Autore Topic: Ma che razza di città è diventata Roma ?  (Letto 11305 volte)

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Offline benvolio

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Re:Ma che razza di città è diventata Roma ?
« Risposta #120 : Martedì 10 Gennaio 2012, 09:13:26 »
Roma e' a tutti gli effetti, e non da oggi, una metropoli violenta con un tasso considerevole di criminalita' violenta ed organizzata ed una microcriminalita' diffusa avvertibilissima a livello di disagio quotidiano.
Nella periferia, ormai abbandonata a se stessa, nuovi gruppi si contendono i settori piu' importanti del mercato dell'illegalita' (racket, prostituzione, spaccio stupefacenti); crescono i regolamenti di conti, aumentano aggressioni e rapine a mano armata e violente, si ripetono reati contro la persona (minori, donne, anziani, disabili).
Di tutto questo nessuna istitizione o autorita' si e' fatta pienamente carico, causa carenza di fondi e, conseguente, incapacita' del governo del territorio.
Oltre alle campagne elettorali ed allo sdegno, al problema della sicurezza e della convivenza sono dedicati spiccioli di tempo e denaro, ma non solo. Un tempo le forze politiche e sociali agivano sul territorio come reti di aggregazione, piccolo ma significativo cemento fra individui, etnie, classi diverse. Ora niente, manco piu' quello.  A parte qualche parroco di frontiera e qualche benemerito del volontariato, non c'e' piu' nessuno a tenere assieme gente e bisogni disparati e confliggenti. Roma fa sempre piu' schifo, aldila' delle vetrine e delle scritte rutilanti; la gente e' sempre piu' cinica, chiusa, ostile, intrinsecamente pericolosa.
Il presunto carattere bonaccione e popolano dei romani e' definitivamente involuto nel menefreghismo. Anzi noto, nella quotidianita', una tendenza all'affarismo spicciolo (affitti e subaffitti di posti letto ad immigrati e studenti fuori sede) oltre i limiti della decenza.
Si puo' anche invocare la pena di morte e la giustizia sommaria ma, sappiamo bene, non servira'.
Servirebbe la po-li-ti-ca, intesa come autorita', istituzioni, cultura ed economia.
Un'ultima cosa. Si puo', certo opinabilmente secondo me, invocare la pena di morte ma perhce' farlo col compiacimento espressioni turpi tipo colpi alla nuca ecc...ecc...? In fin dei conti il linguaggio in questi casi e' tutto; richiedere protezione e giustizia e', deve essere, altro dall'invocare pistolettate e impiccagioni. A meno che non si acceda ad una privatizzazione della sicurezza e della giustizia, con annessa violenza riparatrice.

Offline franz_kappa

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Re:Ma che razza di città è diventata Roma ?
« Risposta #121 : Martedì 10 Gennaio 2012, 12:07:05 »
D'accordo ma spiegalo a un familiare...io padre di famiglia non posso neanche pensare a una cosa del genere, sarò forcaiolo che te devo dì.

In spagna esiste la razza gitana che ha una sua giustizia a parte, basterebbe quella...
Ma appunto per questo nei Paesi CIVILI la giustizia non viene amministrata dai parenti delle vittime ma da una giurisdizione apposita, che giudica e agisce (e quindi anche persegue, quando viene ravvisata una colpevolezza) secondo quanto prescrive la legge.

Poi, per carità, tutto è perfettibile e la giustizia italiana palesa molti, anzi troppi, difetti. Ma l'idea di ipotizzare un regresso sino alla reintroduzione della legge del taglione e della faida (giustificabile solo alla luce dell'emotività che viene investita quando a morire è una creatura di pochi mesi) va rigettata a ogni costo.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline Il frigorifero

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Re:Ma che razza di città è diventata Roma ?
« Risposta #122 : Giovedì 12 Gennaio 2012, 16:57:17 »
E' arrivato il giustiziere della notte. O forse è stato Dio a inviarti sulla terra per decidere chi merita di vivere.
Che schifo.



Non mi ha inviato nessuno. Lo farei e basta. Magari un giorno perderai una persona cara in questo modo e ti renderai conto.
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Offline Il frigorifero

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Re:Ma che razza di città è diventata Roma ?
« Risposta #123 : Giovedì 12 Gennaio 2012, 16:59:08 »
In romania (per dire) i condannati non passano la loro detenzione in cella, vengono utilizzati come forza lavoro per la costruzione di strade e ferrovie.




