Autore Topic: Il Palio di Siena  (Letto 3184 volte)

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Aquilotta del Nord

Re:Il Palio di Siena
« Risposta #20 : Lunedì 4 Luglio 2011, 09:06:50 »
Hai ragione, scusa.
Sul Palio non so proprio cosa dire, ma visto che era stato introdotto l'argomento gatti ne ho approfittato.
Per me finisce qui, non intervengo più  :)

Offline carpelo

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Re:Il Palio di Siena
« Risposta #21 : Lunedì 4 Luglio 2011, 10:26:24 »
A me l'uso degli animali nel Palio non piace, come per la maggior parte delle competizioni (o forse tutte?). Il Palio, a dirla tutta, non mi piace per niente, specie quando vedo la gente urlare invasata o sentire i racconti truci (e trucidi).
Mi sembra una pazzia. Ma mi fermo un attimo a pensare alle mie di pazzie (vabbè, basta la Lazio) e credo che bisogna vivere dal di dentro quella esperienza per poterla capire.
Non mi permetto di decidere per altri, siano i senesi a decidere cosa farne del Palio. Il maltrattamento dei cavalli non mi appare superiore a quello riservato per altri animali (e i polli allevati in batterie purtoppo li mangio).
Mi concedo solo il lusso di tifare per i cavalli che scalzano il fantino, quasi allo stesso livello del tifo che faccio per i tori che infilzano i toreri.

Offline NoSurrender

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Re:Il Palio di Siena
« Risposta #22 : Lunedì 4 Luglio 2011, 12:33:22 »
Veramente il topic aveva un'intenzione ben precisa,parlare del Palio di Siena.
Se apro un topic sulla TAV che succederà? Tratteremo il modellismo ferroviario?

Buon proseguimento.

In effetti. Ma i gatti ci fanno fare pure questo,andare OT.
Ahimè,siamo i loro schiavi  ;)

Chiedo scusa  :)


"No retreat, baby, no surrender"


TD

Re:Il Palio di Siena
« Risposta #23 : Lunedì 4 Luglio 2011, 14:01:55 »
Il Palio non è solo quello che si vede in TV o anche in Piazza il 2 luglio e il 16 d'agosto. Di quello che succede a Siena è la parte emersa. Si dovrebbe raccontare di come funzionano le contrade, che sono il tessuto vero della città, reticolo di attività sociale, di solidarietà, d'economia, di sport e compagnia bella. Compreso questo, si può arrivare a comprendere meglio la Festa, per la quale va poi scomodato l'imponente apparato che tutela il Palio, la disciplina ad hoc per la gestione dei cavalli che parte dal presupposto che bisogna selezionare animali adatti alla piazza. Ci si sono adoperati fior di professionisti e la qualità della macchina si vede, in perfetta sintonia con una città che sotto certi aspetti è ferma al '500, non senza motivi: ricorda il tempo in cui era tra le 20 città più importanti d'Europa. Benché sia oggi un ricchissimo paesone di 53000 anime, fuori dalle rotte nazionali principali, Siena rimane un posto conosciuto ben oltre la sua reale importanza attuale. Questo dipende da un fatto principale: aver messo al centro di tutto la bellezza. Capita a chi ha cullato tra le braccia Duccio di Buoninsegna e tutti i pittori della scuola senese. Non fu per caso, questo spirito palpita ancora da qualche parte, anche nelle fronti basse dei contradaioli cresciuti a maiale e vino rosso. Ad abitarci si vede, fa la differenza. Da qui nasce il Palio, con il corteo, le canzoni, l'inno, le monture (costumi) cucite a mano dalle sarte contradaiole, le bandiere ricercatissime, gli stemmi, i motti, i motivi che suona chi stambura, i canti di dileggio, le scazzottate, le benedizioni e le bestemmie, le magnate, le bevute, le regole ferree che includono il non avere regole, per cui il fantino dell'Istrice può nerbare quello della Lupa senza che Brambilla si adonti. La sanzione la dovrebbero applicare i contradaioli: mi nerbi il fantino e io te le do. Se posso. E se non posso, sto zitto. Perché chi perde non cogliona, e se così fosse ovunque, sai che silenzio a Trigoria... Gli alfieri, per esempio, sbandierano solo al Palio e schifano tutti gli altri sbandieratori, quelli fiorentini del calcio in costume ogni tanto provano a dire che sono gli sbandieratori migliori in circolazione. Per un senese è il concetto di circolazione che è alieno: si sbandiera per il Palio e per le situazioni comandate. Stop. Non esiste esposizione di colori non regolamentata. Vivendo qui mi sono messo in testa che si può trattare di Civiltà, meglio di Libertà. Di quella difficile da capire per una Brambilla, ma lei fa del suo meglio per uscire sulle prime dei giornali. A ciascuno il suo. A Siena il suo palio e il suo laboratorio di democrazia rimasto fermo a secoli fa, quando ancora di democrazia in giro se ne vedeva poca...

