Autore Topic: A proposito di piani industriali parliamo di possibili incrementi di ricavi  (Letto 9594 volte)

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Offline Fabio70rm

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Questo thread nasce dall'ispirazione delle parole del Cragnotti, quando parla di piano industriale.

Vi chiedo però una premessa: leviamo da parte i soliti, noiosi, discorsi su Lotito, irr, pseudotifosi, insomma le normali polemiche del forum, questo vorrei diventasse un angolo di ragionamenti su come sviluppare i ricavi della nostra amata.

In Italia il 70% dei ricavi viene dai diritti tv; con la ripartizione bisognerà vedere cosa succede, ma certo che se vogliamo competere con le grandi o inserirci nei piani che contano questa strada per noi non va bene. Difatti quanti di noi fanno o hanno l'abbonamento a sky e mediaset per vedere le partite della nostra? Avendo lavorato a mediaset, vi dico che più di un terzo degli abbonati - e parliamo di stime di 3 mln di utenze a febbraio 2011 - sono del napoli, giocoforza aspettarsi un ricco emolumento ai ciucci. Non conosco la situazione di sky, ma penso non sia lontana da quella di mp....la battaglia di Lotito per una ripartizione più equa è ammirevole, ma se dovessero mettersi a contare REALMENTE gli abbonati tv, unico reale parametro per giudicare le utenze veritiere che seguono ogni singola squadra, ne usciremmo secondo me con le ossa rotte....

Il merchandising è un settore inespresso, ma ha dei limiti ben precisi. Il Laziale è un tifoso strano. Vuole il Museo della Lazio, ma mi gioco la camicia che non ci andrebbe, e se ci va ci si reca strascinando i piedi; credo che gli amici di Laziowiki potrebbero fornirci a tal proposito qualche dato interessante paragonando il numero di accessi al bellissimo progetto enciclopedico on line rispetto agli accessi ai forum ordinari, tipo bc e lazionet. Evidentemente un disinteresse verso la nostra storia che molte volte sconcerta.

Sempre il Laziale medio baccaglia sbattendo i pugni sul tavolo che vuole i "negozi al centro de Roma", ma lui in giro con sciarpe, magliette, felpe e ciavatte della Lazio non ci va manco morto.

Dovrebbe però spiegare CHI dovrebbe comprare e generare ricavi lì dentro....a Valmontone e Parco Leonardo, dove sono stato a più riprese trascinato dalla fidanzata amante dei centri commerciali, ho visto tanta gente che però, e qui sarebbe utile avere qualche dato, si compra al massimo la divisa ufficiale, le sciarpe e qualche maglietta; i restanti gadget, oltre che non si trovano - ho chiesto a più riprese l'accappatoio della Lazio a Valmontone, ogni volta mi dicevano che non ce l'avevano, che l'avevano richiesto e lo stavano aspettando - sono scarsamente venduti. Forse qualcosina nei portachiavi e nei gadget "minori" (sveglie, orologi, cover cellulari), ma penso sia davvero infima cosa, e certamente non a volumi tali da permetterti l'acquisto di Messi.

Della Polisportiva non frega niente a nessuno; in teoria tutti noi pratichiamo sport "minori" oltre al calcio, mi piacerebbe però sapere quanti usano materiale delle altre sezioni; a parte che sono di difficile reperimento, ma il discorso rientra nel generale disinteresse nostro verso determinati aspetti del mondo Lazio.

Non abbiamo la mentalità del gadget sportivo, non abbiamo la mentalità del praticare sport con materiale ufficiale SS Lazio, ripeto, cosa se ne dovrebbe fare la società di tutti gli articoli vari, esposti in un negozio a Piazza di Spagna o a Via del Corso?

