contestazione

[Matita]

Lazio, il vero problema si chiama Lotito.....
di Stefano Greco
 
17 Luglio 2011 - Arriva Lotito ad Auronzo di Cadore, ed appena scende dalla macchina di Manzini per entrare nell’albergo che ospita la Lazio, scatta la contestazione, con cori e insulti. Qualcuno, vedendo il mercato scoppiettante di quest’anno, i sette acquisti regalati a Reja ancora prima della prima amichevole ufficiale della stagione, si era illuso in una ricomposizione delle fratture del passato, se non di veder sbocciare l’amore tra il presidente e parte della tifoseria, almeno di veder germogliare qualcosa di diverso. Ma era, appunto, una pia illusione. E al primo contatto tra il presidente e parte dei tifosi presenti in ritiro, sono partiti i cori di sempre, la contestazione che oramai accompagna il cammino della Lazio da sei anni a questa parte.
Giusto? Sbagliato? Stucchevole? Inevitabile? Quello che è successo ieri sera ad Auronzo di Cadore riaprirà nuovamente il dibattito ed inevitabilmente si monteranno nuove barricate, riaffioreranno le varie correnti contradaiole che più che alla Firenze dei Guelfi e dei Ghibellini oramai fanno assomigliare sempre di più l’ambiente-Lazio alle contrade senesi che, nel nome del Palio, sono divise e si odiano dodici mesi all’anno, pur vivendo nella stessa città. E come a Siena non sarà mai possibile vedere gente di contrade nemiche girare allegramente a braccetto o discutere tranquillamente del Palio, oramai appare certo che le varie fazioni laziali non riusciranno a riunirsi sotto la stessa bandiera senza discutere o litigare fino a quando ci sarà Lotito al vertice della società.
Probabilmente non è giusto, probabilmente la cosa può apparire addirittura folle in questo momento, specie dopo una campagna acquisti fatta rompendo tutti gli schemi lotitiani conosciuti in questi sette anni (martedì prossimo) di presidenza, ma così è. La frattura che si è creata tra Claudio Lotito e gran parte della tifoseria laziale è talmente profonda da non poter essere sanata neanche dalla conquista di un trofeo (infatti la Lazio sotto la sua gestione ne ha vinti due e non è cambiato nulla, anzi….), lo strappo è talmente ampio da non poter essere oramai più ricucito. Il vaso si è rotto da tempo, è andato in frantumi e neanche il miglior restauratore del mondo potrà rimettere insieme i pezzi per farlo tornare quello che era prima, senza crepe. Il tentativo sistematico di azzerare con qualsiasi metodo chi ha provato a sbarrare il suo cammino o ha osato solo contestarlo; il suo fare vetrina a caldo dopo la morte di Gabriele Sandri e poi il suo silenzio imbarazzante quando c’era da prendere posizione contro le istituzioni o contro chi aveva stroncato in modo folle quella vita. Silenzio reiterato anche dopo due sentenze commentate da tutti, sindaco e politici in testa. Ma non da lui, uomo troppo vicino al Viminale per poter dire quello che era sotto gli occhi di tutti, ovvero che quel ragazzo quel giorno era stato assassinato da un folle. Con il suo modo di fare arrogante, sempre sopra le righe sia nei toni che nei comportamenti, Lotito incarna alla perfezione l’opposto del modello di Lazialità rappresentato in passato da presidenti come Gian Chiarion Casoni e in un certo senso Cragnotti. Non sono solo gli acquisti o i trofei conquistati a fare grande e amato un presidente. Forse da altre parti, ma non in casa Lazio. Qui la gente, da sempre, giusto o sbagliato che sia guarda altre cose nel giudicare un presidente. La gente non si riconosce e non si riconoscerà mai in qualcuno che fa la guerra al mondo per dimostrare che lui è più forte e più duro, come i ragazzini che righello alla mano si misurano il pene per vedere chi ce l’ha più lungo, come se fosse quello il metro per misurare la virilità, per eleggere il leader del gruppo. Non è così. Giusto o sbagliato che sia, non funziona così.
In tanti, come il sottoscritto, in questi anni si sono allontanati dalla Lazio in modo più o meno silenzioso, senza sentire il bisogno di unirsi per forza di cose ai cori o di andare a fare numero allo stadio o alle marce di protesta. Basta leggere i numeri per rendersi conto della situazione. Presa una società con un patrimonio di oltre 42.000 abbonati e oltre 50.000 presenze di media a partita, la Lazio ha chiuso la passata stagione con la miseria di 11.000 abbonati e 30.000 spettatori di media. Il tutto dopo una stagione di vertice. E i numeri della campagna abbonamenti di questi giorni, dimostrano ancora più chiaramente l’irreversibilità di questo processo. In altri tempi, dopo una campagna acquisti del genere si sarebbero viste file interminabili ai botteghini per acquistare la tessera, mentre dopo una settimana siamo a meno di un quarto delle tessere rinnovate. E partiamo da 11.000, non da 42.000 abbonati. La Lazio, solo lo scorso anno ha perso rispetto alla stagione precedente 133.000 spettatori, nonostante una delle stagioni (a livello di risultati) più esaltanti della gestione-Lotito. Con numeri del genere, chiunque quantomeno si sarebbe interrogato sugli errori commessi o avrebbe preso atto della realtà, chiedendo pubblicamente scusa nel primo caso o aprendo a soluzioni diverse vedendo se esistono alternative nel secondo. Invece, no. Siamo all’esaltazione del “solo contro tutti”, al trionfo del machismo. E allora, non ci si può stupire della contestazione di ieri sera, della reiterazione dei cori, dei pochi abbonati o dell’impossibilità di tornare alla normalità o alla “pax laziale” neanche dopo la campagna acquisti più ricca dall’anno dello scudetto.
Provasse a fare un passo indietro Lotito, ad aprire le porte della Lazio ad altri per verificare se esistono o no delle reali alternative. Se anche in quel caso non si affacciasse nessuno, se nessuno bussasse a quella porta, Lotito avrebbe vinto la sua battaglia. La gente smetterebbe di sognare un’alternativa, probabilmente si rassegnerebbe al presente, a quello che passa il convento. E non si parla di acquisti o di ambizioni sportive, ma solo di personaggi che rappresentano il nome e l’immagine della Lazio. Magari qualcuno non si rassegnerà comunque e non si riavvicinerà lo stesso alla Lazio, ma almeno si sgombrerebbe definitivamente il campo da sospetti, voci o sogni più o meno campati in aria. Lo faccia questo gesto Lotito, soprattutto se si sente veramente così forte ed insostituibile. Quel tentativo sì che verrebbe apprezzato, molto più del volo di Olympia, delle frecciate recenti alla Roma e ai suoi proprietari, più degli attacchi al palazzo o all’insistenza con cui ultimamente si rivendica la primogenia laziale in città. Tutte cose che, se fatte da un altro presidente, avrebbero ottenuto ben altri risultati, come questa campagna acquisti. E questo dovrebbe far capire, soprattutto a chi si stupisce davanti al riaffacciarsi della contestazione o dei cori, dell’irreversibilità di quel processo innescato da quel tradimento dopo la mattanza di viale Europa, della promessa mai mantenuta di rendere giustizia a chi quel giorno, sceso in strada in nome della Lazio, rischiò seriamente di perdere la vita in quella carica selvaggia. In quell’occasione, cadde per la prima volta la maschera e si vide il vero volto di Lotito. E da quel giorno, per usare una frase molto in voga da qualche anno, “nulla è stato più come prima”. E mai lo sarà, fino a quando ci sarà re Lotito seduto sul trono di Formello. Giusto o sbagliato che sia, così è….










