Autore Topic: Patetiche conclusioni di Palazzi su Calciopoli 2  (Letto 3689 volte)

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Offline fish_mark

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Re:Patetiche conclusioni di Palazzi su Calciopoli 2
« Risposta #20 : Mercoledì 6 Luglio 2011, 15:26:16 »
Ier sera in radio ho entito un certo Gorla (?) discutere con Sconcerti e un avvocato sulle intercettazioni. Questo Gorla (?) le ha sbobinate tutte e si è formato una certa opionione anti-Inter e anche anti-Atac.
Stamattina sentivo parlare sepre in radio (quella regional-popolare) che tra i possibili effetti di una revoca dello scudetto all'Inter ci sarebbe l'automatica assegnazione, su decisione discrezionale della Federazione, all'ATAC che in classifica 2005-06 segue immediatamente.
Non scherziamo, non ci provate nemmeno ...
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Offline Ataru

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Re:Patetiche conclusioni di Palazzi su Calciopoli 2
« Risposta #21 : Mercoledì 6 Luglio 2011, 15:37:01 »
Ier sera in radio ho entito un certo Gorla (?) discutere con Sconcerti e un avvocato sulle intercettazioni. Questo Gorla (?) le ha sbobinate tutte e si è formato una certa opionione anti-Inter e anche anti-Atac.
Stamattina sentivo parlare sepre in radio (quella regional-popolare) che tra i possibili effetti di una revoca dello scudetto all'Inter ci sarebbe l'automatica assegnazione, su decisione discrezionale della Federazione, all'ATAC che in classifica 2005-06 segue immediatamente.
Non scherziamo, non ci provate nemmeno ...

una squadra arrivata quinta che vince uno scudetto a 5 anni di distanza...

se quello dell'inter era uno scudetto di cartone (arrivarono terzi) questo sarebbe proprio uno scudetto di merda (e ci mancherebbe, trattandosi di loro)
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

Offline fish_mark

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Re:Patetiche conclusioni di Palazzi su Calciopoli 2
« Risposta #22 : Mercoledì 6 Luglio 2011, 15:51:18 »
una squadra arrivata quinta che vince uno scudetto a 5 anni di distanza...

se quello dell'inter era uno scudetto di cartone (arrivarono terzi) questo sarebbe proprio uno scudetto di merda (e ci mancherebbe, trattandosi di loro)

Intanto osserviamo una cosa

Classifica post Calciopoli
Inter 76
Atac 69
Milan 58
Chievo 54
Palermo 52
Livorno 49
Parma 45
Empoli 45

Classifica pre Calciopoli
Juventus
Milan 88
Inter 76
Fiorentina 74
Atac 69
Lazio 62
Chievo 54


Se il presidnte si mettesse in testa, una volta tanto, una operazione spericolata e riuscisse a dimostrare il coinvolgimento dell'ATAC e la nostra estraneità ai fatti, ferma restando la contemporanea revoca dello scudetto dell'Inter e il mantenimento della responsabilità di Milan e Juventus, si produrrebbe questo effetto molto interessante:

Classifica post Calciopoli riformata, dove la giustizia giusta trionfa
Lazio 62
Milan 58
Chievo 54
Palermo 52
Livorno 49
Parma 45
Empoli 45
Ascoli 43


Lo scudetto morailzzato. Dobbiamo lavorarci ...

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Offline SAV

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Re:Patetiche conclusioni di Palazzi su Calciopoli 2
« Risposta #23 : Mercoledì 6 Luglio 2011, 16:06:38 »
Purtroppo, Lazio e merde sono assolutamente nella medesima posizione, visto che in entrambi i casi dirigenti delle due squadre interloquivano con dirigenti federali.
Lo scandalo è che noi abbiamo passato quell'estate d'inferno, abbiamo perso una meritata EL (o anche la CL con le penalizzazioni di altre) e siamo partiti da -3 l'anno successivo.  Per le merde invece si insabbiano persino i rapporti tra Mazzini e Pradé, benché siano prescritti e quindi non possa derivarne alcun danno pratico, oltre a quello reputazionale.
Quello scudetto non deve essere semplicemente assegnato a nessuno... Lo vogliono dare al Chievo settimo? :o

Offline carpelo

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Re:Patetiche conclusioni di Palazzi su Calciopoli 2
« Risposta #24 : Mercoledì 6 Luglio 2011, 16:10:53 »
No SAV, anche il Chievo ed il Palermo risultano coinvolte.
Quello scudetto è del Livorno!

