Autore Topic: Penta su Calciopoli  (Letto 23485 volte)

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CiPpi

Re:Penta su Calciopoli
« Risposta #160 : Venerdì 15 Luglio 2011, 11:31:46 »
Se la Juve andrà davvero in tribunale (ed essendo società quotata in Borsa può tranquillamente rivendicare i danni patrimoniali subiti, basta vedere come andò al tempo la quotazione delle azioni e come furono costretti a cedere molti campioni) le omissioni diventeranno l'oggetto del processo. Solo in quel caso è possibile avere lo sputtanamento di Baldini.

non capisco quale sarebbe la differenza tra le nuove rivelazioni sull'Inter uscite fuori anche se la Juve non e' andata in tribunale e le eventuali rivelazioni su Baldini che potrebbero venire fuori solo se la Juve va in tribunale.

Offline Fulcanelli

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Re:Penta su Calciopoli
« Risposta #161 : Venerdì 15 Luglio 2011, 11:37:52 »
non capisco quale sarebbe la differenza tra le nuove rivelazioni sull'Inter uscite fuori anche se la Juve non e' andata in tribunale e le eventuali rivelazioni su Baldini che potrebbero venire fuori solo se la Juve va in tribunale.
Mi sono spiegato male. Il ruolo di Baldini è già emerso dalle intercettazioni rese note da Moggi, dove Pradè diceva a Mazzini più o meno: vedrai quando scoppia il casino preparato da Baldini....
Il fatto è che quelle intercettazioni, con quei dettagli, le abbiamo lette su pochi siti internet, sui giornali non sono andate. Ad essere buoni, diciamo che c'è una censura preventiva per tutelare chi sappiamo (lo stesso Baldini è pur sempre un funzionario della federazione inglese, e sta per tornare come n.1 esecutivo del trigoria).
Il silenzio "omertoso" sarà più difficile da mantenere se diventa oggetto di dibattito giudiziario, con una Juve che il clamore sui media sa come ottenerlo.

Offline aaronwinter

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Re:Penta su Calciopoli
« Risposta #162 : Venerdì 15 Luglio 2011, 12:56:25 »
Prima si poteva solo sospettare che Auricchio avesse fatto delle porcate (sulla base delle dichiarazioni di Bergamo e Pairetto che dicevano che parlavano al telefono con tutti, senza dare particolare priorità alla Juve o a un'altra squadra).
Ora invece tutti possono rendersi conto dell'utilizzo distorto e falsamente moralista che è stato fatto delle intercettazioni.

Esattamente, carissimo, quoto e condivido.
Ed era il motivo per cui volevo opporre una garbata obiezione (implicita) al ragionamento di Fabio che legava invece il comportamento di Galliani solo alla mutata posizione di Auricchio (ingresso nella giunta De Magistris)

Non penso che sia come dice Fabio, ed invece penso che sia come dice SAV (prima non si conoscevano le intercettazioni, ora sì. Si abbia attenzione per quanto dichiarato dallo stesso Penta sulla difficoltà di venirne in possesso, di sbobinarle tutte, e di confrontarle con i brogliacci, per i quali peraltro hanno dovuto penare a farsi dare la chiave per decrittarli, sue stesse dichiarazioni)

Semplicemente, ora c'è l'evidenza che conferma i sospetti - e tra sospetto ed evidenza una qualche differenza, in termini di strategie processuali e mediatiche, c'è.

Poi, ovvio, magari mi sbaglio.

PS - questo riguarda Milan e Viola, ché per quanto concerne la Lazio, l'evidenza della inconsistenza dell'impianto accusatorio c'era già, ma per altri e complementari motivi: non perché "tutti facevano così" (argomento di Milan e Viola) ma perché Lotito proprio quelle cose (parlare con arbitri e designatori) non le ha mai fatte.