Beh almeno li fanno lavorare. Almeno in tal modo tornerebbero ancora utili alla società questi individui. Non mi dispiacerebbe come soluzione.
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Offline carpelo

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Re:Ma che razza di città è diventata Roma ?
« Risposta #124 : Giovedì 12 Gennaio 2012, 17:08:45 »


Non mi ha inviato nessuno. Lo farei e basta. Magari un giorno perderai una persona cara in questo modo e ti renderai conto.
Ovviamente interpreto quel "Magari" come sinonimo di "forse" e non come un augurio.

Personalmente penso che la reazione di una persona colpita da un simile delitto potrebbe essere di tutti i tipi. Ammiro chi riesce a perdonare i carnefici, ma mettendomi nei suoi panni penso che l'istinto sarebbe quello della vendetta privata.
Diciamo che cercherei di vendicarmi, perchè siamo esseri umani e deboli e non sempre riusciamo a contenere i nostri istinti. Ma il passo successivo sarebbe quello di consegnarmi alla giustizia.
Non è accettabile invece chiedere alla giustizia che sia lei a fare vendetta.

Offline Il frigorifero

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Re:Ma che razza di città è diventata Roma ?
« Risposta #125 : Giovedì 12 Gennaio 2012, 17:22:52 »
Ma appunto per questo nei Paesi CIVILI la giustizia non viene amministrata dai parenti delle vittime ma da una giurisdizione apposita, che giudica e agisce (e quindi anche persegue, quando viene ravvisata una colpevolezza) secondo quanto prescrive la legge.




Si ma nei paesi civili, pena di morte o meno, gli assassini vengono puniti. Non che dopo 2 anni stanno già in giro o, peggio, in tv. Il nostro NON è un paese in grado di garantire la giustizia ai cittadini. E' molto ma molto ipocrita fare la parte degli schifati (non è un attacco a te, ma un discorso generale) quando si parla di pena capitale. Ci sentiamo tanto evoluti, noi.
Ma mi chiedo: è da ritenersi più "civile" un paese in cui gli assassini di bambini li fucilano, oppure uno in cui vengono mandati a casa dopo 2 anni di finto carcere (ho un amico che ci lavora e dice che, praticamente, sono hotel non prigioni)? Chi è più civile?
Alle volte credo che qui la delinquenza dilaghi perchè la gente normale ha completamente perduto la capacità di indignarsi veramente. Ad oggi ammazzano un neonato a colpi di pistola e tutto quello che puoi sentirti dire è "Vabbè ma tu chi sei er giustiziere della notte?!".
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Offline Il frigorifero

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Re:Ma che razza di città è diventata Roma ?
« Risposta #126 : Giovedì 12 Gennaio 2012, 17:29:29 »
Ovviamente interpreto quel "Magari" come sinonimo di "forse" e non come un augurio.

Personalmente penso che la reazione di una persona colpita da un simile delitto potrebbe essere di tutti i tipi. Ammiro chi riesce a perdonare i carnefici, ma mettendomi nei suoi panni penso che l'istinto sarebbe quello della vendetta privata.
Diciamo che cercherei di vendicarmi, perchè siamo esseri umani e deboli e non sempre riusciamo a contenere i nostri istinti. Ma il passo successivo sarebbe quello di consegnarmi alla giustizia.
Non è accettabile invece chiedere alla giustizia che sia lei a fare vendetta.


Sull' interpretazione: mi offende anche solo il fatto che tu abbia potuto pensare  che potesse essere un augurio.
Io dico che non è e non deve essere un discorso di pura vendetta, bensi' un modo di non costringere l'assassino a stare chiuso in una cella per 50 anni. Inutile per tutti, mi sembra. A cosa serve? Allora, come dice disabitato, lo si mandasse a lavorare, no? Avrebbe ancora un senso la sua presenza in società.
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Offline carpelo

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Re:Ma che razza di città è diventata Roma ?
« Risposta #127 : Giovedì 12 Gennaio 2012, 17:38:43 »
La pena di morte è vendetta, il lavoro è riabilitazione: non ho dubbi nel ritenere la seconda ipotesi più che condivisibile.
Anche se Skorpius giustamente commentava: e se il condannato si rifiuta? Bisogna prevedere anche questa ipotesi e ragionarci su. Ma non ammazzando.

Mi scuso per l'interpretazione: pensandoci un attimo ho capito quello che volevi dire, ma il sangue m'è istantanamente salito al cervello quando ho letto quel "magari". Avrei dovuto evitare di scrivere quella frase, scusami ancora. Ma te lo dico in tutta onestà, è stato anche il tenore dei tuoi interventi precedenti (da giustiziere) che mi ha un po' annebbiato.