(ed è stato anche già reclamato)
http://iltirreno.gelocal.it/livorno/sport/2010/10/03/news/assegnate-lo-scudetto-2006-al-livorno-2464026

Offline WombyZoof

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Re:Patetiche conclusioni di Palazzi su Calciopoli 2
« Risposta #25 : Giovedì 7 Luglio 2011, 14:22:15 »
aspetto che Penta vuoti il sacco dettagliando ciò che anticipato via radio e stampa.

dopodichè pretendo le dimissioni di palazzi, l'incriminazione di auricchio e baldini, le scuse alla Lazio e la retrocessione della roma, non in serie B,  ma all'inferno.
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

POMATA

Re:Patetiche conclusioni di Palazzi su Calciopoli 2
« Risposta #26 : Giovedì 7 Luglio 2011, 14:34:05 »
aspetto che Penta vuoti il sacco dettagliando ciò che anticipato via radio e stampa.

dopodichè pretendo le dimissioni di palazzi, l'incriminazione di auricchio e baldini, le scuse alla Lazio e la retrocessione della roma, non in serie B,  ma all'inferno.

Chi è Penta e cosa ha detto, famme sapè che nun ciò un caxxo da fà

sfumatura

Re:Patetiche conclusioni di Palazzi su Calciopoli 2
« Risposta #27 : Giovedì 7 Luglio 2011, 14:37:08 »
CALCIOPOLI

Roma, 7 luglio 2011 –“Confermo che sulla Roma ci sono diverse telefonate, alcune delle quali imbarazzanti. La Lazio non ha le telefonate della Roma, quelle giallorosse sono più gravi, ma io non sono un inquirente e non sta a me farle emergere”. Parla così Nicola Penta - il consulente chiamato da Luciamo Moggi ad ascoltare le telefonate di Calciopoli - intervenuto stamattina ai microfoni di Sei Volte Buongiorno. L’ascoltatore di Moggi, inizia replicando alle accuse di sciacallaggio ai danni di Felice Facchetti, le cui telefonate sono emerse solo nel 2010. “Quando si chiudono le indagini non c’è subito il rinvio a giudizio, passano dei mesi, questo avviene nell’ottobre 2008 per l’indagine di Napoli che vede Moggi imputato di associazione a delinquere. La difesa dell’ex dirigente juventino ha avuto il famoso materiale con le 180.000 intercettazioni solo nel gennaio 2009: perché avremmo dovuto tirare fuori certe telefonate in pochi mesi quando gli investigatori ne hanno utilizzate 1000 in quattro anni?”. Penta è un fiume in piena, parla del lavoro dei nucleo investigativo dei C*********i, soffermandosi sulla Lazio, citata in un’informativa di novembre 2005 nella quale i biancocelesti vengono definiti complici del sistema (vedi sezione audio, ndr). “Chi ha scritto questa informativa era in preda a una crisi, non dico di più, ricordo solo che il gruppo di lavoro era quello di via In Selci. Ma qui – precisa Penta senza alcuna sollecitazione esterna – chi ha innescato tutto questo meccanismo, e tra un po’ verrà fuori, è un ex dirigente di una squadra di calcio, al momento in Inghilterra…e non intendo dire altro. Tra una settimana verrà fuori, non tra un anno…”. Dalle informative “particolari” alle telefonate occultate il passo è breve, Penta regala un’altra chicca. “Ho fatto pervenire all’avvocato Gentile una conversazione tra Bergamo e Pairetto che scagiona l’arbitro Rocchi, indicato dall’accusa come complice della combine per Chievo-Lazio del 20 febbraio 2005 (0-1, gol di Rocchi, l’arbitro è stato assolto a Napoli in sede di rito abbreviato, ndr). Questo fatto è un’ulteriore prova che sono state nascoste prove che avrebbero alleggerito la posizione degli imputati, a tal proposito Penta rivela come il 90% dei brogliacci erano fuorvianti. “Credo che per questo motivo ci sarà una denuncia avverso chi ha fatto questo lavoro di indagine”, annuncia il consulente di Moggi. In Calciopoli ci sono state soprattutto due società avvantaggiate, l’Inter, a cui è stato assegnato lo scudetto, e la Roma, che da quinta si trovò seconda, quindi ammessa di diritto alla Champions della stagione 2005-2006. “Confermo che sulla Roma ci sono molte chiamate, alcune delle quali imbarazzanti. Queste conversazioni sono dello stesso tenore della Lazio? La Lazio non ha le telefonate della Roma, quelle giallorosse sono più gravi, ma io non sono un inquirente, non sta a me farle emergere. Io non so come abbiano fatto a mettere dentro la Lazio, l’avvocato Gentile la difenderà a dovere. La Lazio l’hanno dovuta mettere dentro perché Moggi da solo non poteva fare l’associazione a delinquere. Secondo l’accusa Lazio, Reggina e Fiorentina erano consulenti e collaboratori esterni, il Milan lo contrastava, ma Meani ha fatto 11.000 telefonate in 4 mesi, al 90% prima delle partite con arbitri e assistenti. All’epoca si poteva parlare con i designatori, che vengono dotati di due schede sim per comunicare con i dirigenti delle società, c’era una circolare destinata alla società che lo specificava, quindi parlere con i designatori non era reato”.

