Cisse' dixit

[hidalgo]

Lazio, Cissé si scalda per il derby
«Se segno vado sotto la Sud»
(da il Messaggero.it)   
 
 
 dal nostro inviato Gabriele De Bari

AURONZO DI CADORE - Drjibil Cissè aspetta solo una telefonata per salire sull’areo che lo porterà a Roma. Ormai, alla definizione del trasferimento, dopo che sono stati risolti i problemi relativi alle garanzie bancarie, manca solo la firma del Panathinaikos. L’attaccante francese potrebbe sostenere le visite mediche anche nel fine settimana, dal momento che la clinica Paideia è sempre aperta. Perciò ogni giorno è buono per ufficializzare l’acquisto più stimolante del mercato biancoceleste, con l’annuncio dell’attaccante che Edy Reja aveva messo in cima alla lista degli obiettivi da centrare, per rendere più competitiva la squadra in chiave europea.
Per snellire i tempi dell’operazione lo stesso Cissè ha telefonato al Panathinaikos: ormai nella sua mente c’è solo la Lazio. Un calciatore animato da entusiasmo e da grande voglia di riproporsi a grandissimi livelli nel calcio internazionale, dopo la felice parentesi greca dove ha realizzato 54 reti negli ultimi 2 campionati. Il francese scalpita. «Ho effettuato una scelta importante perché, da quando ho saputo dell’interessamento, ho sempre desiderato solo la Lazio. Non vedo l’ora di vestire la nuova maglia». E sarà una maglia che avrà i colori tanto cari al goleador. Cissè, infatti, qualche anno fa, ai tempi del Marsiglia, si è fatto tatuare sul corpo, a caratteri cubitali, la scritta “Celeste”. Tra qualche giorno gli basterà aggiungere la parola “Bianco” per completare l’abbinamento dei nuovi colori che andrà a difendere, una volta che arriverà nel ritiro di Auronzo.

L’attaccante francese è un personaggio estroverso e stravagante, di quelli che fanno innamorare e trascinano le tifoserie. Il suo desiderio è quello di essere protagonista al derby. «Sono un giallorosso mancato perché la Roma, dopo aver trattato il mio cartellino, preferì ingaggiare il brasiliano Baptista. Una rivincita penso di essermela già presa in Europa League». Dopo i gol segnati alla Roma in campo europeo, culla un altro sogno nel cassetto. «Voglio realizzare un gol nel derby ed esultare sotto la curva Sud». Dopo Chinaglia e Di Canio, ecco un altro campione pronto a stuzzicare la fantasia del popolo laziale nella sfida più attesa e importante del campionato. Cissè è destinato a impiegare davvero poco per conquistare la nuova tifoseria che lo aspetta impaziente e non soltanto per le riconosciute qualità tecniche e fisiche. Se il francese ha fretta di allenarsi, con i compagni nel ritiro, il tecnico Reja non vede l’ora di averlo in campo per cominciare le prove tattiche d’attacco. Nella Lazio che sta nascendo, Cissè sarà il nuovo centravanti.

In attacco si profila una bella sfida tra i vari Cissè, Zarate, Klose e Rocchi. Proprio il capitano parla della nuova lotta per una maglia in una rosa diventata più competitiva. «La società sta operando davvero bene e lo spirito del gruppo è buono, tutti vogliamo confermare la bella stagione passata e magari migliorarla. Klose è stato un acquisto importante, un elemento di spessore internazionale che garantirà un apporto prezioso. La concorrenza stimolerà tutti a dare il massimo e giocheranno quelli che dimostreranno di stare meglio». Rocchi è all’ottava stagione in maglia biancoceleste e rappresenta la continuità del presidente Lotito. «Nonostante le ultime stagioni non siano state brillanti, non ho mai pensato di lasciare la Lazio per una squadra dove avrei potuto giocare titolare. Sono rimasto con entusiasmo, convinto di poter dare il mio contributo: se starò bene, anch’io troverò spazio. Dei nuovi mi ha impressionato soprattutto Cana, ma tutto il materiale è di primo livello. Gli obiettivi principali, a livello personale, sono l’Europa League e la possibilità di superare il traguardo dei cento gol».

 
Sabato 09 Luglio 2011 - 10:17






 
 

[danny]

«Voglio realizzare un gol nel derby ed esultare sotto la curva Sud».

bello de casa

[Mark Lenders]

«Voglio realizzare un gol nel derby ed esultare sotto la curva Sud».

Vecchio paraculo...
E mo' come faccio a sperare che non arrivi? 

[zorba]

Sono un (pericolo) giallorosso mancato perché la ----, dopo aver trattato il mio cartellino, preferì ingaggiare il brasiliano VATTENEVIIIIAAAAAAA.

