Autore Topic: La distanza tra propaganda e realtà (Lazio's attendance)  (Letto 6699 volte)

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Re:La distanza tra propaganda e realtà (Lazio's attendance)
« Risposta #20 : Martedì 21 Giugno 2011, 18:05:56 »
Ricavi da Gare (il dato mette insieme gli incassi da botteghino e abbonamenti)
nell’ultimo triennio (Fonte i bilanci delle società disponibili su internet)

Stagione 2007-08
Lazio 11,275 mnl di euro
Atac 38,758 mnl di euro
Juventus 13,980 mnl di euro


Stagione 2008-09
Lazio 9,874 mnl di euro
Atac 31,92 mnl di euro
Juventus 18,435 mnl di euro


Stagione 2009-10
Lazio 10,307 mnl di euro
Atac 23,821 mnl di euro
Juventus 18,471 mnl di euro


Ricavi da Gare (il dato mette insieme gli incassi da botteghino e abbonamenti)
Dell’ultimo decennio (fonte i bilanci della Lazio)

Ricavi         Gare   Diritti TV
2001-02   19,583   58,659
2002-03   21,465   48,465
2003-04   20,341   57,414
2004-05   14,557   44,138
2005-06   9,166   35,177
2006-07   8,279   34,096
2007-08   11,275   61,918
2008-09   9,874   47,945
2009-10   10,307   45,462



Come si vede i diritti TV subiscono un sensibile arretramento, ma gli incassi da botteghino in pratica si dimezzano.
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Re:La distanza tra propaganda e realtà (Lazio's attendance)
« Risposta #21 : Martedì 21 Giugno 2011, 18:07:13 »
Giustissimo mio caro F_K,

E' come avere un ristorante da 60 coperti che te riempi, in media, sempre la metà.
Considerati i 30 aficionados che mangiano alla carta, magari gli altri 30 sarebbero intercettabili con un menù fisso a 10 euro..
Ah, in questo particolare ristorante, le tue spese sia di personale che di cibo sono le stesse sia che ci mangino in 10 che in 60.

Ovvio è altresi vero che se il delivery dietro l'angolo offre le mie stesse pietanze alla carta ma me le porta a casa per un prezzo migliore (sky), allora forse quello che faccio pagare al ristorante è troppo.
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Re:La distanza tra propaganda e realtà (Lazio's attendance)
« Risposta #22 : Martedì 21 Giugno 2011, 18:10:58 »
Giustissimo mio caro F_K,

E' come avere un ristorante da 60 coperti che te riempi, in media, sempre la metà.
Considerati i 30 aficionados che mangiano alla carta, magari gli altri 30 sarebbero intercettabili con un menù fisso a 10 euro..
Ah, in questo particolare ristorante, le tue spese sia di personale che di cibo sono le stesse sia che ci mangino in 10 che in 60.

Ovvio è altresi vero che se il delivery dietro l'angolo offre le mie stesse pietanze alla carta ma me le porta a casa per un prezzo migliore (sky), allora forse quello che faccio pagare al ristorante è troppo.

In alcuni locali spesso si fa ricorso all'Happy hour oppure - come il grande Funari insegnava - nei night club a mezzanotte si offriva gratis un piatto di penne all'arrabbiata così poi ... ordinavi da bere (non gratis).
Insomma, il locale va riempito e il bibbitaro deve fatturare per conto nostro.
Gli starà dicendo questo il presidente al CONI?
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Re:La distanza tra propaganda e realtà (Lazio's attendance)
« Risposta #23 : Martedì 21 Giugno 2011, 18:11:51 »
Giustissimo mio caro F_K,

E' come avere un ristorante da 60 coperti che te riempi, in media, sempre la metà.
Considerati i 30 aficionados che mangiano alla carta, magari gli altri 30 sarebbero intercettabili con un menù fisso a 10 euro..
Ah, in questo particolare ristorante, le tue spese sia di personale che di cibo sono le stesse sia che ci mangino in 10 che in 60.
Ottimo.
Ma io incalzo: non ti sembra curioso immaginare di vendere a un prezzo medio più basso rispetto a quello pagato dai tuoi 'clienti' più affezionati i posti oggi sempre liberi in uno stadio che, per tradizione, tende a riempirsi soprattutto nei settori popolari?

Puoi sempre svendere la Sud a 5 euro a partita (ma io abbonato di Distinti Est mi inferocirei. E a ragione, peraltro), ma la Tevere e soprattutto la Montemario (oggi quasi sempre vuota) a che prezzi andrebbe venduta?
Buon viaggio, caro Piero.

