Autore Topic: Ma che razza di città è diventata Roma ?  (Letto 11336 volte)

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Offline AlenBoksic

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Re:Ma che razza di città è diventata Roma ?
« Risposta #40 : Giovedì 30 Giugno 2011, 11:08:22 »
La tragedia in questione opera di vili assassini prontamente rintracciati,
mi fa tornare in mente una cosa che appena si esce dall'Italia si nota immediatamente:
siamo sommersi dal frastuono.
Qualsiasi bar o ristorante pare non poter prosperare se non ha casse cui si debba stare a minimo 5 metri perchè sia possibile parlarsi urlando a squarciagola.
Qualsiasi assembramento produce schiamazzi, urla, risate sguaiate e un clamore diffuso sopra il quale bisogna parlare aumentando il clamore generale.
Come si esce dallo stivale invece uno si siede ad un tavolo con 50 persone intorno e riesce a conversare tranquillamente, mentre la musica è solo un gradevolissimo sottofondo quasi impercettibile. Di casse che fanno vibrare tavoli e suoli neanche l'ombra. Eppure le persone convenute si divertono e sorridono.
Un abbassamento generale dei volumi potrebbe portare a relazioni meno esasperate e conflittuali tra residenti e avventori?
Voglio 11 Scaloni

Boks XV

Re:Ma che razza di città è diventata Roma ?
« Risposta #41 : Giovedì 30 Giugno 2011, 12:23:19 »
dico moderna, perchè questo cosa che i giovani devono essere liberi di fare tutto, e non devono rispettare alcuna autorità perchè la società li reprime è roba nata una quarantina di anni fa.

43, per l'esattezza.

io appartengo a quella generazione i cui genitori andavano a parlare con gli insegnanti i quali avevano ragione a prescindere. oggi i genitori vanno a litigare con i professori e se i figli sono capre è perchè "li hanno presi di mira" 'sti insegnanti che "so' incapaci".
li proteggiamo, li coccoliamo, li difendiamo a prescindere, li sentiamo bambini anche quando frequentano l'università perchè, forse, finchè loro non crescono noi non invecchiamo.
ha ragione BobLovati.
ma così facciamo solo del male ai nostri figli, che non saranno mai in grado di assumersi una responsabilità. non saremo stati in grado di fornire loro gli strumenti per affrontare la vita responsabilmente.
ecco, quindi,  che dare una cascata in faccia a un coetaneo solleverà appena un "e che sarà mai..." e, altresì, spaccare il cazzo fino alle tre del mattino ai cristiani che tentano di dormire diventa diritto ad una malintesa pretesa di libertà e, per chi protesta, "scemo, scemo".
la famiglia, l'educazione, i valori ci riempiono la bocca e i fogli di giornale.
dopo il morto.
ma ricordiamoci che siamo figli dei nostri tempi.
e questi tempi sono degenerati, in un cocktail di edonismo, qualunquismo, egoismo, irresponsabilità, libertarismo d'accatto reso esplosivo dall'innato senso italico di insofferenza alle regole, via via che maturavano quelle generazioni cresciute sul terreno intriso di quell'humus in cui la famiglia, l'educazione e i valori erano solo parole vuote, irrise.
parole, come la recentemente rivalutata (in maniera strumentale secondo me) patria, delle quali vergognarsi.
è la politica che fa la società. come sempre.
si, v'è stato uno spartiacque ben definito che ha dato il la alla concatenazione di eventi che ha condotto fino alle miserie dei costumi odierni.
43 anni fa, appunto.

tutto ciò secondo me, naturalmente.

