Nato il 2 luglio

[WombyZoof]

WZ, aspetta seduto la pubblicazione di quell´articolo a favore di Lotito ... cosí nun te stanchi   

Ma pure tu ... i nostri esimi giornalisti stanno ancora godendo dell´addio al calcio italiano di Mourinho che, unico in tanti decenni, gli aveva detto che soffrivano di " prostituzione intellettuale " ( dimostrando che aveva colpito nel segno ), e pensi che L´AGSI si sia giá dimenticata di " simile affronto ", anche se era la pura veritá ??

Non hai notato come il sig.Mourinho sia ancor oggi odiato da giornalisti e bobolo trigoriota, che dal famoso " ssero titoli " ancora sbavano bile ??

Essú, mancolebbasiiiiii

ma per carità, lo so benissimo che posso desinare senza prescia.   

[Matita]

A.Costa ha vinto il primo  Cerracchio edizione 2011 , la penna senza inchiostro.

Tutto il resto è fuffa.

[Mazzola]

Alla fine dello scorso campionato il tifoso qualunque, la massaia di Tor Sapienza (non di Voghera) che capisce di Lazio, avrebbe detto: per migliorare il quinto posto servono un centrale da affiancare a Dias, vista la veneranda età di Biava, comunque da tenere di riserva; un centrocampista di movimento capace, se possibile, di inserirsi e di tirare in porta; una punta che segni più di Floccari e Rocchi, entrambi peraltro degni di restare in rosa. Al limite, in più, un esterno di sinistra migliore di Garrido, dietro Radu. Il mercato ha detto altro: via Muslera, colpa del vil denaro che reclamava il suo procuratore, via Lichtsteiner per libera scelta. Sono arrivati Marchetti in porta: sulla carta più o meno a livello di Muslera; Konko e Lulic come terzini: non valutabili per ora; Stankevicius come jolly: serviva? Cana a centrocampo: di movimento, di inserimento? No, si direbbe. Klose e Cissè in avanti, due centravanti invece di uno: ben assortiti? Lasciateci la perplessità. Rosa completa: 35. Eppure mancano due priorità su tre: centrale e centrocampista. A un mesetto dalla fine delle trattative. Questo va detto prima di passare a Reja, sulla graticola in queste ore per via di certe scelte tecnico-tattiche non esattamente convincenti. Si dirà: ma Reja ha parlato ai quattro venti di campagna acquisti sontuosa, con tanti complimenti a Lotito. Vero. Allora è a lui per primo che queste osservazioni vanno rivolte. Che identità avrebbe questa squadra? Palla a Hernanes e stop? Dove sono le alternative, i crossatori per Klose? Chi sveltisce la manovra per esaltare le doti contropiediste di Cissè? Si può fare davvero a meno di Zarate (un errore darlo via), da una vita l’unico nella rosa in grado di saltare l’uomo? E vogliamo parlare della difesa indebolita rispetto allo scorso anno, visto che Lichtsteiner era l’unico in grado di fare degnamente le due fasi? Sono interrogativi universali, non legati al calcio estivo che vale quello che vale ma che finora è stato avaro non solo di soddisfazioni ma perfino di timidi progressi. Il tecnico è probabilmente fermo nella granitica convinzione che bastasse trovare attaccanti più prolifici, che quello fosse il problema principale. Si fida di Brocchi, di Mauri, dello stesso Matuzalem, dimenticando la loro carta d’identità. Ma con questo centrocampo non si va da nessuna parte, gli altri mettono la freccia e passano al doppio della velocità. Di giovani non c’è traccia, mentre Faraoni, nato e cresciuto qui, è già nel giro di prima squadra dell’Inter e nella Lazio sarebbe stato di gran lunga davanti a Scaloni. Cavanda e Kozak, con l’aria che tira, farebbero meglio a trovarsi altri lidi dove giocare. La società ha speso molto. Probabilmente molto ha sprecato. Ma c’è ancora tempo per rimediare in corsa. Altrimenti è meglio che Reja si metta a studiare un altro calcio, con due interditori e quattro attaccanti. Con la difesa e tre, se Konko e Lulic dovessero essere al di sotto delle aspettative. O con Gonzalez, se sarà ancora quello della Coppa America, l’unico che abbia un minimo di cambio di passo. Finora si è vista una Lazio farraginosa in attacco e a tratti delittuosa indifesa. E molto dipende da questo centrocampo, a meno che Cana, l’unico nome nuovo del reparto, non diventi un altro entrando in forma. Tare dice che Reja ora guida una Ferrari. Ma una Ferrari di cinquant’anni fa, con pezzi di pregio usurati dal tempo. Da Mille Miglia più che da circuiti moderni. Poco a che vedere col calcio di oggi.

