Autore Topic: Trovare uno spazio per FA  (Letto 20295 volte)

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Offline franz_kappa

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Re:Trovare uno spazio per FA
« Risposta #120 : Giovedì 8 Febbraio 2018, 18:15:08 »
[...]
Per me da sta storia ne usciamo con un danno spoporzionato.  Quello si a carico della Lazio .
D'accordo con te. Soprattutto se la frattura non si ricompone, in qualche modo.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline Jim Bowie

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Re:Trovare uno spazio per FA
« Risposta #121 : Giovedì 8 Febbraio 2018, 18:34:09 »
Non c'è nulla di strano o anomalo, l'allenatore ha fatto le sue scelte.

Felipe è stato immaturo,su questo non ci piove. Quanto al rispetto per i tifosi , lasciamo sti discorsi alle cassandre. Bisognerebbe sapere quanti , nel tempo , si sono tirati indietro in altre maniere, mancando comunque di rispetto ai tifosi. Uno su tutti "Klose se sta a risparmià pe i mondiali sulla pelle della Lazio", a cui , personalmente non ho mai creduto.


Per concludere, Sabato a Napoli con Albiol e Hysaj acciaccati , io uno come Felipe l'avrei portato e quindi preservato.

Per me da sta storia ne usciamo con un danno spoporzionato.  Quello si a carico della Lazio .
Quelle di Klose erano voci non supportate dai fatti, quello che ha fatto FA Lunedi sera e' li documentato e pure registrato.
Lo hai visto tu dallo stadio e l'ho visto io dalla TV, non me lo dice lalaziononsoloro o cittaceleste.
Non credo che la Lazio subisca danno (a me interessa solo la Lazio che gioca, visto che, anche riconoscendone i meriti, sono in distonia con presidenza), il danno e' solo per il neymar dei poveri, tanto e' vero che, stante quanto detto dal TG2, la Lazio ha ricevuto solo offerte pari a 'n cartoccio du fusaje
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Offline giamma

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Re:Trovare uno spazio per FA
« Risposta #122 : Giovedì 8 Febbraio 2018, 18:46:33 »
..........Per me da sta storia ne usciamo con un danno spoporzionato.  Quello si a carico della Lazio .
No, stiamo svalutando  FA ma fortemente rivalutando LA, il primo è con noi da quattro anni e quasi del tutto ammortizzato e probabilmente ancora vendibile tra i 10 e i 15 milioni, il secondo secondo la CIES ora ne vale oltre 30, quindi ci stiamo guadagnando !!!
Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe. (C. H. Spurgeon)

Offline Matita

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Re:Trovare uno spazio per FA
« Risposta #123 : Giovedì 8 Febbraio 2018, 18:55:34 »
Non credo che la Lazio subisca danno

Beh, a Napoli Felipe non va. Speriamo che LA torni a dipingere, ma nel caso contrario (come nelle ultime 2 apparizioni) ,non avresti alternativa in panchina.


Per me questo è un danno.

No, stiamo svalutando  FA ma fortemente rivalutando LA, il primo è con noi da quattro anni e quasi del tutto ammortizzato e probabilmente ancora vendibile tra i 10 e i 15 milioni, il secondo secondo la CIES ora ne vale oltre 30, quindi ci stiamo guadagnando !!!

LA lo stiamo valutando indipendentemente da FA.
Sempre sperando che questi mesi di LA non siano quei famosi mesi di FA due anni addietro (perché s'è tornato a leggere anche che felipe in 4 anni ha giocato bene 3 mesi) . Perché il cuor di leone tra i due ncellà nessuno. Non lo dimentichiamo.


Io sto con Felipe, con Luis e con Simone (in ordine sparso). A scanso di equivoci.
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Offline Russotto

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Re:Trovare uno spazio per FA
« Risposta #124 : Giovedì 8 Febbraio 2018, 19:45:29 »
LA ce lo sbattiamo in fronte in quando avremo 3 partite a settimana e non durera manco 20 minuti. Questa frattura andava risanata prima di Napoli.

Offline gentlemen

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Re:Trovare uno spazio per FA
« Risposta #125 : Giovedì 8 Febbraio 2018, 20:25:27 »
LA ce lo sbattiamo in fronte in quando avremo 3 partite a settimana e non durera manco 20 minuti. Questa frattura andava risanata prima di Napoli.
Ma Russotto lo vuoi capire che il Mister non c'entra nulla, FA si è tirato lui fuori, e non da lunedì....lunedì a voluto chiaramente dire che lui alla Lazio non ci vuole più stare.....mi sembrano i commenti alla vigilia di Juventus-Lazio di Supercoppa, allorquando per tutelare il gruppo il Mister non convocò Keita....ma quando lo capiremo che queste partite, i grandi obiettivi, li affronti al meglio se in campo e nello spogliatoio c'è un gruppo unito e compatto, se ognuno si sacrifica per l'altro...?
La Lazio non è il Real Madrid, che pure deve giocare da squadra x vincere, ma che almeno qualche individualità supersonica ce l'ha, il calcio è un gioco di squadra, e per squadre come la Lazio il tutto vale doppio, la nostra UNICA FORZA è il gruppo, il remare tutti dalla stessa parte e per la stessa direzione....come una testuggine....se non c'è questo qualsiasi obiettivo è temporaneo ed aleatorio....queste sfide le vinci con la forza del gruppo, e Felipe Anderson dal gruppo, ahimè, si è voluto lui tirare fuori...lunedì sera gli altri sono usciti stremati dal campo, e lui decideva di non correre.....mi spiace ma questo Felipe, come avvenne per Keita questa estate, non ci serve, e lo dico con la tristezza nel cuore.