Offline Il frigorifero

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Re:Ma che razza di città è diventata Roma ?
« Risposta #128 : Giovedì 12 Gennaio 2012, 17:47:14 »
Eh lo so dai, fa niente :D.  Sai, io non ho problemi ad ammettere di non essere una persona civile.  Mi comporto in relazione all'atteggiamento di chi ho davanti. Ecco, di fronte ad uno che ammazza i ragazzini, faccio fatica a pormi determinati problemi ("ma gli andrà di lavorare?" oppure "ma è una persona, la sua vita è sacra"). Non riesco più a guardarlo e considerarlo come un uomo. Lo ritengo una nullità.
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Offline lollapalooza

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Re:Ma che razza di città è diventata Roma ?
« Risposta #129 : Giovedì 12 Gennaio 2012, 18:14:30 »
Si ma nei paesi civili, pena di morte o meno, gli assassini vengono puniti. Non che dopo 2 anni stanno già in giro o, peggio, in tv. Il nostro NON è un paese in grado di garantire la giustizia ai cittadini. E' molto ma molto ipocrita fare la parte degli schifati (non è un attacco a te, ma un discorso generale) quando si parla di pena capitale. Ci sentiamo tanto evoluti, noi.
Ma mi chiedo: è da ritenersi più "civile" un paese in cui gli assassini di bambini li fucilano, oppure uno in cui vengono mandati a casa dopo 2 anni di finto carcere (ho un amico che ci lavora e dice che, praticamente, sono hotel non prigioni)? Chi è più civile?
Alle volte credo che qui la delinquenza dilaghi perchè la gente normale ha completamente perduto la capacità di indignarsi veramente. Ad oggi ammazzano un neonato a colpi di pistola e tutto quello che puoi sentirti dire è "Vabbè ma tu chi sei er giustiziere della notte?!".

Verifica le tue fonti frigo, quella in bold è 'na catzata, e grassa pure.
Le carceri italiane sono uno scandalo riconosciuto a livello internazionale.




Offline BobLovati

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Re:Ma che razza di città è diventata Roma ?
« Risposta #130 : Giovedì 12 Gennaio 2012, 19:52:44 »
A me l´idea di condanne che prevedono lavori, se non forzati, almeno di pubblica utilità ( 40H settimanali, come per i contratti di lavoro ) sembra buona. Anche perchè, pensandoci bene, se dal lavoro dei carcerati possono derivarne prodotti da vendere, almeno lo stato ha i soldi per costruire/ricostruire/riadattare le prigioni e, indirettamente, far godere anche ai condannati un´esistenza meno indecente nelle prigioni.
E poi in linea generale sarebbe anche giusto che, una volta condannati, si paghino il costo del soggiorno.

Se rifiutassero farei semplicemente una legge che, automaticamente, raddoppia la pena; così avrebbero anche la libertà dei scegliere e decidere sul loro destino.
Anche perchè, in carcere, ci stanno perchè hanno commesso un delitto, mica per altro, nooo ?   
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

geddy

Re:Ma che razza di città è diventata Roma ?
« Risposta #131 : Giovedì 12 Gennaio 2012, 20:39:29 »
Non credo sia un problema di condanne. Ne credo possiamo stare qui a discutere sulla  pena da comminare ai due nordafricani. Semplicemente non compete a noi. C'è una legge da applicare e un giudice sarà prima o poi incaricato di farla rispettare.
Poi che il rispetto della legge venga dalla paura di una condanna ai lavori forzati o a morte credo sia una boiata clamorosa. Non serve neanche a placare il dolore delle vittime. Chi è vittima di queste tragedie un motivo per andare avanti non lo trova certo sapendo che l'assassino finirà sulla sedia elettrica o a spaccare pietre.  Come, per rispondere a Carpelo, non lo trova nella vendetta. Può succedere nei film. La folla è vendicativa, raramente lo sono i singoli.
Comunque privare un uomo della libertà per 20 30 40 o 50 anni che sia è una condanna. Non necessariamente la condanna deve portare a una riabilitazione.

Offline Il frigorifero

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Re:Ma che razza di città è diventata Roma ?
« Risposta #132 : Giovedì 12 Gennaio 2012, 21:01:49 »
Verifica le tue fonti frigo, quella in bold è 'na catzata, e grassa pure.
Le carceri italiane sono uno scandalo riconosciuto a livello internazionale.