Gianluca La Penna, Radiosei

Offline SAV

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Re:Patetiche conclusioni di Palazzi su Calciopoli 2
« Risposta #28 : Giovedì 7 Luglio 2011, 15:17:49 »
dopodichè pretendo le dimissioni di palazzi, l'incriminazione di auricchio e baldini, le scuse alla Lazio e la retrocessione della roma, non in serie B,  ma all'inferno.

Sarebbe il giusto esito...
Ma io non arei tenero neanche con Narducci e Beatrice, i famosi PM, che ci inclusero nel "grumo di potere", tenendo fuori squadre ben più coinvolte...
Scusate se insisto sempre, ma con quei due ce l'ho più di qualunque altro, visto che furono le loro dichiarazioni al vetriolo a innescare la caccia alle streghe con il conseguente processo sportivo concluso in poco tempo per soddisfare la smania di sangue degli "appassionati"...

Offline WombyZoof

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Re:Patetiche conclusioni di Palazzi su Calciopoli 2
« Risposta #29 : Giovedì 7 Luglio 2011, 16:05:07 »
Sarebbe il giusto esito...
Ma io non arei tenero neanche con Narducci e Beatrice, i famosi PM, che ci inclusero nel "grumo di potere", tenendo fuori squadre ben più coinvolte...
Scusate se insisto sempre, ma con quei due ce l'ho più di qualunque altro, visto che furono le loro dichiarazioni al vetriolo a innescare la caccia alle streghe con il conseguente processo sportivo concluso in poco tempo per soddisfare la smania di sangue degli "appassionati"...

giusto mi ero dimenticato di quei due. i peggio veramente.  ora narducci ha fatto carriera insieme ad auricchio.

se hai tempo, leggiti l'altro topic su beatrice.
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

EaglesLazio

Re:Patetiche conclusioni di Palazzi su Calciopoli 2
« Risposta #30 : Giovedì 7 Luglio 2011, 16:10:13 »
speriamo che i giornali romani si sveglino e trovino il coraggio di pubblicare queste cose, che poi li voglio sentì ancora parlare moralità....

POMATA

Re:Patetiche conclusioni di Palazzi su Calciopoli 2
« Risposta #31 : Giovedì 7 Luglio 2011, 21:45:09 »
speriamo che i giornali romani si sveglino e trovino il coraggio di pubblicare queste cose, che poi li voglio sentì ancora parlare moralità....

Su quelli on-line neanche l'ombra...

Vado a cenà...

Mazzola

Re:Patetiche conclusioni di Palazzi su Calciopoli 2
« Risposta #32 : Giovedì 7 Luglio 2011, 21:50:06 »
speriamo che i giornali romani si sveglino e trovino il coraggio di pubblicare queste cose, che poi li voglio sentì ancora parlare moralità....

