Non è finita...

[Maulerino]

Quindi non vale neanche la Champions League ?

[aaronwinter]

C'è un giudice a Berlino, mica un Palazzi a Nyon.

[ammiraglio]

eh?

[oizaL]

Sembra che l'ineffabile Palazzi abbia deferito Inter e Genoa per la trattativa di Milito e Thiago M. in quanto Preziosi era inibito.

Pare che per ogni partita in cui viene schierato il/i giocatore/i il cui traferimento potrebbe rivelarsi nullo, la penalizzazione sia di un punto.
Dunque con  38 punti di meno, l'Inter sarebbe salva, ma Roma (la città) no.

Non è uno scherzo.

Non è finita?
Cerco parole di conforto.
E pago bene.

Magna e dormi tranquillo, che chi butta nel calderone 'ste notizie non conosce i regolamenti.

Allora: è vero che Palazzi il 31 maggio scorso ha deferito le due società con procedimento 8430/139, per violazione dell'articolo 10 di giustizia sportiva.

Così recita detto articolo al secondo capoverso: «È fatto divieto, nello svolgimento di attività (di compravendita, ndr), di avvalersi di soggetti non autorizzati e di avere comunque contatti con tesserati inibiti o squalificati. In questi casi gli atti, anche se conclusi, sono privi di effetto».

Però il regolamento della Commissione Tesseramenti parla chiaro (sentenza Giacomo Galli 2002): nel campionato professionisti, la nullità dei trasferimenti (in questo caso Motta e Milito che tornano al Genoa) e le eventuali penalizzazioni (38 punti in meno all'Inter), varrebbero non da quando Preziosi e Moratti hanno stretto gli accordi (con il presidente del Genoa che non poteva perché squalificato), ma dalla sentenza sportiva cioè da adesso. Al massimo potrà esserci qualche squalifica, ma niente annullamento del trasferimento o penalizzazione per l'Inter.

Diverso invece il discorso in caso di violazione dell'articolo 10 nel campionato dilettanti: lì sì il tesseramento sarebbe nullo e le partite verrebbero date perse, da quando è stato violato l'articolo.

Non me chiedete perché questa disparità tra dilettanti e professionisti, ma comunque è quanto la sentenza del 2002 su Giacomo Galli che fa giurisprudenza.

Insomma: Aaronwinter può recuperare il sonno perduto e i romanisti se la ripijano ner culo un'altra volta.

[aaronwinter]

Dammi il tuo IBAN - faccio subito il bonifico.

[benvolio]

E che diavolo potra' mai servire quest'anno per dire che e' finita davvero? Questi ricicciano peggio della gramigna...(metaforicamente parlando) tocca prova' col napalm o il defoliante... senno' continuano per tutta l'estate...e non hanno vinto un'emerita ceppa..

[aaronwinter]

Insomma: Aaronwinter può recuperare il sonno perduto e i romanisti se la ripijano ner culo un'altra volta.

PS - niente sonno perduto, sinora sono stato ninnato dall'armonioso suono dei loro denti su legno di varia foggia e natura.

[lollapalooza]

Grazie oizaL, ho avuto qualche attimo di inquietudine.

[aaronwinter]

Deferimenti in arrivo: il prossimo 17 giugno vanno a giu­dizio i Menarini e il ds dell’Arezzo, Ceravo­lo, per i rapporti conviviali intrattenuti con lo squalificato Moggi

