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Autore Topic: Topic a imperitura memoria sulla cessione di Mauro Zarate  (Letto 24648 volte)

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Offline syrinx

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Re:Topic a imperitura memoria sulla cessione di Mauro Zarate
« Risposta #260 : Sabato 20 Agosto 2011, 00:28:42 »
Almeno in parte sì. Cito il precedente di un giocatore che quanto a limiti caratteriali assortiti non era secondo a nessuno: Stefano Fiore.
Con un tecnico mediocre come il salumiere vagava per il campo irritando a furia di tocchi insipidi, movimenti svogliati e approssimativi, inconcludenza assoluta, mancanza di palle (non intese come palloni giocabili) a dir poco esasperante.
Poi si imbatté in un allenatore in grado di insegnare calcio e costruire il giocatore, tale Roberto Mancini, che innestò le doti tecniche e di tiro del cosentino su un ruolo di esterno atipico/punta aggiunta nel corso dell'azione forse neppure presente sui manuali del calcio.
Ne uscì un elemento tatticamente letale, motivato e decisivo, neppure parente di quello che in molti qualche mese prima avrebbero accompagnato a pietrate sulla strada del ritorno a Udine.
Quel Fiore rimane, almeno per me, fra le cose più belle viste negli ultimi dieci anni di pallone, e sono convinto che se fosse su piazza oggi forse persino il Barcellona ci farebbe un pensierino.
Ora, confrontiamo l'opportunità avuta da Fiore con quelle concesse a Maurito.
Delio Rossi se lo ritrovò per caso, lanciandolo come titolare solo per l'infortunio di Rocchi: non appena vi mise mano, allontanandolo dalla porta, ne provocò il rientro nei ranghi dopo un inizio pirotecnico.
Ballardini, sempre che di allenatore si possa parlare, varò una nullità di gioco tale da convincere tutti di un fatto: solo un numero di Zarate o un tiro di Kolarov potevano consentire alla Lazio di vedere la porta avversaria.
L'effetto psicologico sui due giocatori, già principini sul pisello in proprio, fu devastante: il serbo non si è più ripreso dal ruolo di guest star, che se imbrocca due palloni a partita può ritenere di "aver dato"; Maurito ne sta uscendo faticosamente, ma buona parte di certi suoi atteggiamenti è stata peggiorata da quell'esperienza diseducativa.
Reja, a parte la sublime diplomazia di certe conferenze stampa, gli aveva trovato un paio di ruoli in cui il ragazzo diventava determinante: esterno nel 4-2-3-1, posizione in cui contribuì ad un felicissimo ciclo di imbattibilità difensiva; primissima punta contro il Napoli Soccer, con una gara di rara essenzialità impreziosita da un gol e un assist. Venne immediatamente spostato in altra posizione.
Riassumendo: sostenere che la colpa sia solo dei tecnici è ovviamente sbagliato, ma il contributo negativo dalla panchina rimane evidente.
Maurito è incappato in tre allenatori mediocri, e quindi incapaci a certi livelli, del tutto inadeguati quando si tratta di plasmare un giocatore nei piedi e nella testa.
Un problema non solo suo ma della squadra: la quale punta in alto senza potersi permettere singoli di prima fascia, e dovrebbe quindi avere proprio nel mister - per il valore aggiunto dato dal gioco e dalla costruzione di singoli acquistati a prezzo di favore - un investimento fondamentale.
Difficile essere da Lazio come squadra se l'allenatore è da Salernitana: questo il problema, altro che Zarate.

Perfetto.

