
ci sono andato anche io, venendo a Roma per un paio di giorni, e vivendo ancora a Madrid; quanti dei " marketingari " ad oltranza ci saranno andati ? Cosí, tanto pe´ scherza´ ...
Bisogna sempre dimostrare qualcosa vedo.
Vabbè scherzavi, l'hai scritto.
C'ho le foto o ti fidi?
Siccome c'era anche il "punto vendita" Lazio100 ho pure comprato il crest. E non ero il solo tra i visitatori a fermarsi per acquistare qualcosa.....
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Mazzola

Re:Merchandising Lazio
« Risposta #165 : Sabato 6 Agosto 2011, 18:31:43 »
Pure quando ci sono andato io non c'era nessuno.

Bomboniere della Lazio ?
Uhm.
Quasi quasi...

BobCouto

Re:Merchandising Lazio
« Risposta #166 : Sabato 6 Agosto 2011, 18:32:46 »
Seriamente parlando: chi ha incontrato Carmignani, pardon, Canigiani, gli chiese a suo tempo dei negozi?

Offline chemist

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Re:Merchandising Lazio
« Risposta #167 : Sabato 6 Agosto 2011, 19:53:13 »
Se posso esprimere il mio punto di vista, non riesco a comprendere come una squadra di rango e fama internazionale come la Lazio possa avere un negozio in centro che sia in perdita. Non dico debba essere proprio a via del Corso, ci mancherebbe, manco di fronte al Colosseo, ma zona Piazza Esquilino, via Merulana, via dei Mille, da ste parti insomma...Non dovrebbe essere neanche di 5000 metri quadrati. Basterebbe che sia ben illuminato, ben addobbato e sopratutto ben fornito.
Si sfottono tanto i cinesi e i giapponesi che dovrebbero affollare il negozio, ma lo sanno i nostri addetti al marketing che la rivalità calcistica tra Lazio e Roma sta sulle guide più diffuse al mondo della Lonely planet? Non posso pensare che un negozio ben fatto possa andare in perdita, cazzo, ci sono negozi di caramelle aperti a via del corso. Secondo me sta tutto nell'offerta di gadgets che ancora non è degna o non è all'altezza di un negozio al centro e nel prezzo inaccessibile (inspiegabimente) degli stessi.

bak

Re:Merchandising Lazio
« Risposta #168 : Sabato 6 Agosto 2011, 19:56:18 »
quindi il Doria che ha uno store vicino alla Stazione Principe ed il Toro che ha un negozio in via Po [via centralissima di Torino] sono dei pirla che aprono un'attività in deficit, già morta in partenza ?
ed il Cagliari che ne apre uno vicino la Stazione, in Via La Playa c'ha soldi da buttare ?
e il negozio di Soratte è frequentato o è vuoto ?

Così giusto per completezza d'informazione e senza intenti polemici

Secondo me sta tutto nell'offerta di gadgets che ancora non è degna o non è all'altezza di un negozio al centro e nel prezzo inaccessibile (inspiegabimente) degli stessi.

Touchè, amico chimico. Basti pensare che la maglietta celebrativa della vittoria in Coppa Italia costava 25/30 euri. Per una t shirt, cotone Fruit of the Loom  ::)

CiPpi

Re:Merchandising Lazio
« Risposta #169 : Sabato 6 Agosto 2011, 20:03:37 »
Seriamente parlando: chi ha incontrato Carmignani, pardon, Canigiani, gli chiese a suo tempo dei negozi?
  tra  i vari  post  di questo topic c'e' un bel indizio.  poi  non so  se l'utente  e' l'unico.

