Autore Topic: Il Palio di Siena  (Letto 3258 volte)

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Offline Rebecca

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Il Palio di Siena
« : Venerdì 1 Luglio 2011, 12:25:29 »

Leggo con estremo dispiacere che il cavallo della Chiocciola è morto al termine della quarta prova per il Palio in programma per il 2 di Luglio.
Fermo restando la tradizione di Siena e ciò che significa per molti (tutti?) i senesi il Palio,ma ha ancora un senso organizzare una gara,perché in fondo di quello si tratta,in cui ogni hanno muoiono dei cavalli?
Non ci si stava adoperando,a livello europeo,affinché si mettesse fine all'utilizzo di animali per spettacoli circensi?
Il Palio non si avvicina un pochino ad un circo equestre?

Non sono per l'abolizione del Palio di Siena (o di quello di Asti) come molti animalisti estremi richiedono da anni,però continuo a nutrire dei dubbi e mi piacerebbe che si sviluppasse una discussione seria al riguardo.
La Lazio mia, in cima ar monno c'è la Lazio mia...

Offline BobLovati

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Re:Il Palio di Siena
« Risposta #1 : Venerdì 1 Luglio 2011, 18:46:24 »
Io non sono a favore né contro; dico solo che se le tradizioni hanno radici profonde, vanno rispettate.
Quello che magari si potrebbe fare è " attualizzare " il come svolgere queste manifestazioni ...

Mi spiego: se invece di svolgerlo nella piazza del Campo i senesi accettassero di riprodurre le stesse condizioni altrove, cercando la massima sicurezza, nessuno sarebbe contrario.
La questione è che, se si parla di tradizione, ci si scontra con manie e dogmi   :-X

Un po´come quando si parla di abolire la corrida per proteggere la vida dei tori; più d´una volta ho spiegato che il toro da corrida ( toro de lídia ) non sarebbe piú allevato, se non servisse ( pagatissimo al suo allevatore ) per la corrida. Ed è anche vero che se non glielo pagassero più, l´allevatore non sarebbe disposto a spendere le pesantissime cifre per mantenere decine o centinaia di ettari per la sciare il toro in libertá, non pagherebbe più il personale di controllo, i veterinari.
Insomma il mondo del toro sparirebbe ... molto complicato !
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

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Offline Clazia

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Re:Il Palio di Siena
« Risposta #2 : Venerdì 1 Luglio 2011, 19:24:08 »
giuro, mentre leggevo il post di Rebecca il pensiero mi andava proprio alla corrida.

associazione d'idee piuttosto naturale, evidentemente.

però, forse, il paragone è relativo: il palio è una gara, una corsa di cavalli, in una "pista" del tutto speciale - che se la cambi secondo me il palio stesso va a farsi friggere, allora tanto vale farsi un pomeriggio a capannelle -  e con tutta l'emozione che la precede che coinvolge tutta una città e non solo; certo, col rischio di danno per gli animali e gli uomini coinvolti, ma è una gara, e non credo o perlomeno non lo so se ogni volta ci scappi "il morto". Del resto anche nelle gare di F1 o motomondiale, ed ancor più nelle formule minori, il rischio c'è sempre.

la corrida mi sa di un po' diverso: qualcuno deve sempre uscirne fuori morto, di solito il toro.
d'altra parte, come dice Bob, dietro c'è un meccanismo social-economico che mica sarebbe facile eliminare da un momento all'altro.

parlo da grande ignorante per entrambe le cose, e chiedo venia sin da subito se ho detto fesserie. Così, pensieri di getto.

Se volevo sentimme tranquilla mica che nascevo Laziale.

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Offline Sanfatucchio

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Re:Il Palio di Siena
« Risposta #3 : Venerdì 1 Luglio 2011, 19:38:44 »
E' una tradizione che non e facile cambiare. Sono addolorato per il cavallo perchè amo gli animali. Ma allo stesso tempo capisco tutta l'emozione che può darti il Palio. E comunque la polemica che monta il Ministro Brambilla mi sembra assurda e inopportuna perchè va a scontrarsi con tradizioni antichissime ed è difficile scardinarle. Poi mi faccio una domanda perchè non chiediamo l'interruzione della Formula 1, della Moto GP o del Giro d'Italia visto che anche in queste competizioni a volte capita che qualcuno muoia?