Offline Russotto

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Re:Trovare uno spazio per FA
« Risposta #126 : Giovedì 8 Febbraio 2018, 21:26:26 »
Ma Russotto lo vuoi capire che il Mister non c'entra nulla, FA si è tirato lui fuori, e non da lunedì....lunedì a voluto chiaramente dire che lui alla Lazio non ci vuole più stare.....mi sembrano i commenti alla vigilia di Juventus-Lazio di Supercoppa, allorquando per tutelare il gruppo il Mister non convocò Keita....ma quando lo capiremo che queste partite, i grandi obiettivi, li affronti al meglio se in campo e nello spogliatoio c'è un gruppo unito e compatto, se ognuno si sacrifica per l'altro...?
La Lazio non è il Real Madrid, che pure deve giocare da squadra x vincere, ma che almeno qualche individualità supersonica ce l'ha, il calcio è un gioco di squadra, e per squadre come la Lazio il tutto vale doppio, la nostra UNICA FORZA è il gruppo, il remare tutti dalla stessa parte e per la stessa direzione....come una testuggine....se non c'è questo qualsiasi obiettivo è temporaneo ed aleatorio....queste sfide le vinci con la forza del gruppo, e Felipe Anderson dal gruppo, ahimè, si è voluto lui tirare fuori...lunedì sera gli altri sono usciti stremati dal campo, e lui decideva di non correre.....mi spiace ma questo Felipe, come avvenne per Keita questa estate, non ci serve, e lo dico con la tristezza nel cuore.

Se davvero Felipe ha detto "te la prendi sempre con me" evidentemente non è che non vuole stare alla Lazio. Semplicemente si è rotto il cazzo di essere preso per il culo. Lo biasimo per il comportamento in campo, ma non per non voler più essere utilizzato in questo modo folle.
L'anno scorso pur essendo utilizzato in un ruolo che non ama, ha sempre corso come un pazzo per tutta la fascia caro mio, levando spesso le castagne dal fuoco al catenacc... ehm...a Inzaghi. Adesso che le cose sono andate da Dio per un periodo non si vuole cambiare nulla di questa squadra, riducendola allo stremo e poi piangendo "siamo stanchi" dopo che t'hanno preso a pallonate Genoa e Milan. Speriamo che a Napoli porteremo a casa dei punti altrimenti questo grandissimo gruppo così cementato rischia di venire giù come una valanga viste le prestazioni delle ultime settimane.

Offline Jim Bowie

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Re:Trovare uno spazio per FA
« Risposta #127 : Giovedì 8 Febbraio 2018, 22:26:49 »
Ah c'hanno preso a pallonate?
Mo' me rivesto e me vado a compra' nantro TV che questi che ho mesa' me fanno vede' distorto!
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Re:Trovare uno spazio per FA
« Risposta #128 : Venerdì 9 Febbraio 2018, 03:26:25 »
Inzaghi ha messo Felipe largo a destra tutta la scorsa stagione. E Felipe muto a dare su e giù tra attacco e difesa. E noi ad elogiare tutti e due.
St estate Felipe chiede a Simone di avvicinarlo alla porta, SimOne lo accontenta.
Ecco, questi sono i discorsi che mi mandano ai matti.
E non mi riferisco alla tua ricostruzione, che appare anzi ragionata e credibile.
Prendo come termine di confronto Mario Mandžukić, autore di una carriera un attimino più incisiva rispetto alla vittima della società.
Ormai qualche tempo fa ha reso noto - e in maniera neppure molto diplomatica - di voler tornare nel nativo ruolo di centravanti: perché ne ha abbastanza di essere schierato in una posizione non sua e perché teme che tale situazione lo danneggi in ottica Nazionale, per giunta nell'anno dei Mondiali.
Come è stato impiegato dopo quella polemica? Con le stesse mansioni.
Come ha giocato? Al solito con un impatto tatticamente decisivo e con una personalità da leader, senza apprezzabili differenze rispetto a prima.
Così si comporta una società che, con tutti i suoi difetti, ha scavato un solco con le altre anche sul piano della serietà.
Il singolo che pretende di decidere il ruolo o di battere le punizioni rientra invece in una logica da partita fra scapoli e ammogliati, dove chi ha portato il pallone rivendica il diritto di scendere in campo.