Offline Holly

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Re:Il Palio di Siena
« Risposta #24 : Lunedì 4 Luglio 2011, 14:42:26 »
bellissimo intervento, Pank, non mi stupisce perché ti conosco e so quanto ami questa città, da un certo punto di vista solo tu puoi parlarne, essendo diretta parte in causa

per i senesi il Palio è sacro, mi ricordo il putiferio sollevato all'epoca delle riprese del film di 007 Quantum of Solace, mi ricordo che andai a leggere tanti forum e capii che la grande maggioranza dei contradaioli vedeva la faccenda come una violazione, al che mi stupii perché non mi sembrava ci fosse molta differenza con la diretta televisiva che, ogni anno, per ben due volte, offre al mondo intero la visione di parte del "rito"

come detto da molti, è una tradizione talmente radicata da renderne impossibile non solo l'eliminazione, ma anche la più piccola modifica "liturgica", di questo io prendo atto, ma non mi impedisce di rammaricarmi e rattristarmi profondamente per la morte del cavallino (io sono una che quando le passa una botticella accanto si sente male, e guarda malissimo sia il conducente a cassetta che i grassi turisti spaparanzati sui sedili, faticosamente trasportati dal povero animale)

ciò non mi impedisce di amare Siena fin da adolescente, quando, ingenua, ingenuissima, sognavo di impossessarmi di un casale qualsiasi del contado, quasi in rovina, rimetterlo a nuovo e viverci felice e contenta fino alla fine dei miei giorni, nel patetico tentativo di imitare gli effetti del Buon Governo come Lorenzetti ci mostra ancora oggi a Palazzo Vecchio.... l'ultima volta che sono venuta in città, a novembre, ho pranzato in un'osteriola scelta a caso, non lontano dal Duomo; venendo via ho salutato il gentile proprietario e gli ho chiesto: "Mi tolga una curiosità, in quale contrada ci troviamo?" E lui, molto orgogliosamente: "Ma in quella dell'Aquila!" per poco svengo..... :)

TD

Re:Il Palio di Siena
« Risposta #25 : Lunedì 4 Luglio 2011, 14:50:44 »
Cara Holly, io più che parte diretta in causa sono spettatore non pagante, spesso e volentieri attonito, rapito, impressionato. Comunque è un modo di vivere che non lascia indifferenti, io sono integrato benissimo ma non sarò mai uno di loro, per loro sarò sempre uno di fuori. Anche a me piace così, perché da quando sono via mi sento molto più cittadino di Roma.

Boks XV

Re:Il Palio di Siena
« Risposta #26 : Lunedì 4 Luglio 2011, 15:16:20 »
Cara Holly, io più che parte diretta in causa sono spettatore non pagante, spesso e volentieri attonito, rapito, impressionato. Comunque è un modo di vivere che non lascia indifferenti, io sono integrato benissimo ma non sarò mai uno di loro, per loro sarò sempre uno di fuori. Anche a me piace così, perché da quando sono via mi sento molto più cittadino di Roma.

cittadino di Roma, tifoso della Lazio, che vive a Siena.
niente da di', c'hai inculato a tutti. :D
chapeau.

Offline BobLovati

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Re:Il Palio di Siena
« Risposta #27 : Lunedì 4 Luglio 2011, 15:42:20 »
cittadino di Roma, tifoso della Lazio, che vive a Siena.
niente da di', c'hai incu.... a tutti. :D
chapeau.


abbellooo, parla pe´ te   >:(












 :P
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”