Offline Fulcanelli

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Re:Topic a imperitura memoria sulla cessione di Mauro Zarate
« Risposta #261 : Sabato 20 Agosto 2011, 00:57:59 »
Almeno in parte sì. Cito il precedente di un giocatore che quanto a limiti caratteriali assortiti non era secondo a nessuno: Stefano Fiore.
Con un tecnico mediocre come il salumiere vagava per il campo irritando a furia di tocchi insipidi, movimenti svogliati e approssimativi, inconcludenza assoluta, mancanza di palle (non intese come palloni giocabili) a dir poco esasperante.
Poi si imbatté in un allenatore in grado di insegnare calcio e costruire il giocatore, tale Roberto Mancini, che innestò le doti tecniche e di tiro del cosentino su un ruolo di esterno atipico/punta aggiunta nel corso dell'azione forse neppure presente sui manuali del calcio.
Ne uscì un elemento tatticamente letale, motivato e decisivo, neppure parente di quello che in molti qualche mese prima avrebbero accompagnato a pietrate sulla strada del ritorno a Udine.
Quel Fiore rimane, almeno per me, fra le cose più belle viste negli ultimi dieci anni di pallone, e sono convinto che se fosse su piazza oggi forse persino il Barcellona ci farebbe un pensierino.
Ora, confrontiamo l'opportunità avuta da Fiore con quelle concesse a Maurito.
Delio Rossi se lo ritrovò per caso, lanciandolo come titolare solo per l'infortunio di Rocchi: non appena vi mise mano, allontanandolo dalla porta, ne provocò il rientro nei ranghi dopo un inizio pirotecnico.
Ballardini, sempre che di allenatore si possa parlare, varò una nullità di gioco tale da convincere tutti di un fatto: solo un numero di Zarate o un tiro di Kolarov potevano consentire alla Lazio di vedere la porta avversaria.
L'effetto psicologico sui due giocatori, già principini sul pisello in proprio, fu devastante: il serbo non si è più ripreso dal ruolo di guest star, che se imbrocca due palloni a partita può ritenere di "aver dato"; Maurito ne sta uscendo faticosamente, ma buona parte di certi suoi atteggiamenti è stata peggiorata da quell'esperienza diseducativa.
Reja, a parte la sublime diplomazia di certe conferenze stampa, gli aveva trovato un paio di ruoli in cui il ragazzo diventava determinante: esterno nel 4-2-3-1, posizione in cui contribuì ad un felicissimo ciclo di imbattibilità difensiva; primissima punta contro il Napoli Soccer, con una gara di rara essenzialità impreziosita da un gol e un assist. Venne immediatamente spostato in altra posizione.
Riassumendo: sostenere che la colpa sia solo dei tecnici è ovviamente sbagliato, ma il contributo negativo dalla panchina rimane evidente.
Maurito è incappato in tre allenatori mediocri, e quindi incapaci a certi livelli, del tutto inadeguati quando si tratta di plasmare un giocatore nei piedi e nella testa.
Un problema non solo suo ma della squadra: la quale punta in alto senza potersi permettere singoli di prima fascia, e dovrebbe quindi avere proprio nel mister - per il valore aggiunto dato dal gioco e dalla costruzione di singoli acquistati a prezzo di favore - un investimento fondamentale.
Difficile essere da Lazio come squadra se l'allenatore è da Salernitana: questo il problema, altro che Zarate.

Che dire di più e meglio?
E a proposito. Cito l'apertura di una corrispondenza da Berlino del corriere vocalelliano.
"Certi allenatori, per eccesso di presunzione o di ignoranza (o di tutte e due) sono talmente sicuri di sè da ritenere di non avere biosgno di fuoriclasse...." Si parla di Ralf Rangnick, subentrato a Magath sulla panchina dello Schalke, che lo scorso anno fece i quarti di Champions e la finale della Coppa di Germania schierando il "vecchio" Raul. Il nuovo allenatore ha deciso che Raul non serve più, neanche a provarlo sul serio, giorni fa l'ha lasciato fuori perché, a suo dire, incapace di giocare sull'erba artificiale dove lo Schalke doveva giocare. Non bastasse ne ha chiesto la cessione.
Ci sono allenatori con le fisse (es. in casa nostra Corsini, che decise che Brignani era meglio di Frustalupi e che Rececco in realtà era un medianaccio) , e ci sono quelli che cercano di cavare il meglio da tutti i giocatori a disposizione (es. in casa nostra Maestrelli, Fasscetti, Mancini...). Una domanda: a suo dire, Reja non chiede a Cissè di rientrare per la fase difensiva. A suo dire (lo scorso anno), il non rientrare era una delle cose imputate a Zarate.