Senza contare un altro discorso esclusivamente tecnico, lasciando momentaneamente da parte gli aspetti comportamentali.
Primo: schierarlo dall'inizio col Genoa avrebbe davvero cambiato qualcosa?
Al di là del suo rendimento individuale, un 4-3-3 su misura per lui non avrebbe ovviato al problema principale: Immobile da solo in balia di una decina di avversari, situazione che solo un altro attaccante - Caicedo, quindi - avrebbe potuto emendare.
Secondo: il vero problema non dipende dalle scelte di Inzaghi ma dal fatto che l'assetto di squadra, per come ha preso forma, relega ai margini il brasiliano.
Come seconda punta perde il riferimento della fascia, diventando un treno fuori dai binari.
Come vice-LA accusa lo stesso problema, e il confronto diretto con lo spagnolo nella gara di Coppa Italia contro il Milan ha evidenziato le carte in tavola: da una parte (FA) qualche spunto nelle nebbie di un'umoralità refrattaria a qualsiasi lettura razionale; dall'altro (LA) un contributo sistematico alla manovra e una squadra che riprende forma come per magia.
Può rendersi molto utile come alternativa di qualità sulla fascia destra, ruolo in cui ha fornito un rendimento ampiamente positivo l'anno scorso - e che potrebbe aprirgli prospettive di carriera, poiché non si trovano molti esterni a tutto campo col suo piede - ma nel quale pretende di non giocare più.
Piacerebbe a tutti integrare il brasiliano nell'assetto attuale, per disporre di tutte le risorse di qualità, ma fatti alla mano non emergono soluzioni: se non quella di smentire i suoi desiderata estivi.

L'unico modo per rimetterlo al centro del progetto consiste non nel trovare alternative al 3-5-2 in casa e/o contro difese chiuse - e su questo non potrei essere più d'accordo - bensì nello smontare e rimontare il modulo a suo uso e consumo.
Proviamo a valutare benefici e controindicazioni.
L'attuale assetto è fondamentalmente un vestito cucito addosso a SMS e ne ha segnato il decollo, da mezzala incompiuta nel 4-3-3 e sfascia-squadra nel 4-2-3-1 a elemento discontinuo, ma in grado di spaccare le partite come nessun altro.
La difesa a tre ha restituito a Radu la sua collocazione ideale, gettando le basi per la migliore stagione della carriera.
Sempre da quello schieramento dipende la resurrezione di LA, dettata da un vissuto personale ma che non avrebbe sortito un effetto così dirompente senza un ruolo in grado di metterlo sotto i riflettori e di farne un uomo-squadra.
Stravolgere stabilmente certi equilibri significherebbe "perdere" almeno in parte i singoli citati per beneficiarne (forse) uno, importante nella scorsa stagione ma non certo risolutivo - per citare solo lui - come il serbo: inutile ribadire come il saldo sarebbe immancabilmente negativo.

In conclusione: per quanto possa apparire blasfemo sul piano della qualità individuale, ora come ora Felipe Anderson è la riserva di Marušić.
Se vuole riprendersi il posto, buon lavoro.
Se pretende di scegliere la posizione in campo, e quindi di imporre un assetto tattico ad personam, vada a cimentarsi nei panni di giocatore-allenatore dove gliene offrono la possibilità.
La Lazio, di fronte a certi atteggiamenti, deve sempre venire prima.
A maggior ragione prima di un mezzo giocatore.

Online Ataru

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Re:Trovare uno spazio per FA
« Risposta #129 : Venerdì 9 Febbraio 2018, 06:30:14 »
Ah c'hanno preso a pallonate?
Mo' me rivesto e me vado a compra' nantro TV che questi che ho mesa' me fanno vede' distorto!
Io l'ho sempre detto che il progresso è una sòla... schermi curvi, formati anamorfici... e  poi secondo me co tutti quei pollici rimangono sopra le ditate de sugna e nun se vede più gnente.
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

Offline Matita

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Re:Trovare uno spazio per FA
« Risposta #130 : Venerdì 9 Febbraio 2018, 10:06:11 »
Ecco, questi sono i discorsi che mi mandano ai matti.
E non mi riferisco alla tua ricostruzione, che appare anzi ragionata e credibile.
Prendo come termine di confronto Mario Mandžukić, autore di una carriera un attimino più incisiva rispetto alla vittima della società.
Ormai qualche tempo fa ha reso noto - e in maniera neppure molto diplomatica - di voler tornare nel nativo ruolo di centravanti: perché ne ha abbastanza di essere schierato in una posizione non sua e perché teme che tale situazione lo danneggi in ottica Nazionale, per giunta nell'anno dei Mondiali.
Come è stato impiegato dopo quella polemica? Con le stesse mansioni.
Come ha giocato? Al solito con un impatto tatticamente decisivo e con una personalità da leader, senza apprezzabili differenze rispetto a prima.
Così si comporta una società che, con tutti i suoi difetti, ha scavato un solco con le altre anche sul piano della serietà.
Il singolo che pretende di decidere il ruolo o di battere le punizioni rientra invece in una logica da partita fra scapoli e ammogliati, dove chi ha portato il pallone rivendica il diritto di scendere in campo.

