Lazio, tv e altro...

[Matita]

SS LAZIO CORRIERE DELLO SPORT: BUSINESS E NUOVA MAGLIA, LA LAZIO E’ DIVENTATA UN AFFARE
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CORRIERE,SPORT,BUSINESS,NUOVA,MAGLIA,LAZIO,DIVENTATA,AFFARE

SANTA MARGHERITA DI PULA (Cagliari) - Merito di Reja e della Lazio, rimasta in corsa per la Champions League sino all’ultima giornata di campionato, ma anche del volo e dell’appeal di Olympia, l’aquila che ora vive al centro sportivo di Formello e attraversa il cielo dell’Olimpico prima di ogni partita casalinga. La visibilità televisiva della Lazio è cresciuta quasi del 50% rispetto alla stagione precedente: questo è il dato più significativo, per la gioia degli sponsor e non solo, emerso dal business meeting organizzato dalla Infront al Forte Village di Santa Margherita di Pula, davanti al mare turchese della Sardegna meridionale. I numeri testimoniano la crescita: nella stagione appena conclusa - considerando le trasmissioni nazionali di Rai, Sky e Mediaset e per un certo periodo anche di Dahlia - sono stati dedicati 4.300 servizi televisivi alla squadra di Reja contro i 3.000 del 2009/10. Le ore di trasmissione sono salite da 776 a 1032 e la Lazio, in termini di audience, si è piazzata al sesto posto della Serie A preceduta da Milan, Inter, Juventus, Roma e Napoli. In campionato, secondo i dati diffusi da Immagine Sport, si calcola che la squadra biancoceleste abbia avuto complessivamente 274 milioni di telespettatori. Visibilità triplicata, maggiore esposizione del marchio e un ritorno favorevole per gli investimenti compiuti sul brand, come hanno riconosciuto diverse aziende che lavorano in partnership con la Lazio e che hanno partecipato alla 9ª edizione del workshop biancoceleste.

GIOVANI - Dati positivi anche sul fronte della fidelizzazione dei tifosi. Secondo le analisi della Infront in relazione al pubblico televisivo, si è scoperto che la Lazio può vantare l’adesione più alta nella fascia d’età compresa tra i 15 e i 34 anni. Pubblico giovane da trasferire allo stadio Olimpico e portare più vicino alla squadra. Una tendenza di buon auspicio considerando che per le altre società la fascia d’età del pubblico televisivo si sposta molto più in avanti. Non solo: il pubblico televisivo della Lazio è anche quello che appartiene alle classi socio-economico-culturali più elevate. Si lavora sulla qualità della sponsorizzazione, non sulla quantità. La media dei club seguiti da Infront di 36/37 accordi con aziende partnership, la società biancoceleste ne può vantare 43, la media dei club di Serie A si attesta sui 76 sponsor. Meno sponsor, però, producono più efficienza e maggiore esposizione del marchio attraverso il nuovo format della cartellonistica da stadio.

MAGLIE - Il business meeting è stato aperto dall’intervento di Marco Canigiani, responsabile dell’ufficio marketing della Lazio, che ha ripercorso le tappe principali della stagione (sintetizzata anche attraverso un breve e intensissimo filmato chiuso dall’immagine struggente del mitico Bob Lovati) e ha rivelato anche qualche notizia. L’accordo del club di Lotito con la Infront è stato rinnovato e durerà sino al 2016. E’ stato l’anno in cui sono nati Lazio Style Radio (prima radio ufficiale di una società di Serie A) e la rivista del club biancoceleste. Si sta ancora lavorando sul canale televisivo, che presto dovrebbe vedere la luce. Dopo Valmontone, Soratte, Parco Leonardo e via Calderini a Roma, Lotito si prepara a inaugurare un altro negozio della catena Lazio Style 1900 (sarà aperto in via Prenestina). A un anno dalla scadenza, sono stati avviati i primi contatti per prolungare l’accordo con Puma, sponsor tecnico “storico”. Furio Focolari, responsabile della comunicazione di Puma Italia, ha svelato le prime chicche delle nuove maglie della Lazio, che verranno presentate all’inizio di luglio: celeste anni Settanta la prima, come chiedevano da tempo i tifosi, bianca la seconda, blu scuro la terza. Un ritorno struggente al passato.