Offline aquilafelyx

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Re:Topic a imperitura memoria sulla cessione di Mauro Zarate
« Risposta #262 : Sabato 20 Agosto 2011, 01:05:08 »
secondo Sportitalia ( Pedullà ) alla Lazio sono arrivate due richieste per il prestito di Zarate , una dall'Arsenal e l'altra da quel gran signore del monatti di milano
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Nascar

Re:Topic a imperitura memoria sulla cessione di Mauro Zarate
« Risposta #263 : Sabato 20 Agosto 2011, 02:28:33 »
Assolutamente contrario alla sua cessione, in prestito specialmente.

Offline Matita

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Re:Topic a imperitura memoria sulla cessione di Mauro Zarate
« Risposta #264 : Sabato 20 Agosto 2011, 02:42:21 »
eppure pensandoci bene il prestito potrebbe salvare capre e cavoli.
Pero' solo nel caso andasse :
1-all'estero
2-da un allenatore che lo completi( Mancini a Manchester sarebbe stato perfetto).

In questo caso , un prestito con riscatto prefissato molto alto.

In fondo ha ancora 3 anni di contratto , posticipare di un anno la cessione non sarebbe proprio un delitto.
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Offline ammiraglio

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Re:Topic a imperitura memoria sulla cessione di Mauro Zarate
« Risposta #265 : Sabato 20 Agosto 2011, 06:00:11 »
ho letto attentamente il post dell'ottimo matador che però ha dato del "mediocre" ad un allenatore come delio rossi per non aver saputo sfruttare appieno le potenzialità di 'sto genio di zarate.
rimango decisamente perplesso.
delio ha fatto giocare pure discrettamente le zucche, oltre a far esplodere qualche buon giocatore, e delio ha sempre sostenuto che la rovina di zarate è il suo entourage familiare.
diciamocelo pure chiaramente: zarate è imbevuto di una certa prosopea familiare e gli effetti in campo si vedono.

yeah, i heard that dwight wants me fired. it's just the way it is. you know what? i just don't care, i don't give a damn.
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Giglic

Topic a imperitura memoria sulla cessione di Mauro Zarate
« Risposta #266 : Sabato 20 Agosto 2011, 06:42:33 »
diciamocelo pure chiaramente: zarate è imbevuto di una certa prosopea familiare e gli effetti in campo si vedono.
Questa e' una critica sensatissima, tuttavia pur dandoti ragione io continuo numeri alla mano a ritenere maurito un talento su cui costruire squadra e risultati. Ma se Reja ritiene che per il sup gioco sia inutile (altri problemi personali mi farebbero ricredere sull'alta opinione che ho di hill and glass come uomo) va venduto e basta. A tenerlo così si rovina e si deprezza con gran rodimento di tutti

Offline ammiraglio

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Re:Topic a imperitura memoria sulla cessione di Mauro Zarate
« Risposta #267 : Sabato 20 Agosto 2011, 07:16:28 »
non capisco come possa essere considerato inutile un giocatore che con reja ha giocato 35 match su 38 con un minutaggio pari a 2622 minuti (uno dei più presenti dietro a muslera, licht, biava, ad, ledesma, hernanes).
zarate è stata la punta più usata rispetto a floc, kozak e rocchi.
peraltro i match saltati sono imputabili alla squalifica dopo la sua espulsione di bologna.
il giocatore vanta anche 1 presenza in coppa italia.

nella stagione con delio rossi in panca il ragazzo ha giocato 36 match su 38 (2821 minuti), sfatando così quella misera leggenda metropolitana (e chiaramente non mi riferisco a er matador ma a qualche frescone che ammorbava su lazionet) che accusava il ritorno di rocchi di aver distrutto i meccanismi biancocelesti, a scapito proprio di mauro.
per la cronaca quella stagione le presenze salgono addirittura a 41 considerata la coppa italia.