Evidentemente il 2 di ogni mese ha la penna calda...
Ho evidenziato i due passaggi che mi hanno colpito di più.

[fiDelio]

Ma è Cerracchio?

[fiDelio]

Ma è Cerracchio?

Si è lui.

Tre cose:
1) Come al solito vaticina.
2) Sta in fissa con Faraoni.
3) Scrive molto bene.

[Mazzola]

Ovvio...

Gratuito il riferimento a Faraoni (a Pechino con la prima squadra), non esatta la "non traccia" dei giovani (vedi Ceccarelli e Onazi).

No comment sulle Mille Miglia.

[SAV]

Beh...
Sicuramente è meno catastrofico dell'anno scorso.  Non ci sono neanche quelle cazzate immani che ha sparato nel noto articolo del 2 luglio.
Il miglioramento è indubbio.
Quel che emerge comunque è che il buon Vincenzo scrive di Lazio solo per rimarcare quello che va male.
Questo articolo ce l'aveva caldo, ma aspettato la brutta prestazione di Villareal per tirarlo fuori...
L'unica esagerazione gratuita però è quella notata da Mazzola:
Tare dice che Reja ora guida una Ferrari. Ma una Ferrari di cinquant’anni fa, con pezzi di pregio usurati dal tempo. Da Mille Miglia più che da circuiti moderni. Poco a che vedere col calcio di oggi.
Il resto ci può stare.  Speriamo che anche quest'anno venga smentito e che scriva solo per scaramanzia... 

[ammiraglio]

un pezzo di sostanza e con molti meno slogan rispetto al passato.
molti dei dubbi espressi da vincenzo sono i dubbi dei forumisti sull'assetto tattico della squadra e su alcune evidenti smagliature della campagna acquisti che brilla per fasto e opulenza, anche se manca un sistema d'assieme.
pezzo di sostanza e ben scritto anche se la conclusione è davvero troppo perentoria e qui sono d'accordo con il buon saverio.

molto bene il passaggio sui giovani: sentire gasp complimentarsi pubblicamente con faraoni mi ha fatto male, da laziale, ed è un peccato che si sia perso un giocatore così. magari ci sarà anche lo zampino di marco davide, ma nel dubbio resto cmq perplesso.
aggiungo che il signor kasami - non riscattato dallla lazio per un piatto di fagioli - è andato al pelermo che dopo una sola stagione lo ha rivenduto a 3 mln e mezzo in premier league con straordinaria plusvalenza. quanto meno sanno cogliere gli affari.
a reja i giovani non andrebbero proprio fatti vedere perchè li rovina solo col pensiero, non certo perchè è pedofilo.
una delel tante pecche di un tecnico sempre molto pauroso.
leggo i riferimenti a ceccarelli e onazi: una squadra seria li metterebbe in prima squadra ad allenarsi con hernanes e zarate.
c'è solo  ceccarelli ma tanto c'è perchè c'è il discorso della lista uefa.

invece noi amiamo il torbido tra un lionel scaloni sciancato ma ... vuoi mettere sempre affidabile, (aho) col suo cuore toro che assomiglia tanto ad uno slogan buono per il litorale di gaeta, passando attraverso una calzamaglia magra di un del nero buttata su una sedia di uno spogliatotio canforato, le vestigia di antiche pugne, e ancora - via via - per la pelata di mark bresciano e il giro palla difensivo di stendardo, condito da quel fare impaurito di zauri (che faccio scendo ... non scendo ... e se scaricassi sul compagno ? oddio che faccio con la palla?).
per fortuna che il nuovo c'è e si chiama .... e si chiama ... e si chiama  un bel triennale a vicious (detto you hit me with the flower come canterebbe il niuyorchese reed), una notizia che pare destinata per lo sconforto a far rinunciare all'indipendenza i bravi cittadini del neonato sudsudan.