[Matita]

SS LAZIO CORRIERE DELLO SPORT: BUSINESS E NUOVA MAGLIA, LA LAZIO E’ DIVENTATA UN AFFARE0
CORRIERE,SPORT,BUSINESS,NUOVA,MAGLIA,LAZIO,DIVENTATA,AFFARE
SANTA MARGHERITA DI PULA (Cagliari) - Merito di Reja e della Lazio, rimasta in corsa per la Champions League sino all’ultima giornata di campionato, ma anche del volo e dell’appeal di Olympia, l’aquila che ora vive al centro sportivo di Formello e attraversa il cielo dell’Olimpico prima di ogni partita casalinga. La visibilità televisiva della Lazio è cresciuta quasi del 50% rispetto alla stagione precedente: questo è il dato più significativo, per la gioia degli sponsor e non solo, emerso dal business meeting organizzato dalla Infront al Forte Village di Santa Margherita di Pula, davanti al mare turchese della Sardegna meridionale. I numeri testimoniano la crescita: nella stagione appena conclusa - considerando le trasmissioni nazionali di Rai, Sky e Mediaset e per un certo periodo anche di Dahlia - sono stati dedicati 4.300 servizi televisivi alla squadra di Reja contro i 3.000 del 2009/10. Le ore di trasmissione sono salite da 776 a 1032 e la Lazio, in termini di audience, si è piazzata al sesto posto della Serie A preceduta da Milan, Inter, Juventus, Roma e Napoli. In campionato, secondo i dati diffusi da Immagine Sport, si calcola che la squadra biancoceleste abbia avuto complessivamente 274 milioni di telespettatori. Visibilità triplicata, maggiore esposizione del marchio e un ritorno favorevole per gli investimenti compiuti sul brand, come hanno riconosciuto diverse aziende che lavorano in partnership con la Lazio e che hanno partecipato alla 9ª edizione del workshop biancoceleste.

GIOVANI - Dati positivi anche sul fronte della fidelizzazione dei tifosi. Secondo le analisi della Infront in relazione al pubblico televisivo, si è scoperto che la Lazio può vantare l’adesione più alta nella fascia d’età compresa tra i 15 e i 34 anni. Pubblico giovane da trasferire allo stadio Olimpico e portare più vicino alla squadra. Una tendenza di buon auspicio considerando che per le altre società la fascia d’età del pubblico televisivo si sposta molto più in avanti. Non solo: il pubblico televisivo della Lazio è anche quello che appartiene alle classi socio-economico-culturali più elevate. Si lavora sulla qualità della sponsorizzazione, non sulla quantità. La media dei club seguiti da Infront di 36/37 accordi con aziende partnership, la società biancoceleste ne può vantare 43, la media dei club di Serie A si attesta sui 76 sponsor. Meno sponsor, però, producono più efficienza e maggiore esposizione del marchio attraverso il nuovo format della cartellonistica da stadio.
MAGLIE - Il business meeting è stato aperto dall’intervento di Marco Canigiani, responsabile dell’ufficio marketing della Lazio, che ha ripercorso le tappe principali della stagione (sintetizzata anche attraverso un breve e intensissimo filmato chiuso dall’immagine struggente del mitico Bob Lovati) e ha rivelato anche qualche notizia. L’accordo del club di Lotito con la Infront è stato rinnovato e durerà sino al 2016. E’ stato l’anno in cui sono nati Lazio Style Radio (prima radio ufficiale di una società di Serie A) e la rivista del club biancoceleste. Si sta ancora lavorando sul canale televisivo, che presto dovrebbe vedere la luce. Dopo Valmontone, Soratte, Parco Leonardo e via Calderini a Roma, Lotito si prepara a inaugurare un altro negozio della catena Lazio Style 1900 (sarà aperto in via Prenestina). A un anno dalla scadenza, sono stati avviati i primi contatti per prolungare l’accordo con Puma, sponsor tecnico “storico”. Furio Focolari, responsabile della comunicazione di Puma Italia, ha svelato le prime chicche delle nuove maglie della Lazio, che verranno presentate all’inizio di luglio: celeste anni Settanta la prima, come chiedevano da tempo i tifosi, bianca la seconda, blu scuro la terza. Un ritorno struggente al passato.

fregancazzo ?

[Boks XV]

si è scoperto che la Lazio può vantare l’adesione più alta nella fascia d’età compresa tra i 15 e i 34 anni.

è, evidentemente, il lascito dell'era Cragnotti. da Gascoigne allo scudetto.

il pubblico televisivo della Lazio è anche quello che appartiene alle classi socio-economico-culturali più elevate.

"noi ricchi patrizi, voi poveri plebei" (cit.)

nihil novi sub sole.

[fish_mark]

Questo articolo, che ho letto con molto interesse ierimattina, dimostra ancora una volta un paio di cosette:
- che quando si piange miseria per le sorti (finanziarie) future della Lazio si dice una cosa falsa, usata sturmentalmente in certi casi;
- che il contenuto di questo articolo dovrebbe essere girato ai piani alti della società per impostare una azione di maggiore efficacia nello sfruttamento del marchio: in realtà, qualcuno si applica ma purtroppo senza costrutto.