Aquilotta del Nord

Re:Ma che razza di città è diventata Roma ?
« Risposta #42 : Giovedì 30 Giugno 2011, 12:33:42 »
Sono assolutamente d'accordo con Boks. I miei genitori non mi hanno mai, mai dato ragione quando un insegnante si lagnava di me e del mio rendimento, oggi è tutto l'opposto.
Per il lavoro che faccio assisto spesso a processi nei quali imputati sono giovanissimi, anche minorenni, che rubano, picchiano la nonna (ho assistito anche a questo), eppure, nonostante l'evidenza dei fatti, questi genitori sono lì, a prendersela col giudice perché troppo severo (magari li ha appena graziati dandogli l'esperimento probatorio), coi giornali che riportano i fatti, e così via. Osservano i propri figli sedersi in un'aula di tribunale con atteggiamento strafottente, che ridono delle arringhe difensive o accusatorie, e per loro i figli non hanno mai torto, non hanno mai sbagliato, non possono assumersi nessuna responsabilità per quello che hanno fatto. Alla fine dell'udienza poi, gli stessi giovinastri li vedi sfrecciare via con l'automobilona potente regalata da papà e mammà. Io lo trovo aberrante.

bak

Re:Ma che razza di città è diventata Roma ?
« Risposta #43 : Giovedì 30 Giugno 2011, 13:33:31 »
aggiungo all'impeccabile analisi di Boks, che anche all'interno della famiglia il genitore che vuole imporre un minimo di ordine e disciplina (non è uno slogan) ai propri figli, viene messo in minoranza dall'altro che invece è più incline a sposare le tesi pro-figli.
In questo humus il ragazzo cresce, privo di responsabilità e di doveri e ricco di diritti e di ego, dei quali giammai si priverà, anche se questo andrà a scapito di deboli o anziani.

BobCouto

Re:Ma che razza di città è diventata Roma ?
« Risposta #44 : Giovedì 30 Giugno 2011, 14:36:54 »
Toh, beccatevi questa.

Mi dispiace per i tolleranti e gli antisistema della fava, ma questa NON E' libertà. Per una cosa del genere, sospensione della patente per 6 mesi e 5.000 Euro di multa. In caso di recidiva, revoca definitiva della patente, demolizione forzata del veicolo, a tue spese. Funziona, hai voglia se funziona.
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Gomme tagliate per quattro volte: «Pregiudizi contro la mia Rebecca»
La mamma della piccola tetraplegica: parcheggiano sul mio posto riservato e se chiamo i vigili si vendicano



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Pisapia incontra i lettori del Corriere: «Torneranno i 500 "ghisa" di quartiere» (28 giugno 2011) La bimba, 5 anni, ha incontrato Pisapia al Corriere

Gomme tagliate per quattro volte: «Pregiudizi contro la mia Rebecca»

La mamma della piccola tetraplegica: parcheggiano sul mio posto riservato e se chiamo i vigili si vendicano

 
La piccola Rebecca (Sioli)
MILANO - Via Stoppani 15. I copertoni tagliati, due gomme a terra. Niente asilo, oggi. Rebecca non perde il sorriso, gira la sua Pegasus, la carrozzina elettrica rosa fucsia che guida con un joystick pieno di «appiccichini», e punta al portone di casa. Ormai sa come va a finire in questi casi. È la quarta volta che succede in pochi mesi. Mamma trova occupato il «suo» posto invalidi numerato, è costretta a chiamare i vigili e il carro attrezzi per farlo liberare e il giorno dopo, l'incredibile vendetta. Gomme a terra, auto rigata sulle due fiancate. Rebecca bloccata a casa. Giornata persa anche per la mamma. Oltre alla spesa e al tempo necessari per la riparazione. Il contraccolpo più pesante è «la cattiveria dei milanesi». «L'ho scoperta con la malattia di Rebecca. La gente ha paura della sofferenza. E se ne frega degli altri. Milano è intollerante. Oltre che poco attrezzata per i disabili», è lo sfogo legittimo di Elena Muserra, pierre di moda, moglie di Luca, private banker, e mamma di una bimba con un dono speciale, un sorriso travolgente, e poi lo sguardo dolcissimo, e tutta la grinta che le serve.

 
Rebecca all'incontro con Pisapia (foto Barbaglia)
Racconta Elena: «Rebecca è nata perfettamente sana, ha sgambettato fino a cinque mesi, poi sembrava impigrita. La diagnosi è arrivata subito, violenta: "sma2", atrofia muscolare spinale. È una malattia genetica, grave e rara, blocca i movimenti. Oggi ha cinque anni Rebecca, fa la vita che fanno i suoi coetanei, a parte la fisioterapia del mercoledì. Il suo problema è solo motorio, in altre città, più attrezzate per i disabili, la sua e la nostra vita sarebbe meno complicata». Martedì pomeriggio Rebecca è venuta al Corriere della Sera, il sindaco incontrava i milanesi, lei ha chiesto di partecipare. Quando le hanno avvicinato il microfono ha chiesto decisa a Giuliano Pisapia che cosa intendesse fare per superare il problema delle barriere architettoniche «non solo per me, per tutti i bambini in carrozzella».