Se non ci muoviamo noi (inteso come Lazio) hai voglia ad aspettare...

bak

Re:Patetiche conclusioni di Palazzi su Calciopoli 2
« Risposta #33 : Venerdì 8 Luglio 2011, 11:24:35 »
Lo scudetto 2006? A noi no L'aesse1927 vuole vincerlo sul campo
di Piero Mei
ROMA - Ora che la tribù dei piedi sporchi è stata del tutto smascherata, ci si chiede in quale bacheca calcistica debba mai finire lo scudetto del 2006, quello che la Juve vinse sul campo e sulle telecomunicazioni e che l’Inter raccolse come il riconoscimento dell’onestà, messa in serio dubbio dallo sbobinamento delle intercettazioni e dalla relazione del procuratore federale Palazzi che ha scritto: prescrizione sì, ma l’illecito ci fu. Nulla a pretendere ha il Milan, per quella stagione, giacché anche il Milan si ritrovò nelle improvvide conversazioni e riuscì a scamparla con una punizione mite che gli consentì la Champions League. L'aesse, a questo punto unica delle grandi di quel campionato ad avere la coscienza pulita, meriterebbe il tricolore ma il presidente Roberto Cappelli su questa ipotesi è chiaro e onesto: «Non riteniamo di promuovere alcuna azione finalizzata al riconoscimento dell’assegnazione dello scudetto 2006, in quanto riteniamo che le vittorie a cui noi ambiamo debbano essere conquistate sul campo». Fu un’estate calda quella del 2006, che finì con la testata mondiale di Zidane e con il colpo di testa di chi, Commissario in carica e saggi incaricati, lasciò che l’Inter cucisse sul nerazzurro il tricolore, che negli anni successivi avrebbe meritevolmente (quasi sempre) fatto suo.

Il calcio postmoderno ha reso tutti, oltre che commissari tecnici, anche economisti o finanzieri, e, adesso, legulei. È vero che i grandi economisti non hanno dato splendida prova (agli atti la domanda della Regina alla London school of economics: tutti voi professoroni non avete previsto questa crisi?); ed anche i legulei in questi ultimi tempi appaiono spesso Azzeccagarbugli, specie legiferando. Eppure il calcio è la cosa più semplice: un pallone, due porte da limitare come si può (finita l’era di cartelle e cappotti: adesso si va alla scuola calcio), un numero pari di avversari che s’affrontano, e un arbitro, che dovrebbe essere impari ma se s’allinea a una delle due squadre diventa dispari. E ciò avvenne in quel campionato, e in quelli di prima e talora in quelli di dopo. Dunque prendiamo per legge la semplicità: la tribù dei piedi sporchi è stata smascherata. Se quello scudetto deve essere assegnato, si passi oltre. E oltre c’è l'aesse. Oltretutto sarebbe una specie di risarcimento «per tutte le volte che...», a cominciare dal famoso gol di Turone, che, come si sa, era buono.  :D Ma, come detto, nessuna richiesta in questo senso arriverà dal club piscio-letame. Naturalmente niente di questo accadrà: tra chi si dichiara incompetente, chi campione degli onesti, chi meritevole di rispetto, si arriverà all’incredibile pasticcio dello scudetto-con-censura. Cioè applicheranno all’Inter l’articolo quinto: chi ce l’ha in mano ha vinto. E all’estero diranno: soluzione all’italiana. Sarebbe meglio non assegnarlo.
 
Giovedì 07 Luglio 2011 - 15:09

Offline BobLovati

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Re:Patetiche conclusioni di Palazzi su Calciopoli 2
« Risposta #34 : Venerdì 8 Luglio 2011, 11:51:42 »
" ... questi nun stanno bbene (cit) "   :-X
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline SAV

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Re:Patetiche conclusioni di Palazzi su Calciopoli 2
« Risposta #35 : Venerdì 8 Luglio 2011, 11:57:24 »
Lo scudetto 2006? A noi no L'aesse1927 vuole vincerlo sul campo
di Piero Mei
ROMA - Ora che la tribù dei piedi sporchi è stata del tutto smascherata, ci si chiede in quale bacheca calcistica debba mai finire lo scudetto del 2006, quello che la Juve vinse sul campo e sulle telecomunicazioni e che l’Inter raccolse come il riconoscimento dell’onestà, messa in serio dubbio dallo sbobinamento delle intercettazioni e dalla relazione del procuratore federale Palazzi che ha scritto: prescrizione sì, ma l’illecito ci fu. Nulla a pretendere ha il Milan, per quella stagione, giacché anche il Milan si ritrovò nelle improvvide conversazioni e riuscì a scamparla con una punizione mite che gli consentì la Champions League. L'aesse, a questo punto unica delle grandi di quel campionato ad avere la coscienza pulita, meriterebbe il tricolore ma il presidente Roberto Cappelli su questa ipotesi è chiaro e onesto: «Non riteniamo di promuovere alcuna azione finalizzata al riconoscimento dell’assegnazione dello scudetto 2006, in quanto riteniamo che le vittorie a cui noi ambiamo debbano essere conquistate sul campo». Fu un’estate calda quella del 2006, che finì con la testata mondiale di Zidane e con il colpo di testa di chi, Commissario in carica e saggi incaricati, lasciò che l’Inter cucisse sul nerazzurro il tricolore, che negli anni successivi avrebbe meritevolmente (quasi sempre) fatto suo.