Verificherò. Magari mi hanno detto una boiata a me.
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Offline Il frigorifero

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Re:Ma che razza di città è diventata Roma ?
« Risposta #133 : Giovedì 12 Gennaio 2012, 21:06:47 »
A me l´idea di condanne che prevedono lavori, se non forzati, almeno di pubblica utilità ( 40H settimanali, come per i contratti di lavoro ) sembra buona. Anche perchè, pensandoci bene, se dal lavoro dei carcerati possono derivarne prodotti da vendere, almeno lo stato ha i soldi per costruire/ricostruire/riadattare le prigioni e, indirettamente, far godere anche ai condannati un´esistenza meno indecente nelle prigioni.
E poi in linea generale sarebbe anche giusto che, una volta condannati, si paghino il costo del soggiorno.

Se rifiutassero farei semplicemente una legge che, automaticamente, raddoppia la pena; così avrebbero anche la libertà dei scegliere e decidere sul loro destino.
Anche perchè, in carcere, ci stanno perchè hanno commesso un delitto, mica per altro, nooo ?   


La soluzione dei lavori forzati mi piace. E' forse l'unico modo per rendere utili alla società queste persone. Spacchino pietre per 40 anni, allora. Tanto qualcosa dobbiamo farci con questi.

Ps: Comunque vedo che ancora non li trovano. Spero che non abbiano fatto in tempo a scappare in qualche modo.
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Offline BobLovati

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Re:Ma che razza di città è diventata Roma ?
« Risposta #134 : Giovedì 12 Gennaio 2012, 22:54:12 »

La soluzione dei lavori forzati mi piace. E' forse l'unico modo per rendere utili alla società queste persone. Spacchino pietre per 40 anni, allora. Tanto qualcosa dobbiamo farci con questi.

Ps: Comunque vedo che ancora non li trovano. Spero che non abbiano fatto in tempo a scappare in qualche modo.

non ho parlato di lavori forzati, ma di lavori utili alla comunità; non si tratta di vendetta, ma di far capire che ad ogni azione ( cattiva ) corrisponde una reazione ( correttiva ). Credo
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Offline Andre

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Re:Ma che razza di città è diventata Roma ?
« Risposta #135 : Giovedì 12 Gennaio 2012, 22:59:26 »
le carceri italiane sono hotel ?

ma lo sai che le visite dei parenti si tengono all'agghiaccio, indipendentemente dal clima, che spesso vengono lasciati circolare per il penitenziario perchè le "stanze" sono strapiene e sarebbe impossibile da tutti i punti di vista lasciare uina moltitudine di persone chiusi in 10 metri quadri, e che all'estero le carceri italiane vengono viste come dei lager ?
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Offline BobLovati

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Re:Ma che razza di città è diventata Roma ?
« Risposta #136 : Giovedì 12 Gennaio 2012, 23:05:18 »
si Andre, vero; ma se Roma non ride, credimi che si piange anche in molte altre parti della UE
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Offline Andre

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Re:Ma che razza di città è diventata Roma ?
« Risposta #137 : Giovedì 12 Gennaio 2012, 23:09:24 »
non ne dubito, ma le carceri italiane sono indegne di un paese civile, più ancora in uno dei paesi più industrializzati al mondo, e credo che questo si avvicini molto più ad un fatto oggettivo che ad una opinione ...
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Offline Andre

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Re:Ma che razza di città è diventata Roma ?
« Risposta #138 : Giovedì 12 Gennaio 2012, 23:16:08 »
per dire, VII Rapporto Nazionale sulle prigioni

sovraffollamento (carcerati per posti)

Serbia: 158%
Italia: 147%
Spagna: 141%
Francia: 123%
GB: 99%
Media Europea: 98%
Germania: 92%
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Offline Andre

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Re:Ma che razza di città è diventata Roma ?
« Risposta #139 : Giovedì 12 Gennaio 2012, 23:22:45 »
chiedo venia se mi dilungo, ultimo post e poi rinfodero le dita

alcuni esempi:

Agrigento: 450 detenuti in 250 posti, le celle di 6 mq, pensate per una sola persona, ne ospitano
invece tre. Manca l’acqua calda per lavarsi e il riscaldamento

Napoli, Poggioreale: in nove in una cella; si fanno turni anche per stare in piedi.

Reggio Calabria: manca la scorta, detenuto non può recarsi a dare l’addio al padre morto.

Cagliari: detenuto malato di cancro in cella con le bombole d’ossigeno attaccate al letto.

Lecce: casi di tubercolosi, scabbia e varicella.
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)