[Matita]

Alla fine dello scorso campionato il tifoso qualunque, la massaia di Tor Sapienza (non di Voghera) che capisce di Lazio, avrebbe detto: per migliorare il quinto posto servono un centrale da affiancare a Dias, vista la veneranda età di Biava, comunque da tenere di riserva; un centrocampista di movimento capace, se possibile, di inserirsi e di tirare in porta; una punta che segni più di Floccari e Rocchi, entrambi peraltro degni di restare in rosa. Al limite, in più, un esterno di sinistra migliore di Garrido, dietro Radu. Il mercato ha detto altro: via Muslera, colpa del vil denaro che reclamava il suo procuratore, via Lichtsteiner per libera scelta. Sono arrivati Marchetti in porta: sulla carta più o meno a livello di Muslera; Konko e Lulic come terzini: non valutabili per ora; Stankevicius come jolly: serviva? Cana a centrocampo: di movimento, di inserimento? No, si direbbe. Klose e Cissè in avanti, due centravanti invece di uno: ben assortiti? Lasciateci la perplessità. Rosa completa: 35. Eppure mancano due priorità su tre: centrale e centrocampista. A un mesetto dalla fine delle trattative. Questo va detto prima di passare a Reja, sulla graticola in queste ore per via di certe scelte tecnico-tattiche non esattamente convincenti. Si dirà: ma Reja ha parlato ai quattro venti di campagna acquisti sontuosa, con tanti complimenti a Lotito. Vero. Allora è a lui per primo che queste osservazioni vanno rivolte. Che identità avrebbe questa squadra? Palla a Hernanes e stop? Dove sono le alternative, i crossatori per Klose? Chi sveltisce la manovra per esaltare le doti contropiediste di Cissè? Si può fare davvero a meno di Zarate (un errore darlo via), da una vita l’unico nella rosa in grado di saltare l’uomo? E vogliamo parlare della difesa indebolita rispetto allo scorso anno, visto che Lichtsteiner era l’unico in grado di fare degnamente le due fasi? Sono interrogativi universali, non legati al calcio estivo che vale quello che vale ma che finora è stato avaro non solo di soddisfazioni ma perfino di timidi progressi. Il tecnico è probabilmente fermo nella granitica convinzione che bastasse trovare attaccanti più prolifici, che quello fosse il problema principale. Si fida di Brocchi, di Mauri, dello stesso Matuzalem, dimenticando la loro carta d’identità. Ma con questo centrocampo non si va da nessuna parte, gli altri mettono la freccia e passano al doppio della velocità. Di giovani non c’è traccia, mentre Faraoni, nato e cresciuto qui, è già nel giro di prima squadra dell’Inter e nella Lazio sarebbe stato di gran lunga davanti a Scaloni. Cavanda e Kozak, con l’aria che tira, farebbero meglio a trovarsi altri lidi dove giocare. La società ha speso molto. Probabilmente molto ha sprecato. Ma c’è ancora tempo per rimediare in corsa. Altrimenti è meglio che Reja si metta a studiare un altro calcio, con due interditori e quattro attaccanti. Con la difesa e tre, se Konko e Lulic dovessero essere al di sotto delle aspettative. O con Gonzalez, se sarà ancora quello della Coppa America, l’unico che abbia un minimo di cambio di passo. Finora si è vista una Lazio farraginosa in attacco e a tratti delittuosa indifesa. E molto dipende da questo centrocampo, a meno che Cana, l’unico nome nuovo del reparto, non diventi un altro entrando in forma. Tare dice che Reja ora guida una Ferrari. Ma una Ferrari di cinquant’anni fa, con pezzi di pregio usurati dal tempo. Da Mille Miglia più che da circuiti moderni. Poco a che vedere col calcio di oggi.

Evidentemente il 2 di ogni mese ha la penna calda...
Ho evidenziato i due passaggi che mi hanno colpito di più.

La mia professionalità sta nello scrivere solo cose che posso provare o che fanno parte della cronaca di un evento. (Cerracchio cit.)

Bene , e come se dimostra che Faraoni giocherebbe al posto di Scaloni ?

Per il resto ha scopiazzato qua sopra.
Niente de che.
 