Il calcio postmoderno ha reso tutti, oltre che commissari tecnici, anche economisti o finanzieri, e, adesso, legulei. È vero che i grandi economisti non hanno dato splendida prova (agli atti la domanda della Regina alla London school of economics: tutti voi professoroni non avete previsto questa crisi?); ed anche i legulei in questi ultimi tempi appaiono spesso Azzeccagarbugli, specie legiferando. Eppure il calcio è la cosa più semplice: un pallone, due porte da limitare come si può (finita l’era di cartelle e cappotti: adesso si va alla scuola calcio), un numero pari di avversari che s’affrontano, e un arbitro, che dovrebbe essere impari ma se s’allinea a una delle due squadre diventa dispari. E ciò avvenne in quel campionato, e in quelli di prima e talora in quelli di dopo. Dunque prendiamo per legge la semplicità: la tribù dei piedi sporchi è stata smascherata. Se quello scudetto deve essere assegnato, si passi oltre. E oltre c’è l'aesse. Oltretutto sarebbe una specie di risarcimento «per tutte le volte che...», a cominciare dal famoso gol di Turone, che, come si sa, era buono.  :D Ma, come detto, nessuna richiesta in questo senso arriverà dal club piscio-letame. Naturalmente niente di questo accadrà: tra chi si dichiara incompetente, chi campione degli onesti, chi meritevole di rispetto, si arriverà all’incredibile pasticcio dello scudetto-con-censura. Cioè applicheranno all’Inter l’articolo quinto: chi ce l’ha in mano ha vinto. E all’estero diranno: soluzione all’italiana. Sarebbe meglio non assegnarlo.
 
Giovedì 07 Luglio 2011 - 15:09

Ecco l'obiettivo di Palazzi!
Consentire a questa gentaglia di fare queste dichiarazioni ad minchiam... >:( >:(

bak

Re:Patetiche conclusioni di Palazzi su Calciopoli 2
« Risposta #36 : Mercoledì 13 Luglio 2011, 20:04:23 »
ACF: DV, confronto tra club per chiudere questione Calciopoli
13/07/2011

L’ACF Fiorentina assiste con viva preoccupazione agli sviluppi delle polemiche sullo scandalo che cinque anni fa ha sconvolto il calcio italiano, minandone la credibilità. Si è progressivamente ricreato, nelle ultime settimane, un clima avvelenato che rischia di provocare nuove tensioni fra le tifoserie. Bisogna fermarsi e riflettere. E’ arrivato il momento di ricreare le condizioni perché si possa portare a compimento, prima dell’inizio del prossimo campionato, un’opera di pacificazione fra le società e fra le tifoserie, che stemperi le tensioni e aiuti a recuperare i valori di etica sportiva e sana competizione in grado di restituire al calcio la sua funzione di svago e divertimento.

Perché ciò si possa realizzare, va fatta subito chiarezza su quanto è successo nell’estate del 2006, anche alla luce delle novità emerse dal processo di Napoli e dal supplemento di indagine svolto dal procuratore federale, dottor Palazzi. E’ necessario che venga spiegato a tutti perché migliaia di telefonate, utili nel loro insieme a precisare il quadro della situazione, siano state accantonate dagli inquirenti, in particolare dal colonnello Auricchio, titolare dell’indagine

L’ACF Fiorentina chiede con determinazione che il colonnello Auricchio, principale responsabile delle lacune e delle distorsioni emerse, spieghi immediatamente perché allora vennero prese certe decisioni e chi era al corrente delle decisioni prese. E in particolare perché venne selezionato il materiale probatorio a disposizione, ignorandone una parte consistente e rinunciando ad altri approfondimenti possibili e opportuni. E’ fondamentale anche sapere se i Pm Beatrice e Narducci fossero tenuti all’oscuro delle intercettazioni arbitrariamente considerate irrilevanti. E se i responsabili di allora del funzionamento della Federcalcio, il commissario straordinario Guido Rossi e gli organi di giustizia sportiva da lui nominati, fossero informati di una trasmissione solo parziale degli atti messi a loro disposizione.