 

[giggio]

Vecchio paraculo...
E mo' come faccio a sperare che non arrivi? 

 

[Dija]

Vecchio paraculo...
E mo' come faccio a sperare che non arrivi? 

 

[disabitato]

Fomento puro!

[aquilafelyx]

il giorno che Lotito caccia de bavi da Formello stappo una bottiglia ........

[Mark Lenders]

il giorno che Lotito caccia de bavi da Formello stappo una bottiglia ........

gagagagab-b-b-b-vie-le d-d-d-e bavi?
ma no, dai, è sempre così equilibrato, mai prevenuto, mai astioso, mai che se sente stoca essendo meno di nessuno...

[POMATA]

Vojo vedè se è un uomo di parola...

[BobLovati]

Vojo vedè se è un uomo di parola...

.. macchí, debbaviii ??   

[POMATA]

Cissè...

[MCM]

gol sotto la sud, esultanza con spogliarello e ceppa in mano a mimare "pijatevelondercù"

[bak]

Lazio, Cissé si scalda per il derby
«Se segno vado sotto la Sud»
(da il Messaggero.it)   

Cissè, ti voglio bene, ma certe cose è meglio farle che dirle

[Matita]

e tornando a centrocampo da pure un pizzone al fesso..

[disabitato]

Secondo quanto riportato dall'edizione odierna del Messaggero, potrebbe slittare ancora una volta l'approdo di Djibril Cissè nella Capitale. Il problema di fondo è la perplessità che attanaglia il Panathinaikos riguardo alle garanzie bancarie arrivate dall'Italia. La Lazio dal canto suo, interessata a chiudere al più presto la trattativa ha assecondato le richieste burocratiche dei greci inviando ulteriori garanzie. L'attesa dunque è snervante non solo per i tifosi biancocelesti ma anche per lo stesso calciatore francese, il quale si è fatto sentire con i dirigenti del Pana: "Non capisco il motivo di questo ritardo, sembrava tutto concluso e invece ancora sono qui che aspetto novità". E' impaziente il Leone Nero, si sente già un giocatore della Lazio, non vede l'ora di iniziare questa nuova avventura: "Per trasferirmi alla Lazio ho rinunciato a parte delle vacanze, effettuando una precisa scelta professionale. Mi affascina l’idea di vivere una nuova avventura, in un campionato difficile e stimolante come quello italiano, e sono pronto a partire. Adesso voglio solo abbracciare i tifosi laziali che mi stanno aspettando. Ho saputo che il mio arrivo sta creando ottimismo ed entusiasmo e sento di poter ripagare la fiducia di quanti mi stimano e credono nelle mie possibilità di goleador. Sono stufo di attendere la fine della trattativa, non ne posso più di questi piccoli intoppi che ritardano il mio trasferimento in maglia biancoceleste. Spero di essere a Roma già domani per sostenere le visite mediche".  A questo punto non resta che attendere l'evolversi della vicenda...

[bak]

LONDRA - Il salto mortale dopo il primo gol con la maglia della Lazio in campionato, contro il Milan, non lascia spazio a dubbi: "ha segnato Cisse?": Samuel Eto'o, nel salone di un ristorante italiano di Mosca, il suo preferito, riceve l'inviato de L'Equipe che lo intervista e intanto sbircia il maxischermo per tifare per il suo amico francese. "Cisse è un ragazzo straordinario", ha commentato Eto'o seguendo alla tv l'apertura del campionato italiano. "No - dice parlando del calcio italiano - nessuna nostalgia, è che sono un appassionato di calcio. E una delle mie prime richieste è stata di installare Canal Plus a casa mia". E all'interprete Philippe promette di invitarlo davanti al suo schermo privato in salotto per seguire il "derby" francese fra Paris Saint-Germain e Olympique Marsiglia.

[disabitato]

dice che chiambretti gli dovrebbe dedicare una puntata del "night"...

[AlenBoksic]

Per Djibril Cissè, attaccante francese della Lazio, Edoardo Reja ricorda «Guy Roux: stesso metodo all'antica. Sempre presente, a seguirci da vicino, a sgridarci, sempre con l'obiettivo di farci progredire». Il paragone con Roux - per 44 anni sulla panchina dell'Auxerre - è contenuto in un'intervista al quotidiano sportivo L'Equipe, in edicola oggi. Cissè spiega anche che negli allenamenti con la Lazio un grande spazio è dedicato alla tattica: «Lavoriamo tantissimo sul piazzamento e suoi movimenti. In modo minuzioso. Quando non eseguiamo perfettamente quello che ci chiede l'allenatore, lui ferma l'azione e ci fa ricominciare fino a quando non facciamo quello che lui vuole. Insiste molto sulla comunicazione fra i giocatori e perché tutti i movimenti siano fatti insieme».