ROMA, 8 gigno - Il prossimo 17 giugno vanno a giu­dizio i Menarini e il ds dell’Arezzo, Ceravo­lo, per i rapporti conviviali intrattenuti con lo squalificato (ma anche ormai esterno al­l’ordinamento) Luciano Moggi. E allora per una sorta di par condicio (anche se molto meno rapida) Palazzi ha deferito in queste ore con l’invio della chiamata in udienza (metà luglio la Disciplinare?) di Massimo Moratti ed Enrico Preziosi, con Inter e Ge­noa per responsabilità diretta, per la fami­gerata vicenda della cessione di Motta e Milito (ma anche di pezzi di Bonucci, Ac­quafresca, Viviano) il 21 maggio del 2009. Par condicio perché è vietato trattare con il Preziosi, «inibito in via definitiva» diretta­mente, come da lui candidamente ammes­so su vari organi di stampa (ma anche agli uomini della Procura federale quando in­terrogarono i due l’estate scorsa) proprio dal presidente genoano inibito per cinque anni con richiesta di preclusione (la stessa che incombe su Moggi e Giraudo, per in­tenderci). Ebbene l’articolo 10 del codice di giustizia partorito proprio dopo Calciopoli vide anche l’ex ds della Juve, Secco, squa­lificato per un mese per aver trattato Cri­scito con lo stesso Preziosi, vieta i rappor­ti e i contatti d’affari con i paria della squa­lifica. Non solo, addirittura, pregiudica gli effetti di quei contratti sottoscritti tra un presidente nel pieno delle sue funzioni (Mo­ratti, in questo caso) e uno che non può par­tecipare attivamente a trattative (Preziosi, nell’estate del 2009). Contratti nulli, sareb­bero, a rigore di regolamento quelli sotto­scritti per cedere l’uomo del Destino neraz­zurro, Diego Milito autore dei gol decisivi per scudetto, Coppa Italia e anche Cham­pions League. Nulli i trasferimenti di Mot­ta e tutti gli altri del maxi -affare dell’anno 2009. Preziosi avrebbe, secondo le indiscre­zioni, confermato a Palazzi. «Abbiamo tro­vato l’ accordo per la cessione di Milito e Thiago Motta all’ Inter - disse - . Ci siamo privati di due pedine importanti. Mi sono incontrato a colazione con il presidente Mo­ratti e abbiamo raggiunto l’accordo», disse dopo l’incontro al Palazzo Saras, Preziosi. La vigorosa stretta di mano per il codice non vale quanto la firma (apposta con tut­ta probabilità da chi era titolato a farlo), ma l’articolo 10 del codice recita al secondo capoverso: «È fatto divieto, nello svolgimen­to di attività (di compravendita, ndr), di av­valersi di soggetti non autorizzati e di ave­re comunque contatti con tesserati inibiti o squalificati. In questi casi gli atti, anche se conclusi, sono privi di effetto».

In soccorso di Genoa, Inter (deferite an­ch’esse nel procedimento numero 8430/139 firmato da Palazzi il 31 maggio scorso) ver­rebbero i pronunciamenti della Commis­sione tesseramenti: per i dilettanti l’artico­lo 10 provoca tutti gli effetti anche ex tunc, quindi partite perse per irregolare posizio­ne del tesserato con cessione nulla; per i pro invece (da sentenza Giacomo Galli 2002) gli effetti sono ex nunc, ovvero la nullità de­gli atti sarebbe non già da quando Preziosi incautamente rivela l’accordo con Moratti, ma dalla sentenza sportiva cioè da adesso. Squalifiche in vista, comunque.

Alvaro Moretti
 

[aaronwinter]

(ritorno a farmi cullare dal suono dei rosicamenti.
Alle penalizzazioni nel prossimo Campionato penseremo più in là)

[borges]

me raccomando moratti continua a daglie una mano..
come hai fatto a gennaio ocn simplicio
lì tutto in regola..
un giocatore che si accorda a novembre con la nuova società......

p.s.
poi vorrei tanto le intercettazioni ambientali di trigoria la settimana di siena-inter... sai le risate......

[BobLovati]

Dammi il tuo IBAN - faccio subito il bonifico.

il mio ce l´hai in pvt; in caso t´avanzi qualcosa dopo ave´" sistemato " il mitico oizaL   

[Aquiladimare]

THE END

[aaronwinter]

il mio ce l´hai in pvt; in caso t´avanzi qualcosa dopo ave´" sistemato " il mitico oizaL

 

