Autore Topic: Costi e Caste  (Letto 902 volte)

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Giglic

Costi e Caste
« : Lunedì 18 Luglio 2011, 15:24:55 »
Bel post di Staderini (Radicali) sul sito del FQ:

La Casta? Puoi riformarla in tre mosse

Ci voleva un anonimo per rendere fashion la caccia alla casta. SpiderTruman apre un profilo facebook sui segreti di Montecitorio e in poche ore diventa la prima notizia dei principali siti online, con i “mi piace” che a quel punto sfondano i 200 mila e straripano sui giornali cartacei. E ora? Mentre tutti vanno a rimorchio nel far crescere l’indignazione proviamo a farne una occasione per cambiare le cose.

Non mi dilungo ora sul chi è e sul perché tutti i media in questo momento spingono quello che per anni hanno trattato come una questione marginale, roba da un articolo ogni tanto. Se uno scandalo non si traduce in riforma perde la sua carica rivoluzionaria.

Dunque, il 16 marzo 2011 in un post su questo blog avevo aperto la caccia alla casta grazie all’iniziativa Parlamento Wikileaks, ovvero la pubblicazione per la prima volta nella storia della Repubblica di tutte le spese di Camera e Senato, compreso il testo dei contratti di consulenze e servizi. La pubblicazione è Open Data, ovvero in formato aperto e rielaborabile. Basta saper lavorare con excel per tirare fuori vere e proprie notizie bomba.

Ne è uscito fuori di tutto, dagli scandali degli affitti dei palazzi della politica all’assistenza sanitaria, dagli appalti alle ditte amiche alle spese folli per le autoblu e la ristorazione. Persino una applicazione per IPhone, CameraLeaks, che due fratelli hanno realizzato grazie ai dati che abbiamo reso pubblici. Oggi in rete si parla di manifestazioni, raccolta firme, presidi, rivolte. Per evitare di rimanere tutti degli ultras da tastiera, provo a fare alcune proposte facili facili.

Primo: costringiamoli a pubblicare online i dati patrimoniali dei parlamentari (dichiarazione dei redditi, proprietà immobiliari, partecipazioni azionarie in società, nomine in consigli di amministrazione loro e dei familiari). Tanto per capirci, se Scajola avesse dovuto pubblicare l’acquisto della sua nuova casa del Colosseo, qualche cittadino gli avrebbe fatto notare subito che il prezzo era troppo basso… Sapere poi se chi vota per il nucleare o per gli armamenti ha azioni in società che ci guadagnerebbero non sarebbe poca cosa.

Il 7 luglio del 2009 i parlamentari Radicali riuscirono a far approvare alla Camera una mozione che impegnava a fare tutto questo. Se la sono cavata con la discrezionalità: cioè solo chi vuole pubblicherà i dati. Sapete quanti lo hanno fatto? Solo 27 senatori, 90 deputati e 2 ministri!

Cioè 828 parlamentari non lo ritengono importante. Anzi, se ne fregano dei 1.705 cittadini che gli hanno mandato una mail chiedendo di farlo. Ecco i nomi. Se diventassero 100 mila le mail non credo reggerebbero la pressione… quindi ripartiamo da qui, campagna di mail bombing subito.

Secondo: questa anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati (si anche tutti quelli nominati dalla politica a capo delle aziende pubbliche, che spesso li ritroviamo contemporaneamente in varie società e nelle inchieste della magistratura, pensate al recente caso Milanese) vale anche per Regioni, Province e Comuni.

Una nostra campagna che va avanti da tre anni con delibere di iniziative popolari ha fatto si che fossero approvate in città importanti come Roma, Torino, Napoli, in regioni come Puglia, Campania, Basilicata e tante altre realtà locali. Sono però molti gli enti locali che se ne fragano, e alcuni di quelli che l’hanno approvata ancora non gli danno attuazione. E allora sotto, qui trovate l’elenco di chi è in regola e gli schemi di delibere popolari da presentare per il vostro Comune o Regione.

Terzo: abolire del tutto il finanziamento pubblico dei partiti. È la vera rivoluzione, perché cambierebbe il modo di fare politica, ed infatti non troverete neanche Antonio Di Pietro a sostenerla. Oggi cinque, sei partiti si rubano 500 milioni di euro ogni legislatura e in questo modo si garantiscono l’esistenza dei propri apparati senza dover rendere conto agli iscritti. Nel 1993 proponemmo un referendum che fu plebiscitato dal popolo italiano, salvo poi essere riproposto con la truffa dei rimborsi elettorali. È ora di tornare alla carica.