Senza contare un altro discorso esclusivamente tecnico, lasciando momentaneamente da parte gli aspetti comportamentali.
Primo: schierarlo dall'inizio col Genoa avrebbe davvero cambiato qualcosa?
Al di là del suo rendimento individuale, un 4-3-3 su misura per lui non avrebbe ovviato al problema principale: Immobile da solo in balia di una decina di avversari, situazione che solo un altro attaccante - Caicedo, quindi - avrebbe potuto emendare.
Secondo: il vero problema non dipende dalle scelte di Inzaghi ma dal fatto che l'assetto di squadra, per come ha preso forma, relega ai margini il brasiliano.
Come seconda punta perde il riferimento della fascia, diventando un treno fuori dai binari.
Come vice-LA accusa lo stesso problema, e il confronto diretto con lo spagnolo nella gara di Coppa Italia contro il Milan ha evidenziato le carte in tavola: da una parte (FA) qualche spunto nelle nebbie di un'umoralità refrattaria a qualsiasi lettura razionale; dall'altro (LA) un contributo sistematico alla manovra e una squadra che riprende forma come per magia.
Può rendersi molto utile come alternativa di qualità sulla fascia destra, ruolo in cui ha fornito un rendimento ampiamente positivo l'anno scorso - e che potrebbe aprirgli prospettive di carriera, poiché non si trovano molti esterni a tutto campo col suo piede - ma nel quale pretende di non giocare più.
Piacerebbe a tutti integrare il brasiliano nell'assetto attuale, per disporre di tutte le risorse di qualità, ma fatti alla mano non emergono soluzioni: se non quella di smentire i suoi desiderata estivi.

L'unico modo per rimetterlo al centro del progetto consiste non nel trovare alternative al 3-5-2 in casa e/o contro difese chiuse - e su questo non potrei essere più d'accordo - bensì nello smontare e rimontare il modulo a suo uso e consumo.
Proviamo a valutare benefici e controindicazioni.
L'attuale assetto è fondamentalmente un vestito cucito addosso a SMS e ne ha segnato il decollo, da mezzala incompiuta nel 4-3-3 e sfascia-squadra nel 4-2-3-1 a elemento discontinuo, ma in grado di spaccare le partite come nessun altro.
La difesa a tre ha restituito a Radu la sua collocazione ideale, gettando le basi per la migliore stagione della carriera.
Sempre da quello schieramento dipende la resurrezione di LA, dettata da un vissuto personale ma che non avrebbe sortito un effetto così dirompente senza un ruolo in grado di metterlo sotto i riflettori e di farne un uomo-squadra.
Stravolgere stabilmente certi equilibri significherebbe "perdere" almeno in parte i singoli citati per beneficiarne (forse) uno, importante nella scorsa stagione ma non certo risolutivo - per citare solo lui - come il serbo: inutile ribadire come il saldo sarebbe immancabilmente negativo.

In conclusione: per quanto possa apparire blasfemo sul piano della qualità individuale, ora come ora Felipe Anderson è la riserva di Marušić.
Se vuole riprendersi il posto, buon lavoro.
Se pretende di scegliere la posizione in campo, e quindi di imporre un assetto tattico ad personam, vada a cimentarsi nei panni di giocatore-allenatore dove gliene offrono la possibilità.
La Lazio, di fronte a certi atteggiamenti, deve sempre venire prima.
A maggior ragione prima di un mezzo giocatore.

Condivido tutto.

Torno a ripetere però che le colpe vanno anche spartite meglio. Non vedo una bilancia tutta dal lato di Felipe come quasi tutti. Al netto dell'errato comportamento di lunedi sera, a Felipe stiamo scaricando tutte le ultime 3 partite , 2 col milan e una col genoa. Zero vittorie 1 pari 2 sconfitte.

Se a Napoli i giocatori tornano a giocare come hanno fatto in passato e non come Lunedi , ci divertiamo , ma se qualcuno sta sotto tono , oltre ai soliti tiri ai Bastos ai Wallace ,credo che si vedrà meglio la situazione anche "tattica". E ribadisco , non è una critica a Simone, che io terrei a vita. Ma la situazione che appare ai miei occhi.

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Offline Amolalazio71

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Re:Trovare uno spazio per FA
« Risposta #131 : Venerdì 9 Febbraio 2018, 10:23:18 »
ad ogni modo sta passando Felipe come capro espiatorio delle ultime 3 partite. E questo è sbagliato.Oggettivamente fuorviante.
Sono laziale e ne sono orgoglioso.
Non c' è sconfitta che mi allontani
Non c'è vittoria che mi sazi