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Re:La distanza tra propaganda e realtà (Lazio's attendance)
« Risposta #24 : Martedì 21 Giugno 2011, 18:17:44 »
Ottimo.
Ma io incalzo: non ti sembra curioso immaginare di vendere a un prezzo medio più basso rispetto a quello pagato dai tuoi 'clienti' più affezionati i posti oggi sempre liberi in uno stadio che, per tradizione, tende a riempirsi soprattutto nei settori popolari?

Puoi sempre svendere la Sud a 5 euro a partita (ma io abbonato di Distinti Est mi inferocirei. E a ragione, peraltro), ma la Tevere e soprattutto la Montemario (oggi quasi sempre vuota) a che prezzi andrebbe venduta?

Ricordati che un abbonato di curva paga il biglietto la metà di un biglietto spot.
Inoltre, rispondeo alla tua domanda: per un Lazio Cesena ti faccio la tevere a 30, la Monte Mario a 50 max, e ti faccio entrare tutta la famiglia a 100 euro all inclusive.

Il MAn UTD fa prezzi speciali per i pensionati over 65 e 10 sterline per TUTTI i settori agli under 16.
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Re:La distanza tra propaganda e realtà (Lazio's attendance)
« Risposta #25 : Martedì 21 Giugno 2011, 18:24:13 »
Ricordati che un abbonato di curva paga il biglietto la metà di un biglietto spot.
Inoltre, rispondeo alla tua domanda: per un Lazio Cesena ti faccio la tevere a 30, la Monte Mario a 50 max, e ti faccio entrare tutta la famiglia a 100 euro all inclusive.
Mi pare che simili strategie vengono adottate da anni dalla Lazio.
Con risultati di solito non soddisfacenti.

Ribadisco: siamo sicuri che è quello attuale il 'bacino' da sfruttare?

Una famiglia della piccola borghesia ha 100 euro per Lazio-cesena (non proprio un match di fascia alta) quando con quella cifra papà e mamma possono portaro 4 volte a pranzo al Mc Donald i due figli, sfangando così 4 week-end da trascorere al centro commerciale prima e dopo pranzo?
Buon viaggio, caro Piero.

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Re:La distanza tra propaganda e realtà (Lazio's attendance)
« Risposta #26 : Martedì 21 Giugno 2011, 18:24:20 »
se la Lazio avesse un indotto diretti anche durante i 90 minuti della partita, abbassare i prezzi degli abbonamenti per arrivare a quota 30mila avrebbe un ritorno in termini di bibite e panini.

Re-innescare il circolo virtuoso dell'andare allo stadio porterebbe la gente a reinnamorarsi della Lazio e rivedere lo stadio come un luogo famigliare.

Gli happy hour sarebbero molteplici..

si può fare un early-buy a prezzo scontato da un mese a due settimane prima della partia, un periodo di vendita piena le due settimane prima, e poi l'ultimo giorno tutti i biglietti rimasti a prezzo scontato.. senza garanzia del posto ovviamente. se non lo trovi, resti a casa.

Ottimo.
Ma io incalzo: non ti sembra curioso immaginare di vendere a un prezzo medio più basso rispetto a quello pagato dai tuoi 'clienti' più affezionati i posti oggi sempre liberi in uno stadio che, per tradizione, tende a riempirsi soprattutto nei settori popolari?

Puoi sempre svendere la Sud a 5 euro a partita (ma io abbonato di Distinti Est mi inferocirei. E a ragione, peraltro), ma la Tevere e soprattutto la Montemario (oggi quasi sempre vuota) a che prezzi andrebbe venduta?

Ottimo! Mi piace questo topic!  :D

Conti alla mano, il mio abbonamento in distinti è costato 175 euro lo scorso anno. La quota partita era di 9,21 euro. Se eri donna la quota scendeva a 5,79 euro/partita.

Questi valori dovrebbero essere i prezzi applicabili più bassi per il mio settore, per non far torto, giustamente, a me abbonato. Io abbonato ho il vantaggio di avere sempre il mio posto, andare solo una volta alla lottomatica a rinnovare per tutta la stagione, e magari mi ci metti uno sconto del 20% sui prodotti ufficiali.
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Re:La distanza tra propaganda e realtà (Lazio's attendance)
« Risposta #27 : Martedì 21 Giugno 2011, 18:29:29 »
se la Lazio avesse un indotto diretti anche durante i 90 minuti della partita, abbassare i prezzi degli abbonamenti per arrivare a quota 30mila avrebbe un ritorno in termini di bibite e panini.
Non stai ipotizzando di spostare semplicemente i flussi, giusto?
Biglietti meno cari per incrementare il numero delle presenze ma consumi più elevati nel food&beverage dovrebbero produrre un complessivo aumento dei ricavi. Capisco bene?