Offline BobLovati

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Re:Merchandising Lazio
« Risposta #170 : Sabato 6 Agosto 2011, 20:21:38 »
Fra le molte cose dette, Canigiani disse anche che gli introiti del merciandáisi sono molto importanti; aggiungendo peró che " il palato fino " del tifoso Laziale rende meno facile le vendite.
Speriamo ´n  sia stata ´na presapeerku´; ma è abbastanza verosimile, viste le centinaia di pagine sul pantone, il R.A.L. esatto, le tutine care, le tiscért care ecc. ecc..
Evidentemente la Lazio per noi è una fede, ma dipende anche e soprattutto da quanto costa, quanto l´hanna fatta secondo i gusti di ognuno, continuando a piacere ...   ;)
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Mazzola

Re:Merchandising Lazio
« Risposta #171 : Sabato 6 Agosto 2011, 20:30:53 »
C'è un po' di confusione.
Ancora non ho capito cosa vogliamo.

Uno store al centro per noi.
Uno store al centro per il giapponese.
Uno store al centro per riconquistare la supremazia.
Cose piu' belle da acquistare.
Bomboniere della Lazio.

BobCouto

Re:Merchandising Lazio
« Risposta #172 : Sabato 6 Agosto 2011, 20:38:03 »
Passate in galleria, a Termini: ci sono negozi di souvenir, naturalmente. Il Colosseo che quando lo metti sottosopra nevica, è sempre il pezzo più gettonato. Fa schifo, ma giustamente a loro non gliene po' frega' di meno: quello si vende, quello vendo. Poi hanno pure le sciarpe delle squadre: as, Inter, Milan, Juve, e perfino Napoli. Della Lazio, no. Qualcuno può dirmi il motivo?

Offline BobLovati

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Re:Merchandising Lazio
« Risposta #173 : Sabato 6 Agosto 2011, 20:38:29 »
C'è un po' di confusione.
Ancora non ho capito cosa vogliamo.

Uno store al centro per noi.
Uno store al centro per il giapponese.
Uno store al centro per riconquistare la supremazia.
Cose piu' belle da acquistare.
Bomboniere della Lazio.

" aaarancio, bira, coca, cafféborghettiii; annamo a chi bbeveeee ! Allora, me ne vadooo ????  "
Ammucchia Gasperi´  ;D
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bak

Re:Merchandising Lazio
« Risposta #174 : Sabato 6 Agosto 2011, 21:00:06 »
C'è un po' di confusione.
Ancora non ho capito cosa vogliamo.

Uno store al centro per noi.
Uno store al centro per il giapponese.
Uno store al centro per riconquistare la supremazia.
Cose piu' belle da acquistare.
Bomboniere della Lazio.

Ma guarda che le tre opzioni scelte sono intersecabili tra di loro.
Sicuramente, servirebbe a darci una maggiore visibilità, potrebbe servire per noi e per i turisti. E credo che lo store di Via Prenestina [ci sono passato un paio di settimane fà e era in fase di allestimento] vada in questa direzione. Di certo una maggiore presenza in città va a combattere questo fenomeno

Passate in galleria, a Termini: ci sono negozi di souvenir, naturalmente. Il Colosseo che quando lo metti sottosopra nevica, è sempre il pezzo più gettonato. Fa schifo, ma giustamente a loro non gliene po' frega' di meno: quello si vende, quello vendo. Poi hanno pure le sciarpe delle squadre: as, Inter, Milan, Juve, e perfino Napoli. Della Lazio, no. Qualcuno può dirmi il motivo?

dovuto principalmente al fatto che i gestori di questi negozi tifino la vermiperami1927.
Figurati che io tre mesi fà, nella via principale di Genova ho visto esposte la maglietta di Iniesta e subito sotto quella di Hernanes. Delle pezzealculo1927 neanche l'ombra.

neweagle

Re:Merchandising Lazio
« Risposta #175 : Sabato 6 Agosto 2011, 22:31:54 »
 ma la SS Lazio no, può buttare 400-500 mila Euro l'anno
per accumulare una perdita di 400 - 500 mila euro l'anno ogni giorno dovrebbe andare sotto di 2.000 euro.

Non credo siano queste le prospettive, nemmeno le più negative.

Potrebbe sicuramente avere un risultato economico negativo, ma ipotizzarlo di quelle dimensioni è esagerato.
Serve il negozio in centro,  come servono altre 1.000 e più iniziative che sappiano valorizzare il marchio Lazio. Non saranno mai troppo poche.