[geddy]

I dati li ha diffusi l'ufficio marketing della Lazio. Almeno così pare di capire.  Poi che la maglia del prossimo anno sarà quella a gran voce richiesta dai tifosi non mi sembra un applicazione senza costrutto. Anzi. Tra le miriadi di proteste e alzate di scudi sembra che il nostro marketing abbia rilevato nella maglia e nel simbolo quella che più sembravano  corrispondere a  una richiesta generalizzata. Olympia ha funziuonato alla grande, speriamo nella nuova maglia. Certo poi c'è da vincere le partite...
 Così come il rilevare che siamo quelli con più tifosi tra i giovani. Mica è roba da poco.
Qui quelli che dovrebbero applicarsi con più costrutto sembrano non tanto i dipendenti della società, che invece ha recentemente portato alla ribalta nuovi e positivi personaggi come Tare e anche lo stesso Caniggiani, bensì chi prosperava nel sottobosco. La squadra è buona e riscuote simpatie. Non solo a roma ho la sensazione. Non per improbabili accostamenti politici. Si rivaluta la storia e la polisportiva. I tifosi partecipano attivamente, vedi LazioWIki e in primissima persona. C'è qualche attrito, ma non credo manchi l'attenzione.Boh, ma davvero dobbiamo per forza aprire un caffè al centro per dire che il marketing funziona?

[IB]

- che il contenuto di questo articolo dovrebbe essere girato ai piani alti della società per impostare una azione di maggiore efficacia nello sfruttamento del marchio: in realtà, qualcuno si applica ma purtroppo senza costrutto.

Veramente sono i piani alti della società a aver comunicato il contenuto di questo articolo.
Er costrutto manca altrove.

[Matita]

Questo articolo, che ho letto con molto interesse ierimattina, dimostra ancora una volta un paio di cosette:
- che quando si piange miseria per le sorti (finanziarie) future della Lazio si dice una cosa falsa, usata sturmentalmente in certi casi;
- che il contenuto di questo articolo dovrebbe essere girato ai piani alti della società per impostare una azione di maggiore efficacia nello sfruttamento del marchio: in realtà, qualcuno si applica ma purtroppo senza costrutto.

I dati li ha diffusi l'ufficio marketing della Lazio. Almeno così pare di capire.  Poi che la maglia del prossimo anno sarà quella a gran voce richiesta dai tifosi non mi sembra un applicazione senza costrutto. Anzi. Tra le miriadi di proteste e alzate di scudi sembra che il nostro marketing abbia rilevato nella maglia e nel simbolo quella che più sembravano  corrispondere a  una richiesta generalizzata. Olympia ha funziuonato alla grande, speriamo nella nuova maglia. Certo poi c'è da vincere le partite...
 Così come il rilevare che siamo quelli con più tifosi tra i giovani. Mica è roba da poco.
Qui quelli che dovrebbero applicarsi con più costrutto sembrano non tanto i dipendenti della società, che invece ha recentemente portato alla ribalta nuovi e positivi personaggi come Tare e anche lo stesso Caniggiani, bensì chi prosperava nel sottobosco. La squadra è buona e riscuote simpatie. Non solo a roma ho la sensazione. Non per improbabili accostamenti politici. Si rivaluta la storia e la polisportiva. I tifosi partecipano attivamente, vedi LazioWIki e in primissima persona. C'è qualche attrito, ma non credo manchi l'attenzione.Boh, ma davvero dobbiamo per forza aprire un caffè al centro per dire che il marketing funziona?

Veramente sono i piani alti della società a aver comunicato il contenuto di questo articolo.
Er costrutto manca altrove.

appunto.

[sassoxsasso]

Boh, ma davvero dobbiamo per forza aprire un caffè al centro per dire che il marketing funziona?

guarda che non sarebbe mica una cattiva idea aprire un locale bar ristorante con adiacente un Lazio style. magari in un bel posto suggestivo di Roma dove chiunque può entrare in contatto con un "gingerino", una "pizza", una "mozzarella pontina", un "vinello dei castelli" e i colori e la storia della SSLazio1900.

[zorba]

Per la serie 'dicono di noi' (anche e soprattutto all'estero).

Da un articolo pubblicato oggi da 'Il Fatto Quotidiano' (ben noto 'covo' di difettosi riommici.......). 

SUGLI SPALTI PER VEDERE MEGLIO L'ITALIA

Un corrispondente e un Paese nel pallone

Enric Gonzalez, giornalista de 'El Paìs, raccoglie in un libro le rubriche sportive. Le partite sono il racconto di una società.