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Re:Trovare uno spazio per FA
« Risposta #132 : Venerdì 9 Febbraio 2018, 10:59:21 »
Se davvero Felipe ha detto "te la prendi sempre con me" evidentemente non è che non vuole stare alla Lazio. Semplicemente si è rotto il cazzo di essere preso per il culo. Lo biasimo per il comportamento in campo, ma non per non voler più essere utilizzato in questo modo folle.
L'anno scorso pur essendo utilizzato in un ruolo che non ama, ha sempre corso come un pazzo per tutta la fascia caro mio, levando spesso le castagne dal fuoco al catenacc... ehm...a Inzaghi. Adesso che le cose sono andate da Dio per un periodo non si vuole cambiare nulla di questa squadra, riducendola allo stremo e poi piangendo "siamo stanchi" dopo che t'hanno preso a pallonate Genoa e Milan. Speriamo che a Napoli porteremo a casa dei punti altrimenti questo grandissimo gruppo così cementato rischia di venire giù come una valanga viste le prestazioni delle ultime settimane.
Innanzitutto non siamo stati presi a pallonate né con il Milan né con il Genoa, la prima è stata una partita in cui abbiamo perso per due orrori difensivi, la seconda eravamo in controllo totale, partite che si vincono magari con il golletto a 5 minuti dalla fine, ma il buon Felipe quando è entrato ha pensato bene di fare la statuina in campo mentre gli altri si dannavano l'anima, se magari fosse stato professionale, perché questo non è una sua discrezionalità ma un suo DOVERE, avremmo vinto la partita.
Io penso che nello spogliatoi se la sia vista brutta non solo con il Mister.
Per me, per come si è comportato lunedì sera è un verme, sarei ben contento se il ragazzo tornasse a afre il professionista.

Offline Jim Bowie

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Re:Trovare uno spazio per FA
« Risposta #133 : Venerdì 9 Febbraio 2018, 11:04:05 »
ad ogni modo sta passando Felipe come capro espiatorio delle ultime 3 partite. E questo è sbagliato.Oggettivamente fuorviante.
Non sono d'accordo. Felipe, e mi sembra di leggerlo in parecchi posts, non e' ritenuto la causa del declino laziale delle ultime 3 partite( che poi quella di CI la toglierei visto che la Lazio ha dominato), FA e' stato giudicato per il "comportamento" tenuto Lunedi quando e' entrato contro il Genoa.
Poi certo si ribatte a chi ti vuol far credere che Cristo e' morto di freddo, facendo diventare fondamentali 3rzi e 4rti goals contro il Don Gnocchi.
Se non volessimo bene a Felipetto e se non ne conoscessimo le qualita' tecniche non ci sarebbe tutta questa rabbia, se fosse un Cupini, sti cazzi!
Ma lui e' un ragazzo che usa il condizionale invece dell'affermativo.
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Panzabianca

Re:Trovare uno spazio per FA
« Risposta #134 : Venerdì 9 Febbraio 2018, 11:10:55 »
Ecco, questi sono i discorsi che mi mandano ai matti.
E non mi riferisco alla tua ricostruzione, che appare anzi ragionata e credibile.
Prendo come termine di confronto Mario Mandžukić, autore di una carriera un attimino più incisiva rispetto alla vittima della società.
Ormai qualche tempo fa ha reso noto - e in maniera neppure molto diplomatica - di voler tornare nel nativo ruolo di centravanti: perché ne ha abbastanza di essere schierato in una posizione non sua e perché teme che tale situazione lo danneggi in ottica Nazionale, per giunta nell'anno dei Mondiali.
Come è stato impiegato dopo quella polemica? Con le stesse mansioni.
Come ha giocato? Al solito con un impatto tatticamente decisivo e con una personalità da leader, senza apprezzabili differenze rispetto a prima.
Così si comporta una società che, con tutti i suoi difetti, ha scavato un solco con le altre anche sul piano della serietà.
Il singolo che pretende di decidere il ruolo o di battere le punizioni rientra invece in una logica da partita fra scapoli e ammogliati, dove chi ha portato il pallone rivendica il diritto di scendere in campo.

Senza contare un altro discorso esclusivamente tecnico, lasciando momentaneamente da parte gli aspetti comportamentali.
Primo: schierarlo dall'inizio col Genoa avrebbe davvero cambiato qualcosa?
Al di là del suo rendimento individuale, un 4-3-3 su misura per lui non avrebbe ovviato al problema principale: Immobile da solo in balia di una decina di avversari, situazione che solo un altro attaccante - Caicedo, quindi - avrebbe potuto emendare.
Secondo: il vero problema non dipende dalle scelte di Inzaghi ma dal fatto che l'assetto di squadra, per come ha preso forma, relega ai margini il brasiliano.
Come seconda punta perde il riferimento della fascia, diventando un treno fuori dai binari.
Come vice-LA accusa lo stesso problema, e il confronto diretto con lo spagnolo nella gara di Coppa Italia contro il Milan ha evidenziato le carte in tavola: da una parte (FA) qualche spunto nelle nebbie di un'umoralità refrattaria a qualsiasi lettura razionale; dall'altro (LA) un contributo sistematico alla manovra e una squadra che riprende forma come per magia.
Può rendersi molto utile come alternativa di qualità sulla fascia destra, ruolo in cui ha fornito un rendimento ampiamente positivo l'anno scorso - e che potrebbe aprirgli prospettive di carriera, poiché non si trovano molti esterni a tutto campo col suo piede - ma nel quale pretende di non giocare più.
Piacerebbe a tutti integrare il brasiliano nell'assetto attuale, per disporre di tutte le risorse di qualità, ma fatti alla mano non emergono soluzioni: se non quella di smentire i suoi desiderata estivi.