Mi sfugge se in tale scenario il consumo medio per spettatore aumenterebbe oppure no. Sarò stanco, a quest'ora, ma non mi formo un'idea in merito.
Buon viaggio, caro Piero.

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Re:La distanza tra propaganda e realtà (Lazio's attendance)
« Risposta #28 : Martedì 21 Giugno 2011, 18:42:23 »
Non stai ipotizzando di spostare semplicemente i flussi, giusto?
Biglietti meno cari per incrementare il numero delle presenze ma consumi più elevati nel food&beverage dovrebbero produrre un complessivo aumento dei ricavi. Capisco bene?

Mi sfugge se in tale scenario il consumo medio per spettatore aumenterebbe oppure no. Sarò stanco, a quest'ora, ma non mi formo un'idea in merito.

Bisognerebbe sapere nel dettaglio quanto la ristorazione rende al coni durante le partite della Lazio e quanto questa cifra sia dipendente dal numero degli spettatori.

Ad oggi, dal momento in cui varco il tornello, cesso di essere un cliente ss lazio e divento per due ore almeno un cliente coni servizi. Tutto quello che spendo va al coni. Alla Lazio do i miei 9,2 euro e la mia pizzetta, il mio caffè, la mia acqua, va nelle tasche del coni.
Un caffè costa un euro, un acqua 2. Senza necessariamente pranzare allo stadio, con una acqua e un caffè ho speso 3 euro, il 30% del costo del mio biglietto.
Ho stimato in acqua+caffè il consumo medio per spettatore.
Con un ipotetico sconto del 10% sul prezzo del mio abbonamento (passerebbe a 150 euro circa) a fronte di un incremento degli abbonati, avrei un incasso maggiore dato dal caffè+acqua.

Non avendo la Lazio la gestione della ristorazione, non può far altro che puntare ad aumentare le presenze ed il relativo incasso dai botteghini. Cercando, ovviamente, con un aumento delle presenze, invogliato da uno sconto sui biglietti, ad avere un incasso/persona medio più alto della stagione appena conclusa. Altrimenti il gioco non vale la candela..
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POMATA

Re:La distanza tra propaganda e realtà (Lazio's attendance)
« Risposta #29 : Mercoledì 22 Giugno 2011, 00:11:05 »
L'atletico di Madrid quando scese in B dimezzó il prezzo degli abbonamenti con la promessa che chi lo faceva manteneva il prezzo l'anno seguente in A, praticamente in B facevano sempre 50.000

C'é da lavorare senza dubbio ma é ora che la parte dura del tifo la smetta di boicottare.

CiPpi

Re:La distanza tra propaganda e realtà (Lazio's attendance)
« Risposta #30 : Mercoledì 22 Giugno 2011, 06:52:43 »
a me sembra che la societa' stia facendo, o tentando di fare, tutto cio' che sia possibile ed immaginabile:

. politiche di offerte di abbonamento di tutti i tipi, studiate sicuramente per ottenere il massimo rapporto tra numero di persone ed incasso.

. tentativo di spezzare il monopolio del CONI, e i prezzi inadeguati che la Lazio si trova a pagare, cosi come gli incassi di quanto il tifoso spende allo stadio stesso. (e sarebbe interessante vedere se questo non e' la conseguenza del non riuscire a porre in atto il seguente punto.)

. tentativo di ottenere una struttura che la Lazio possa gestire in proprio ottenendo il 100% di tutte le possibile entrate, dall'ingresso, alla birra, al cappuccino, alla sciarpa acquistati all'interno della struttura.

. tentativo di riequilibrare altre entrate, vista la disparita' con societa' che ad oggi hanno un pubblico 'presente' di poco superiore al nostro, ma diritti Tv largamente piu' ampi.

inoltre, se anche l'altra parte della citta', nonostante gli anni d'oro, i successi, i secopndi posti, i quarti di finale CL, le coppe Italia, frizzi e lazzi, che molti di noi invidiano, non riesce a riempire neanche la meta' dell' Olimpico di media, allora forse e' lo stadio ad essere troppo grande e non la Lazio ad essere troppo piccola.

del resto sono pochi nel mondo i club che superano constantemente i 35/40.000 spettatori l'anno di media.

ed infatti sono 3 anni che la Lazio totalizza la 5a media di spettatori. Dopo le strisciate e l'aesse ci siamo noi.

