Autore Topic: Ryanair  (Letto 6410 volte)

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Offline DinoRaggio

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Re:Ryanair
« Risposta #60 : Lunedì 9 Gennaio 2012, 22:58:34 »
Ciao Dino,
è stato un piacere ed un onore conoscerti.

:)
Anfatti oggi mi hanno chiamato, volo annullato, mi rimborseranno i soldi nei prossimi giorni.

Mi sembrava troppo bello per essere vero. Alla fine dovrò rivolgermi alla Wizzair che parte alle sei di mattina.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline disabitato

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Re:Ryanair
« Risposta #61 : Martedì 5 Marzo 2013, 15:32:39 »
non trovo topic più idonei e quindi posto qui un paio di notizie:

Il governo riordina i cieli italiani Via al nuovo piano aeroporti
Passera vara un provvedimento "atteso da 30 anni". Individuati 31 scali di interesse nazionale affidati allo Stato. Gli altri saranno presi in gestione finanziariamente dagli enti locali che dovranno decidere se tenerli aperti. Stop alle aperture di Grazzanise e Viterbo

MILANO - Il governo dà via libera in zona Cesarini al piano nazionale per il riordino degli aeroporti italiani. L'atto di indirizzo è stato varato dal ministro alle infrastrutture e trasporti Corrado Passera e sarà inviato ora alla conferenza Stato-Regioni per l'intesa finale. "Sono state poste le basi per una riforma attesa da 30 anni", ha detto Passera. L'esecutivo ha individuato trentuno aeroporti di interesse nazionale (tra cui Malpensa, Fiumicino e Venezia), che saranno oggetto di interventi infrastrutturali e non prevede la costruzione di nessun nuovo scalo. Gli aeroporti esclusi dalla lista di interesse nazionale invece dovranno essere trasferiti alle Regioni competenti o ai rispettivi enti locali, che ne valuteranno la diversa destinazione d'uso e/o la possibilità di chiusura. Stop quindi alla realizzazione di nuovi scali tra cui in particolare Grazzanise e Viterbo. Tra i grandi assenti nella Serie A degli scali tricolori ci sono Brescia, Bolzano, Crotone, Cuneo, Foggia, Parma, Perugia e Siena, il cui destino è affidato ora alle decisioni (e alle tasche) delle autorità locali.

"L'atto di indirizzo è stato concepito al fine di ridurre la frammentazione esistente e favorire un processo di riorganizzazione", scrive una nota del ministero. In Italia operano al momento 112 aeroporti di cui 11 ad uso esclusivo militare. Il
provvedimento sarà sancito da un decreto della Presidenza delle Repubblica. La riforma di Passera, vista le forti resistenze incontrate finora nella razionalizzazione del caotico sistema delle infrastrutture aeree nazionali, ha il pregio almeno di far chiarezza regolamentare anche se presumibilmente non avrà vita facile. Il progetto crea una sorta di Premier League degli aeroporti (in tutto sono 31), definendo gli scali che manterranno concessione nazionale e saranno oggetti di interventi di ammodernamento e infrastrutturazione a carico dello Stato. Questo elenco comprende: Bergamo, Bologna, Genova, Milano Linate, Malpensa, Napoli, Palermo, Roma Fiumicino, Torino, Venezia, Alghero, Bari, Brindisi, Cagliari, Catania, Firenze, Lamezia Terme, Olbia, Pisa, Roma Ciampino, Trapani, Treviso, Verona, Ancona, Pescara, Reggio Calabria, Trieste Lampedusa, Pantelleria, Rimini e Salerno.

Gli altri aeroporti dovranno volare con le loro ali e grazie ai fondi (quando ci sono) degli enti locali che se ne dovranno far carico. "Concentriamo sforzi e investimenti sugli aeroporti che rientrano nei piani infrastrutturali europei e, al tempo stesso, confermiamo il ruolo degli scali territoriali che servono importanti realtà locali - ha spiegato Passera - . Attraverso la razionalizzazione dei servizi, un piano di infrastrutturazione a medio periodo, la costituzione di reti aeroportuali, l'Italia può davvero ambire ad avere un sistema all'avanguardia e competitivo a livello internazionale, evitando sprechi di risorse pubbliche. La collaborazione con le Regioni sarà fondamentale". Tutti gli aeroporti dovranno varare un piano di riequilibrio economico-finanziario "favorendo l'ingresso di capitali privati" e il piano incentiverà la preparazione di "reti aeroportuali" tra infrastrutture omogenee a livello territoriale.
(29 gennaio 2013)

http://www.repubblica.it/economia/20...0/?ref=HREC1-2
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Offline BobLovati

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Re:Ryanair
« Risposta #62 : Mercoledì 6 Marzo 2013, 11:36:26 »
chissà se, soprattutto, la legge riuscirà a minimizzare le stecche le faciliotazioni date a certe compagnie, pur di avere un volo nella propria regione, nel proprio aeroporto       ::)     8)
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline disabitato

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Re:Ryanair
« Risposta #63 : Mercoledì 6 Marzo 2013, 11:43:05 »
beh dai la cintura linate-orio-brescia-verona non aveva veramente senso.. 4 scali in 150 km.