L'unico modo per rimetterlo al centro del progetto consiste non nel trovare alternative al 3-5-2 in casa e/o contro difese chiuse - e su questo non potrei essere più d'accordo - bensì nello smontare e rimontare il modulo a suo uso e consumo.
Proviamo a valutare benefici e controindicazioni.
L'attuale assetto è fondamentalmente un vestito cucito addosso a SMS e ne ha segnato il decollo, da mezzala incompiuta nel 4-3-3 e sfascia-squadra nel 4-2-3-1 a elemento discontinuo, ma in grado di spaccare le partite come nessun altro.
La difesa a tre ha restituito a Radu la sua collocazione ideale, gettando le basi per la migliore stagione della carriera.
Sempre da quello schieramento dipende la resurrezione di LA, dettata da un vissuto personale ma che non avrebbe sortito un effetto così dirompente senza un ruolo in grado di metterlo sotto i riflettori e di farne un uomo-squadra.
Stravolgere stabilmente certi equilibri significherebbe "perdere" almeno in parte i singoli citati per beneficiarne (forse) uno, importante nella scorsa stagione ma non certo risolutivo - per citare solo lui - come il serbo: inutile ribadire come il saldo sarebbe immancabilmente negativo.

In conclusione: per quanto possa apparire blasfemo sul piano della qualità individuale, ora come ora Felipe Anderson è la riserva di Marušić.
Se vuole riprendersi il posto, buon lavoro.
Se pretende di scegliere la posizione in campo, e quindi di imporre un assetto tattico ad personam, vada a cimentarsi nei panni di giocatore-allenatore dove gliene offrono la possibilità.
La Lazio, di fronte a certi atteggiamenti, deve sempre venire prima.
A maggior ragione prima di un mezzo giocatore.

si, d'accordo. E' proprio così.

Questa è una situazione da non affrontare certo con l'elasticità da studente coranico che qualche netter ha forse evidenziato nel voler fomentare una nostra forzosa divisione in capuleti e montecchi. Occorre serenità. Proprio quella che ognuno di noi ha perso vedendo giocare Felippetto lunedì sera. Serenità o cojonell way of life. Spero che dentro la testa di FA sia netta l'intenzione di crescere ancora e, possibilmente, di vincere con noi e...  divertirsi.


Io l'ho sempre detto che il progresso è una sòla... schermi curvi, formati anamorfici... e  poi secondo me co tutti quei pollici rimangono sopra le ditate de sugna e nun se vede più gnente.

ah ah ah

Panzabianca

Re:Trovare uno spazio per FA
« Risposta #135 : Venerdì 9 Febbraio 2018, 11:17:46 »
Non sono d'accordo. Felipe, e mi sembra di leggerlo in parecchi posts, non e' ritenuto la causa del declino laziale delle ultime 3 partite( che poi quella di CI la toglierei visto che la Lazio ha dominato), FA e' stato giudicato per il "comportamento" tenuto Lunedi quando e' entrato contro il Genoa.
Poi certo si ribatte a chi ti vuol far credere che Cristo e' morto di freddo, facendo diventare fondamentali 3rzi e 4rti goals contro il Don Gnocchi.
Se non volessimo bene a Felipetto e se non ne conoscessimo le qualita' tecniche non ci sarebbe tutta questa rabbia, se fosse un Cupini, sti cazzi!
Ma lui e' un ragazzo che usa il condizionale invece dell'affermativo.

ma, no. Felipe non è causa di niente fuorché del suo male. Il problema è che in lui tutti noi riponiamo speranze che, a questo punto, sconfinano nel surreale... Allo stato, è giocatore inaffidabile, e le percentuali-probabilità che dalla nostra bocca esca un "ohhh" di adorante contemplazione piuttosto che una bestemmia in modalità toscana sono le stesse. 

Offline Wasicu

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Re:Trovare uno spazio per FA
« Risposta #136 : Venerdì 9 Febbraio 2018, 11:30:08 »
ma, no. Felipe non è causa di niente fuorché del suo male. Il problema è che in lui tutti noi riponiamo speranze che, a questo punto, sconfinano nel surreale... Allo stato, è giocatore inaffidabile, e le percentuali-probabilità che dalla nostra bocca esca un "ohhh" di adorante contemplazione piuttosto che una bestemmia in modalità toscana sono le stesse.

Ma nessuno accusa Felipe del calo della Lazio, quello e' da rovescio da medaglia secondo me.

Una fra le tante : il nostro bravo portiere ha smesso di togliere palle da dentro la rete e quello
e' del tutto fisiologico :  cioe' non si puo' pretendere che avvenga per tutto l'anno  ....  e cosi'
anche per altre cose ... e' il rovescio meno bello ... ma inevitabile, assolutamente inevitabile  ...