Hai voglia a litiga' con De Laurentiis e Zamparini per i diritti tv.

Giglic

Re:La distanza tra propaganda e realtà (Lazio's attendance)
« Risposta #31 : Mercoledì 22 Giugno 2011, 06:57:59 »
Facendo la media con i dati di f_m, mi risultano i seguenti numeri:

2007-08 Incassi 11,27 M - Biglietti circa 408000 - MEDIA di 27 Euro a biglietto
2008-09 Incassi 9,87 M - Biglietti circa 657000 - MEDIA di 15 Euro a biglietto
2009-10 Incassi 10,30 M - Biglietti circa 686000 - MEDIA di 15 Euro a Biglietto.

Di cosa stiamo parlando? Abbassiamolo ancora un poco e andiamoci gratis allo stadio....

Offline benvolio

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Re:La distanza tra propaganda e realtà (Lazio's attendance)
« Risposta #32 : Mercoledì 22 Giugno 2011, 08:38:48 »
Grazie Giglic! non avevo avuto tempo di fare il calcolo. Il prezzo medio del bigliett conferma che le politiche aziendali sono tutto meno che disincentivanti. Altri sono i fattori da indagare. Aspettiamo comunque la proposta per il prossimo anno.

Offline fish_mark

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Re:La distanza tra propaganda e realtà (Lazio's attendance)
« Risposta #33 : Mercoledì 22 Giugno 2011, 11:11:17 »
Dalla discussione che stiamo facendo con dati presi qua e là (bilanci lazio e sito www.stadiapostcard.com) emergono alcune verità e il venir meno di altri miti.

Sui ricavi dell’ultimo decennio
-   sui ricavi complessivi (gare+diritti tv) si passa dai 78,242 ai 55,679 con una perdita di 22,473 milioni pari al 29% (si ricorda la punta dei 73,193 del 2007-08 della serie quando la CL conviene)
-   i ricavi da gare (biglietti+abbonamenti) passano dai 19,583 del 2001-02, con la punta di 21,465 del 2002-03 (I anno della banda mancini), per poi giungere ai 10,307 con un minimo di 8,279 (2006-07 l’anno del III posto di Rossi); la riduzione in generale è di 9.276 mln di euro pari al 47%
-   sui diritti TV si passa dai 58.659 mln del 2001-02 ai 45,462 del 2009-10 con il record di 61,918 del 2007-08 (partecipazione alla CL); la riduzione è stata di 13,197 pari al 22%.

Si è detto, giustamente, che la politica dei prezzi bassi può essere in teoria incentivante ma non risulta di fatto decisiva per l’aumento delle presenze allo stadio.
A questo punto devono essere altri i motivi che progressivamente allontanano la gente dallo stadio visto che per quanto concerne le presenze siamo passati dagli 838.800 del 2003-04 (dato su cui incide la quota monstre degli abbonamenti della Lazio di Masoni e Baraldi) agli attuali 553.316 che peraltro è in aumento rispetto al picco minimo dei 408.207 del 2007-08 ma segna una battuta di arresto dirpsetto alla stagione precedente (686.920).
-   sicuramente la situazione economica generale del paese e della città in particolare non autorizza aspettativa particolarmente ottimistiche;
-  l'iperburocratizzazione dell'acquisto dei biglietti su cui si innesta la mazzata finale della tdt (guardatevi il confronto tra 2009-10 e 2010-11 sia per Lazio che per Atac)
-   il livello dei servizi attorno all’Olimpico è generalmente molto scadente, a partire dalla mobilità e dalla accessibilità (parcheggi e trasporti pubblici). Andare all’Olimpico è scomodo anzitutto per il percorso di avvicinamento e né le società, né il comune hanno finora adottato i giusti interventi per risolvere tali problemi (a parte l’idea di parcheggiare a un km di distanza, ottima per chi vuole fare footing prima della partite, non ideale per chi ha problemi anche minimi di deambulazione);
-   la CONI servizi gestisce tutto il food and beverage interno il che gli porta annualmente qualcosa come 15 mln di euro. Se su tutto questo dovessimo fare 50/50 con i nostri cugini non è arrischiato ipotizzare di poter contare su 5-7 mln di euro in più di fatturato per il solo F&B senza contare il merchandising su cui la società deve far sentire la propria voce (la domenica allo stadio a un km di distanza dai cancelli ci deve essere soltanto materiale SSLazio: è l'abc!).
La società ne è cosciente e soprattutto è questo uno dei punti di discordia con la CONI servizi?