Lo sponsor non ti reca soldi più di tanto, e lo vediamo inoltre sulla nostra pelle, far nascere delle sinergie non è facile...a parte il "metodo" Lotito nel trattare i potenziali clienti, è un fenomeno legato in maniera troppo radicale agli andamenti delle stagioni sportive...vinci il campionato e/o qualche coppa (italia, EL, Champions) e puoi chiedere e ottenere quasi tutto, ti trovi invischiato nel non retrocedere o in campionati anonimi da decimo posto e non trovi nemmeno il salumificio sotto casa...troppo aleatorio affidarsi agli sponsor per pagare almeno qualche ingaggio.

Lo stadio di proprietà vero e proprio, da solo, non ti porta nemmeno uno spiccio in più; a parte il valore puramente commerciale prossimo allo zero della struttura immobiliare - se sei in crisi finanziaria, si dice, ti vendi lo stadio. A chi? E con quale valore? Quanto vale uno stadio in termini immmobiliari? - i costi di gestione si aggirano, e lo vediamo con l'elefantiaco Olimpico, su diversi mln l'anno. Figuriamoci nel metterci ristoranti e/o bar, tolti i giorni degli incontri chi ci partirebbe da casa per andarci a mangiare o a prendere un caffè, se non abita in zona?? Si dice, ti ripaghi i costi con la pubblicità...ma quanto ti potrà rendere??  Anche se tappezzi lo stadio come un albero di natale, si tratta di una pubblicità che è visibile solo durante gli eventi sportivi...e quanto ti pagano???

Affittare la struttura per eventi extra sportivi, tipo concerti, convention etc. è un altro must; ma quanti eventi sufficientemente grossi all'anno puoi ospitare? Quante volte in un anno ti vengono concerti big tipo Rolling Stones, Genesis, Pink Floyd, Vasco etc., insomma "eventi" che ti richiamano pubblico a sufficienza tale da poter strappare qualche milioncino di affitto?

A mio parere, per quanto possa far storcere la bocca, il realizzare una struttura stadio con annesso un importate complesso commerciale rappresente l'unico modo per generare utili.

Esaminando le presenze e i flussi di presenze dei vari centri ed outlet a Roma e dintorni, si evince come sia, attualmente, l'unica ricetta vincente per generare un sicuro flusso di cassa.

Realizzare uno stadio, da 35.000 o da 55.000 posti, con parcheggi sotterranei o intorno, ben collegato, con un centro commerciale sufficientemente distante da non dare adito ad associazioni mentali, porterebbe a due vantaggi.

Il primo è quello di generare almeno 100 mln l'anno di ricavi lordi; non è una esagerazione, bensì una constatazione. Avete presente una grande struttura, tipo Roma Est? Bene. Le GDO, tipo Auchan, Panorama, Saturn, Mediaworld, Trony, Leroy Marlin, Ikea etc. possono benissimo affittarsi uno spazio medio grande per almeno una 40ina di mln l'anno. Ce ne piazzi un due tre, come ci sono in ogni centro commerciale, tipo un Panorama, un Leroy Merlin e un Mediaworld, come a Porta di Roma, o un Panorama, un Saturn e un Apple Store come a Roma Est, e ti ricavi un bel gruzzoletto. Il restante lo trovi affittando a realtà medio piccole, i vari negozi di abbigliamento tipo Tezenis, Piazza Italia etc. Avresti quindi un bell'introito sul centinaio di mln, tolte le spese di gestione, che saranno al max qualche decina di mln l'anno. Insomma almeno un 70/80 mln netti.

Inoltre, a tale struttura, puoi benissimo affiancarci qualche multisala, altra sicura fonte di guadagni, che ti lavora tutta la settimana.

Il segreto sta nel realizzare tale struttura in un posto facilmente accessibile con le macchine e ben collegato con i mezzi; anche se poi diversi centri sono molto frequentati pur avendo come collegamenti solo qualche bus periferico.

Realizzare tale centro entro il GRA e/o comunque a ridosso del GRA è secondo me FONDAMENTALE per la riuscita del progetto; quindi i farneticamenti di Lotito sulla Tiberina non reggono su un reale bisogno.