[Fabio70rm]

Alla fine dello scorso campionato il tifoso qualunque, la massaia di Tor Sapienza (non di Voghera) che capisce di Lazio, avrebbe detto: per migliorare il quinto posto servono un centrale da affiancare a Dias, vista la veneranda età di Biava, comunque da tenere di riserva; un centrocampista di movimento capace, se possibile, di inserirsi e di tirare in porta; una punta che segni più di Floccari e Rocchi, entrambi peraltro degni di restare in rosa. Al limite, in più, un esterno di sinistra migliore di Garrido, dietro Radu. Il mercato ha detto altro: via Muslera, colpa del vil denaro che reclamava il suo procuratore, via Lichtsteiner per libera scelta. Sono arrivati Marchetti in porta: sulla carta più o meno a livello di Muslera; Konko e Lulic come terzini: non valutabili per ora; Stankevicius come jolly: serviva? Cana a centrocampo: di movimento, di inserimento? No, si direbbe. Klose e Cissè in avanti, due centravanti invece di uno: ben assortiti? Lasciateci la perplessità. Rosa completa: 35. Eppure mancano due priorità su tre: centrale e centrocampista. A un mesetto dalla fine delle trattative. Questo va detto prima di passare a Reja, sulla graticola in queste ore per via di certe scelte tecnico-tattiche non esattamente convincenti. Si dirà: ma Reja ha parlato ai quattro venti di campagna acquisti sontuosa, con tanti complimenti a Lotito. Vero. Allora è a lui per primo che queste osservazioni vanno rivolte. Che identità avrebbe questa squadra? Palla a Hernanes e stop? Dove sono le alternative, i crossatori per Klose? Chi sveltisce la manovra per esaltare le doti contropiediste di Cissè? Si può fare davvero a meno di Zarate (un errore darlo via), da una vita l’unico nella rosa in grado di saltare l’uomo? E vogliamo parlare della difesa indebolita rispetto allo scorso anno, visto che Lichtsteiner era l’unico in grado di fare degnamente le due fasi? Sono interrogativi universali, non legati al calcio estivo che vale quello che vale ma che finora è stato avaro non solo di soddisfazioni ma perfino di timidi progressi. Il tecnico è probabilmente fermo nella granitica convinzione che bastasse trovare attaccanti più prolifici, che quello fosse il problema principale. Si fida di Brocchi, di Mauri, dello stesso Matuzalem, dimenticando la loro carta d’identità. Ma con questo centrocampo non si va da nessuna parte, gli altri mettono la freccia e passano al doppio della velocità. Di giovani non c’è traccia, mentre Faraoni, nato e cresciuto qui, è già nel giro di prima squadra dell’Inter e nella Lazio sarebbe stato di gran lunga davanti a Scaloni. Cavanda e Kozak, con l’aria che tira, farebbero meglio a trovarsi altri lidi dove giocare. La società ha speso molto. Probabilmente molto ha sprecato. Ma c’è ancora tempo per rimediare in corsa. Altrimenti è meglio che Reja si metta a studiare un altro calcio, con due interditori e quattro attaccanti. Con la difesa e tre, se Konko e Lulic dovessero essere al di sotto delle aspettative. O con Gonzalez, se sarà ancora quello della Coppa America, l’unico che abbia un minimo di cambio di passo. Finora si è vista una Lazio farraginosa in attacco e a tratti delittuosa indifesa. E molto dipende da questo centrocampo, a meno che Cana, l’unico nome nuovo del reparto, non diventi un altro entrando in forma. Tare dice che Reja ora guida una Ferrari. Ma una Ferrari di cinquant’anni fa, con pezzi di pregio usurati dal tempo. Da Mille Miglia più che da circuiti moderni. Poco a che vedere col calcio di oggi.

Onestamente, e lo dico da critico di Cerracchio, a parte alcune esagerazioni e stilettate, non mi sembra un articolo al vetriolo come l'anno scorso.

[Il lodolaio]

Anzitutto direi che, come spesso accade (e forse, come è inevitabile che sia), il titolo dice una cosa e l'articolo molte di più.

L'articolo, però, dà un messaggio chiaro: la campagna acquisti è un disastro come impostazione, è l'idea che ne è alla base ad essere sbagliata.

Bene, condivisibile o meno, è un'idea.

C'è da chiedersi, però, come mai a fronte di una campagna acquisti chiusa in tempi brevissimi (una delle "rivoluzioni" invocate in questi anni lotitiani ad una dirigenza inetta e sparagnina, nevve'?), tale critica arrivi proprio in coincidenza delle prime prestazioni deludenti in un precampionato sempre più astruso (due amichevoli in un giorno), vittima anch'esso di dirette tv, accordi tra squadre e chissà che altro.