L’ACF Fiorentina propone che, una volta ottenute queste spiegazioni, i presidenti di tutte le società interessate, direttamente o indirettamente, si siedano intorno a un tavolo, si confrontino a viso aperto e chiudano definitivamente questa questione con chiarezza e onestà reciproca e prima dell’inizio della prossima stagione sportiva. Il calcio italiano non può permettersi di ripartire senza aver preso alcuna decisione e senza aver rasserenato l’ambiente.

L’ACF Fiorentina, che ha sempre ritenuto del tutto inaccettabile e lesiva dei principi di moralità che hanno sempre ispirato le azioni della società quella sentenza che da vittima di un sistema inquinato la trasformò in colpevole, ritiene che le risposte sulle modalità delle indagini e il chiarimento fra i dirigenti dei club siano dovuti anche per rispetto dei propri tifosi e dei tifosi di tutte le altre squadre che devono tornare allo stadio con animi sereni e convinti di non aver subito nessuna ingiustizia.


fonte

Offline Andre

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Re:Patetiche conclusioni di Palazzi su Calciopoli 2
« Risposta #37 : Mercoledì 13 Luglio 2011, 20:59:45 »
quando sarà il turno della Lazio al processo ?
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Offline DinoRaggio

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Re:Patetiche conclusioni di Palazzi su Calciopoli 2
« Risposta #38 : Mercoledì 13 Luglio 2011, 21:05:02 »
E’ necessario che venga spiegato a tutti perché migliaia di telefonate, utili nel loro insieme a precisare il quadro della situazione, siano state accantonate dagli inquirenti, in particolare dal colonnello Auricchio, titolare dell’indagine

L’ACF Fiorentina chiede con determinazione che il colonnello Auricchio, principale responsabile delle lacune e delle distorsioni emerse, spieghi immediatamente perché allora vennero prese certe decisioni e chi era al corrente delle decisioni prese. E in particolare perché venne selezionato il materiale probatorio a disposizione, ignorandone una parte consistente e rinunciando ad altri approfondimenti possibili e opportuni. E’ fondamentale anche sapere se i Pm Beatrice e Narducci fossero tenuti all’oscuro delle intercettazioni arbitrariamente considerate irrilevanti. E se i responsabili di allora del funzionamento della Federcalcio, il commissario straordinario Guido Rossi e gli organi di giustizia sportiva da lui nominati, fossero informati di una trasmissione solo parziale degli atti messi a loro disposizione.
Ottimo. Sta saltando il tappo, quando toccherà alla Lazio vediamo di farlo saltare del tutto con un bel botto. Che ormai 5 anni fa ci siano stati figli e figliastri della giustizia sportiva (e non), è un fatto pressoché acclarato.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline mazzok

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Re:Patetiche conclusioni di Palazzi su Calciopoli 2
« Risposta #39 : Giovedì 14 Luglio 2011, 12:34:16 »
quando sarà il turno della Lazio al processo ?

Gentile e De Nigris hanno già fatto l'arringa al processo nell'udienza del 21 giugno, non so se sono previsti altri interventi:
http://www.ju29ro.com/dossier/cantanapoli-il-processo/3202-udienza-del-21-giugno-2011-la-juve-si-e-difesa.html
non essendo esperto in materia mi astengo dal commentare, penso comunque che gli avvocati abbiano giustamente pensato a difendere i comportamenti di Lotito e della Lazio e non a condannare quelli di altri non imputati nel processo.