I discorsi poi di speculazione vengono a cadere se uno si legge le leggi di edilizia, dove è più volte spiegato che a fronte di una x cubatura non residenziale servono 3x cubature residenziali; e questo spiega perchè questi centri sono circondati da una marea di palazzi di nuova costruzione...a tal proposito andatevi a vedere le proporzioni di Roma Est o Porta di Roma, secondo me i grandi "palazzinari" hanno usato la scusa del centro commerciale per farci le case....e se questa non è speculazione....

Insomma secondo me l'unico modo per aumentare i ricavi è una struttura di proprietà corredata di un importante centro commerciale.

Che ne pensate? Mi piacerebbe avere qualche parere degli esperti finanziari del forum, FK in testa....
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

POMATA

Re:A proposito di piani industriali parliamo di possibili incrementi di ricavi
« Risposta #1 : Domenica 5 Giugno 2011, 12:43:20 »
Io sono d'accordissimo con te, purtroppo a roma 2 stadi non li faranno mai e poi mai.

Si faccia a mezzi con le merde, tutto quello che tu hai scritto peró a mezzi.

E' l'unica via per poter in un futuro vedere la partita degnamente.

TD

Re:A proposito di piani industriali parliamo di possibili incrementi di ricavi
« Risposta #2 : Domenica 5 Giugno 2011, 12:55:07 »
L'analisi è pregevolissima, complimenti Fabio.
Sulla proposta, dico la mia: l'unica maniera possibile per incrementare i ricavi significativamente è vincere.
Lo stadio è importante, la gestione commerciale pure, eccetera. Però il progetto deve riguardare il campo.
Investi una cifra ingente, tipo 100 milioni, sulla squadra e sugli emolumenti. Vinci e con le vittorie arrivano prebende, sponsor, vendita di gadget eccetera. Pensare di tirare su i soldi gestendo centri commerciali, multisale eccetera è anche buono, ma non è quello il settore nostro d'attività, avrebbe senso se ci comprasse una grande struttura che gestisce centri commerciali.
Tu fai il Manchester United, poi vedi come grandinano i soldi...

Mazzola

Re:A proposito di piani industriali parliamo di possibili incrementi di ricavi
« Risposta #3 : Domenica 5 Giugno 2011, 14:22:54 »
Analisi non perfetta. Di più.
D'accordo su merchandising, Museo, negozi al centro, gadgets e Polisportiva.
Tutte parole di cui ci piace riempirei la bocca. E basta.

@TD

Vincere...hai detto niente...
100 milioni. Per fare il Manchester. Ma il rischio e' quello di fare la fine del Verona 1985, e la nostra post Cragnotti.
50 miliardi per Vieri, 110 per Crespo, non mi ricordo quanti per Gaizka Enzo Paolo Mendieta.
Molti virtuali d'accordo, ma la fine sarebbe sempre la stessa.
Abbiamo vinto nel 2000 e abbiamo fatto meno abbonati, avremo venduto pure qualche maglia un più, ma era pure il Centenario ecc
Ma la sostanza rimane quella mirabilmente descritta da Fabio.

Offline Il frigorifero

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Re:A proposito di piani industriali parliamo di possibili incrementi di ricavi
« Risposta #4 : Domenica 5 Giugno 2011, 14:46:50 »
Io, invece, trovo che quella del merchandising sia una strada da sfruttare. E vorrei molti negozi, tanti prodotti. Anche nel centro di Roma, per i turisti. Cacchio ma perchè a via del corso uno straniero deve per forza comprare una maglia dei coatti?? Tu intanto investi, apri negozi,  proponi prodotti buoni, fatti vedere...

Voglio dire un' idiozia: compra un cacchio di giocatore dalla Cina o dal Giappone, che ci vuole?! Per la panca, basta che corra un pò. Poi vedi quanti asiatci vengono allo stadio, vedi come aumenta il seguito, vedi le maglie che vendi...a migliaia ogni anno...
Sapevate che, a Milano, quella di Nagatomo è la maglia più venduta in assoluto?