Offline BobLovati

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Re:Il Palio di Siena
« Risposta #4 : Venerdì 1 Luglio 2011, 19:44:04 »
E' una tradizione che non e facile cambiare. Sono addolorato per il cavallo perchè amo gli animali. Ma allo stesso tempo capisco tutta l'emozione che può darti il Palio. E comunque la polemica che monta il Ministro Brambilla mi sembra assurda e inopportuna perchè va a scontrarsi con tradizioni antichissime ed è difficile scardinarle. Poi mi faccio una domanda perchè non chiediamo l'interruzione della Formula 1, della Moto GP o del Giro d'Italia visto che anche in queste competizioni a volte capita che qualcuno muoia?

forse perchè, in questi casi, chi sfida il pericolo lo fa volontariamente ??   8)
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Offline benvolio

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Re:Il Palio di Siena
« Risposta #5 : Venerdì 1 Luglio 2011, 19:48:52 »
Terrei distinte le manifestazioni (F1, Giro, sci ecc...) in cui l'uomo piu' o meno deliberatamente assume il rischio di morire o della propria incolumita'. Fenomeni folclorici come il Palio, non possono che essere giudicati nel loro contesto; sappiamo tutti che molti animali vengono maltrattati quotidianamente e lontani dalle telecamere. Il Palio e' cultura, anche violenta, ma cultura. Si puo' decidere che pubblicamente nessun animale venga piu' usato a fini ludici ma allora il concorso ippico di Piazza di Siena o le Capannelle non sono altrettanto vessatori? E l'uso di cani per la guardiania? e i rettili detenuti in condizioni ambientali inadatte?
Credo che l'animalismo debba circostanziare le proprie battaglie e puntare alla tutela degli animali nel quotidiano piuttosto che additare come incivili popoli, usanze e costumi.
Per inciso, a me il Palio non e' che faccia impazzire.

schwitters

Re:Il Palio di Siena
« Risposta #6 : Sabato 2 Luglio 2011, 11:59:48 »
Potessi decidere io, il Palio lo abolirei in un secondo.

BobCouto

Re:Il Palio di Siena
« Risposta #7 : Sabato 2 Luglio 2011, 13:05:35 »
Il nostro rapporto col mondo animale è inevitabilmente falsato dall'antropocentrismo.

Per fare un esempio: io che ho sempre avuto gatti che hanno scorazzato liberamente all'aperto, trovo orrenda l'idea che li si sterilizzi, per permettere agli esseri umani di tenerli chiusi in casa. Ma questa pratica invece è accettata, diffusa e percepita come "normale", quando non doverosa.

Tra far correre dieci cavalli per poco più di un minuto in una piazza, e salvare le palle di un micio, io non ho dubbi su cosa scegliere. Ma è la mia visione, inevitabilmente.

Bisognerebbe sapere cosa ne pensino gatti e cavalli, però. Ho idea che entrambi chiederebbero soltanto che non gli rompessimo i collioni (in senso letterale, nel caso dei gatti).

L'animalismo puro non può che prevedere la cessazione di qualsiasi rapporto, con gli animali. Qualsiasi altra scelta è dettata dalla sensibilità umana, non da quella animale.

Bill Kelso

Re:Il Palio di Siena
« Risposta #8 : Domenica 3 Luglio 2011, 10:23:48 »

Concordo con l'analisi animalista di RobCouto, ma con dei distinguo.