Lui si è impegnato. Difficile dimenticarsi Rebecca. Lei è uscita da via Solferino sfrecciando a «velocità cinque», massima, sulla sua Pegasus. Soddisfatta? «A metà. Volevo farne due di domande - dice Rebecca -. La seconda è quella della nonna: abita a Sesto, ci potrei andare in metropolitana con la mia tata. Ma io in metro non ci posso andare, non ci sono ascensori né servoscala. Ecco, volevo chiedere al sindaco di aiutarci, per poter andare in giro». Ma l'elenco dei desideri è molto più lungo. Lo snocciola punto per punto, pacata e forte, mamma Elena: sono i marciapiedi con scivolo perennemente bloccati per sosta selvaggia. Sono i posti per disabili numerati occupati, anche dai disabili non gravi. («E devono essere persone con falsi pass, altrimenti lo saprebbero che i numerati sono per i casi come il nostro»). Sono gli ascensori che non ci sono. I vecchi tram arancioni che Rebecca non può prendere. Le gite di classe fatte dove guarda caso ci sono mille gradini e nessuno se ne è preoccupato.

Sono le rampe che mancano quasi sempre, anche nelle scuole e negli asili. Sono la maestra di sostegno e gli assistenti che ci sono, forse, non sempre, non per tutto il tempo scuola («A noi è successo, un giorno ci hanno comunicato che la nostra maestra era da "condividere"»). I De Luca non mollano. Elena e Luca quando la loro bambina non aveva ancora un anno hanno fondato Smarathon, per la raccolta fondi. Rebecca è più di una testimonial. «Abbiamo comprato il dual sky per la scuola sci di Predazzo, per far sciare i bambini come me - spiega -. Poi facciamo la maratona e i soldi ci servono per trovare la cura della mia malattia».

Offline Reflexblue

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Re:Ma che razza di città è diventata Roma ?
« Risposta #45 : Giovedì 30 Giugno 2011, 16:53:02 »
Christian Perozzi e le Brigate Monti:
da Facebook il ritratto del picchiatore

Scenario da ultrà nella pagina di uno degli arrestati per il tragico pestaggio: in gruppo con gli amici del rione, o mentre fa il saluto romano e legge articoli sulla destra

Christian Perozzi dal suo profilo su Facebook, immagini inquietanti con saluti romani, con striscioni allo stadio su Lupo Liboni, con la Brigata rione Monti - della quale si è perfino tatuato il simbolo sul petto - e infine con la lettura di articoli dedicati all'associazione di destra CasaPound. Il giovane arrestato per il pestaggio mortale di Monti offre sulla sua pagina sul social network una carrellata di immagini che lo ritraggono insieme ai suoi amici ma anche da solo, in uno scenario che sa di frequentazioni da ultrà e di atteggiamenti fascisti, sullo sfondo di un rione che è evidentemente un territorio da difendere. Un territorio talmente importante da doversi tatuare sul petto, all’altezza del cuore, il simbolo che lo riguarda accompagnato dalla scritta Brigata Rione Monti.

LETTURE ORIENTATE - La prima immagine che compare sul profilo Facebook di Christian Perozzi lo propone chino col cappello in testa intento a leggere una copertina di cronaca del Messaggero: la lettura è concentrata sull’articolo in basso, il titolo dice: «Casapound, quattro denunciati».