(di Marco Filoni)

Provate a immaginare un'impresa più ardua del raccontare l'Italia ad uno straniero. Nemmeno la mente più fantasiosa riuscirà ad immaginarsi questa nostra realtà. Ora moltiplicate lo sforzo: pensate di dovergli spiegare il calcio italiano. Non le partite, i risultati e le prodezze dei nostri campioni. No. Proprio il nostro calcio con tutto il suo mondo, il suo immaginario e la sua concreta realtà, fatta di tifoserie e creatività, genio e violenza, scandali e denaro. Come se non bastasse, usate poi questa rappresentazione per farne uno specchio fedele dell'Italia. Impossibile? No, è quello che ha fatto Enric Gonzàlez.
Era il 2003 quando è arrivato a Roma come corrispondente del quotidiano spagnolo El Paìs. Una firma prestigiosa, allenata prima a Londra, Parigi, New York e Washington. Appena arrivato, viene raggiunto da una telefonata della redazione sportiva: "Ci scrivi qualche pezzo?" Lui stava cercando casa, provava ad imparare qualche parola d'italiano e tentava, affannosamente, di capire come mettere insieme le prime cronache su un paese che gli sembrava incomprensibile. Ciononostante accetta. Nasce una fra le rubriche più seguite del giornale: Storie di calcio. Per anni, dal 2003 al 2007, ogni domenica il nostro si mette al lavoro e scrive le sue cronache. Magistrali. Vuoi per la filiazione, visto che suo padre è Francisco Gonzalez Ledesma, maestro del giallo spagnolo. Vuoi per il modo di saper tenere insieme l'alto e il basso.
(......)
A proposito di giornalisti sportivi, non manca il tributo a quelli che lo spagnolo chiama "grandi narratori", il patriarca Gianni Brera e il contemporaneo Gianni Mura. Ma dopo il doveroso omaggio, aggiunge che nulla eguaglia per brillantezza gli anonimi autori degli striscioni. Come sappiamo bene, infatti, nei nostri stadi le tifoserie si parlano, beffeggiandosi, a colpi di striscioni. A volte spregevoli. Altre volte felici e scanzonati. Scrivere un bello striscione da curva è un'arte. Da praticare però in gran segreto, perché se la tifoseria avversaria dovesse venire a conoscenza del contenuto, le repliche sarebbero devastanti.

Come nel 2001, quando al derby della Capitale va in scena quanto racconta Gonzalez: "I giallorossi della roma prepararono uno striscione colossale per il derby contro i biancocelesti della Lazio. La roma era la squadra campione in carica e l'occasione richiedeva un tocco di sublime poesia. Quando entrò in campo la squadra romanista, sulla curva si alzò una scritta gigantesca in suo onore: roma, alza gli occhi e guarda il cielo: l'unica cosa più grande di te.
Dopo pochi secondi comparve, sulla curva laziale, un altro striscione delle stesse dimensioni: Infatti è biancoceleste!".

 

[Whistle]

Come nel 2001, quando al derby della Capitale va in scena quanto racconta Gonzalez: "I giallorossi della roma prepararono uno striscione colossale per il derby contro i biancocelesti della Lazio. La roma era la squadra campione in carica e l'occasione richiedeva un tocco di sublime poesia. Quando entrò in campo la squadra romanista, sulla curva si alzò una scritta gigantesca in suo onore: roma, alza gli occhi e guarda il cielo: l'unica cosa più grande di te.
Dopo pochi secondi comparve, sulla curva laziale, un altro striscione delle stesse dimensioni: Infatti è biancoceleste!".
 

Mah... a me sembra che questo fatto sia avvenuto molti anni prima e non nel 2001.

[bak]

credo sia nel 1991.
Nel 2001 gli sparammo in faccia il leggendario

[Mark Lenders]

Veramente sono i piani alti della società a aver comunicato il contenuto di questo articolo.
Er costrutto manca altrove.

Game, set, match 

[Rebecca]

Lo striscione in questione risale ad un derby del 1984!

[blu notte]

Lo striscione in questione risale ad un derby del 1984!

Confermo lo facemmo nel 1984

[zorba]

Lo striscione in questione risale ad un derby del 1984!

Confermo lo facemmo nel 1984

Benissimo.

Scriverò una lettera al Fatto Quotidiano perché la facciano pervenire al Sig. Gonzalez invitandolo, la prossima volta, a documentarsi meglio prima di scrivere inesattezze.

 

[Mazzola]

Confondere date.
Cialtronate.

[POMATA]

Dopo lo scudetto del 82/83 lo striscione era il seguente: IL TRICOLORE NON CANCELLA L'ODORE, ROMA MERDA!

[Eagles71]

Confermo lo facemmo nel 1984

1984.
 poi è pure sbagliato, perchè era "infatti è biancazzurro"...non biancoceleste.... aah cazzari!!!

[blu notte]

1984.
 poi è pure sbagliato, perchè era "infatti è biancazzurro"...non biancoceleste.... aah cazzari!!!

Giusto

[Boks XV]

e in Nord si cantava "il cielo è biancazzuro oh oh oh oh oh" sulle note di "vamos a la playa" dei Righeira.