Nel nostro caso, dunque, le nuove intercettazioni servono a toglierci qualche soddisfazione sui merdosi, e non a scagionare la Lazio, che di fatto è già scagionata (ed il lodo Sandulli lo ha sostanzialmente detto)
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CiPpi

Re:Penta su Calciopoli
« Risposta #163 : Venerdì 15 Luglio 2011, 13:45:50 »
...Il silenzio "omertoso" sarà più difficile da mantenere se diventa oggetto di dibattito giudiziario, con una Juve che il clamore sui media sa come ottenerlo.

d'accordo con te, e la mia domanda era proprio per quanto dici, ma a mio avviso il problema e' a monte.

e cioe' che come e' fuori l'implicazione dell'Inter dovrebbe, attraverso gli stessi 'canali' , 'mezzi' e 'accadimenti', quella della societa' di cui tutti sembrano essere a conoscenza.

quanto successo all'origine, cioe' prima le rivelazioni su di un giornale di tifosi e poi l'inizio dell'inchiesta, dovrebbe essere stata, ed e' stata, l'eccezione* e non la regola.

regola, mi pare, sia stata sempre applicata dopo in qualsiesi altra puntata della pork opera, inclusa quella dello scudetto da revocare all'Inter se non ci fosse prescrizione, dove i giornali hanno seguito e non preceduto l'inchiesta.

ergo, per sperare in qualcosa dovremmo prima attendere che i molti attori coinvolti nella parte istruttoria ed investigativa vengano appropriatamente sostituiti.

* inutile poi dibattere sui perche' di quell'eccezione visto che ne abbiamo parlato ampiamente.

Offline SAV

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Re:Penta su Calciopoli
« Risposta #164 : Venerdì 15 Luglio 2011, 13:55:25 »
questo riguarda Milan e Viola, ché per quanto concerne la Lazio, l'evidenza della inconsistenza dell'impianto accusatorio c'era già, ma per altri e complementari motivi: non perché "tutti facevano così" (argomento di Milan e Viola) ma perché Lotito proprio quelle cose (parlare con arbitri e designatori) non le ha mai fatte.

Nel nostro caso, dunque, le nuove intercettazioni servono a toglierci qualche soddisfazione sui merdosi, e non a scagionare la Lazio, che di fatto è già scagionata (ed il lodo Sandulli lo ha sostanzialmente detto)

Assolutamente corretto.
La Lazio poteva già essere scagionata anche sulla base del quadro artificiosamente incompleto.  Lotito non ha mai parlato con i disegnatori o con gli arbitri, ma si è solo rivolto alle istituzioni.  Ciò nonostante, Narducci, incurante anche di questo, ha chiesto la condanna di Lotito per frode sportiva.

bak

Re:Penta su Calciopoli
« Risposta #165 : Venerdì 15 Luglio 2011, 19:37:25 »
Abete e il Consiglio federale continuano a far finta di non capire. Loro si aggrappa­no a discutibili cavilli per tap­pare il piccolo buco del topolino in cucina mentre un elefante con la proboscide tesa gli è en­trato in casa dalla porta princi­pale. Quel pachiderma è la rela­zione di Palazzi che, il 4 luglio (Independence day) 2011, ha scritto la condanna morale del­l’Inter. Non esistono altre verità. Lo scudetto degli onesti non c’è più. Via, sparito. Ovviamente saremo garantisti fino in fondo e consigliamo ad Abete di insi­stere con Moratti affinché ri­nunci alla prescrizione. Ma qualcuno in via Allegri si è ac­corto del ridicolo che sta som­mergendo la Federcalcio? In cinque anni, alla luce di tut­to quanto è accaduto, ancora nessuno della federazione italia­na giuoco calcio riesce a fare ou­ting.

Possibile che non si arros­sisca per il commissariamento subito dalla nostra maggiore fe­derazione in ragione della pro­pria ignavia, della nullità orga­nizzativa e dell’allucinante mancanza di controllo ante 2006? Ci fermiamo qui per non scrivere di peggio. Ma dopo che quel vuoto di potere - chiamia­molo così, sempre a voler esse­re buoni - determinò lo tsunami del nostro calcio, adesso che so­no emerse verità in grado di cambiare sostanzialmente il quadro disegnato allora fretto­losamente, cosa fanno coloro che sono chiamati a ridare cre­dibilità a una federazione usci­ta martoriata da quel periodo? Si nascondono dietro burocra­zia, formalismi, pareri legali. Come se lo scudetto assegnato a tavolino fosse stato consegnato all’Inter da un marziano. Ma stiamo davvero scherzando?