IL RIONE SULLO SFONDO - Scorrono poi dentro il profilo nella sezione foto molte altre immagini, ce ne sono scattate anche scattate allo stadio come quella che ritrae in curva lo striscione che inneggia a Lupo Liboni. Ma è il rione a costituire lo sfondo principale delle foto. Perozzi vi appare spasso in gruppo con altri, qualcuno fa il saluto romano. In una, da solo, anche lui si esibisce nel gesto fascista. Brigata Rione Monti: lo stemma di questa organizzazione appare ripreso stampigliato su qualche portone del rione. Poi in una foto Perozzi lo esibisce sul suo torso nudo ben tatuato sulla parte sinistra del petto. Che cosa rappresenti questa Brigata sarà certamente uno spunto investigativo da approfondire da parte degli inquirenti.

Redazione online

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/11_giugno_30/monti-brigate-aggressori-190986290306.shtml

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Scorrendo le foto è abbastanza evidente di quale delle due curve si tratti, ma la redazione si guarda bene dal nominarla.
Detto questo, una preghiera per il ragazzo in fin di vita.

Offline WombyZoof

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Re:Ma che razza di città è diventata Roma ?
« Risposta #46 : Giovedì 30 Giugno 2011, 16:55:33 »
intanto escono foto e altre notizie su uno dei due aggressori.

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/11_giugno_30/monti-brigate-aggressori-190986290306.shtml

oltre alla tristezza per lo stile di vita del soggetto, notare il livello di prostituzione, che non sia mai si debba solo nominare quella parola di quattro lettere.

immaginatevi a curve invertite, c'era il rischio di un deferimento di palazzi e punti di penalizzazione a noi  per responsabilità oggettiva.


concordo con couto, per i provvedimenti da prendere contro quei bastardi.
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

BobCouto

Re:Ma che razza di città è diventata Roma ?
« Risposta #47 : Giovedì 30 Giugno 2011, 17:01:41 »
Le modalità dell'aggressione erano una firma.

Ehm, Womby, guarda bene il profilo su fb...

Offline Reflexblue

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Re:Ma che razza di città è diventata Roma ?
« Risposta #48 : Giovedì 30 Giugno 2011, 17:24:20 »
Hai ragione, è della Lazio. Aspetta che se ne accorgano..

Bill Kelso

Re:Ma che razza di città è diventata Roma ?
« Risposta #49 : Giovedì 30 Giugno 2011, 17:36:08 »

Insomma, oltre a una serie di luoghi comuni sull'educazione (è un fatto delinquenziale, non si tratta di educazione!) letti qua e là sul forum, leggo anche che se quattro fascistelli curvaroli con in testa, pardon, nell'unico neurone che gli funziona, il mito del superuomo palestrato, se ne vanno a zonzo per Monti a spaccare crani e mascelle la colpa è del '68?


Offline lollapalooza

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Re:Ma che razza di città è diventata Roma ?
« Risposta #50 : Giovedì 30 Giugno 2011, 18:53:12 »
Insomma, oltre a una serie di luoghi comuni sull'educazione (è un fatto delinquenziale, non si tratta di educazione!) letti qua e là sul forum, leggo anche che se quattro fascistelli curvaroli con in testa, pardon, nell'unico neurone che gli funziona, il mito del superuomo palestrato, se ne vanno a zonzo per Monti a spaccare crani e mascelle la colpa è del '68?

In effetti...


Mazzola

Re:Ma che razza di città è diventata Roma ?
« Risposta #51 : Giovedì 30 Giugno 2011, 20:12:49 »
Oh meno male va.
Luoghi comuni.
A posto.

Aquilotta del Nord

Re:Ma che razza di città è diventata Roma ?
« Risposta #52 : Giovedì 30 Giugno 2011, 20:17:48 »
Sì, è vero, luoghi comuni: li ho tirati fuori anch'io. Chiedo scusa, mi astengo la prossima volta.