Ps: Lo stadio con cinema, ristoranti, negozi....magari un giorno ci sarà ma, per ora, è dura...
"E' NORMALE BATTERE LA ROMA...."  - Senad Lulic  26 - 5 -2013

Mazzola

Re:A proposito di piani industriali parliamo di possibili incrementi di ricavi
« Risposta #5 : Domenica 5 Giugno 2011, 14:59:12 »
Pure qui pero' torniamo al solito discorso.
Negozi al centro per il turista giapponese.
Cominciamo a "farlo" noi.
Quanti sono gli spettatori di media ?
40mila ? Le vendiamo 40mila magliette ogni anno ?
Non possiamo delegare sempre ad altri quello che non facciamo noi.

Offline Il frigorifero

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Re:A proposito di piani industriali parliamo di possibili incrementi di ricavi
« Risposta #6 : Domenica 5 Giugno 2011, 15:19:45 »
Pure qui pero' torniamo al solito discorso.
Negozi al centro per il turista giapponese.
Cominciamo a "farlo" noi.
Quanti sono gli spettatori di media ?
40mila ? Le vendiamo 40mila magliette ogni anno ?
Non possiamo delegare sempre ad altri quello che non facciamo noi.


Vabbè ma scusa che le maglie dello United le compra solo chi è di Manchester? Noi, sicuramente, una svegliata dobbiamo darcela. Però, aprire a mercati importanti come quelli asiatici, la trovo una mossa logica.
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Offline LaLazioMia

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Re:A proposito di piani industriali parliamo di possibili incrementi di ricavi
« Risposta #7 : Domenica 5 Giugno 2011, 15:26:23 »
L'analisi è pregevolissima, complimenti Fabio.
Sulla proposta, dico la mia: l'unica maniera possibile per incrementare i ricavi significativamente è vincere.
Lo stadio è importante, la gestione commerciale pure, eccetera. Però il progetto deve riguardare il campo.
Investi una cifra ingente, tipo 100 milioni, sulla squadra e sugli emolumenti. Vinci e con le vittorie arrivano prebende, sponsor, vendita di gadget eccetera. Pensare di tirare su i soldi gestendo centri commerciali, multisale eccetera è anche buono, ma non è quello il settore nostro d'attività, avrebbe senso se ci comprasse una grande struttura che gestisce centri commerciali.
Tu fai il Manchester United, poi vedi come grandinano i soldi...
Investire una tantum 100 milioni per vincere potrebbe essere ( in via del tutto teorica, vista la mafia del pallone) anche fattibile. Il problema è poi mantenere quel livello e quello non lo fai senza una patrimonializzazione immobiliare solida e un piano di ricavi ricorrenti su cui poter contare.
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

Offline Il frigorifero

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Re:A proposito di piani industriali parliamo di possibili incrementi di ricavi
« Risposta #8 : Domenica 5 Giugno 2011, 15:30:16 »
Investire 100 mln per vincere (se te lo permettono) una tantum, non ha senso. Perchè, nel lungo periodo, non cambia di una virgola la situazione della Lazio.
Credo siano necessari investimenti volti a creare una struttura che consenta di incrementare i ricavi con costanza nel tempo.
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Mazzola

Re:A proposito di piani industriali parliamo di possibili incrementi di ricavi
« Risposta #9 : Domenica 5 Giugno 2011, 15:34:50 »

Vabbè ma scusa che le maglie dello United le compra solo chi è di Manchester? Noi, sicuramente, una svegliata dobbiamo darcela. Però, aprire a mercati importanti come quelli asiatici, la trovo una mossa logica.

Evitiamo di parlare di Manchester Barcellona ecc
Ci mettiamo a livello di squadre che se vanno male, arrivano in semifinale di CL.
Non possiamo avere il loro volume di merchandising.
Dovranno passare almeno 20/30 anni di Lazio a quei livelli, per poterne riparlare.