Panzabianca

Re:Trovare uno spazio per FA
« Risposta #137 : Venerdì 9 Febbraio 2018, 11:30:50 »
d'accordo

Offline gentlemen

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Re:Trovare uno spazio per FA
« Risposta #138 : Venerdì 9 Febbraio 2018, 11:52:34 »
Ecco, questi sono i discorsi che mi mandano ai matti.
E non mi riferisco alla tua ricostruzione, che appare anzi ragionata e credibile.
Prendo come termine di confronto Mario Mandžukić, autore di una carriera un attimino più incisiva rispetto alla vittima della società.
Ormai qualche tempo fa ha reso noto - e in maniera neppure molto diplomatica - di voler tornare nel nativo ruolo di centravanti: perché ne ha abbastanza di essere schierato in una posizione non sua e perché teme che tale situazione lo danneggi in ottica Nazionale, per giunta nell'anno dei Mondiali.
Come è stato impiegato dopo quella polemica? Con le stesse mansioni.
Come ha giocato? Al solito con un impatto tatticamente decisivo e con una personalità da leader, senza apprezzabili differenze rispetto a prima.
Così si comporta una società che, con tutti i suoi difetti, ha scavato un solco con le altre anche sul piano della serietà.
Il singolo che pretende di decidere il ruolo o di battere le punizioni rientra invece in una logica da partita fra scapoli e ammogliati, dove chi ha portato il pallone rivendica il diritto di scendere in campo.

Senza contare un altro discorso esclusivamente tecnico, lasciando momentaneamente da parte gli aspetti comportamentali.
Primo: schierarlo dall'inizio col Genoa avrebbe davvero cambiato qualcosa?
Al di là del suo rendimento individuale, un 4-3-3 su misura per lui non avrebbe ovviato al problema principale: Immobile da solo in balia di una decina di avversari, situazione che solo un altro attaccante - Caicedo, quindi - avrebbe potuto emendare.
Secondo: il vero problema non dipende dalle scelte di Inzaghi ma dal fatto che l'assetto di squadra, per come ha preso forma, relega ai margini il brasiliano.
Come seconda punta perde il riferimento della fascia, diventando un treno fuori dai binari.
Come vice-LA accusa lo stesso problema, e il confronto diretto con lo spagnolo nella gara di Coppa Italia contro il Milan ha evidenziato le carte in tavola: da una parte (FA) qualche spunto nelle nebbie di un'umoralità refrattaria a qualsiasi lettura razionale; dall'altro (LA) un contributo sistematico alla manovra e una squadra che riprende forma come per magia.
Può rendersi molto utile come alternativa di qualità sulla fascia destra, ruolo in cui ha fornito un rendimento ampiamente positivo l'anno scorso - e che potrebbe aprirgli prospettive di carriera, poiché non si trovano molti esterni a tutto campo col suo piede - ma nel quale pretende di non giocare più.
Piacerebbe a tutti integrare il brasiliano nell'assetto attuale, per disporre di tutte le risorse di qualità, ma fatti alla mano non emergono soluzioni: se non quella di smentire i suoi desiderata estivi.

L'unico modo per rimetterlo al centro del progetto consiste non nel trovare alternative al 3-5-2 in casa e/o contro difese chiuse - e su questo non potrei essere più d'accordo - bensì nello smontare e rimontare il modulo a suo uso e consumo.
Proviamo a valutare benefici e controindicazioni.
L'attuale assetto è fondamentalmente un vestito cucito addosso a SMS e ne ha segnato il decollo, da mezzala incompiuta nel 4-3-3 e sfascia-squadra nel 4-2-3-1 a elemento discontinuo, ma in grado di spaccare le partite come nessun altro.
La difesa a tre ha restituito a Radu la sua collocazione ideale, gettando le basi per la migliore stagione della carriera.
Sempre da quello schieramento dipende la resurrezione di LA, dettata da un vissuto personale ma che non avrebbe sortito un effetto così dirompente senza un ruolo in grado di metterlo sotto i riflettori e di farne un uomo-squadra.
Stravolgere stabilmente certi equilibri significherebbe "perdere" almeno in parte i singoli citati per beneficiarne (forse) uno, importante nella scorsa stagione ma non certo risolutivo - per citare solo lui - come il serbo: inutile ribadire come il saldo sarebbe immancabilmente negativo.

In conclusione: per quanto possa apparire blasfemo sul piano della qualità individuale, ora come ora Felipe Anderson è la riserva di Marušić.
Se vuole riprendersi il posto, buon lavoro.
Se pretende di scegliere la posizione in campo, e quindi di imporre un assetto tattico ad personam, vada a cimentarsi nei panni di giocatore-allenatore dove gliene offrono la possibilità.
La Lazio, di fronte a certi atteggiamenti, deve sempre venire prima.
A maggior ragione prima di un mezzo giocatore.
Mi sono alzato in piedi ad applaudirti.