[bak]

da ruttosport.com

Caso Milito-Thiago Motta, rischiano Moratti e Preziosi

ROMA, 8 gigno - Il prossimo 17 giugno vanno a giu­dizio i Menarini e il ds dell’Arezzo, Ceravo­lo, per i rapporti conviviali intrattenuti con lo squalificato (ma anche ormai esterno al­l’ordinamento) Luciano Moggi. E allora per una sorta di par condicio (anche se molto meno rapida) Palazzi ha deferito in queste ore con l’invio della chiamata in udienza (metà luglio la Disciplinare?) di Massimo Moratti ed Enrico Preziosi, con Inter e Ge­noa per responsabilità diretta, per la fami­gerata vicenda della cessione di Motta e Milito (ma anche di pezzi di Bonucci, Ac­quafresca, Viviano) il 21 maggio del 2009. Par condicio perché è vietato trattare con il Preziosi, «inibito in via definitiva» diretta­mente, come da lui candidamente ammes­so su vari organi di stampa (ma anche agli uomini della Procura federale quando in­terrogarono i due l’estate scorsa) proprio dal presidente genoano inibito per cinque anni con richiesta di preclusione (la stessa che incombe su Moggi e Giraudo, per in­tenderci). Ebbene l’articolo 10 del codice di giustizia partorito proprio dopo Calciopoli vide anche l’ex ds della Juve, Secco, squa­lificato per un mese per aver trattato Cri­scito con lo stesso Preziosi, vieta i rappor­ti e i contatti d’affari con i paria della squa­lifica. Non solo, addirittura, pregiudica gli effetti di quei contratti sottoscritti tra un presidente nel pieno delle sue funzioni (Mo­ratti, in questo caso) e uno che non può par­tecipare attivamente a trattative (Preziosi, nell’estate del 2009). Contratti nulli, sareb­bero, a rigore di regolamento quelli sotto­scritti per cedere l’uomo del Destino neraz­zurro, Diego Milito autore dei gol decisivi per scudetto, Coppa Italia e anche Cham­pions League. Nulli i trasferimenti di Mot­ta e tutti gli altri del maxi -affare dell’anno 2009. Preziosi avrebbe, secondo le indiscre­zioni, confermato a Palazzi. «Abbiamo tro­vato l’ accordo per la cessione di Milito e Thiago Motta all’ Inter - disse - . Ci siamo privati di due pedine importanti. Mi sono incontrato a colazione con il presidente Mo­ratti e abbiamo raggiunto l’accordo», disse dopo l’incontro al Palazzo Saras, Preziosi. La vigorosa stretta di mano per il codice non vale quanto la firma (apposta con tut­ta probabilità da chi era titolato a farlo), ma l’articolo 10 del codice recita al secondo capoverso: «È fatto divieto, nello svolgimen­to di attività (di compravendita, ndr), di av­valersi di soggetti non autorizzati e di ave­re comunque contatti con tesserati inibiti o squalificati. In questi casi gli atti, anche se conclusi, sono privi di effetto».

In soccorso di Genoa, Inter (deferite an­ch’esse nel procedimento numero 8430/139 firmato da Palazzi il 31 maggio scorso) ver­rebbero i pronunciamenti della Commis­sione tesseramenti: per i dilettanti l’artico­lo 10 provoca tutti gli effetti anche ex tunc, quindi partite perse per irregolare posizio­ne del tesserato con cessione nulla; per i pro invece (da sentenza Giacomo Galli 2002) gli effetti sono ex nunc, ovvero la nullità de­gli atti sarebbe non già da quando Preziosi incautamente rivela l’accordo con Moratti, ma dalla sentenza sportiva cioè da adesso. Squalifiche in vista, comunque.

Non tutti la pensano così: ci anche fior di legali che interpetrano estensivamente l’articolo 10 e la sua violazione chiedendo (articolo 17 del codice) la perdita delle gare e la penalizzazione in classifica. La battaglia legale a luglio sarà accesa. E pesante anche l’accusa di «testimonianza non attendibile» attribuita dalla Procura federale a Moratti quando è stato ascoltato (ormai quasi un anno fa…) sul caso. Insomma: la Roma resta alla finestra, sperando che qualcuno le butti dal piano di sopra uno scudetto e una coppa Italia (decise da Milito). Ma la cautela per un caso con qualche precedente, ma mai così importante è d’obbligo.
Alvaro Moretti
 

[aaronwinter]

Ho messo il bonifico in stand-by.