'sta storia che mauro non gioca nella lazio, che viene messo in disparte, che non ha le chance è una stronzata.
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« Risposta #268 : Sabato 20 Agosto 2011, 07:20:39 »
non capisco come possa essere considerato inutile un giocatore che con reja ha giocato 35 match su 38  con un minutaggio pari a 2622 minuti (uno dei più presenti dietro a muslera, licht, biava, ad, ledesma, hernanes).
zarate è stata la punta più usata rispetto a floc, kozak e rocchi.
peraltro i match saltati sono imputabili alla squalifica dopo la sua espulsione di bologna.
il giocatore vanta anche 1 presenza in coppa italia.

nella stagione con delio rossi in panca il ragazzo ha giocato 36 match su 38, sfatando così quella misera leggenda metropolitana (e chiaramente non mi riferisco a er matador ma a qualche frescone che ammorbava su lazionet) che accusava il ritorno di rocchi di aver distrutto i meccanismi biancocelesti, a scapito proprio di mauro.
per la cronaca quella stagione le presenze salgono addirittura a 41 considerata la coppa italia.

'sta storia che mauro non gioca nella lazio, che viene messo in disparte, che non ha le chance è una stronzata.

Chi ha detto che non ha giocato? Inutile vuol dire che uno con le sue caratteristiche non ti serve e lo impieghi in un ruolo non suo (ad esempio come tornante) cassia dolo perché non lo fa in maniera perfetta.
Ma va venduto e basta:  per lui, ma soprattutto per la Lazio

Offline ammiraglio

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Re:Topic a imperitura memoria sulla cessione di Mauro Zarate
« Risposta #269 : Sabato 20 Agosto 2011, 07:28:38 »
eto'o ha vinto una C.L. giocando esterno col 4231 e la punta centrale era il principe milito.
continuo a non capire i nessi logici.
eto'o si faceva peraltro un bucio di culo così.
di natale a udine ha giocato diverse stagioni da punta esterna a sx, segnando fraccate di gol (il perno centrale era quaglia e prima ancora iaquinta).

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« Risposta #270 : Sabato 20 Agosto 2011, 07:38:20 »
eto'o ha vinto una C.L. giocando esterno col 4231 e la punta centrale era il principe milito.
continuo a non capire i nessi logici.
eto'o si faceva peraltro un bucio di culo così.
di natale a udine ha giocato diverse stagioni da punta esterna a sx, segnando fraccate di gol (il perno centrale era quaglia e prima ancora iaquinta).
Vero. Con un allenatore vincente, pero'...

zorba

Re:Topic a imperitura memoria sulla cessione di Mauro Zarate
« Risposta #271 : Sabato 20 Agosto 2011, 09:48:14 »
Giusta osservazione di Bruno Giordano nell'intervista pubblicata oggi sulla Gazzetta dello Sport, a proposito della querelle Zàrate sì, Zàrate no...

"...Con due attaccanti così, si può fare anche a meno di Zarate?
«Dipende dalle prospettive e dagli obiettivi. Se la società vuole puntare allo scudetto a breve termine deve trattenerlo, anche a costo di lasciarlo in panchina. Lo fa il Milan con Cassano e Robinho, perché non potrebbe farlo la Lazio? Se invece gli obiettivi sono altri, è giusto che si faccia cassa..."

Considerando che Maurito ha 24 anni mentre Cassano il prossimo anno ne compie 30 e Robinho ne ha 27, il vero quesito è il seguente: Zàrate vale Cassano e Robinho?!?