Non sono d'accordo sul terzo punto (e  l'ho scritto: Io sono più per la riforma del finanziamento che non per l’abolizione. Regolamentare per legge quanto un partito debba avere dallo stato per fare l’interesse dei cittadini è giusto, si evitano sia tycoon che fanno “saltare il banco” avendo a disposizione molti più soldi di altri, sia giri illeciti per avere gli stessi soldi.) ma rimane comunque un interessante spunto di discussione

Offline MCM

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Re:Costi e Caste
« Risposta #1 : Lunedì 18 Luglio 2011, 15:49:55 »
Basterebbe allineare gli stipendi dei parlamentari con quelli degli impiegati.
Stessa cosa per i consigli regionali e altro ovviamente.
Il consiglio regionale della rossissima(con tanto di orecchino) Puglia, ha appena chiesto l' aumento di stipendi. Una faccia come il culo enorme, per una delle regione dove i consiglieri guadagnano di più. Medie di 10mila al mese a botta. Escluse ovviamente indennità varie.
Ovviamente i "benefit" sono gli stessi degli impiegati. Un cellulare e un computer portatile al massimo. Anche buoni pasto dai.

Pubblicazione non tanto dei dati patrimoniali, ma delle spese "di rappresentanza" sì.

Poi vediamo come ci divertiamo...

Giglic

Re:Costi e Caste
« Risposta #2 : Lunedì 18 Luglio 2011, 15:56:37 »
Basterebbe allineare gli stipendi dei parlamentari con quelli degli impiegati.
Stessa cosa per i consigli regionali e altro ovviamente.
Il consiglio regionale della rossissima(con tanto di orecchino) Puglia, ha appena chiesto l' aumento di stipendi. Una faccia come il culo enorme, per una delle regione dove i consiglieri guadagnano di più. Medie di 10mila al mese a botta. Escluse ovviamente indennità varie.
Ovviamente i "benefit" sono gli stessi degli impiegati. Un cellulare e un computer portatile al massimo. Anche buoni pasto dai.

Pubblicazione non tanto dei dati patrimoniali, ma delle spese "di rappresentanza" sì.

Poi vediamo come ci divertiamo...

A parte i tuoi canonici insulti ai frosci communisti ebbrei e pure un po' zingari demmerda, io non sono d'accordo su quello che proponi. Per l'attività che fa un rappresentante politico deve essere pagato bene, secondo me per due motivi:
1) Il lavoro che faceva non lo fa più e si dovrebbe reinserire finito il mandato (si lo so, è utopia, ma chi mi rappresenta fa un lavoro enorme se fatto bene)
2) lo voglio immune da tentazioni economiche.

Che guadagni pure tanto, insomma, ma che viva in una casa di vetro.
In molti casi non è la spesa pubblica che da noia, quanto la protervia con la quale questi signori la usano.

Offline Skorpius

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Re:Costi e Caste
« Risposta #3 : Lunedì 18 Luglio 2011, 16:02:34 »
A parte i tuoi canonici insulti ai frosci communisti ebbrei e pure un po' zingari demmerda, io non sono d'accordo su quello che proponi. Per l'attività che fa un rappresentante politico deve essere pagato bene, secondo me per due motivi:
1) Il lavoro che faceva non lo fa più e si dovrebbe reinserire finito il mandato (si lo so, è utopia, ma chi mi rappresenta fa un lavoro enorme se fatto bene)
2) lo voglio immune da tentazioni economiche.

Che guadagni pure tanto, insomma, ma che viva in una casa di vetro.
In molti casi non è la spesa pubblica che da noia, quanto la protervia con la quale questi signori la usano.

Concordo
Non è soltanto la tentazione economica ma anche il fatto che diventare parlamentare se non ben retribuito sarebbe un affare solo di persone ricche
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

baol

Re:Costi e Caste
« Risposta #4 : Lunedì 18 Luglio 2011, 16:54:04 »
Concordo
Non è soltanto la tentazione economica ma anche il fatto che diventare parlamentare se non ben retribuito sarebbe un affare solo di persone ricche

Caspita....mi trovo d'accordo al 100% con i post di Giglic e Skorpius...sarà un segno della crisi (la mia) ?  ;)