TD

Re:Ma che razza di città è diventata Roma ?
« Risposta #53 : Giovedì 30 Giugno 2011, 22:53:25 »
Luoghi comuni sì o no, non è automatico che un ragazzino viziato spedisca a mazzate all'obitorio un'altra persona.
Io non voglio cadere nel  tranello di metterci per forza di mezzo gli ultras, ma si potrebbe dire che questo è quello che succede a far passare il concetto che la violenza in certi ambiti sia possibile, praticabile, tollerata. Perché poi gli stadi non sono isole, ma stanno nel mondo. Come tutti i posti che diventano zone franche dove tutto è permesso. E' condivisibile il discorso sulla famiglia come luogo dove si previene e si creano le condizioni per evitare certe situazioni, ma grande è la confusione sotto il cielo che sta fuori dal focolare domestico. E non è mica prerogativa esclusiva di questi figli privati della certezza dell'autorità familiare. La violenza in Italia non è un'esclusiva dello stato, che dovrebbe usarla solo per le finalità istituzionali "buone". C'è chi può adottare comportamenti violenti facendola franca al 99% e se si applica questo principio, tutto diventa possibile. La semina, d'altra parte, è stata copiosa e lunga, ora comincia il raccolto.

Offline Rebecca

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Re:Ma che razza di città è diventata Roma ?
« Risposta #54 : Venerdì 1 Luglio 2011, 09:40:45 »

Sarebbe interessante andarsi a vedere i dati delle "semplici" aggressioni,degli stupri e delle rapine da quando Alemanno è diventato sindaco.Si noterebbe che il trend è sempre in crescita.E' ovvio che la colpa non sia di Alemanno,ci mancherebbe!

Ma è stato lui,o forse chi lo ha consigliato,che ha improntato tutta la campagna elettorale sulla cosiddetta sicurezza.Eppure ricordo solo io che il povero Gianni non aveva idee,diciamo immediatamente reperibili come efficaci per la città di Roma,e la sua litania era spesso basata sulle vicende legate ai campi Rom o i Centri Sociali (come se Roma fosse Berlino!) e al loro status di "illegalità permanente" dove girava la droga e si organizzavano aggressioni contro presunti e non meglio identificati avversari politici?Nessuno di voi ha rimarcato questa storia?Eppure io vivo a Milano e ciò che avviene a Roma mi interessa sempre molto.

Poi però dimentichiamo che l'idea delle ronde e della giustizia fai da te (cosa sono quei quattro fascisti incriminati se non una ronda?) è venuta direttamente da questo governo di cui il nostro Alemanno fa parte.Scopriamo che l'ordine pubblico è passato direttamente in mano alla Polizia Municipale (sono state comprate persino le pistole!) visto che Polizia e Carabinieri sono impegnati in altro (scorte o accompagnatori a Villa San Martino...).E lo si è visto persino dal tempo trascorso dall'aggressione alla denuncia al commissariato di zona.
Scopriamo che da circa tre anni a Roma le aggressioni a sfondo sociale (non a scopo di rapina!) avvengono quasi sempre da una parte sola.Solo io ricordo della spedizione a Villa Ada?O delle decine di aggressioni al Gay Village?

Ma il clima della giustizia fai da te,l'ambivalenza tra legalità e illegalità dove non si capisce chi ha ragione (prendiamo anche questo caso dove chi fa casino in strada meriterebbe delle cascate in faccia) è riconducibile al 68?
Oppure c'è anche un filone che lega questo clima di impunità ai vertici alti dello Stato dove gli attacchi alla giustizia ordinaria sono all'ordine del giorno?Dove è normale appartarsi con minorenni,dove è prassi dire che si possono evadere le tasse,(ok,la lista è lunghissima!),dove soprattutto il messaggio che arriva al cittadino medio è che tutti i politici sono dei ladri farabutti e che pertanto anche loro possono essere autorizzati a fare come vogliono e quindi ad andare a 260 km/h in autostrada o a farsi comprare case da terzi senza sapere chi è l'ignoto "benefattore",salvo poi accusare chi si indigna di ipocrisia...

La cosa drammatica, è che questi imbecilli,o come direbbe Bill Kelso "questi ragazzini che giocano ancora a soldatini", sono figli dell'edonismo degli anni '80,del consumismo estremo e del qualunquismo (valori che proprio la rivoluzione del '68 ha cercato di combattere) e sono figli anche di un certo modo di di vedere la società grazie anche a ciò che Radio,TV,giornali e quindi costumi,hanno inculcato nelle loro teste.
Un altro dramma che hanno tutti l'eta di mio nipote.