La prima cosa che mi viene in mente è che il gatto è un animale, che per quanto di indole selvatica (come tutti i felini), è ormai entrato a far parte nella nostra cerchia familiare, nella nostra quotidianità. Tutto ciò da quando gli egizi lo addomesticarono nell'ambiente umano. Diecimila anni fa veniva semplicemente usato per dare la caccia ai topi che oltre a portare diverse malattie, tra cui la peste, erano considerati, non a torto, un'autentica iattura nei campi coltivati di frumento.
Poi si è scoperto, nel corso dei secoli, che è oltre ad essere un animale intrigante e curioso è anche un animale da compagnia desideroso di affetto (e che quindi assume sembianze umane) e di attenzioni.

Il gatto, come i cavalli certamente, fa parte della sfera animale più adiacente, prossima direi, a quella umana. E' chiaro che soprattutto in caso di morte dell'animale che ci si interroghi quanto sia opportuno legarsi in qualsiasi ambito a felini, canidi o equini. Molti gatti, quando sono in amore, quindi quando non sono stati sterilizzati, vanno incontro a vere e proprie tragedie finendo travolti da auto o cadendo da terrazzi e balconi.

E la morte di un cavallo (sia in ambito circense sia in campagna) ci colpisce molto da vicino, perché il cavallo si è legato indissolubilmente alle vicende dell'uomo per almeno tremila anni. Tutte le guerre sino alla fine dell'ottocento, quindi qualsiasi sconvolgimento sociale dai grossi fenomeni legati alle migrazioni di massa, all'epopea americana o al semplice lavoro nei campi, hanno visto una simbiosi indivisibile tra uomo e cavallo finendo spesso per sovrapporre le due specie viventi.
E' vero, il Palio è cultura, è festa, ma in alcuni casi è anche tragedia.

Io credo che un argomento così difficile non sarà mai di facile soluzione e non troverà mai dei compromessi.




Offline MCM

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Re:Il Palio di Siena
« Risposta #9 : Domenica 3 Luglio 2011, 15:31:12 »
dietro questo smanioso amore piu' per gli animali che per gli uomini stessi,si nasconde la volonta' di ammazzare, a poco a poco, la natura umana nei suoi aspetti piu' genuini,  la sua cultura e le sue tradizioni. Vogliono rendere indifferenti e indistinguibili qualsiasi popolo, qualsiasi nazione.
MUore piu' gente camminando per strada, che cavalli al palio di siena, eppure non ci apriamo topic sulla gente che cammina.

Spero non si cada in tranelli come questi, tranelli che, giusto per far l'esempio della Spagna, la ha ridotta a bordello del sud europa.
Pero' voi mette....la corrida non la fanno quasi piu'... ::)

Giglic

Re:Il Palio di Siena
« Risposta #10 : Domenica 3 Luglio 2011, 20:21:38 »
Avendolo vissuto "di striscio", posso azzardare che qualsiasi vostra interpretazione è errata. Non perchè sbagliata o con idee ingiuste, ma semplicemente perchè nessuno ha finora preso in considerazione cosa è il palio non per la cultura, la tradizione, ecc. italiana, ma per Siena ed i senesi. Da questo punto di vista, è errata anche la mia, di interpretazione. TD credo sia l'unico che ne può parlare con cognizione di causa vera ma se l'anima senese emergerà non lo farà, e giustamente dico io. Il Palio (che non è solo la corsa, ma è tutta la preparazione, che dure mesi anche se non si partecipa come contrada, sono le serate passate a disturbare i "nemici", sono le scazzottate tra contradaioli, è la raccolta di fondi in contrada ed innumerevoli altre cose che sono la vita di quella città) è l'essenza di Siena. Chi prova a cantare l'inno del palio (o come si chiama) fuori contesto (come hanno fatto i tifosi della squadra di calcio o di basket, ora non ricordo) crea la rivoluzione francese. Nel 1996 ebbi l'onore di vedere e di vivere il Palio che il Bruco vinse dopo 41 anni. Mi sembrava (poi ci ho fatto l'abitudine, ma quella fu la prima volta) di essere atterrato su Marte, tanto i paradigmi di quelle persone erano distanti dai miei.
Parlare di antianimalismo al Palio è come parlare di fisica quantistica ad una convention politica: può darsi che si abbia ragione, ma in ogni caso non c'entra nulla.