[aaronwinter]

Moratti verso la squalifica, più difficile la penalizzazione
Mercoledì 09 Giugno 2010 12:19

(Corriere dello Sport – E. Pinna) Ammende e squalifiche per socie­tà e dirigenti. Ma non solo. Codice di Giu­stizia alla mano, sic et simpliciter, Genoa ma, soprattutto, Inter rischiano anche qual­cosa di più. La materia, chiaro, è delicata, ci sono anche alcuni precedenti che fanno giurisprudenza, per questo si annuncia bat­taglia quando, fra un mese circa, le parti si troveranno davanti alla Commissione Disciplinare Nazionale. Al momento si può soltanto fare delle ipotesi. Quelle più con­crete sono relative ad una squalifica non inferiore a tre mesi per i dirigenti (ma sul­la testa di Preziosi pende sempre quella proposta di radiazione che è tutt’oggi og­getto di parere da parte della Corte di Giu­stizia federale sulla titolarità del soggetto chiamato a decidere sulla radiazione), mentre per le società la pena prevista dal Codice di giustizia prevede una sanzione non inferiore all’ammenda.

AGGRAVANTE - C’è, però, un particolare che potrebbe aprire - teoricamente - scenari clamorosi. L’articolo 10 comma 1 recita che, qualora trattative di mercato siano condotte con un soggetto inibito, «gli atti (ovvero, i contratti), anche se conclusi, so­no privi di effetto». Ovvero, i contratti sti­pulati sono nulli e, se questo fosse accerta­to e accettato dai giudici, Milito e Motta non avrebbero avuto titolo per giocare con la maglia dell’Inter. Un salto di qualche pagi­na sul Codice per finire all’articolo 17, quello che sancisce le sanzioni inerenti la disputa delle gare, nella fattispecie il com­ma 8: «Alla società che fa partecipare a ga­re calciatori ai quali, per effetto di irrego­larità imputabile alla stessa società, la Figc abbia successivamente revocato il tessera­mento, è applicata la penalizzazione di un punto in classifica per ciascuna gara cui abbiamo partecipato i predetti calciatori». Che sono, guardando i tabellini, 36 su 38 ( Milito e Motta erano entrambi assenti all’8ª giornata, Genoa-Inter 0-5, e alla 9ª, Inter- Catania 2- 1), il che significherebbe che l’Inter chiuderebbe il campionato al 12º posto, a pari merito con la Lazio a quota 46. Non è, però, così semplice, ci sono prece­denti giuridici che, di fatto, pospongono la data dell’eventuale nullità dei contratti al momento della sentenza sportiva (in questo caso, Milito e Thiago Motta tornerebbero al Genoa da agosto in poi?) e anche all’in­terno degli stessi giuristi federali non c’è grande sintonia (c’è chi ricorda il caso-pas­saporti, anche in quel caso si sarebbe dovu­to procedere alle penalizzazioni, poi non ac­cadde nulla). Insomma, sarà battaglia in aula.

Meno incertezze, invece, sul fronte euro­peo, anche se il caso è arrivato all’orecchio dell’Uefa e la situazione viene monitorata con vigile attenzione per quanto riguarda la Champions 2010.

[SAV]

E le trattative Floccari e Biava con chi le abbiamo fatte noi?
Sta cosa che non si possa trattare con Preziosi mi pare na strunzata...

[aaronwinter]

Zitto, ché il nemico ti ascolta.

[SAV]

Zitto, ché il nemico ti ascolta.

Ho letto che sarebbe stato Preziosi a dichiarare di aver trattato con Moratti, mentre l'Inter sostiene che altri rappresentanti del Genoa abbiano partecipato alle trattative.
E' comunque ovvio che qualsiasi trattativa deve ricevere il via libera del padrone, di quello che caccia o becca li sordi... Quindi, è evidente che il rappresentante del Genoa, prima di sottoscrivere l'accordo, deve sentirsi con Preziosi perché anche lui dia il suo ok. 
In questo scenario, la regola è completamente ipocrita e priva di senso.
O impedisci a Preziosi di possedere una squadra di calcio o qualsiasi altra soluzione è una presa per il culo, buona per essere sfruttata solo da quel riommerdista di Palazzi e dal suo team piscioruggine (durante calciopoli stavo quasi venendo alle mani con un ultras trigoriota che si vantava di lavorare con Palazzi...)