Forse non ci rendiamo conto, e continuiamo a pensare che si debba per forza diventare Laziali come lo siamo diventati noi, con il pranzo dalla domenica anticipato  a mezzogiorno e poi in Tribuna Tevere tra gente che dice le parolacce ad Ambu.

Ma lo sappiamo che non è così, possiamo diventare tifosi di una squadra per un'infinità di motivi diversi. La cosa non ci piace, difendiamo e definiamo puro e pulito solo il nostro percorso.

Puoi diventare tifoso della Lazio perchè un cugino è venuto a roma e  ti ha comprato un cappello della Lazio, perchè un giorno in televisione hai visto raccontare la Lazio del - 9, o quella del 58.

O perchè su un libro hai letto che hanno scelto i colori per quel motivo, e il nome  doveva andare oltre i confini di roma.

La Lazio va raccontata, difesa, fatta conoscere.

Tranquilli, nessuno ci toglierà le parolacce ad Ambu.


BobCouto

Re:Merchandising Lazio
« Risposta #176 : Domenica 7 Agosto 2011, 00:03:16 »
Centri un punto importante, neweagle.

Qui si parla, giustamente, di percezione della presenza.

Quale luogo meglio dello stadio dà l'idea di "presenza"?

Io dico sempre: volete "salvare" i vostri figli (ci sono genitori lazialissimi che hanno i figli daaaroma, non riesco a capire come sia possibile)? Portateli allo stadio. Pure quando non gliela fanno ancora a camminare. Immergeteli, bagnateli in quei colori (e per questo disprezzo pure chi ha trasformato il nostro stadio da gioiosa onda celeste in una trista macchia nerastra e blu).

Invece, conosco un sacco di genitori che all'idea di portare il figlio all'Olimpico reagiscono come se dovessero spedirli in Vietnam.

A me che me ne frega, se un kazako di passaggio a Termini vede la nostra maglia? Ma se la comprasse su Internet, se la vuole.

Io voglio che nemmeno un potenziale Laziale vada perduto. E per questo non serve che nella società ci sia Patarca, ma che caxxo gliene frega a un bimbo di tre anni di Patarca e Pulici, e basta co' 'ste salme da esporre, non siamo un museo egizio. Le maglie si vendono, i tifosi si "fanno" con Zarate, Salas, Signori. Anche Cragnotti lo diceva. Il negozio arriverà DI CONSEGUENZA, non è una causa, ma un effetto. Fa' che Zarate segna due triplette e vedi quante magliette vendi.

Offline chemist

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Re:Merchandising Lazio
« Risposta #177 : Domenica 7 Agosto 2011, 00:24:03 »
Ai tempi di Cragnotti Bob (con Salas, Vieri, Veron ecc), non è che si vendevano tutte ste maglie...per il semplice fatto che non erano così accessibili (in termini di prezzo e soprattutto di locazione). Quando vincemmo lo scudetto, l'offerta della maglietta ufficiale nel barattolo venduta a metà prezzo allo stadio fu un'idea immensa, penso che solo quel giorno ne vendettero migliaia. Purtroppo fu un'idea isolata. Avremmo dovuto cavalcare l'onda e invece si creò l'aborto di b11.
D'altra parte gli irriducibili con la loro linea 'original fans' avevano un ricavo di 1 miliardo l'anno.
Non so voi, ma io, in un negozio centrale e accessibile ci andrei e lo userei. E sono strasicuro che ci cascherebbero dentro qualche migliaia tra i milioni di turisti che vagano per il centro ogni giorno 365 giorni l'anno.
Certo, 70-80 euro per la maglia ufficiale non li potrei spendere tutti i giorni, il mio articolo preferito sono le magliette d'allenamento (3), con cui gioco a calcetto e le metto spesso per il tempo libero.
Ho un accappatoio della Lazio e ho 2 magliette ufficiali. Ho comprato un marsupio, un completino per mio figlio e un bavaglino. Penso di comprare anche la maglia ufficiale di nuovo quest'anno che considero bellissima (anche se, si Bob, la considero un po scuretta). Insomma solo io ci ho speso almeno 300-400 euro in pochi anni e non godo di stipendio d'oro. Datemi un negozio al centro con un'offerta adeguata di gadgets. Oltre all'offerta classica di maglie e tute ufficiali datemi T-shirts a 20 euro, tazze, gagliardetti, peluche raffiguranti Olimpia, poster giganti, calendari, tazze, accendini, portachiavi, adesivi, cravatte griffate con l'aquila...tutti articoli che andrei a comprare a occhi chiusi...poi ne parliamo.