Gli equilibrismi politici per non scontentare gli amici e gli amici degli amici annegano nel ridi­colo davanti all’esigenza di do­ver rispondere a un popolo di tifosi che chiede giustizia vera. E non stiamo parlando solo dei so­stenitori della Juve e della Fio­rentina. Il presidente biancone­ro, Andrea Agnelli, parla giusta­mente di “disparità”, di «dop­piopesismo » e prospetta inevita­bili azioni legali mentre nel con­siglio c’è chi parla di «impossibilità a revocare un ti­tolo per mancanza di una deli­bera di assegnazione»: pazze­sco! Ma lo avete ascoltato Diego Della Valle? Questo calcio ha bi­sogno di credibilità a comincia­re dalla federazione uscita a pezzi da quella esperienza e og­gi assolutamente inadeguata perché paralizzata dalla paura di sbagliare. La speranza è che il 18 luglio, una volta chiuse, le porte del Consiglio federale non vengano riaperte su Marte.

http://blog.tuttosport.com/direttore/2011/07/15/lo-scudetto-del-marziano

Offline LaLazioMia

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Re:Penta su Calciopoli
« Risposta #166 : Venerdì 15 Luglio 2011, 19:58:34 »
Galliani immagino attacca Auricchio perchè divenuto un uomo di De Magistris. Prima con il cavolo che lo attaccava....

Secondo me l'unica speranza che di questa storia esca fuori qualcosa è se una procura SERIA ci si mette a lavorare per bene. Ma la vedo dura...
come pretendi che indaghi una procura se i giornalai hanno artatamente non divulgato la notizia.Se qualcuno dovrebbe aprire una inchiesta d' ufficio, anche se ormai la porcata e' andata in prescrizione, questo è l'amico di palamara, tale palazzi.,
La denuncia per danni in sede civile è l'unica via percorribile , oltre al martellamento via e mail che ciascun buon tifoso LAZIALE si deve sentire in dovere e in diritto di svolgere nei confronti dei media.
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

schwitters

Re:Penta su Calciopoli
« Risposta #167 : Venerdì 15 Luglio 2011, 20:09:37 »
L'etica non dovrebbe mai andare in prescrizione.

Offline aaronwinter

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Re:Penta su Calciopoli
« Risposta #168 : Venerdì 15 Luglio 2011, 20:48:43 »
Forse comincia a crollare anche il muro di omertà auto-assolutoria (nella dimensione giornalist.... ehm giornalaia dell'inchiesta) della Gazzetta.

Anche se c'è un passaggio in cui tendono ad ipotizzare che il colonnello-provolone-seleziona-intercettazione sia stato vittima e non autore della "fuga di notizie". Cosa (vale appena la pena di sottolinearlo) poco credibile, dato che l'interpretazione coinvolge pesantemente la figura di Borrelli il quale mai e poi mai si è espresso in seguito sull'"impantanamento non voluto"

Ma se così fosse, e il provolone-seleziona-intercettazione fosse stato vittima non consenziente di fughe di notizie, se la prenda col suo compagno di merende dall'accento toscano. Noi saremmo ancora più felcii di vedere una bella bega da pollaio, ed attendiamo "fermi, sereni" (cit.) l'esito della querelle>:(

Calciopoli: Auricchio
e le intercettazioni accantonate


L'investigatore oggi è capo gabinetto di De Magistris, sindaco di Napoli. Con lui anche il pm Narducci...

"Dimenticate, occultate, ininfluenti. Nel mercato delle parole, le intercettazioni bis di calciopoli sono state tutto e niente. Le conversazioni di Facchetti e di Moratti (ma anche di dirigenti di altre squadre) «scoperte» dalla difesa di Moggi, sono state giudicate nei modi più svariati. La relazione Palazzi, il vorrei ma non posso del procuratore federale, fra dure censure e prescrizione, ha dato il suo contributo. Poi è stata la Fiorentina a cavalcare l’argomento individuando in Attilio Auricchio, la prima firma dell’istruttoria, il destinatario numero uno delle polemiche domande sulle telefonate «ignorate». Ricevendo la solidarietà naturale dalla Juve,ma anche dallo stesso Milan, se si leggono le parole di ieri di Galliani.