TD

Re:Il Palio di Siena
« Risposta #11 : Domenica 3 Luglio 2011, 22:02:41 »
Dopo il mio quindicesimo Palio (e il terzo cavallo morto) sono più che mai certo di una cosa: per quanto noi si possa discutere serenamente, avendo una posizione qualunque, resta il fatto che il Palio è un ottimo mezzo per guadagnarsi l'apertura su dei giornali nazionali gratis. Ogni anno LAV e compagnia ripetono la stessa litania, rimediando gratis spazi che a pagarli come redazionali, su Repubblica, Corriere eccetera, hai voglia a milioni. Quando muore un piccione in una strapaesana si parla del Palio. Sempre e solo di quello, perché fa notizia. E proprio quelli che ne invocano l'abolizione o lo snaturamento definitivo pregano che non lo si tocchi, per avere quel paio di prime pagine all'anno che fanno la differenza.

Ha vinto l'Oca ed era giusto così, sono contento perché era morto un ragazzo giovanissimo dell'Oca in un incidente assurdo un paio di mesi fa, commuovendo l'intera città. C'erano tutti i presupposti: il Palio dell'Unità d'Italia, disegnato da Tullio Pericoli col tricolore e vinto dalla contrada tricolore, anche grazie alle scelleratezze del fantino del Bruco, che s'è scrociato sul primo Casato che già era lontano. Il freddo, la pioggia, qualche difficoltà di troppo non hanno impedito di celebrare la Festa.

Si è poi festeggiato magnando polli di batteria, fegati d'oca rimpinzata a schiattare, salami di maiali sgozzati e dissanguati, cotti su brace di legna trasportata da muli bastonati a dovere. Qualcuno portava scarpe di coccodrillo. Ma sembrava molto pentito.

Il povero Messi è morto per aver urtato contro un colonnino, schizzando via il fantino a faccia avanti come un missile. Non è neanche caduto ma ha avuto poi un infarto, come spesso accade ai cavalli che subiscono un trauma, pare. Quello che morì nella Civetta tre anni fa ebbe lo stesso problema. Nessuno chiede di chiudere l'UNIRE o di vietare l'equitazione: basta assistere a un concorso ippico o a un dressage per rendersi conto di come i cavalli vengano addestrati o condotti a fare cose più o meno estreme. In gare tipo siepi di Merano cavalli e fantini si cappottano che è un piacere, per tacer del doping. Nessuno fiata, forse perché nessuno darebbe spazio sul giornale. Roba che costa cara...

Aquilotta del Nord

Re:Il Palio di Siena
« Risposta #12 : Domenica 3 Luglio 2011, 22:51:25 »
Per fare un esempio: io che ho sempre avuto gatti che hanno scorazzato liberamente all'aperto, trovo orrenda l'idea che li si sterilizzi, per permettere agli esseri umani di tenerli chiusi in casa. Ma questa pratica invece è accettata, diffusa e percepita come "normale", quando non doverosa.

Doverosa sì, perché quando si vive in un appartamento, piuttosto che far figliare le proprie gatte a ripetizione e poi abbandonare i micetti chissà dove (o, peggio, sopprimerli con pratiche aberranti) è il caso di ricorrere alla sterilizzazione. D'altro canto, sempre stando in appartamento, non posso permettermi il lusso di avere 50 gatti in casa.
Dirai, se non hai a disposizione un giardino o non hai la possibilità di farlo andare dove vuole, che te lo prendi a fa? Beh io ho preso un maschio e una femmina, quindi avrebbero procreato anche stando chiusi in appartamento... Poi la femmina perde il lume della ragione quando è in calore, e soffre se non ha il suo naturale sfogo.
Potrei farli uscire, certo: onestamente al solo pensiero di ritrovarmeli spiaccicati dalla prima auto che passa (perché i gatti sono tutt'altro che prudenti quando devono attraversare la strada) mi sento letteralmente venire meno. Quando vedo quei corpicini senza vita sul ciglio della strada, sto male fisicamente, tremo, spesso piango. Sarò una donnina isterica, ma verso i gatti ho sempre avuto una specie di venerazione, e nel mio piccolo ho sempre cercato di farli stare meglio che potevo, quando li ho avuti con me. Sono parte della mia famiglia, li curo, li nutro, sto con loro, spesso mi incanto a fissarli, sono animali magici, empatici, dignitosissimi. Da loro ho solo da imparare.
Certo, bisognerebbe conoscere anche la loro opinione in proposito.
Scusate l'OT.