Insomma, se codesta campagna acquisti sconta difetti strutturali, perché non dirlo a gran voce all'atterraggio di Cissé a Fiumicino o quando Klose ha firmato o quando si è chiusa la trattativa Muslera-Cana con relativo arrivo di Marchetti?

E' la tempistica quella che puzza (come sempre del resto quando a scrivere sono i nemici giurati del Presidente della Lazio. E Cerraccchio lo è), non tanto i contenuti, che hanno una loro legittimità (e ci mancherebbe).
Insomma, un po' più di coraggio sui tempi non avrebbe guastato e avrebbe dato un po' più di forza a questo articolo che comunque trasuda il solito caro antilotitismo d'antan.

Anche se, a ben vedere, una temerarietà di fondo c'è (l'odio per Lotito fa miracoli), perché se mai dovesse accadere che questa squadra, messa su a caso in ragione di una campagna acquisti senza capo né coda, dovesse ottenere un qualche risultato, con un articolo così scritto il 2 agosto, il suo estensore dovrebbe tenerne pronto uno per il 14 maggio 2012.

Di scuse.
Mica a Lotito, percarità, e nemmeno ai Laziali.
Piuttosto alla deontologia professionale, perché le guerricciole personali a mezzo stampa avrebbero oramai rottoerca', abbondantemente.

Ma, a ben notare, letto quello del 2 luglio 2010, non ne ricordo uno di autocritica scritto alla fine dell'ultimo campionato. Però forse sono io che non tengo aggiornata la cerracchiade.

(Barra)

Era tanto bello questo intervento che non ho resistito alla tentazione di copiarlo.

[aquilafelyx]

'il centrocampo cambierà quando Cana entrerà in forma'
invece tutti gli altri oramai sono irrimediabilmente cotti ,

da una squadra da iscrivere al campionato della mediocrità ( senza torti arbitrali chissà dove arrivavamo ? ) siamo passati alla Ferrari d'epoca ( magari averla ) buona per la Mille Miglia  ,

l'unica sostanza che ci trovo è inorganica , magari sarà rimasto abbagliato dalla luce sui tetti di Roma ,

mi preparo per il 2 settembre del 2012 , un appuntamento da non perdere

[bak]

sto passare dalle stelle alle stalle personalmente mi manda ai matti ed è tipico di una città come Roma. Cerracchio è solamente un interprete uno al quale gli dicono di vendere un prodotto: non ho mai visto un giornalista sportivo romano andare contro la corrente, dai tempi di Melidoni, Cascioli et similia.
Poi, politicamente il messaggero è un giornale che si è sempre distinto per assecondare i voleri del popolino; oggi il Laziale medio è preoccupato e perplesso, fiato alle trombe Cerracchio.

[ammiraglio]

giornalisticamente una critica a cisse e klose appena sbarcati a fiumicino odora di cazzata.
cerracchio ha visto come noi che c'è qualcosa che non va e ha visto qualche match solo che noi scriviamo su un forum , lui su un giornale.

"Klose e Cissè in avanti, due centravanti invece di uno: ben assortiti? Lasciateci la perplessità", lo ha scritto cerracchio e lo scritto pure mark lenders che non so se è antilotiano.
aggiungo io: magari i due possono tranuqillamente giocare insieme un 5-6 match all'anno, forse gli altri no, anche se c'è il precedente klose-toni che sembra un double ancor più sballato (ma che ha vinto).

"Stankevicius come jolly: serviva?", pare una critica di un certo ammiraglio 

"Alla fine dello scorso campionato il tifoso qualunque, la massaia di Tor Sapienza (non di Voghera) che capisce di Lazio, avrebbe detto: per migliorare il quinto posto servono un centrale da affiancare a Dias, vista la veneranda età di Biava, comunque da tenere di riserva" ma chi scrive? jumping jack? il mio amico jump?;

"Cana a centrocampo: di movimento, di inserimento? No, si direbbe" (facciamo dija e mettiamo tutti d'accordo  ?)