Offline nestorburma

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Re:Trovare uno spazio per FA
« Risposta #139 : Venerdì 9 Febbraio 2018, 12:10:58 »
Ecco, questi sono i discorsi che mi mandano ai matti.
E non mi riferisco alla tua ricostruzione, che appare anzi ragionata e credibile.
Prendo come termine di confronto Mario Mandžukić, autore di una carriera un attimino più incisiva rispetto alla vittima della società.
Ormai qualche tempo fa ha reso noto - e in maniera neppure molto diplomatica - di voler tornare nel nativo ruolo di centravanti: perché ne ha abbastanza di essere schierato in una posizione non sua e perché teme che tale situazione lo danneggi in ottica Nazionale, per giunta nell'anno dei Mondiali.
Come è stato impiegato dopo quella polemica? Con le stesse mansioni.
Come ha giocato? Al solito con un impatto tatticamente decisivo e con una personalità da leader, senza apprezzabili differenze rispetto a prima.
Così si comporta una società che, con tutti i suoi difetti, ha scavato un solco con le altre anche sul piano della serietà.
Il singolo che pretende di decidere il ruolo o di battere le punizioni rientra invece in una logica da partita fra scapoli e ammogliati, dove chi ha portato il pallone rivendica il diritto di scendere in campo.

Senza contare un altro discorso esclusivamente tecnico, lasciando momentaneamente da parte gli aspetti comportamentali.
Primo: schierarlo dall'inizio col Genoa avrebbe davvero cambiato qualcosa?
Al di là del suo rendimento individuale, un 4-3-3 su misura per lui non avrebbe ovviato al problema principale: Immobile da solo in balia di una decina di avversari, situazione che solo un altro attaccante - Caicedo, quindi - avrebbe potuto emendare.
Secondo: il vero problema non dipende dalle scelte di Inzaghi ma dal fatto che l'assetto di squadra, per come ha preso forma, relega ai margini il brasiliano.
Come seconda punta perde il riferimento della fascia, diventando un treno fuori dai binari.
Come vice-LA accusa lo stesso problema, e il confronto diretto con lo spagnolo nella gara di Coppa Italia contro il Milan ha evidenziato le carte in tavola: da una parte (FA) qualche spunto nelle nebbie di un'umoralità refrattaria a qualsiasi lettura razionale; dall'altro (LA) un contributo sistematico alla manovra e una squadra che riprende forma come per magia.
Può rendersi molto utile come alternativa di qualità sulla fascia destra, ruolo in cui ha fornito un rendimento ampiamente positivo l'anno scorso - e che potrebbe aprirgli prospettive di carriera, poiché non si trovano molti esterni a tutto campo col suo piede - ma nel quale pretende di non giocare più.
Piacerebbe a tutti integrare il brasiliano nell'assetto attuale, per disporre di tutte le risorse di qualità, ma fatti alla mano non emergono soluzioni: se non quella di smentire i suoi desiderata estivi.

L'unico modo per rimetterlo al centro del progetto consiste non nel trovare alternative al 3-5-2 in casa e/o contro difese chiuse - e su questo non potrei essere più d'accordo - bensì nello smontare e rimontare il modulo a suo uso e consumo.
Proviamo a valutare benefici e controindicazioni.
L'attuale assetto è fondamentalmente un vestito cucito addosso a SMS e ne ha segnato il decollo, da mezzala incompiuta nel 4-3-3 e sfascia-squadra nel 4-2-3-1 a elemento discontinuo, ma in grado di spaccare le partite come nessun altro.
La difesa a tre ha restituito a Radu la sua collocazione ideale, gettando le basi per la migliore stagione della carriera.
Sempre da quello schieramento dipende la resurrezione di LA, dettata da un vissuto personale ma che non avrebbe sortito un effetto così dirompente senza un ruolo in grado di metterlo sotto i riflettori e di farne un uomo-squadra.
Stravolgere stabilmente certi equilibri significherebbe "perdere" almeno in parte i singoli citati per beneficiarne (forse) uno, importante nella scorsa stagione ma non certo risolutivo - per citare solo lui - come il serbo: inutile ribadire come il saldo sarebbe immancabilmente negativo.

In conclusione: per quanto possa apparire blasfemo sul piano della qualità individuale, ora come ora Felipe Anderson è la riserva di Marušić.
Se vuole riprendersi il posto, buon lavoro.
Se pretende di scegliere la posizione in campo, e quindi di imporre un assetto tattico ad personam, vada a cimentarsi nei panni di giocatore-allenatore dove gliene offrono la possibilità.
La Lazio, di fronte a certi atteggiamenti, deve sempre venire prima.
A maggior ragione prima di un mezzo giocatore.

In grassetto l'unica cosa su cui dissento per l'amore che provo verso questo giocatore, per il resto quoto in toto.
E la Storia? La Lazio ha 111 anni, nelle ultime stagioni ha vinto una Coppa Italia e una Supercoppa. Le altre non mi pare. E si è sempre chiamata Lazio, non Napoli Soccer. Facile ripartire dalla C e non sanare i debiti pregressi come ho fatto io. Però la storia, almeno quella, la perdi.