Spero di essere stata chiara visto che vado di corsa (a lavorare!). E spero di non aver offeso nessuno,soprattutto.
:D
La Lazio mia, in cima ar monno c'è la Lazio mia...

bak

Re:Ma che razza di città è diventata Roma ?
« Risposta #55 : Venerdì 1 Luglio 2011, 21:02:24 »

oltre alla tristezza per lo stile di vita del soggetto, notare il livello di prostituzione, che non sia mai si debba solo nominare quella parola di quattro lettere.


Musicista pestato, preso ultrà Roma «È stato lui a colpirlo con il casco»

Ha 23 anni ed è segnalato tra i tifosi pericolosi il giovane fermato. Ha colpito il musicista quando era già a terra


ROMA - Ha colpito il giovane quando era già a terra e con il casco. È stato fermato per tentato omicidio dalla Digos e dagli investigatori del Commissariato Esquilino il terzo complice del «branco» che ha aggredito Alberto Bonanni, il musicista di 29 anni, la notte tra il 25 ed il 26 giugno nel rione Monti a Roma. Ha 23 anni è romano, gravita negli ambienti della tifoseria romanista ed è stato sottoposto a Daspo nel 2009 per avere lanciato due fumogeni in campo durante la partita Roma-Basilea. . Ora all'appello , secondo le testimonianze, manca un quarto complice.

TENTATO OMICIDIO - Dopo l'arresto di Christian Perozzi e Carmine D'Alise, entrambi di 21 anni, accusati di tentato omicidio, ora è la vota del terzo. Aberto Bonanni è stato pestato a calci e pugni e poi colpito violentemente con un casco. Subito ricoverato in gravissime condizioni all'ospedale San Giovannni di Roma, è in pericolo di vita. I due giovani arrestati nei giorni scorsi sono stati riconosciuti da alcuni testimoni, frequentatori abituali della movida di Monti, grazie ad alcune foto postate sulle pagine dei loro profili Facebook.


fonte

Mazzola

Re:Ma che razza di città è diventata Roma ?
« Risposta #56 : Martedì 5 Luglio 2011, 11:51:06 »
Intanto Far West in Prati.
"Giustiziato" un pregiudicato.
Questa per me e' la delinquenza.
E mi sembra pure che stia tornando a certi livelli, visto che non e' il primo episodio.

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Re:Ma che razza di città è diventata Roma ?
« Risposta #57 : Martedì 5 Luglio 2011, 12:00:35 »
Intanto Far West in Prati.
"Giustiziato" un pregiudicato.
Questa per me e' la delinquenza.
E mi sembra pure che stia tornando a certi livelli, visto che non e' il primo episodio.

Beh,questa è delinquenza organizzata,la vittima è il figlio di uno degli affiliati storici della banda della Magliana,già gambizzato sei mesi fa.
"No retreat, baby, no surrender"


Offline disabitato

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Re:Ma che razza di città è diventata Roma ?
« Risposta #58 : Mercoledì 6 Luglio 2011, 02:20:27 »
(ANSA) - ROMA, 5 LUG - E' un 18enne la 4/a persona identificata dalla Digos e denunciata in stato di liberta' per concorso in tentato omicidio, in merito all'aggressione del giovane musicista finito in coma dopo essere stato pestato a sangue, a Roma, nel rione Monti, la notte tra il 25 e il 26 giugno scorsi. Nel corso delle attivita' degli investigatori e stata anche identificata una 5/a persona, la cui posizione e' al vaglio. Per gli inquirenti il 18enne avrebbe avuto un ruolo minore rispetto agli altri 3 fermati.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

bak

Re:Ma che razza di città è diventata Roma ?
« Risposta #59 : Sabato 27 Agosto 2011, 16:07:50 »
Sforna, una lite in piscina dietro il delitto il 18enne aveva rimproverato due bulli