BobCouto

Re:Il Palio di Siena
« Risposta #13 : Domenica 3 Luglio 2011, 23:39:31 »
E' una visione antropocentrica, per l'appunto, Aquilo'.

TD

Re:Il Palio di Siena
« Risposta #14 : Lunedì 4 Luglio 2011, 00:43:17 »
Certo che in una casa abitata da un micio per la visione antropocentrica di spazio ne rimane poco.
Quando ho fatto sterilizzare Alice, mentre la riportavo a casa, lei mi faceva le fusa. La LAV dovrebbe chiedere di abolire me. Invece se la prende col Palio.

Offline NoSurrender

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Re:Il Palio di Siena
« Risposta #15 : Lunedì 4 Luglio 2011, 01:59:14 »
E' una visione antropocentrica, per l'appunto, Aquilo'.
Uomini e gatti sono un caso molto particolare. Sono loro che spesso ci scelgono,è stato così nella loro evoluzione,hanno deciso che eravamo i loro compagni di vita. Non è un caso che molte persone letteralmente impazziscano per i gatti.
E hanno seguito automaticamente la nostra evoluzione,ci hanno seguito nelle città,in case metropolitane o su strade con automobili che proprio non riescono a gestire.
Lo so che è una forma di amore più che antropocentrica direi forse egoistica,perchè chi ama un gatto non lo considera un subalterno.Non si può tollerare che scappino per un istinto naturale ma che li condurrà al 90% alla morte. In campagna o se si vive in una villa possono non essere sterilizzati,pratica peraltro del tutto indolore, che in altre circostanze è necessaria e che non ravviso come una crudeltà su animali,sinceramente. E' amore egoistico,sì,ma questo ci accade anche tra esseri umani. Come quando chiediamo fedeltà al nostro innamorato o proibiamo qualcosa ai figli.
Un modo per non soffrire,direi.

Sul palio,non so,credo non ci sia modo di cambiare una tradizione così radicata,per fortuna viene solo due volte l'anno.
"No retreat, baby, no surrender"


Aquilotta del Nord

Re:Il Palio di Siena
« Risposta #16 : Lunedì 4 Luglio 2011, 07:43:49 »
Visione antropocentrica, beh anche per forza, siamo uomini, questa è la visione che ci è capitata in sorte.
Non mi piace l'idea di passare per stronza insensibile, solo per il fatto di avere gatti in casa, ma è sicuramente un problema mio. Come quello di parlare per luoghi comuni: tocca astenermi, non tutti hanno ricevuto l'illuminazione, tanti restano terra terra.

BobCouto

Re:Il Palio di Siena
« Risposta #17 : Lunedì 4 Luglio 2011, 08:37:43 »
Non mi piace l'idea di passare per stronza insensibile,

Dove è stato detto qualcosa del genere?

Mah.

Aquilotta del Nord

Re:Il Palio di Siena
« Risposta #18 : Lunedì 4 Luglio 2011, 08:47:53 »
Ma certo che non è stato scritto nulla del genere! (ce mancherebbe pure  :D)
In alcune risposte percepisco snobismo, giudizi trancianti. Da parte tua, a volte, e a volte anche da altri. Anche questo è sicuramente un problema mio, però.

Offline Rebecca

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Re:Il Palio di Siena
« Risposta #19 : Lunedì 4 Luglio 2011, 08:58:34 »
Veramente il topic aveva un'intenzione ben precisa,parlare del Palio di Siena.
Se apro un topic sulla TAV che succederà? Tratteremo il modellismo ferroviario?

Buon proseguimento.
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