io non riesco a crederci , pur aspettandomi di tutto ormai da certe fonti.

[AlonZo]

ma dove scrive?

e poi, perchè perdi tempo a leggerlo?

[Boks XV]

In tanti, come il sottoscritto, in questi anni si sono allontanati dalla Lazio

una buona notizia, finalmente.

[Giglic]

 Il silenzio è l'arma migliore imho.

[Andre]

io lo metterei in solo calcio (coprologia no, è eccessivo perfino per lui)

[superdelio]

Zaradò, te vojo bene, ma come ti va di dare ancora visibilità a 'sto soggetto?


Merita solo l'oblio.

[Thom]

bene, anche se ci sono tre parole di troppo. Il silenzio è l'arma migliore imho.

completamente d'accordo, personaggi che vanno lasciati marcire nel loro vecchio brodo. Che, peraltro, si restringe sempre più

[NV]

io lo metterei in solo calcio (coprologia no, è eccessivo perfino per lui)

io lo metterei in community

[leo]

a me fa solo pena.

[disabitato]

ma ancora parla l'ellenico?
certo che fare il contestatore di professione deve portare i suoi frutti..
articolo vomitevole, come tutta la produzione ellenica.

cacare il cazzo a prescindere, specialmente in questa stagione e dopo questa campagna acquisti, è da malafede prezzolata pura.
se c'è gente che va fino ad auronzo, non per le montagne e l'aria pura, ma per contestare lotito, siamo messi veramente male..