«La dovete fa’ finita. Qui c’è un regolamento».
«A chi lo dici che bisogna falla finita? A me no. Io sparo»

di Luca Lippera
ROMA - «Che state a fa’? La dovete fa’ finita. Qui c’è un regolamento». La fine di Edoardo Sforna a Morena, per pazzesco che possa sembrare, sarebbe stata innescata da una discussione da niente tra il diciottenne ucciso a colpi di pistola e un terzetto di coatti di periferia. La lite di cui si cercava traccia fin dalla sera del delitto è avvenuta lo scorso fine settimana nella piscina comunale di Ciampino dove il diciottenne faceva il bagnino. Sforna, il senso dell’onestà innato, figlio unico, famiglia perbene, un ragazzo modello in una periferia allergica a certi modelli, ha ripreso alcuni coetanei perché stavano facendo confusione a bordo vasca. Le frasi sono state colte da una persona che lavora nell’impianto sportivo e ora i carabinieri stanno cercando di dare un volto e un nome ai giovani che hanno guardato di traverso Dodo, l’hanno «imbruttito», come recita il gergo dei luoghi, e che potrebbero essersi trasformati in assassini per lavare quella che ritenevano un’onta insopportabile.

Ma il possibile movente dell’omicidio non è l’unica novità in una storia che ha lasciato tanti romani letteralmente a bocca aperta per la ferocia e per l’età della vittima. Gli investigatori ritengono di aver ritrovato lo scooter con cui i due assassini sono scappati dopo che uno di loro aveva fatto fuoco davanti alla pizzeria Jolly di via Frascineto a Morena. I carabinieri del Gruppo Frascati, incaricati delle indagini, lo hanno scoperto all’inizio di una stradina lungo l’Anagnina, direzione Frascati, a circa quattro chilometri dal luogo del delitto.

C’erano anche i caschetti - ne hanno parlato diversi testimoni - indossati dagli sconosciuti visti davanti alla pizzeria di via Frascineto. Però i due ragazzi, è chiaro, non sono sprovveduti. I caschi, il motorino e tutto quello che c’era a bordo sono stati bruciati per rallentare le indagini. Sono in corso accertamenti sul numero di telaio dello scooter. Il veicolo sarebbe rubato e il dettaglio rafforza negli uomini dell’Arma la convinzione che gli assassini possano avere almeno qualche precedente o qualche segnalazione.

Se davvero Edoardo Sforna, volontario della Croce Rossa, è stato ucciso per qualcosa che somiglia a un’inezia, Roma avrà la conferma che un’altra barriera è caduta e che ormai, per qualche motivo, invece di discutere si spara. Il delitto di Morena è il numero ventisette dall’inizio dell’anno. Giovedì il sindaco Alemanno, puntando di fatto l’indice contro la Squadra Mobile, i carabinieri e la Procura di Roma, ha detto di essere «molto preoccupato per i casi irrisolti» (sono sette: sei affidati alla polizia, uno all’Arma, tutti alla magistratura). Mercoledì prossimo, ha aggiunto, «vedrò il Ministro dell’Interno Maroni per avere chiarezza». «Chiediamo con forza agli inquirenti ha insistito di dare una spiegazione a questi omicidi. Dobbiamo avere le risposte: spetta allo Stato darcele».

Alemanno ieri pomeriggio è andato a trovare la famiglia della vittima e ha rincarato la dose facendo diramare un comunicato con parole che non si leggono tutti i giorni. «È evidente - afferma il sindaco - che qualunque sia il movente dei bastardi che hanno ucciso Sforna, nessun appiglio può essere trovato nei suoi comportamenti: era un ragazzo di pulizia cristallina. Sono rimasto impressionato dalla rettitudine e dalla dignità dei genitori. Ho portato loro le condoglianze mie e di tutta la città. È necessario il massimo sforzo per assicurare alla giustizia gli assassini».

Il corpo di Edoardo Sforna, dopo l’autopsia eseguita dal dottor Antonio Grande all’Istituto di Medicina Legale della Sapienza, non è stato ancora restituito alla famiglia. Ci sono ancora accertamenti da fare. Quindi non è stata ancora fissata la data dei funerali. Il ragazzo aveva una ferita di striscio alla gamba destra. I carabinieri non escludono che il giovane, visto l’assassino che si avvicinava con una pistola, abbia proteso il polpaccio e la coscia nel tentativo di fermarlo. Mentre quello, probabilmente, gli rinfacciava le frasi in piscina: «A chi lo dici che bisogna falla finita? A me no. Io sparo».

Sabato 27 Agosto 2011 - 15:14
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