Ripeto...sembra sempre un delegare ad altri quello che dovremmo, assolutamente per primi, fare noi.
Cosa che non avviene per il nostro DNA.
Parliamo sempre del turista giapponese. Ma Roma e' piana di ragazzi spagnoli che potrebbero fare acquisti o coppie di tedeschi di una certa eta' che potrebbero regalare un souvenir al figlio appassionato di calcio.
Invece il nostro obiettivo sono i turisti giapponesi. Forse perché sono tanti.
Ma lo sanno chi sono Rooney o Giggs.
Floccari e Ledesma forse no.

So' giapponesi ma mica so' scemi.

Offline LaLazioMia

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Re:A proposito di piani industriali parliamo di possibili incrementi di ricavi
« Risposta #10 : Domenica 5 Giugno 2011, 15:35:21 »
Finchè non sara' chiaro per tutti che:
A) IN TUTTO IL MONDO non esiste un investitore privato che investe i propri soldi su una qualsivoglia struttura sportiva ( stadio di calcio, palazzetto dello spost , piscina etc etc etc ) fine a se stessa. Le strutture sportive, da sole, vengono finanziate e costruite dallo stato.
B)Solo l'esistenza di un piano di ritorno economico dell'investimento( basato esclusivamente su costruzioni immobiliari abitativie in aggiunta alle strutture sportive) permette al privato di imbarcarsi inella costruzione di uno stadio.

Finchè non sarà chiaro a tutti che quella che viene definita speculazione edilizia altro non è che un normale piano di rientro ci sarà chi parlera' di utopie e strumentalizzera' una normale attività economico finanziaria.

PS vorrei rammentare che molto spesso lo Stato concede le autorizzazioni edilizie abitative imponendo in cambio la costruzione di infrastrutture anche sportive di cui beneficierà la comunità.
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
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Offline Il frigorifero

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Re:A proposito di piani industriali parliamo di possibili incrementi di ricavi
« Risposta #11 : Domenica 5 Giugno 2011, 15:35:55 »
Secondo me ci sono 2 strade:


1) Stadio con centri commerciali : Magari fosse. Però sarà difficile riuscirci. Speriamo che gli americani ci diano una mano. Se lo fanno fare a loro...

2) Sviluppo merchandising e penetrazione di nuovi mercati: Ci si può provare, ma servono investimenti fatti con criterio per far conoscere la Lazio.
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Offline Il frigorifero

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Re:A proposito di piani industriali parliamo di possibili incrementi di ricavi
« Risposta #12 : Domenica 5 Giugno 2011, 15:43:13 »
Evitiamo di parlare di Manchester Barcellona ecc
Ci mettiamo a livello di squadre che se vanno male, arrivano in semifinale di CL.
Non possiamo avere il loro volume di merchandising.
Dovranno passare almeno 20/30 anni di Lazio a quei livelli, per poterne riparlare.

Ripeto...sembra sempre un delegare ad altri quello che dovremmo, assolutamente per primi, fare noi.
Cosa che non avviene per il nostro DNA.
Parliamo sempre del turista giapponese. Ma Roma e' piana di ragazzi spagnoli che potrebbero fare acquisti o coppie di tedeschi di una certa eta' che potrebbero regalare un souvenir al figlio appassionato di calcio.
Invece il nostro obiettivo sono i turisti giapponesi. Forse perché sono tanti.
Ma lo sanno chi sono Rooney o Giggs.
Floccari e Ledesma forse no.

So' giapponesi ma mica so' scemi.