Avv. De Nigris (difesa Lotito): Io chiederò l’assoluzione per non aver commesso il fatto o perché il fatto non sussiste, in quanto mancano gli elementi della frode sportiva in relazione ai capi di imputazione che riguardano Chievo-Lazio e Lazio-Parma. La mia difesa sarà completata dall’avv. Gentile. I nostri coimputati, Franco Carraro e Rocchi per il capo U e Messina per il capo B di imputazione, questi tre sono stati assolti tutti e tre. Rocchi e Messina assolti in abbreviato e Carraro prosciolto con sentenza del Gup del 3.10.2008. Gli arbitri e il presidente nella struttura del reato sono fondamentali, perché sono concorrenti fondamentali nella vicenda. È lo stesso pm, che ha chiesto per Lotito una condanna grave senza prove, ritiene fondamentale il ruolo di Carraro. La persona che più si sarebbe attivata per la Lazio sarebbe Carraro. Lotito si sarebbe rivolto a lui per chiedere attenzione. Ora, considerato che Carraro è stato assolto, viene da chiedersi chi potrebbe aver commesso la frode contestata, che è un reato tipico che richiede determinate attivita e soggetti. Carraro è stato assolto da De Gregorio. Gli era stato contestato il concorso nella frode in relazione a Chievo-Lazio e Lazio-Parma. Viene considerata come una conseguenza dell’attività di Carraro rispetto alla Lazio. La sentenza evidenzia il punto fondamentale, che è la frase di Carraro che, parlando con Bergamo, diceva che bisognava dare una mano a Lotito. Secondo l’accusa l’interesse di Carraro sarebbe stato quello di avere l’appoggio di Lotito all'elezione alla presidenza della Figc. Questo sostegno però era stato già superato con l’accordo tra Carraro ed Abete, quindi a gennaio l’elezione di Carraro è pressoché ottenuta. Questo dato viene ripetuto da Carraro davanti al tribunale. Quello che era considerato il movente viene a cadere. La sentenza dice che non vi sono prove che Carraro avrebbe fatto interventi in favore della Lazio, ma solo le sue funzioni di garanzia. Carraro nella sua testimonianza già da dicembre 2004 aveva denunciato a grandi titoli che la Lazio aveva subito errori arbitrali e ciò aveva creato una grave tensione nell’ambito della tifoseria. Carraro dice che Lotito era nervoso e che voleva cambiare tutto. Aveva già problemi economici gravi. Lotito si sentiva, ed era, debole.
Il giudice Ferri in aula ci delinea i personaggi. Egli parla di una telefonata dopo Lazio-Parma, e Lotito era soddisfatto per aver consluso una gara senza subire errori arbitrali. Anche Baraldi e Carmignani, rispetto alla partita contestata, ammettono la supremazia della Lazio ed il risultato è conseguenza di tale supremazia. Trentalange assegnò a Rocchi 8,50, e conferma il rapporto qui in aula dicendo che il comportamento è stato quasi perfetto. Lotito non ha mai commesso nulla di illecito, non ha mai contattato i designatori, ha solo contattato Carraro per chiedere una sorta di attenzione, di protezione. Lotito nella telefonata fatta al Mazzini il 7.02.2005 chiede se Carraro fosse realmente intervenuto. E la telefonata tra Carraro e Bergamo deve essere letta nella giusta visione, perché è chiaro che Carraro parla con Bergamo affinché sia evitato che il risultato possa essere frutto di errori arbitrali che penalizzino la Lazio. La protesta di Lotito verso Cararro fu scritta ufficialmente in una lettera del 23 febbraio 2005. La telefonata che viene richiamata, del 18 febbraio, tra Lotito e Mmazzini, avvenne il pomeriggio, quando il sorteggio era avvenuto alla mattina. Lotito chiede a Mazzini quale fosse l’arbitro designato, ma Mazzini gli chiede dove giochi. È una telefonata surreale che avviene dopo il sorteggio, ma la cosa certa è che Lotito non ha mai avuto alcun rapporto con i designatori, che non ha mai avuto contatti con arbitri e che nessuno mai ha avviciato i due arbitri coinvolti in quelle gare che, ripeto, sono stati assolti nell’abreviato.