Faccio osservare che un alto dirigente della CONI servizi ha riferito che da quando hanno il pieno controllo dell’Olimpico specie con i tornelli sono in grado di controllare e studiare i flussi di ingresso cosa che invece sembra non interessare le due società di calcio, pronte e disponibilissime invece a collaborare con la Questura.
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Mazzola

Re:La distanza tra propaganda e realtà (Lazio's attendance)
« Risposta #34 : Mercoledì 22 Giugno 2011, 12:05:16 »
...
- livello dei servizi attorno all’Olimpico è generalmente molto scadente, a partire dalla mobilità e dalla accessibilità (parcheggi e trasporti pubblici).

- (la domenica allo stadio a un km di distanza dai cancelli ci deve essere soltanto materiale SSLazio: è l'abc!).
...

- è sempre stato così (e non è mai stato un problema per chi vuole andare allo stadio).

- è sempre stato così (ed è un problema che non si può risolvere).

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Re:La distanza tra propaganda e realtà (Lazio's attendance)
« Risposta #35 : Mercoledì 22 Giugno 2011, 12:11:48 »
sarebbe interessante sapere la quota partita che la Lazio riceve per ogni persona che invece di andare allo stadio resta a casa davanti a sky.
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Re:La distanza tra propaganda e realtà (Lazio's attendance)
« Risposta #36 : Mercoledì 22 Giugno 2011, 12:29:59 »
sarebbe interessante sapere la quota partita che la Lazio riceve per ogni persona che invece di andare allo stadio resta a casa davanti a sky.
Interessante.
Allora, prendiamo gli introiti tv del 2009-10. Fish_mark riporta 45.462.000 euro. Diviadiamo per il numero di partite del campionato (38) ed avremo un introito medio di 1.196.368,42 a partita. Purtroppo però non abbiamo a disposizione il dato sul numero di persone che guardano la Lazio in tv.
Proviamo a prendere la media calcolata da Giglic, il costo medio di un biglietto (15 euro) e rapportiamola all'introito medio da tv.
1.196.368,42 diviso 15 fa 79.757,89474. Equivale a dire che ogni domenica ci sono 80 mila Laziali che danno 15 euro alla Lazio per guardarla in TV.
Ma sappiamo bene che non è così. Primo, bisognerebbe fare una ovvia distinzione tra partite in casa ed in trasferta.
Inoltre, sappiamo bene che non si spendono 15 euro a partita, bensì da 18 a non so quanto al mese (parlo di abbonamenti tv). Quindi gli spettatori medi sono molti di più.
Ma non possiamo neanche ipotizzare una media di 5 euro (20/4) a partita (che porterebbe a 239.273,68 telespettatori medi), perchè quello è quanto paghiamo a sky o Mp, non la quota che va alla Lazio.
Insomma è importante sapere quanti guardano la Lazio in TV, non c'è niente da fa.

Mi sono capito?


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« Risposta #37 : Mercoledì 22 Giugno 2011, 14:12:14 »
Se pure è interessante e anzi necessario avere qualche numero sulla frequenza dei laziali in TV, il topic - almeno nelle mie intenzioni - ha la finalità di andare a vedere in che modo lo stadio è diventato quel frigorifero che è diventato, perché una volta la gente ci andava e ora non più.

E pensare che nel dibattito pre-payTV - parlo dei primissimi anni 90 (le partite in posticipo ion diretta TV partono dalla stagione 1993-94) - c'era chi prevedeva come sicuro scenario delle pay TV quello nel quale la gente allo stadio ci sarebbe andata praticamente gratis, perché lo spettacolo di uno stadio pieno era consustanziale allo spettacolo calcistico. D'altronde provate a mandare in onda un Clasico, Barcellona Real, in un ostadio vuoto: sembra di assistere a una partita di calcetto tra il bar sport di via Gattamelata e il ristorante Bella Napoli di piazza Irnerio.
Eppure non è accaduto nulla di tutto ciò con i prezzi che non sono scesi (le proiezioni che qualcuno fa si riferiscono agli abbonamenti, ma un biglietto costa molto di più) e la gente che progressivamente si è ritirata in casa anche per l'estrema facilità di connessione alle varie piattaforme: d'altronde chi me lo fa fare ad andare a vedere Lazio-Cesena in una fredda serata di gennaio quando con una bella scheda me la godo a casa mia con frittatona gitante, birra gelata e RUTTO LIBERO!