Ma infatti proprio per questo dicevo di prendere un giocatore giapponese, ad esempio. Un nazionale, magari. Per invogliarli, proprio perchè magari Floccari non lo conoscono. Tu immagina con un giocatore della nazionale giapponese (e considerando quanti turisti arrivano) le magliette che venderesti ogni anno. Valanghe.
Quanto al nostro DNA quel che dici è vero, però va anche sottolineato che per andare al Lazio Style devo fare un viaggio. Di Coatti Store, invece, dovunque te giri ne salta fuori uno.
Questo intendo con "farsi vedere".
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Offline giangoverni

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Re:A proposito di piani industriali parliamo di possibili incrementi di ricavi
« Risposta #13 : Domenica 5 Giugno 2011, 15:49:38 »
Si può vincere anche con meno, molto meno. Ad esempio se nella prossima stagione giochiamo con la squadra che si sta delineando possiamo anche lottare per il primato. A mio modesto avviso. Marchetti Lichsteiner Dias Cana Radu ledesma Hernanes Ludic Mauri Klose e Zarate e non mi pare che si siano spesi 100 milioni.

Offline jegue98

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Re:A proposito di piani industriali parliamo di possibili incrementi di ricavi
« Risposta #14 : Domenica 5 Giugno 2011, 15:50:43 »

Ma infatti proprio per questo dicevo di prendere un giocatore giapponese, ad esempio. Un nazionale, magari. Per invogliarli, proprio perchè magari Floccari non lo conoscono. Tu immagina con un giocatore della nazionale giapponese (e considerando quanti turisti arrivano) le magliette che venderesti ogni anno. Valanghe.
Quanto al nostro DNA quel che dici è vero, però va anche sottolineato che per andare al Lazio Style devo fare un viaggio. Di Coatti Store, invece, dovunque te giri ne salta fuori uno.
Questo intendo con "farsi vedere".


Sono d'accordo, tra l'altro sarebbe davvero interessante acquistare un giocatore cinese. Saremmo i primi.
In Brasile quest'anno, con l'acquisto di Hernanes, la Lazio è stata seguita in tv molto più spesso.
I negozi sportivi in Brasile hanno incominciato a vendere le maglie della Lazio con il suo nome.
Sembra poco ma non lo è.
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Offline Il frigorifero

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Re:A proposito di piani industriali parliamo di possibili incrementi di ricavi
« Risposta #15 : Domenica 5 Giugno 2011, 15:58:28 »

Sono d'accordo, tra l'altro sarebbe davvero interessante acquistare un giocatore cinese. Saremmo i primi.
In Brasile quest'anno, con l'acquisto di Hernanes, la Lazio è stata seguita in tv molto più spesso.
I negozi sportivi in Brasile hanno incominciato a vendere le maglie della Lazio con il suo nome.
Sembra poco ma non lo è.


Ma poi, quelli asiatici, sono mercati immensi. Andrebbe bene anche un giocatore che corre e basta. Per la panca, lo fai giocare ogni tanto. Un modo per proporsi laddove la Lazio non sanno nemmeno cosa sia. Aumenterebbe anche il seguito della squadra. Perchè non provare?
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BobCouto

Re:A proposito di piani industriali parliamo di possibili incrementi di ricavi
« Risposta #16 : Domenica 5 Giugno 2011, 15:58:50 »
Cento milioni investiti in una squadra di calcio, dal punto di vista economico, sono soldi buttati.

Ed è vero per un semplice motivo: se fosse il contrario, tutti investirebbero. Invece non lo fa nessuno.

Una squadra come il Milan, dopo 25 anni di successi strepitosi e ineguagliabili, continua a generare perdite.

Anche lo stadio col centro commerciale non funzionerebbe. Chi venderebbe un prodotto - televisori o mozzarelle che siano - sapendo che in un contesto normale i potenziale clienti sono il 100% della popolazione, mentre nel centro commerciale della Lazio due terzi della possibile clientela manco ci metterebbe piede? Suvvìa: andreste a far la spesa nel Mart daaaaroma, anche se ce l'aveste sotto casa?