Avv. Gentile (difesa Lotito): Faccio una premessa che riguarda il discorso di Vitiello sui responsabili civili. La Lazio è chiamata come responsabile civile ma non si è costituita perché ha avuto il decreto di citazione il 5 gennaio 2009 per l’udienza del 20 gennaio 2009 e siccome ha ritenuto che non fossero stati rispettati i termini di comparizione ha preferito non costituirsi. Chi si è costituito può aver sanato l'irregolarità, ma noi non ci siamo proprio costituiti. Dopo questa tardiva comunicazione la Lazio non ha mai avuto più alcuna comunicazione. Si è parlato da parte del pm del reato di frode sportiva, dicendo che è reato di pericolo presunto. Può essere condivisibile, ma quello su cui non siamo d’accordo è stabilire che cosa è il reato di pericolo presunto. Esso non è una manifestazione di pensiero, non è un'opinione, non è un'idea, un programma, è un qualcosa di più, per passare dalla fase dell'ideazione alla condotta. Manca l’evento, ma la condotta ci deve essere, cioè atti idonei in modo non equivoco a determinare il fatto. Ad esempio nel reato di terrorismo occorre l'esistenza di struttura organizzata che deve avere una effettività tale da rendere possibile il progetto criminoso. Diversamente si arriverebbe reprimere idee e non fatti. Ma quando si realizza la condotta? Il pm ha preso un po’ le mosse dalla motivazione della sentenza del Gup, che ha adombrato un po’ la configurazione del reato fermandosi un attimo prima della soglia di punibilità. Sono d’accordo che non si debba andare a vedere cosa ha fatto l’arbitro nella partita, ma almeno verificare la disponibilità dello stesso ad essere a disposizione. E ciò ha portato alla assoluzione di Messina e Rocchi.
Non si deve provare solo che è stato scelto un arbitro in maniera pilotata ma anche la disponibilità di quell’arbitro a partecipare alla frode sportiva. Questo è il quadro giuridico nel quale ci dobbiamo muovere e il PM si è fermato un momento prima. Quali sono le posizioni che abbiamo. Vi è stato detto dalla collega che mi ha preceduto la posizione di Carraro. Manca la illiceità della condotta a monte, manca la illiceità della condotta a valle, non è illecito l’intervento di Carraro manca la disponibilità di Rocchi e Messina a mettersi d’accordo, come scritto nella loro sentenza di assoluzione.
I sorteggi non riguardano la Lazio. Il PM parla di alterazione del sorteggio: il PM porta come prova le dichiarazioni di Cellino senza alcuna prova, le dichiarazioni di Zamparini che però si riferiscono al 2003-2004, dichiarazioni di Manfredi Martino che dice che la situazione delle sfere che si aprivano è accaduta tre volte, una volta ad inizio del campionato, una volta a Roma per la B e una volta per Juventus-Milan, dichiarazioni di Galati che si riferisce al 2000, due annotazioni di polizia giudiziaria, del 31.1.2005 e 13.5.2005. Ricordatevi che Chievo-Lazio è del 20.2.2005 e Lazio-Parma è 27.2.2005, quindi le annotazioni di PG non le riguardano. E allora quali altri elementi: 22 aprile 2005 non riguarda la Lazio, 24.11.2004, 10.1.2005, 9.2.2005, 6.5.2005. Questi sono, secondo l’accusa, i sorteggi nei quali è stata raggiunta la prova dell’alterazione. Quindi non riguardano la Lazio. Come avvenivano i sorteggi lo abbiamo ripetuto più volte. Vi erano regole che venivano rispettate. Prima del 2004-2005 si faceva tutto con designazione diretta e così anche dopo quell’anno. Nel sorteggio di Chievo-Lazio erano stati inseriti, oltre a Rocchi, altri 7 arbitri di cui solo 2 preclusi. Manfredi Martino dice di avere avuto disposizioni di mettere un determinato biglietto in una determinata sfera, solo due o tre volte e ad inizio stagione.
Ci è stato detto in questa aula che il sorteggio lo faceva il giornalista, che non partecipava alla preparazione delle palline e che non poteva sapere che nome c’era in una determinata pallina, anche se questa era rotta o scrostata. Egli arrivava all’ultimo momento e poi arrivava Manfredi Martino con le buste. Ci è stato detto che, qualche volta, è capitato qualcosa di strano, tipo che si apriva una pallina, ma anche che, nonostante tutto, non era possibile leggere il nome. Si è detto 'Sì, ma il notaio non l’ha detto e, se non l’ha detto perchè era distratto, chissà quante altre cose non hanno verbalizzato'. Io non credo che, se mi cade un foglio e lo raccolgo, il cancelliere accanto a lei verbalizzerà questo mio gesto. Il notaio deve verbalizzare l’esito del sorteggio. Se tutto questo è vero, come è vero in quanto risulta dagli atti del processo, non sto a ripetere altro. L'assoluzione di Lotito deve venire fuori da questi fatti: un intervento lecito di Carraro, l'estraneità degli arbitri, sancita dalla sentenza del Gup, un sorteggio regolare.
Non aggiungo altro, vi ringrazio per l’attenzione e concludo per l’assoluzione perché il fatto non sussiste!