Peccato originale
Sullo sfondo, questo pare di capire, l’idea che ci sia un peccato originale all’inizio di calciopoli, orientando prima il via dell’inchiesta e creando un’atmosfera colpevolista a senso unico, o meglio verso pochi colpevoli, tralasciando altre responsabilità. Un po’ come quando nei giorni di tangentopoli, alcuni partiti colpiti dal ciclone alludevano a un’impunità del Pds (qui il Pds sarebbe l’Inter). Il tutto, quando siamo vicini, a un paio di curve dalla fine, del processo di Napoli, a sentenza entro ottobre. Auricchio non parla. Oggi il tenente colonnello dei Carabinieri è il capo di gabinetto della nuova giunta De Magistris a Napoli, di cui fa parte anche – come assessore alla sicurezza – uno dei pm di calciopoli, Giuseppe Narducci. Sarebbe infuriato per quanto sta succedendo e ne sta discutendo con i suoi avvocati. Il suo ruolo di grande inquisitore si ferma all’inizio di settembre 2006, il momento in cui fu rimosso.

Profezie
Quando cominciano i viaggi a Napoli dell’allora commissario Guido Rossi e poi del procuratore Francesco Saverio Borrelli, in quel momento capo dell’Ufficio Indagini, Auricchio è già depotenziato: la fuga di notizie ha prodotto fra gli ufficiali un rinfacciarsi di responsabilità. Insomma, paradossalmente, l’inchiesta avrebbe vissuto una sorta di black out proprio nel momento della sua deflagrazione pubblica. Così sarebbe stato deciso un primo pit stop per analizzare le posizioni più gravi. Con l’impegno di approfondire dopo altre situazioni. Tanto che Borrelli, firmando i deferimenti, parlò di «plurimi filoni investigativi che sin da ora emergono e che vieppiù emergeranno nel prosieguo». Una profezia rimasta però lettera morta.

Mistificazione
Il pm Narducci parlò delle intercettazioni bis nell’aprile 2010: «Le nuove intercettazioni non cambiano alcunché». E «se qualcuno le ritiene inopportune e disdicevoli sul piano morale dei comportamenti noi diciamo che ragioniamo sui reati e che se c’è in corso un’operazione di mistificazione che vuole cancellare i fatti di reato con altre finalità, la Procura sta qui a lavorare».

All’oscuro
Proprio una precedente frase di Narducci sull’assenza di telefonate con dirigenti diversi da quelli imputati, il famoso «piaccia o non piaccia non ci sono chiamate di Moratti o di Sensi…», ispira però probabilmente un passaggio del documento della Fiorentina: «E’ fondamentale sapere se i Pm Beatrice e Narducci fossero tenuti all’oscuro…». Insomma, o il giallo non c’è o se c’è è davvero complicato.(valerio piccioni)"
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Offline fiDelio

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Re:Penta su Calciopoli
« Risposta #169 : Sabato 16 Luglio 2011, 01:33:55 »
Nè in tv, nè sui giornali, nè sulle radio, neanche da Palazzi, è stato MAI fatto il nome della roma nonostante le rivelazioni di Penta a radio 6.

Mai cazzo. Ma come è possibile?
Sono assolutamente intoccabili, addirittura innominabili.

Forse è il caso che ci mettiamo l'anima in pace.....
#Liberate I Laziali

"Ancora date retta a quegli stronzi dei giornalisti?"

"Se un giorno dovessi fare un trapianto di cervello, vorrei quello di un giornalista sportivo. Perché so che non è mai stato usato"

bak

Re:Penta su Calciopoli
« Risposta #170 : Sabato 16 Luglio 2011, 09:16:23 »
Il Brescia contro Palazzi:
«Non doveva indagare»
Il club lombardo: «Se c'è prescrizione non si indaga»

MILANO - C'è chi contesta la fine perché ritiene che il Consiglio federale abbia mancato di assumersi una responsabilità politica, decidendo di non avere competenza a revocare lo scudetto 2006. Ma c'è anche chi contesta l'inizio di tutta questa storia. Il Brescia, attraverso il suo avvocato Bruno Catalanotti, se la prende infatti con l'indagine di Stefano Palazzi nata sulla base delle nuove intercettazioni: ecco, quell'indagine non sarebbe mai dovuta iniziare visto che i termini della prescrizione erano già scaduti quando il procuratore ha aperto il fascicolo. Si arriva persino a ipotizzare un «illecito disciplinare» per Palazzi.