L'unica strada per aumentare i ricavi è quella di invogliare il tifoso affezionato a spendere. Per fare l'abbonamento non devo prendere due giorni di ferie e fare diciassette ore di coda a via Calderini con la callaccia: me lo porti a casa già compilato, io devo solo scegliere se rifiutare o convalidarlo con una firma, pagherò con comodo. E così via. I biscotti Gentilini della Lazio me li compro, se costano 5 Euro il chilo invece di 4: se costano 7, no. Noi con la tuta daaaalazio ai matrimoni non c'andiamo, non c'è niente da fare: vogliamo esprimere il nostro essere laziali in altro modo: è questo modo che va incoraggiato e coccolato. Centomila tifosi a cento Euro cadauno l'anno fanno 10 milioni: sono tantissimi soldi, è più del 10% dei ricavi attuali. Prima si incrementano i ricavi, poi con quelli si incrementa il valore tecnico della squadra, cercando di innescare un circolo virtuoso.

Mazzola

Re:A proposito di piani industriali parliamo di possibili incrementi di ricavi
« Risposta #17 : Domenica 5 Giugno 2011, 15:59:22 »

Ma infatti proprio per questo dicevo di prendere un giocatore giapponese, ad esempio. Un nazionale, magari. Per invogliarli, proprio perchè magari Floccari non lo conoscono. Tu immagina con un giocatore della nazionale giapponese (e considerando quanti turisti arrivano) le magliette che venderesti ogni anno. Valanghe.
Quanto al nostro DNA quel che dici è vero, però va anche sottolineato che per andare al Lazio Style devo fare un viaggio. Di Coatti Store, invece, dovunque te giri ne salta fuori uno.
Questo intendo con "farsi vedere".

Sicuramente ha funzionato con Nakata o Nagatomo o con Park.
Quello che mi chiedo, in questi casi, e' perché non lo fanno ?
Perché non lo fa il Napoli il Palermo chiunque ?
Perché se il modello Udinese funziona non lo fa uguale il Taranto ?
Mi sembra strano che abbiamo l'idea geniale ma lo sappiamo solo noi.
I Roma store stanno dovunque, uno pure a Casalbertone che non e' esattamente il centro di Roma.
Ma qualsiasi prodotto con il marchio ufficiale Lazio, dovunque lo compri, se lo compri i soldi vanno al merchandising della Lazio.
Non facciamo che...io comprerei pure qualcosa, ma a Roma non si trova niente e non posso arrivare a Valmontone...perché non e' così...
Non compriamo bruchi per l'auto, tute da mettere il sabato al centro commerciale, tappetini per il mouse da mettere in ufficio ecc
NOI non facciamo queste cose.

Offline Il frigorifero

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Re:A proposito di piani industriali parliamo di possibili incrementi di ricavi
« Risposta #18 : Domenica 5 Giugno 2011, 15:59:40 »
Si può vincere anche con meno, molto meno. Ad esempio se nella prossima stagione giochiamo con la squadra che si sta delineando possiamo anche lottare per il primato. A mio modesto avviso. Marchetti Lichsteiner Dias Cana Radu ledesma Hernanes Ludic Mauri Klose e Zarate e non mi pare che si siano spesi 100 milioni.


No, infatti :D. Ma un pò di soldi in più non fanno mai male :D
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Mazzola

Re:A proposito di piani industriali parliamo di possibili incrementi di ricavi
« Risposta #19 : Domenica 5 Giugno 2011, 16:08:33 »
Si può vincere anche con meno, molto meno. Ad esempio se nella prossima stagione giochiamo con la squadra che si sta delineando possiamo anche lottare per il primato. A mio modesto avviso. Marchetti Lichsteiner Dias Cana Radu ledesma Hernanes Ludic Mauri Klose e Zarate e non mi pare che si siano spesi 100 milioni.

Calma calma...
Cana e Lulic non li abbiamo mai visti.
Marchetti ha un anno di inattività, potrebbe fare come Peruzzi o come Moscatelli.
E Klose...ha 33 anni e nelle ultime stagioni ha segnato molto meno rispetto ai suoi standards.
Potrebbe essere in modalità Di Vaio oppure in modalità Cruz.
Non possiamo saperlo.