Una osservazione per rispondere anche a coloro che pretendono dal tifoso laziale una prova d'amore che il tifoso laziale non ritiene di dover dare più (per il catetere e l'usurpazione del titolo presidente da parte di "chi ci ha tolto la lazialità").
I dati si riferiscono all'ultimo decennio (quelli disponibili su www.stadiapostcards.com) e non partono dai favolosi anni 70. Anche nel 2001-02 le partite si vedevano in TV eppure le cifre parlano chiaro. Allora è soltanto l'ormai sempre più scarsa fede? La propaganda antilotiiana che ha avvelenato i pozzi della passione biancazura? Una società che non sa più coinvolgere i propri tifosi con "personaggi lazziali che più lazziali 'nse po"?
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« Risposta #38 : Sabato 25 Giugno 2011, 11:04:30 »
Topic molto interessante.

Personalmente però ritengo che una fidelizzazione abbia senso in uno stadio di proprietà, tentare la fidelizzazione nell'Olimpico significherebbe solamente arricchire il CONI; il gioco, difatti, non varrebbe la candela, in quanto è vero che a prezzi più bassi riempi di più (ma quanto più bassi? Davvero un altro po' ti pagano per andare...), ma è anche vero che costituiresti un pericoloso precedente, in quanto rischieresti di intaccare lo zoccolo duro di abbonati e di creare un tifoso "pulciaro" che viene solo quando spende il meno possibile.

Ricordando il pienone a Lazio-Real Madrid, invece sostengo che se dovessimo giocare qualche match "epico" in coppa o in campionato, non avremmo difficoltà a riempire per diverse partite lo stadio.
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

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Re:La distanza tra propaganda e realtà (Lazio's attendance)
« Risposta #39 : Giovedì 29 Dicembre 2011, 13:17:43 »
Per un attimo distraiamoci dalle vicende del presunto coinvolgimento di uno o più tesserati Lazio nell’inchiesta sulle scommesse e guardiamo un attimo ai dati delle presenze dello stadio in questa prima fase della stagione. I dati sono ripresi dal sito internet stadiapostcard.com
La SSLazio ha disputato 8 incontri tra le mura amiche con la presenza di 311.461 spettatori, tra quota abbonati (20.634) e biglietti. Tra i big match in termini di presenze si segnala il derby con 51.265 spettatori e soprattutto Lazio-Juventus con 57.148 presenti.
I nostri dirimpettai hanno riportato in 7 incontri in casa 272.127 spettatori tra abbonati (16.923) e paganti. Di big match si segnala la gara con il Milan (43.978) e quella con la Juventus (49.547).
Va notato che la quota dei biglietti venduti è del 40,38% per la Lazio e del 56,47% della Atac, con 15.719 biglietti venduti a partita (21.952 per l'ATAC).
E’ di tutta evidenza la nostra preponderanza in termini di presenze assolute, di picchi massimi (i due big match) come anche di media con la Lazio che porta 38.933 spettatori contro i 38.875 dei nostri cugini.

data                                   Partita          Spettatori   Biglietti
dom 28 agosto 2011   LAZIO-Chievo    26.217     5.583
dom 18 settembre 2011   LAZIO-Genoa     32.164     11.530
dom 25 settembre 2011   LAZIO-Palermo    29.934     9.300
dom 16 ottobre 2011   LAZIO-Roma    51.265     30.631
mer 26 ottobre 2011   LAZIO-Catania    26.951     6.317
dom 6 novembre 2011   LAZIO-Parma    29.564     8.930
dom 27 novembre 2011   LAZIO-Juventus 57.148     36.514
dom 4 dicembre 2011   LAZIO-Novara    26.334     5.700
dom 18 dicembre 2011   LAZIO-Udinese    31.884     11.250


data                                   Partita         Spettatori   Biglietti
dom 11 settembre 2011   Atac-Cagliari    41.000     41.000
mer 21 settembre 2011   Atac-Siena    34.896     34.896
dom 2 ottobre 2011          Atac-Atalanta    36.200     36.200
dom 23 ottobre 2011   Atac-Palermo    35.738     35.738
dom 30 ottobre 2011   Atac-Milan    43.978     43.978
dom 20 novembre 2011   Atac-Lecce    30.768     30.768
dom 11 dicembre 2011   Atac-Juventus    49.547     49.547

un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
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