www.gazzetta.itCalcioscommesse: interrogato il medico, secondo cui sarebbero irregolari ulteriori 3 partite che riguardano 5 club (dunque uno è coinvolto due volte). "Indicazioni significative" sui due nomi più noti tra gli indagati. De Rossi ha escluso qualsiasi coinvolgimento nella vicenda e il procuratore Di Martino smentisce che il suo nome compaia nelle intercettazioniCREMONA, 3 giugno 2011 - In seguito all'interrogatorio di Marco Pirani, medico odontoiatra ritenuto (insieme a Massimo Erodiani) tra i promotori dell'organizzazione indagato per il calcioscommesse, la Procura di Cremona sta focalizzando la sua attenzione su tre partite che si aggiungono alle 18 già sotto esame. Cinque le squadre coinvolte, anche di serie A: come dire che una compare in due dei tre incontri. Queste circostanze saranno approfondite martedì prossimo in un interrogatorio davanti al procuratore capo di Cremona Roberto Di Martino. Ma sono già emerse, secondo la Procura, "indicazioni significative" sulla posizione di Beppe Signori e Cristiano Doni. Frattanto il procuratore federale della Figc, Stefano Palazzi, ha telefonato a Di Martino per chiedere ufficialmente l'invio a Roma degli atti dell'inchiesta sul calcioscommesse. Già ieri, Palazzi aveva formalmente aperto un fascicolo al riguardo.
DE ROSSI ESTRANEO — "Sono indignato, sono stati fatti dei riferimenti falsi alla mia persona per una vicenda alla quale sono del tutto estraneo". Lo dice Daniele De Rossi, dopo che il suo nome è stato accostato all'inchiesta di Cremona sul calcioscommesse. "È mia intenzione sottolineare tutta la mia indignazione per quanto apparso su alcuni organi di stampa, peraltro immediatamente smentito da autorevoli fonti giudiziarie - continua De Rossi - riguardo una vicenda che mi vede del tutto estraneo". Un chiarimento comunicato attraverso il sito ufficiale dei giallorossi, in cui il centorcampista della Nazionale esprime il suo disappunto per avere letto il suo nome nell'ambito dell'inchiesta sulle scommesse condotta dalla procura di Cremona. "Tutelerò la mia immagine e la mia onorabilità in sede giudiziaria contro chiunque associerà il mio nome a questa vicenda - chiude De Rossi -. Non ho altro da aggiungere".
LA SMENTITA — E dello stesso avviso è Il procuratore capo di Cremona, Roberto Di Martino, che smentisce il coinvolgimento di De Rossi nell'inchiesta sul calcioscommesse: "E' una 'palla' inventata da qualcuno. La polizia giudiziaria mi assicura che in nessuna delle 50mila intercettazioni effettuate dalla polizia giudiziaria viene citato il nome di De Rossi". Di Martino ha detto anche che "negli ultimi tempi, a ridosso delle chiusura delle indagini, è accaduto un fatto significativo ai fini dell'inchiesta, sono stati commessi altri reati, ma di questo non posso parlare".
ABETE CON DE ROSSI — De Rossi che, nel frattempo, incassa anche l'appoggio e la solidarietà del presidente federale Giancarlo Abete, che parla dal raduno della Nazionale, impegnata a preparare la sfida con l'Estonia: "De Rossi è una colonna azzurra e sono certo che lo resterà ancora a lungo. Il mondo del calcio non ha difese, saremo intransigenti con chi ha sbagliato. Sono amareggiato e consapevole che il problema ci sarà anche nei prossimi anni. Il calcio ha bisogno di aiuto, non possiamo accettare che questo mondo venga infangato". Sulle intercettazioni Abete precisa: "La giustizia sportiva non può intervenire, questo è un compito che spetta alla giustizia ordinaria".
ASCOLI E VIAREGGIO PARTI CIVILI — Questa mattina l’Ascoli Calcio, attraverso il proprio legale (l'avvocato Mauro Gionni), si è formalmente costituita come persona offesa nel procedimento penale pendente presso la Procura del Tribunale di Cremona, riservandosi la possibilità di costituirsi parte civile laddove si accertassero danni patrimoniali e sportivi ad essa cagionati dalle condotte degli indagati che sono oggetto di accertamento da parte dell’autorità giudiziaria. Come noto, nell'inchiesta sono coinvolti tre tesserati della società bianconera. Vittorio Micolucci e Vincenzo Sommese sono agli arresti domiciliari, mentre è indagato a piede libero Alex Pederzoli. Anche il Viareggio ha annunciato l'intenzione di costituirsi parte civile e chiedere i danni ai responsabili.
LA MOGLIE DI PAOLONI — Chi sembra sicuramente vittima di questa situazione è Michela Spinelli, moglie dell'ex portiere della Cremonese e poi del Benevento, Marco Paoloni, giunta in tribunale a Cremona con l'avvocato del marito per fare alcune precisazioni sulla vicenda. "Non è vero che la casa dei miei genitori sia stata ipotecata - ha detto la donna visibilmente provata, visto il ruolo che il marito parrebbe avere nella vicenda - e non è vero che sia stato ipotecato l'aumento del mio stipendio. Lo dico perché i miei genitori hanno un'attività a Civitavecchia ormai da decenni. Lo dico anche per tutelare mia figlia che ha solo tre anni".
IL PIACENZA CHIEDE IL RINVIO — Piacenza-Albinoleffe si giocherà regolarmente. La Federcalcio non intende accogliere la richiesta del club emiliano di sospendere i play out a causa dell'inchiesta sul calcioscommesse che chiama in causa società di serie B e, in una partita (quella in casa dell'Atalanta), lo stesso Piacenza. Dalla Figc fanno sapere che non ci sarà nessuna sospensione e che la partita si giocherà regolarmente.
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