[zorba]

(Corsport 19.09.2011)

CISSE, DOBBIAMO IMPARARE A VINCERE

ROMA - E’ deluso, s’aspettava una settimana diversa. Era amareggiato dopo il pari col Vaslui, è rimasto male per la sconfitta col Genoa, lui vuole vincere, esultare, gioire. Djibril Cisse non ha mollato un pallone, ha provato a segnare e a servire i compagni fino al 97’, ci ha messo lo zampino sull’1-0 di Sculli (ha azionato Klose, l’autore dell’assist), ma non è bastato. E’ stato l’ultimo ad arrendersi, sognava una domenica di gioia: « La prima gara di campionato in casa era iniziata bene, ma è finita male. Dobbiamo fare meglio, le partite vanno chiuse prima, la delusione c’è. Anche contro il Milan abbiamo avuto un avvio forte, ma poi abbiamo avuto difficoltà a continuare a giocare senza calare di concentrazione » , ha detto ai microfoni di Canal Plus, l’emittente lo sta seguendo molto da vicino, in ogni partita è presente una sua troupe negli stadi. Cisse sta cercando di imparare l’italiano e finora si è confessato solo in Francia.

L’ANALISI - Il bomber ha analizzato il match col Genoa in zona mista, l’ha diviso in due fasi: « Nel primo tempo siamo partiti bene, nel secondo abbiamo fatto di meno, ma la squadra ha cercato comunque di recuperare. Sull’1-0 avremmo dovuto mettere più pressione sul Genoa, avremmo dovuto insistere maggiormente e “ammazzare” il match». E’ una Lazio a metà, è capace di grandi exploit e di grandi crolli. Rispetto a Milano la squadra ha retto di meno o comunque s’è difesa in maniera peggiore: « E’ vero, c’è stata una differenza di qualità rispetto alla partita contro il Milan, ma siamo ancora all’inizio della stagione, la situazione non è grave», ha detto la Bestia. Si sta trovando bene nella Lazio, la serie A lo intrigava da tempo: « E’ un onore per me giocare in Italia, ho l’obbligo di fare bene», ha aggiunto. Il cronista francese gli ha chiesto se nel secondo tempo, per via del vantaggio, è subentrato un po’ di rilassamento: « Non ho una risposta a questa domanda», ha risposto secco.

IL RUOLO -E’ uno dei nodi principali il suo ruolo. Cisse è costretto a giocare sulla fascia, deve partire lontano, lui che è un centravanti, ma s’è messo a disposizione del tecnico sin dal primo giorno della sua avventura biancoceleste: « Se sono troppo isolato? No, non è questo. Io faccio ciò che mi chiedono di fare. Difendo e non è semplice farlo per tutta la partita ma se serve per recuperare non mi tiro di certo indietro». Ha giocato 90 minuti con il Milan, altri 90 con il Vaslui e ancora 90 con il Genoa, è un po’ stanco: « Ho accusato un po’ di fatica perché nell’ultimo periodo ho giocato tanto. Bisogna fare il massimo per recuperare al meglio», ha replicato senza fare polemica. Cisse non si è mai fermato, ha segnato 4 gol nelle prime tre partite ufficiali della Lazio, è rimasto a secco soltanto ieri, spera di rifarsi al più presto, magari a Cesena nel turno infrasettimanale di mercoledì.

LA PARTITA - Cisse aveva iniziato alla grande col Genoa così come tutta la Lazio. Era entrato in tutte le azioni pericolose dei biancocelesti, aveva dato il via alla manovra che ha portato al gol di Sculli, aveva triangolato con Klose e lo stesso Miro era stato bravo nel servire l’esterno calabrese. Cisse e Klose si sono trovati spesso, si sono cercati, c’è grande intesa tra loro. Cisse sta cercando di farsi apprezzare come assist man (ha fornito un pallone d’oro a Sculli contro il Vaslui) e come realizzatore, anche ieri è andato vicino al gol, non ha timbrato il tabellino per poco.

IL LEADER - Djibril Cisse è un leader, non ha paura di niente e nessuno. Durante la partita non sta fermo un attimo, si sgola, si sbraccia, s’arrabbia con se stesso quando sbaglia, a volte lo fa con i compagni quando si sprecano palloni d’oro e non lo vedono, non è cattiveria, non è spocchia o smania di superiorità. E’ un ragazzo d’oro, così lo definiscono nello spogliatoio, è uno che non molla mai, è uno che non si risparmia e dà tutto in campo. E quando perde non ci dorme la notte.