Per questo il Brescia depositerà all'Alta corte di giustizia presso il Coni 42 pagine di una richiesta di annullamento del provvedimento di Palazzi - giudicato «abnorme» -, quello dove c'è scritto sì che i fatti che riguardano Facchetti, Moratti, altri 14 tesserati e 8 società sono archiviati per prescrizione, ma dove c'è anche una valutazione dettagliata nel merito (che rileva «illeciti») che non ci dovrebbe essere.

Ma che c'entra il Brescia? C'entra perché Palazzi si occupa anche di Nello Governato (ex giocatore e ex dirigente di Lazio, Bologna e Brescia) e di una sua telefonata a Pierluigi Pairetto, che per il procuratore avrebbe violato l'art. 1 (lealtà). Per Pairetto, Governato è «un consulente del Brescia». Cosa non vera secondo il club, impegnato nel processo penale in corso a Napoli come parte civile, e in cerca quindi di un risarcimento danni. Ecco, l'avvocato Catalanotti ha interesse che neanche un'ombra resti sul Brescia e vuole contestare il «così fan tutti» delle difese di Moggi&Co. Ma, cosa che ha interesse più generale, chiede che quanto scritto da Palazzi diventi carta straccia. Si appella agli articoli 129 e 408 del codice di procedura penale: in sostanza, «è vincolante il precetto di dichiarare immediatamente l'esistenza di una causa di estinzione del fatto, e di astenersi da qualsivoglia attività di indagine e da qualsivoglia motivazione, soprattutto in malam partem, circa la sussistenza del fatto».

 
Insomma, non appena Palazzi avesse accertato la prescrizione, avrebbe dovuto «far cader la penna», per ragioni di «economia processuale» e per tutelare il diritto alla difesa. Altro che istruire un'indagine e scrivere giudizi di censura. Per questo Catalanotti chiede che si mantenga la prescrizione, ma vengano tolti i riferimenti ai comportamenti dei singoli e chiede che la formula usata da Palazzi «non sono emerse fattispecie di rilievo disciplinare non prescritte» sia cambiata in «perché i fatti segnalati (...) ove anche costituissero condotte disciplinarmente rilevanti, sono prescritti». Se l'Alta Corte gli desse ragione, dai documenti ufficiali scomparirebbe ogni censura e ogni eventuale figuraccia.

Arianna Ravelli
16 luglio 2011 08:50

Offline aaronwinter

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Re:Penta su Calciopoli
« Risposta #171 : Sabato 16 Luglio 2011, 09:36:01 »
(insomma, 'sto palazzinaro partenopeo pare sempre più come un cialtrone, professionalmente parlando, posseduto da suggestioni di onnipotenza.  >:(
Sarebbe interessante sapere quanto gli viene pagato il disturbo di vergare quelle poche, ma devastanti righe ogni 3-4 anni)

Se ritenete che il post sia eccessivo nonostante i riferimenti camuffati, cancellate pure.
Dovevo solo sfogarmi un po', riassumendo le sensazioni che abbiamo raccolto collettivamente.
ari- >:(
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bak

Re:Penta su Calciopoli
« Risposta #172 : Sabato 16 Luglio 2011, 09:40:37 »
Credo che non sia un problema personale quanto un problema di Procura a Napoli.
La guerra intestina per segare le gambe a Cordova, che avrà avuto i suoi torti, ma, per quello che ricordo in Calabria andato via lui s'è fermata la lotta alla 'ndrangheta, ha generato deliri di onnipotenza difficilmente giustificabili.
Ma questa è la mia opinione personale e non voglio suscitare un vespaio di polemiche sui magistrati. Consideratela per quello che è

Offline aaronwinter

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Re:Penta su Calciopoli
« Risposta #173 : Sabato 16 Luglio 2011, 09:45:27 »
(ma il palazzinaro, ha trascorsi - professionali, ovvio - in Procura a Napoli?)
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Giglic

Re:Penta su Calciopoli
« Risposta #174 : Sabato 16 Luglio 2011, 09:49:14 »
Ma è un topic contro l'amministrazione di Napoli e le procure? Non andrebbe in Amici?

bak

Re:Penta su Calciopoli
« Risposta #175 : Sabato 16 Luglio 2011, 09:52:34 »
ne uno ne l'altro. Sono considerazioni personali su un ufficio che cinque anni fà ci fece cagare fuoco, mentre altri, maggiormente colpevoli di noi se la bevevano e se la cantavano.