 ::) ::) ::)

Offline gentlemen

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Re:Topic a imperitura memoria sulla cessione di Mauro Zarate
« Risposta #272 : Sabato 20 Agosto 2011, 10:10:31 »
Giusta osservazione di Bruno Giordano nell'intervista pubblicata oggi sulla Gazzetta dello Sport, a proposito della querelle Zàrate sì, Zàrate no...

"...Con due attaccanti così, si può fare anche a meno di Zarate?
«Dipende dalle prospettive e dagli obiettivi. Se la società vuole puntare allo scudetto a breve termine deve trattenerlo, anche a costo di lasciarlo in panchina. Lo fa il Milan con Cassano e Robinho, perché non potrebbe farlo la Lazio? Se invece gli obiettivi sono altri, è giusto che si faccia cassa..."

Considerando che Maurito ha 24 anni mentre Cassano il prossimo anno ne compie 30 e Robinho ne ha 27, il vero quesito è il seguente: Zàrate vale Cassano e Robinho?!?

 ::) ::) ::)
No, altro è se vogliamo raccontarci le storielle tra noi.

TD

Re:Topic a imperitura memoria sulla cessione di Mauro Zarate
« Risposta #273 : Sabato 20 Agosto 2011, 10:49:31 »
Ogni argomentazione può stare in piedi, anche se continua a lasciarmi perplesso l'eccesso di fuoco amico, tipicamente laziale.
La situazione va analizzata con riferimento ai fatti: il rendimento del giocatore nel tempo è solo un elemento in più, non necessariamente importantissimo, perché è giusto valutare cosa può dare OGGI un giocatore come Maurito. Nel primo anno è stato eccellente, nel secondo ha patito la paurosa involuzione della Lazio ballardiniana, prima di essere messo in alternanza campo-panchina da Reja. Situazione attenuatasi l'anno scorso, dove ci sono state, però, le continue punzecchiature davanti ai microfoni. Dall'altra parte, l'assenza totale di esternazioni: personalmente non so manco che voce abbia, questo ragazzo. Quest'anno si parte con reja che dice che il problema della squadra era buttarla dentro. E grazie, dico io, forse il problema però non è solo negli uomini. Arrivano due grandi attaccanti e Zarate, il cui utilizzo alternativo da esterno potrebbe esserci, viene lasciato regolarmente fuori o utilizzato sporadicamente mentre davanti alla stampa si sciorina la litania dei troppi attaccanti e di tizio e di caio che sono ugualmente importanti. A conti fatti è facile riassumere che:
1) non è vero che Rossi utilizzava male il giocatore, anzi; le prove sono l'ottimo rendimento del ragazzo e il suo contributo per l'ottenimento di grandi risultati;
2) Ballardini lo ha caricato di eccessive responsabilità, azzerando nel contempo le potenzialità della squadra, avallando lo scellerato accantonamento di Ledesma e la non sostituzione di Pandev;
3) Reja, che cura Zarate da una stagione e mezza, non vede Zarate e lo malsopporta, pur schierandolo perché è il giocatore di maggior potenziale in attacco. Misurerei volentieri la quantità di volte in cui Zarate non è entrato dall'inizio, quelle in cui è stato sostituito e mi piacerebbe sapere quanto sarebbe stato fuori con Rocchi disponibile; In più le dichiarazioni, Reja parla come certi utenti del forum che hanno preso di punta il giocatore;
4) Zarate tace, ma non credo non risenta della situazione. Però tace. Gli vengono addebitate le esternazioni dei procuratori, ma ogni mezza parola proveniente dal suo entourage viene ingigantita, rimbalzata, continuamente reiterata.

Non serve fare una rappresentazione grafica per capire che l'accantonamento e l'isolamento di Zarate si fa evidente con l'arrivo di Reja, che prima il ragazzo era considerato l'elemento più importante della squadra e che dopo diventa parafulmine, capro espiatorio, elemento continuamente additato e criticato anche aspramente, comportamento riservato esclusivamente a lui da un allenatore aduso a mettere le mani avanti, a cercare scuse quando perde, a scegliere il basso profilo sempre e comunque, anche a costo di ridimensionare seriamente le aspirazioni della squadra, anche in una gara singola.