Plaudo alla chiusura dell'ipotesi viterbo. Guarderò di un buon occhio uno scalo nella tuscia solo dopo adeguata copertura infrastrutturale.

Sì vocifera di lasciare ciampino in mano totalmente a ryanair, visto che easyjet e wizzair stanno traslocando a fco.
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Offline AlenBoksic

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Re:Ryanair
« Risposta #64 : Mercoledì 6 Marzo 2013, 11:49:55 »
E’ stato sottoscritto oggi l’accordo tra la Regione Toscana, le Province di Firenze, Livorno, Lucca e Pisa, i Comuni di Firenze, Livorno e Pisa, le Camere di Commercio di Firenze, Livorno, Pisa e Prato, l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e la Fondazione Pisa finalizzata a porre le basi per il futuro potenziamento della dotazione aeroportuale toscana, in un’ottica di pianificazione integrata di attività, servizi e del relativo sviluppo.

Obiettivo strategico e finale dell’ intesa è la realizzazione di un sistema aeroportuale competitivo sul territorio nazionale e la valorizzazione delle potenzialità dei due scali, accentuando le funzioni di aeroporto di rilevanza internazionale per lo scalo di Pisa e di city airport per quello di Firenze.

In questa prospettiva le parti si sono impegnate, nel quadro della programmazione regionale e mediante il supporto e la consulenza di advisors giuridici e finanziari, ad identificare ed approfondire il percorso giuridico e finanziario di una possibile operazione di aggregazione del sistema aeroportuale toscano.

In particolare, subordinatamente all’esito delle analisi e degli studi di fattibilità degli advisors giuridici e finanziari, nonché alle valutazioni e deliberazioni finali degli organi e delle autorità competenti, le medesime parti hanno manifestato la volontà di dare avvio, nel pieno rispetto della vigente normativa primaria e secondaria, al processo di costituzione di una holding, nella quale conferire, in tutto o in parte, le partecipazioni da ciascuno attualmente detenute nelle due società aeroportuali.
 
“Un fatto enorme, anche sotto il profilo simbolico, e inimmaginabile in altri tempi”. Così il presidente della Regione Enrico Rossi ha definito oggi la firma dell’accordo per la ricognizione delle linee guida per l’integrazione e lo sviluppo del sistema aeroportuale toscano, un accordo tra i soci pubblici di SAT e AdF che ha come obiettivo la costituzione della holding. Questa dovrà avvenire prima dell’approvazione da parte del Consiglio regionale della variante al Pit, che la giunta licenzierà proprio domani.

“I tempi sono cambiati – ha proseguito il presidente Rossi – ciò che è stato a lungo vissuto in termini di concorrenza, di controversia e su cui sono stati versati fiumi di inchiostro appartiene al passato. Con soddisfazione vedo che la Toscana si mette insieme, supera i campanili e decide di giocare una partita nazionale per costruire il quarto polo aeroportuale italiano. Questa sinergia ci permetterà di evitare situazioni di concorrenza, di risparmiare sui costi di gestione, di contrattare meglio a tutti i livelli. Presentandoci insieme diamo ulteriore forza a marchi già strardinari, quelli della Toscana, di Firenze e di Pisa, e raggiungiamo una potenzialità di attrazione che oggi, divisi, non abbiamo. Sono sicuro che con la costituzione della holding fin dal giorno dopo a Roma ci guarderanno in un altro modo”.

La firma di oggi precede di un giorno l’approvazione da parte della giunta regionale della variante al Pit: “Con questo atto – ha detto il presidente – daremo alla holding una vera e concreta prospettiva di sviluppo. Abbiamo l’obiettivo di portare il polo aeroportuale toscano a 12 milioni di passeggeri entro il 2030. In questa prospettiva ce n’è per Firenze e per Pisa. I due grandi scali assolvono e assolveranno  una funzione fondamentale per la competitività nel campo dell’economia, degli affari e della ricerca, e anche per la crescita dell’occupazione”.

“Di fronte alla crisi – ha concluso il presidente Rossi – nessuno si salva da solo. Noi ci mettiamo insieme, ci assumiamo delle responsabilità, facciamo delle scelte”. In base all’accordo verrà costituito un gruppo tecnico che sarò  incaricato di formulare il cronoprogramma dei lavori e di definire le linee guida per la gara con cui verranno individuati gli advisorsgiuridici e finanziari che  svilupperanno gli studi e i progetti previsti
Voglio 11 Scaloni