neweagle

Re:Merchandising Lazio
« Risposta #178 : Domenica 7 Agosto 2011, 00:44:28 »

Quale luogo meglio dello stadio dà l'idea di "presenza"?

Per come la vedo io nessuno.

Lo Stadio è dove tutto si afferma, si concretizza.
Ma è della strada che ti porta dentro uno Stadio che si parla.
E non puoi lasciare solo alla generazione precedente il compito di fare la strada.
Questo è un errore madornale, infinito.
Lasciare il compito di fare in modo che un bambino abbia voglia di incontrare la Lazio a una generazione di nostalgici rincoglioniti che passano il tempo a dire che questa non è la Lazio, che dicono che il calcio è cambiato, che non è più quello di una volta, che rimpiangono le maglie senza le scritte, che quando c'era l'Olimpico senza la copertura era tutto più bello, che loro si che sono Laziali perchè sono stati a San Benedetto e hanno visto Cupini.


I Laziali sono sempre stati questo, invece che farti venire la voglia facevano selezione, dovevi resistere, andare oltre, resistere, oltre la Lazietta, oltre i ma che cazzo ne sai chi ho visto giocare io, e te te lamenti de Laudrup e Batista.

Resistere contro chi la vuole ferma, protetta, andare oltre quei Laziali  che la difendono, la Lazio, da quei tifosi che l'anno dopo, quando arrivi quinto e non vai in CL, diventano di un'altra squadra.

E se resisti a Vignaroli allora sei Laziale, e non ti serve il negozio in centro.

E' chi ha ruoli di responsabiltà nella Lazio ad avere il compito di affermare l'esistenza della Lazio anche oltre lo Stadio, io voglio essere libero di dire che oltre che a San Benedetto sono stato anche a Campobasso.

Offline fish_mark

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Re:Merchandising Lazio
« Risposta #179 : Domenica 7 Agosto 2011, 00:58:55 »
Bene, vedo che il discorso si allarga, perché il merchandising è un tema molto complesso e abbraccia molti argomenti.
Si è detto, giustamente, che lo stadio è il luogo per antonomasia dove poter far nascere e coltivare la propria passione, il proprio amore per la Lazio.
E' responsabilità soltanto dei tifosi ultras di aver trasformato lo stadio in quel frigorifero che è diventato? E' "semplificata" la procedura di acquisto dei biglietti per andare allo stadio? Che impatto ha avuto la tdt?

Inoltre, qui nessuno si illude di considerare un negozio gadgets e memorabilia biancocelesti come il grimaldello con il quale conquistare nuovi tifosi. Semmai è il contrario, ossia uno strumento con cui dare seguito a quella passione che nasce invece da altre parti e per altri motivi.
Infatti, nasce con una vittoria al derby e con una tripletta di Zarate (quando le farà); poi però serve qualcos'altro che faccia da seguito a questa passione. E tutto questo che manca, da sempre, nella SSLazio.

Inoltre, aprire uno store è non solo un'operazione culturale ma serve anche ad ampliare e diversificare la base dei ricavi. 
Le argomentazioni di coloro che si mettono le mani ai capelli per gli improponibili costi dell'intrapresa sono risibili. Come fa un manager di una società con 90 milioni di ricavi a terrorizzarsi per gli alti costi di affitto per i locali in centro (nell'ordine dei 342 mln di euro per gli atac store)?

un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
Ganhar ou perder, mas sempre com democracia