Offline aaronwinter

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Re:Penta su Calciopoli
« Risposta #176 : Sabato 16 Luglio 2011, 10:12:00 »
Giglic, bellodecasa, spero di non averti dato io questa impressione.  :)

Io non ho parlato della Giunta di Napoli, ma del palazzinaro (che con la giunta poco o punto ha a che fare, mentre io - tieniti forte - con alcuni Assessori di De Magistris ci sto collaborando, guardunpò) - ed inevitabilmente, della condotta di Auricchio e Narducci, oggettivamente poco commendevole.
Se De Magistris ha deciso di promuoverli prendeendoli in squadra poco mi importa, e sono solo problemi del nuovo Sindaco di Napoli.

Rectius: poco mi importa come Laziale (l'angolo di visuale che tengo), dunque su queste pagine. Come cittadino, qualche prurito me lo dà, ma qui viene a supporto la tua saggezza, e la cosa, qualora sviscerata, andrebbe su "Amici"

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Giglic

Re:Penta su Calciopoli
« Risposta #177 : Sabato 16 Luglio 2011, 10:22:15 »
Giglic, bellodecasa, spero di non averti dato io questa impressione.  :)

Io non ho parlato della Giunta di Napoli, ma del palazzinaro (che con la giunta poco o punto ha a che fare, mentre io - tieniti forte - con alcuni Assessori di De Magistris ci sto collaborando, guardunpò) - ed inevitabilmente, della condotta di Auricchio e Narducci, oggettivamente poco commendevole.
Se De Magistris ha deciso di promuoverli prendeendoli in squadra poco mi importa, e sono solo problemi del nuovo Sindaco di Napoli.

Rectius: poco mi importa come Laziale (l'angolo di visuale che tengo), dunque su queste pagine. Come cittadino, qualche prurito me lo dà, ma qui viene a supporto la tua saggezza, e la cosa, qualora sviscerata, andrebbe su "Amici"

Tutto a posto, caro AW.
Il punto è che, da Laziale, quello che dice un consulente di Moggi mi interessa poco. Si lamenta che hanno selezionato le telefonate (1.000 su 180.000, se non erro). Ma perchè, lui con le sue 25.000 su 180.000 cosa ha fatto?
Nulla, NULLA di quello che potrà uscire fuori ci ridarà quell'EL, o quell'onta che abbiamo divuto subire, con alcuni "tifosi" che chiedevano la retrocessionein B della loro squadra, Ed io dovrei dare retta alla parte di Moggi? Ma andiamo...
Quindi, io non andrei a rivangare alla ricerca di fango (certo, se poi qualcuno si illude che in questa maniera Trigoria ed Inter vengano punite, prego, ma credo che lo scenario sia probabile quanto quello di minority report). La metà dei post, infatti, parlano male di tutt'altro...

Offline aaronwinter

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Re:Penta su Calciopoli
« Risposta #178 : Sabato 16 Luglio 2011, 10:53:04 »
Solo questo ci compete: tifare, trepidare, smoccolare.
L'ultimo verbo, Auricchio e Narducci e Palazzi se li meritano in pieno.

Ed un topic-dedica è il minimo.
Abbracci
 :)
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Offline Fabio70rm

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Re:Penta su Calciopoli
« Risposta #179 : Sabato 16 Luglio 2011, 11:34:07 »
Scusa, Fabio, per quale motivo, a tuo avvviso?
Solo curiosità.

Secondo me il fatto che il Milan avesse un dirigente impelagato, nonostante le smentite di zio fester, e non gli abbiano fatto nulla, la dice enormemente lunga su che tipo di patti si saranno stretti.

Ora che possono nuocere agli odiati cugini nerazzurri subito attaccano. In più mettici che appunto Auricchio va a far combutta con De Magistris nella giunta di Napoli, città strapersa dal pdl, che De Magistris con la sua vecchia inchiesta Why Not stava agitando acque più che torbide in direzione arcore....

Senza considerare che da sempre il Milan è per b la migliore macchina di propaganda non politica...
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!