"Si può fare davvero a meno di Zarate (un errore darlo via), da una vita l’unico nella rosa in grado di saltare l’uomo?" proprrei una menzione d'oro a zaradona.

chiusura sugli altri interventi copiati da altri fora: sto ancora aspettando rettifiche quando alcuni determinati c.d opinion leader stellati all'epoca avevano deciso che julio cruz fosse l'ideale completamento di zarate  . ricordo all'epoca parecchia saccenza nell'esporre con sicurezza tali affermazioni. a chi nutriva il dubbio, una settimana di confino.

[bak]

"Si può fare davvero a meno di Zarate (un errore darlo via), da una vita l’unico nella rosa in grado di saltare l’uomo?" proprrei una menzione d'oro a zaradona.

ma anche a Boks

[Matita]

"Si può fare davvero a meno di Zarate (un errore darlo via), da una vita l’unico nella rosa in grado di saltare l’uomo?" proprrei una menzione d'oro a zaradona.

Grazie,ma come detto non sono solo.

 

[ammiraglio]

"Il tecnico è probabilmente fermo nella granitica convinzione che bastasse trovare attaccanti più prolifici, che quello fosse il problema principale."
ad occhio direi ch c'è iker, ma anche altra gente.

"Cavanda e Kozak, con l’aria che tira, farebbero meglio a trovarsi altri lidi dove giocare"
per la parte relativa a kozak leggere il buon manuale di pomata.

"E vogliamo parlare della difesa indebolita rispetto allo scorso anno, visto che Lichtsteiner era l’unico in grado di fare degnamente le due fasi? "
ma santa madonna ... bob couto ha traslato i suoi pensieri in cerracchio!

ehhhhhhh ... ma che vergogna sto cerracchio. come copia.

[ammiraglio]

"Si fida di Brocchi, di Mauri, dello stesso Matuzalem, dimenticando la loro carta d’identità"
facilissimo: signori e signore ecco l'amico fabio 70.

"La società ha speso molto".
beh, forse cerracchio non è così antilotiano.

[Mazzola]

...
molto bene il passaggio sui giovani: sentire gasp complimentarsi pubblicamente con faraoni mi ha fatto male, da laziale, ed è un peccato che si sia perso un giocatore così. magari ci sarà anche lo zampino di marco davide, ma nel dubbio resto cmq perplesso.
aggiungo che il signor kasami - non riscattato dallla lazio per un piatto di fagioli - è andato al pelermo che dopo una sola stagione lo ha rivenduto a 3 mln e mezzo in premier league con straordinaria plusvalenza. quanto meno sanno cogliere gli affari.
a reja i giovani non andrebbero proprio fatti vedere perchè li rovina solo col pensiero, non certo perchè è pedofilo.
una delel tante pecche di un tecnico sempre molto pauroso.
leggo i riferimenti a ceccarelli e onazi: una squadra seria li metterebbe in prima squadra ad allenarsi con hernanes e zarate.
c'è solo  ceccarelli ma tanto c'è perchè c'è il discorso della lista uefa.
...

Non sono d'accordo sul giudizio dei giovani.
All'Inter mancano Nagatomo, Lucio, Maicon...se c'erano questi Faraoni restava a Milano.
Lo stesso Kasami...il Palermo ha preferito evidentemente prendere pochi maledetti e subito piuttosto che rischiare tra l'affarone e la minusvalenza.
Continuiamo a parlare di giovani.
Ma non è un problema di Reja. Non esistono le "squadre serie" che li inseriscono nella rosa.
Quando finiscono le amichevoli estive, i biramoretti, ladubblincap, il trofeoCeramica ed inizia il campionato, i giovani se ne tornano da dove sono venuti.

...
Per il resto ha scopiazzato qua sopra.
Niente de che.
 

Ho avuto la stessa impressione... 

[nestorburma]

I giornali devono essere venduti, questo è l'imperativo (FK cit.). Cerracchio ha scritto questo articolo indirizzandolo alla pancia dei tifosi laziali per vendere un paio di copie in più.
Mi sarebbe piaciuto leggerlo quando per soddisfare la pancia dei tifosi avrebbe dovuto scrivere un articolo elogiativo del comportamento della società, ma facendo questo avrebbe dovuto ammettere di avere scritto una marea di cazzate quel famoso 2 luglio 2010.
Ben più facile attendere la prima nota stonata per fischiare il tenore.
Non riesco a vedere in questo articolo niente di più che il solito compitino estivo di Cerraacchio.