Spero che la Lotito, contestato per contestato, non faccia nessuno sconto a questi poveracci, e non faccia sottoscrivere l'abbonamento senza tdt. Non si meritano un cazzo.. spero che la curva si popoli di abbonati tesserati, lasciando solo le briciole a questi sedicenti tifosi.
Ovvio, si può contestare l'operato della società, ci mancherebbe.. ma abbiamo visto che questa contestazione ad personam, con la Lazio e i suoi risultati sportivi non c'entra nulla.

...penosi...

[chinaglia]

Soggetto screditato, ma problema reale, e credo ormai senza soluzione.

Purtroppo l'ambiente è avvelenato, e a parte quelli che non ci sono più allo stadio (fortunatamente) molta responsabilità è sua. Un rapporto ormai compromesso con buona parte della tifoseria, dal quale credo non ci sia via d'uscita.
La cosa mi appare assai irrazionale, e credo non ci sia più nulla da fare, se non un suo eventuale passo indietro anche solo per lasciar spazio al Dino Zoff (Lotito credo abbia perso credibilità in quello che dice, anche sulle cose più serie, da tempo purtroppo) della situazione. Anche se il mio personale auspicio è quello dell'arrivo alla Lazio di un soggetto con maggiori possibilità e con una visione meno padronale della società.

Per quanto riguarda la contestazione in sé sicuramente evitabile e di cattivo gusto come sempre, ma come detto sopra, credo che non ci sia nulla da fare. Non essendo infatti ormai una questione di merito ma puramente irrazionale, non vi sono soluzioni.

[disabitato]

chinaglia, ciò che dici è giusto... ma la Lazio tutto mi sembra fuorchè una ferrari costretta ad andare a 50 all'ora.

anzi, con questo aumento del monte ingaggi, diciamo che ci siamo lanciati in giro veloce, più o meno al massimo delle nostre possibilità.

[Iker]

 se non un suo eventuale passo indietro anche solo per lasciar spazio al Dino Zoff (Lotito credo abbia perso credibilità in quello che dice, anche sulle cose più serie, da tempo purtroppo) della situazione.

Mah...
L'avrà persa per te, forse.
Dino Zoff poi...

[BobCouto]

Non ne esce più.

[borges]

si racconta di un meeting sabato notte tra i contestatori e Lotito ... si vocifera che sia in atto una pace...

Aspetteremo.....

[syrinx]

Soggetto screditato, ma problema reale, e credo ormai senza soluzione.

Purtroppo l'ambiente è avvelenato, e a parte quelli che non ci sono più allo stadio (fortunatamente) molta responsabilità è sua. Un rapporto ormai compromesso con buona parte della tifoseria, dal quale credo non ci sia via d'uscita.
La cosa mi appare assai irrazionale, e credo non ci sia più nulla da fare, se non un suo eventuale passo indietro anche solo per lasciar spazio al Dino Zoff (Lotito credo abbia perso credibilità in quello che dice, anche sulle cose più serie, da tempo purtroppo) della situazione. Anche se il mio personale auspicio è quello dell'arrivo alla Lazio di un soggetto con maggiori possibilità e con una visione meno padronale della società.

Per quanto riguarda la contestazione in sé sicuramente evitabile e di cattivo gusto come sempre, ma come detto sopra, credo che non ci sia nulla da fare. Non essendo infatti ormai una questione di merito ma puramente irrazionale, non vi sono soluzioni.

E  questo come si riconciglierebbe col fatto che "molta responsabilita e' sua"?

[disabitato]

si racconta di un meeting sabato notte tra i contestatori e Lotito ... si vocifera che sia in atto una pace...

Aspetteremo.....

li mette a lavare i cessi?

[BobCouto]

Ma ne discutete pure? abbiate pazienza...

[CiPpi]

si racconta di un meeting sabato notte tra i contestatori e Lotito ... si vocifera che sia in atto una pace...

Aspetteremo.....

se hai ascoltato la 'pubblicita'  di Maracana'' subito dopo saprai che non e' cosi.

e come potrebbe se c'e' chi preferisce fare la pubblicita' al proprio disprezzo piuttosto che al proprio business.

[disabitato]

facce sfoga' co' qualcosa.. quest'anno sto maldetto de lotito manco ci fa aspettare il 31 agosto per gli acquisti.. 

se hai ascoltato la 'pubblicita'  di Maracana'' subito dopo saprai che non e' cosi.

e come potrebbe se c'e' chi preferisce fare la pubblicita' al proprio disprezzo piuttosto che al proprio business.

cioè?