Dall'altra parte un giocatore di 23-24 anni, in piena formazione come uomo,  che si trova buttato giù dal piedistallo e messo sul banco degli imputati nel giro di quattro-cinque mesi dalle vittorie piene di promesse ottenute nel derby e a Pechino. Alla fine, ma questo non conta, i soliti tifosi più realisti del re gli danno addosso, preparandosi a salutarlo a pernacchie.

E' evidente a chi vuole vedere le cose che stanno che si tratta della più colossale opportunità perduta dalla Lazio da molto tempo in qua.
Peggio, molto peggio della gestione di Goran Pandev. Io per come vivo le cose laziali sono molto dispiaciuto, anche se toccherà farsene una ragione. Mi chiedo anche chi sarà il prossimo Zarate, avendo ormai maturato alcune convinzioni su Reja: lo scopriremo presto, a meno che il ragazzo non resti a farsi massacrare per un altro anno. Fossi in lui, punterei i piedi per farmi cedere ora, a qualunque prezzo. Anche il Catania andrebbe bene.

Offline Fabio70rm

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Re:Topic a imperitura memoria sulla cessione di Mauro Zarate
« Risposta #274 : Sabato 20 Agosto 2011, 11:41:18 »
Concordo con l'ottimo Matador, Zarate potenzialmente vale tantissimo, secondo me non ha incontrato finora allenatori che gli insegnino come esplodere. E ha inoltre un entourage terribile....
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline AlenBoksic

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Re:Topic a imperitura memoria sulla cessione di Mauro Zarate
« Risposta #275 : Sabato 20 Agosto 2011, 12:04:55 »
Mi pare che sia stata sottovalutata l'affermazione di Reja mercoledì

Zarate? Ha avuto la febbre due giorni, verificherò le sue condizioni, quindi farò delle scelte per le convocazioni. Ma se fra oggi e domani dovessi avere indicazioni dall'alto per motivi di mercato potrei non convocarlo. [/i]
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zorba

Re:Topic a imperitura memoria sulla cessione di Mauro Zarate
« Risposta #276 : Sabato 20 Agosto 2011, 13:29:08 »
Et voilà....



(ilmessaggero.it)

Zarate, è rottura si spera nell’Arsenal
La società: ora basta. Multa e richiamo


(di Gabriele De Bari)

ROMA - Il caso Zarate agita la Lazio e rovina un po’ la festa per la qualificazione all’Europa League, ormai già acquisita. La società non lascerà cadere nel vuoto la fuga dell’argentino dal ritiro di Formello, alla vigilia della partita di Coppa. Secondo indiscrezioni, questo pomeriggio, alla ripresa degli allenamenti, Maurito, verrà duramente ripreso dall’allenatore Reja davanti ai compagni.*** Zarate, infatti, nonostante le dichiarazioni di facciata, fatte per ridimensionare l’esplosività della situazione, ha lasciato Formello senza alcuna autorizzazione, dopo un colloquio telefonico con il ds Igli Tare. Un’altra bravata a caratterizzare una vicenda che, con il passare dei giorni, sta diventando sempre più insostenibile arricchendosi di nuove puntate anche imprevedibili.

La Lazio non è disposta a perdonare ancora una volta l’attaccante argentino e sta valutando anche la possibilità di una multa. Ma la situazione non si risolverà con un provvedimento disciplinare, perché la querelle ha radici profonde e andrebbe affrontata in prima persona dal presidente Lotito. Invece, sembra di assistere a un palleggio di responsabilità, tra società e tecnico, che ha portato a una rottura difficile da sanare. Reja non vede Zarate nel progetto della nuova squadra, Lotito sembra non aspettare altro che l’offerta giusta per venderlo. E al calciatore viene, da tanto tempo, proibito di parlare con la stampa. La gestione di tutta la vicenda ha lasciato parecchio a desiderare. Forse alla vigilia della gara sarebbe stato meglio parlare chiaro a Zarate decidendo, di comune accordo, di escluderlo dalla lista dei convocati. Perché qualche minuto di presenza contro il Rabotnicki avrebbe reso ancora più difficile la sua collocazione in una squadra importante che partecipa alle Coppe. Gli atteggiamenti pilateschi non pagano e portano sempre a conseguenze negative.

«Lotito chiede ventuno milioni per cedere Zarate: a queste condizioni credo che non troverà acquirenti e Maurito finirà per restare alla Lazio. Come si può pretendere una cifra simile per un calciatore che non vuoi più?». Sono le parole dell’avvocato Bozzo, procuratore dell’argentino. A questo punto un’altra domanda sorge spontanea: se davvero Zarate dovesse restare, e visti i precedenti con l’allenatore, a quale tipo di stagione andrebbe incontro la Lazio? Per il bene di tutti la società è chiamata a trovare una soluzione che rimetta a posto le cose. Presidente e tecnico devono avere il coraggio di parlar chiaro al ragazzo e dirgli apertamente che la situazione è cambiata completamente e che il suo posto è in panchina. Basta con gli equivoci che producono soltanto danni.

Intanto Zarate resta sul mercato. Ieri, nella capitale, è arrivato un emissario dell’Arsenal per sondare il terreno prima di aprire una trattativa per portare l’argentino a Londra. Ma il club inglese parte da una quotazione lontana da quella della Lazio: 14-15 milioni al massimo. In questo caso, per vendere il gioiello che non serve più al tecnico, Lotito dovrebbe limare le pretese economiche. Ricominciare un’altra annata con Zarate e Reja ai ferri corti sarebbe davvero un clamoroso errore. Se proprio questo calciatore non serve più al progetto della Lazio, allora bisogna fare il possibile per cederlo in fretta. L’ipotesi più praticabile potrebbe essere il prestito oneroso.



*** Strano che l'articolista non abbia anche scritto che nonno Reja, dopo averlo fatto 'accomodare' sulle sue ginocchia, farà totò sul culetto di Maurito davanti a tutti gli altri compagnetti...

 ::) ::) ::)

Offline Fabio70rm

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« Risposta #277 : Sabato 20 Agosto 2011, 13:37:53 »
A questo punto auspico una bella cessione, per rasserenare l'ambiente, seppur con sommo rammarico.

Pretendo però che arrivi un attaccante giovane pari livello, se dobbiamo vendere Zarate per un difensore e/o centrocampista, poi tra un anno che facciamo, compriamo tre attaccanti?
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline Fulcanelli

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« Risposta #278 : Sabato 20 Agosto 2011, 14:47:13 »
Tanto per cercare di chiarire come stanno le cose, ecco cosa si legge sul corriere dello sport oggi:
«"Ho fatto una scelta, andiamo oltre" ha risposto in modo gelido (Reja) nella pancia dell'Olimpico giovedì notte quando gli è stato chiesto dell'argentino..».
Continuo a pensare che la gestione della faccenda da parte dell'allenatore e della società sia stata e sia pessima. A meno che non ci sia una comune strategia per capitalizzare la cessione rendendola digeribile ai tifosi con una sceneggiata. Sappiamo che nel calcio queste cose ci stanno.

Offline MagoMerlino

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Re:Topic a imperitura memoria sulla cessione di Mauro Zarate
« Risposta #279 : Sabato 20 Agosto 2011, 15:16:06 »
Zarate, secondo l'articolista, avrebbe lasciato il ritiro senza autorizzazione.... atteggiamento inqualificabile.
Mi auguro che la società valuti con estrema attenzione la situazione. Ma credo che ormai a cessione sia la soluzione migliore perla società e per il giocatore che troverà nuovi stimoli e un allenatore che finalmente ne comprenderà estro & capricci
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"